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Il ritorno di Meyer-Optik di Görlitz
feb 26 2015 01:00 |
Lieve
in News dal mondo fotografico
Abbiamo parlato in diverse occasioni degli obiettivi d'epoca prodotti da questa casa tedesca negli anni d'oro dell'ottica :
16/10/2013 - Il Meyer-Optik 100 mm F2.8 Trioplan sulla Fujifilm X-E1
26/11/2012 - Ottiche Zeiss e Meyer Görlitz su FF digitale
29/09/2012 - Leonardo Battista e il Meyer Goerlitz 100 f2.8 Trioplan, macro arte
tanto da suscitare la curiosità in alcuni che, a tutti i costi, si sono voluti procurare un Trioplan o un Primotar.
Ma probabilmente a molti questo nome continua a non dire nulla, quindi qualche parola in più sulla sua storia non sarà sprecata.
La Meyer Optik è stata fondata dal Sig. Hugo Meyer nel 1896 a Görlitz una antica città tedesca sulla Neisse, oggi inclusa nel land della Sassonia ma un tempo in Slesia, non molto lontana da Jena, patria della Carl Zeiss.
Città cattolica, di tradizioni artigiane ed ottiche, una delle fortezze della linea Oder-Neisse per secoli a protezione del Brandeburgo dalle incursioni orientali.
Il Sig. Meyer era un ottico affermato che si mise a lavorare attorno a progetti originali di obiettivi per medio/grande formato tra cui il più importante è questo :
il Meyer Aristostigmat 21 cm F4.6
il brevetto del 1900 lo definiva un obiettivo doppio, con schema simmetrico, anastigmatico e quasi privo di aberrazioni cromatiche e astigmatismo.
I progetti di Meyer ebbero un certo successo tanto che dopo la sua morte, la vedova proseguì l'attività.
Il punto di svolta per la sua storia fu la collaborazione con il Prof. Paul Rudolph dal 1920.
Paul Rudolph, per chi non lo sapesse è il Sig. Planar, il Sig. Tessar, il Sig. Protar, ovvero lo scienziato cui si devono i più importanti progetti ottici della Carl Zeiss di Jena.
I progetti di Rudolph consentirono alla Meyer Optik di offrire obiettivi per fotocamere di piccolo formato portatili,
come le Exakta per cui dagli anni '30 offriva una gamma completa.
Fu il successo con una produzione annua che superò le 100.000 unità.
un Primagon 35/4.5 con attacco per Exakta
Scoppiò la guerra e la Meyer-Optik come la Carl Zeiss furono costrette ad interrompere la produzione civile per dedicarsi interamente al comparto militare (Zeiss più competente per progetti di grande impegno come telemetri e periscopi, Meyer più indirizzata ai cannocchiali da campo).
Nel 1945, con la caduta della Germania la città di Gorlitz venne divisa in due, la parte occidentale andò alla Germania Est, la parte Orientale alla Polonia.
La Meyer-Optik non fu fortunata come la Carl Zeiss di Jena i cui ingegneri e macchinari vennero in larga parte trasferiti dagli americani ad occidente. Restò in Germania Est e venne inglobata nei meandri della economica pianificata.
Cambiò nome in VEB di Gorlitz e riavviò la produzione di obiettivi con i suoi brevetti ma con materiali orientali.
Nel 1968 la VEB si fuse con la Pentacon, cambiando nome in VEB Pentacon con sede nella ricostruita Dresda.
Nel 1985 avvenne una nuova fusione con la parte orientale della VEB Zeiss.
Con la caduta del muro nel 1990-1991 si riformò per un brevissimo periodo la Meyer-Optik Gmbh ancora a Gorlitz ma se ne persero subito le tracce.
Arriviamo ai giorni nostri e un fondo di investimenti tedesco acquista il marchio e la nuova Meyer-Optik si presenta alla Photokina 2014 con i primi modelli effettivamente nuovi dagli anni '50.
Il materiale pubblicitario del sito non così stranamente riporta i nuovi obiettivi montati su una Nikon Df ...
Figmentum F2.0/35mm
9 lenti in 7 gruppi
25cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 63°
peso: 370 g
passo filtri: 55 mm
prezzo : 599 euro
Figmentum F2.0/85mm
6 lenti in 6 gruppi
85cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 29°
peso: 425 g
passo filtri: 55 mm
prezzo : 599 euro
Somnium F1.5/85mm
6 lenti in 4 gruppi
85cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 29°
peso: 885 g
passo filtri: 67 mm
prezzo : 999 euro
Trioplan F2.8/100mm
in corso di sviluppo, sarà presentato nell'ottobre 2015 e in vendita dal 2016, quando il progetto originale compirà 100 anni
Sono oggetti tradizionali e sembrano solidi, Più vicini agli attuali Leitz che agli Zeiss.
Nelle foto presenti sul sito sembrano avere una resa moderna, con un contrasto abbastanza deciso, sfuocato interessante (ma vorrei provarne uno prima di dirlo).
Belli e offerti ad un prezzo accettabile per chi accetta il compromesso di un obiettivo (specie tele) manuale, oggigiorno.
Un gradito ritorno, spero ne sentiremo ancora parlare.
Lunga vita alla Meyer Optik !
16/10/2013 - Il Meyer-Optik 100 mm F2.8 Trioplan sulla Fujifilm X-E1
26/11/2012 - Ottiche Zeiss e Meyer Görlitz su FF digitale
29/09/2012 - Leonardo Battista e il Meyer Goerlitz 100 f2.8 Trioplan, macro arte
tanto da suscitare la curiosità in alcuni che, a tutti i costi, si sono voluti procurare un Trioplan o un Primotar.
Ma probabilmente a molti questo nome continua a non dire nulla, quindi qualche parola in più sulla sua storia non sarà sprecata.
La Meyer Optik è stata fondata dal Sig. Hugo Meyer nel 1896 a Görlitz una antica città tedesca sulla Neisse, oggi inclusa nel land della Sassonia ma un tempo in Slesia, non molto lontana da Jena, patria della Carl Zeiss.
Città cattolica, di tradizioni artigiane ed ottiche, una delle fortezze della linea Oder-Neisse per secoli a protezione del Brandeburgo dalle incursioni orientali.
Il Sig. Meyer era un ottico affermato che si mise a lavorare attorno a progetti originali di obiettivi per medio/grande formato tra cui il più importante è questo :
il Meyer Aristostigmat 21 cm F4.6
il brevetto del 1900 lo definiva un obiettivo doppio, con schema simmetrico, anastigmatico e quasi privo di aberrazioni cromatiche e astigmatismo.
I progetti di Meyer ebbero un certo successo tanto che dopo la sua morte, la vedova proseguì l'attività.
Il punto di svolta per la sua storia fu la collaborazione con il Prof. Paul Rudolph dal 1920.
Paul Rudolph, per chi non lo sapesse è il Sig. Planar, il Sig. Tessar, il Sig. Protar, ovvero lo scienziato cui si devono i più importanti progetti ottici della Carl Zeiss di Jena.
I progetti di Rudolph consentirono alla Meyer Optik di offrire obiettivi per fotocamere di piccolo formato portatili,
come le Exakta per cui dagli anni '30 offriva una gamma completa.
Fu il successo con una produzione annua che superò le 100.000 unità.
un Primagon 35/4.5 con attacco per Exakta
Scoppiò la guerra e la Meyer-Optik come la Carl Zeiss furono costrette ad interrompere la produzione civile per dedicarsi interamente al comparto militare (Zeiss più competente per progetti di grande impegno come telemetri e periscopi, Meyer più indirizzata ai cannocchiali da campo).
Nel 1945, con la caduta della Germania la città di Gorlitz venne divisa in due, la parte occidentale andò alla Germania Est, la parte Orientale alla Polonia.
La Meyer-Optik non fu fortunata come la Carl Zeiss di Jena i cui ingegneri e macchinari vennero in larga parte trasferiti dagli americani ad occidente. Restò in Germania Est e venne inglobata nei meandri della economica pianificata.
Cambiò nome in VEB di Gorlitz e riavviò la produzione di obiettivi con i suoi brevetti ma con materiali orientali.
Nel 1968 la VEB si fuse con la Pentacon, cambiando nome in VEB Pentacon con sede nella ricostruita Dresda.
Nel 1985 avvenne una nuova fusione con la parte orientale della VEB Zeiss.
Con la caduta del muro nel 1990-1991 si riformò per un brevissimo periodo la Meyer-Optik Gmbh ancora a Gorlitz ma se ne persero subito le tracce.
Arriviamo ai giorni nostri e un fondo di investimenti tedesco acquista il marchio e la nuova Meyer-Optik si presenta alla Photokina 2014 con i primi modelli effettivamente nuovi dagli anni '50.
i nuovi oggetti sono fatti in Germania, hanno schemi legati alla tradizione Meyer-Optik (poche lenti) sono in metallo, disponibili con attacco Canon e Nikon.
Il materiale pubblicitario del sito non così stranamente riporta i nuovi obiettivi montati su una Nikon Df ...
Figmentum F2.0/35mm
9 lenti in 7 gruppi
25cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 63°
peso: 370 g
passo filtri: 55 mm
prezzo : 599 euro
Figmentum F2.0/85mm
6 lenti in 6 gruppi
85cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 29°
peso: 425 g
passo filtri: 55 mm
prezzo : 599 euro
Somnium F1.5/85mm
6 lenti in 4 gruppi
85cm di messa a fuoco minima
angolo di campo: 29°
peso: 885 g
passo filtri: 67 mm
prezzo : 999 euro
Trioplan F2.8/100mm
in corso di sviluppo, sarà presentato nell'ottobre 2015 e in vendita dal 2016, quando il progetto originale compirà 100 anni
Sono oggetti tradizionali e sembrano solidi, Più vicini agli attuali Leitz che agli Zeiss.
Nelle foto presenti sul sito sembrano avere una resa moderna, con un contrasto abbastanza deciso, sfuocato interessante (ma vorrei provarne uno prima di dirlo).
Belli e offerti ad un prezzo accettabile per chi accetta il compromesso di un obiettivo (specie tele) manuale, oggigiorno.
Un gradito ritorno, spero ne sentiremo ancora parlare.
Lunga vita alla Meyer Optik !
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16 Comments
Curioso di vedere se il nuovo trioplan 100mm manterrà lo schema a 3 lenti da cui deriva il nome stesso. E sopratutto se avrà resa simile al vecchio oppure completamente diversa.
Lo sforzo sembra proprio quello se dobbiamo dare credito alle parole del direttore esecutivo :
Allora sono davvero interessato, ad un trioplan con trattamenti antiriflesso moderni e con resa old style, resto sintonizzato.
Costerá ottocento Euro, piú o meno (e comunque non hanno in listino lenti a meno di seicento).
Purtroppo anche per questo, come giá per il Petzval della Lomo, ci saranno prima parole di apprezzamento, e poi nessuno arriverá a comprarlo perché ha un costo del tutto ovvio (e visti i piccoli numero nemmeno altissimo).
Spero di sbagliarmi, e che invece questa nuova Meyer-Optik riesca ad imporsi nella sua nicchia.
Ma giá la scelta di fare lenti per DSLR invece che per mirrorless la vedo perdente in partenza.
a_
Oggi un old trioplan ha raggiunto quotazioni assurde anche di 600 euro), per un'ottica imbottita di flare per via di un trattamento antiriflesso inesistente, e con un microcontrasto altrettanto inesistente.
Se un nuovo trioplan con miglioramenti in questi comparti, dovesse nascere io ne sarei lieto, aggiungo che nella citazione sopra si dice:
quindi non sarà poi così limitata la scelta di baionette.
Giá, e proprio grazie
alle mirrorlessalle Sony A7 che permettono di montare qualsiasi tipo di vecchia gloria con risultati moderni.L'annuncio che avevo letto un paio di giorni fa non conteneva riferimenti a quale attacco sarebbe stato prodotto, e questo pensavo fosse lo stesso.
É certamente un fatto che alcuni obbiettivi storici siano destinati a salire di prezzo (ma non mi aspetto grandi rivoluzioni), ora che possono essere usati di nuovo.
Personalmente non sono granché interessato ad un Trioplan rimodernato per due motivi: il primo é che ne ho giá uno in versione "vecchia".
Il secondo é perché penso che il bello di quella lente sia proprio l'imbottitura di aberrazioni ed il contrasto inesistente.
Per l'antiriflesso invece posso garantire che non é cosí tremendo, anzi i risultati sono decisamente migliori di quanto ci si possa aspettare.
Ovviamente il merito non é del trattamento (piú o meno inesistente), ma del fatto che ci sono solo tre lenti, e quindi le superfici che possono riflettere sono pochissime.
Non voglio certo dire che sia un obbiettivo moderno, ma solo che chiudendolo a f5.6 diventa piú che gestibile nelle situazioni piú comuni.
a_
Sulle reali intenzioni del fondo SE Globell tendo a pensarla come andre_
A prima vista mi sembra una operazione di marketing dettata da un'analisi di mercato che tende a premiare sul mercato dell'usato oggetti che avrebbero invece un valore reale risibile.
Quindi perchè non guadagnarci sopra qualche cosa riproponendo oggetti moderni e con attacchi più diffusi di quelli di Exakta (gli unici che mantengono quotazioni ancora umane) ?.
C'è anche il relativo successo degli Zeiss Loxia proposti per la Sony A7 che fa intravvedere uno spazio commerciale per oggetti del genere.
Ma già dai nomi scelti Figmentum e Somniun qualche perplessità sulla effettiva tenuta dell'iniziativa la vedo. Così come l'annuncio dello sviluppo di un obiettivo che di fatto fino agli anni '90 era in produzione corrente e che è fatto per essere facile da riprodurre, pur con il suo fantastico diaframma a 16 lamelle (il Trioplan moderno).
Insomma, l'articolo chiude con uno speranzoso augurio di rivedere ancora il nome Meyer-Optik legato ad una storia di successo come lo fu circa un secolo fa.
Ma con qualche dubbio in proposito che speriamo sarà smentito dai fatti
Per me il nome Meyer Görlitz è legato alle macchine usate da mio padre, ai ricordi da bambino delle domeniche mattine a passeggio con mio papà che usava queste meravigliose lenti tirandole fuori dai loro astucci di cuoio...
Ed è probabilmente anche per questo che, appena ho potuto, ho voluto provare quegli obiettivi sulle macchine digitali, non solo, ma che ne abbia anche acquistati molti altri.
Non so perchè il Trioplan è diventato così famoso, ma si sa che il propagarsi della fama funziona così, in modo imprevedibile.
Altre lenti come il Telemegor 250/5.5 hanno la stessa resa del Trioplan e lo stesso diaframma a 16 lamelle, solo che costano pochi spiccioli...per ora.
Il Trioplan oltre ad avere la resa "sognante" a TA e la caratteristica combinazione di altissima risoluzione/bassissimo contrasto ha un'altra particolarità poco conosciuta: è totalmente privo di aberrazioni cromatiche assiali (LoCA), cosa che lo mette sullo stesso livello dei Leitz APO e di pochissimi Zeiss (uno è il 135/2 di Mauro).
Francamente non sono interessato a una riedizione moderna di queste lenti: o sono quelle originali oppure preferisco la tecnica moderna al suo top.
Ho avuto il Maggiolino del 1962, varie 500 e Mini Cooper originali, ma non mi sognerei mai di guidare la New Beetle, la nuova 500 o la Mini-BMW.
Certo che se fanno QUESTE COSE, la fiducia passa a zero.
Un rebrand di lenti cinesi, abbellito da nomi degni di un B-movie di Ed Wood, non é un gran biglietto da visita.
(Nocturnus?!? Cosa hanno mangiato prima di inventarlo?
a_
forse avevano fatto un brutto somnium
Heheheeeee ...
Temo che dopo questo scivolone la "nuova" Meyer-Optik avrà poche possibilità di convincere gli appassionati a spendere le cifre pretese per gli altri apparecchi, "nuovo" Trioplan compreso
La nuova Meyer-Optik di Goerlitz conferma per ottobre 2015 il lancio del nuovo Trioplan 2.8/100mm al prezzo di 1.400 euro (disponibile con tutti gli attacchi).
Una foto di test di un prototipo :
e il prototipo (non si sa quanto sarà definitivo questo aspetto)
Vista così conviene cercarne uno vecchio pagandolo la metà, da quel poco che si vede in foto non è migliore come microcontrasto al vecchio, ma magari sono lieto di sbagliarmi e magari varrà fino all'ultimo cent dei 1400 euro chiesti.
Bah .... a dire il vero mi sono perfino pentito di aver dato la notizia di questo revival.
L'operazione nostaglia credo sia fatta più che altro per infinocchiare ricchi gonzi.
Lo temo anch'io