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Nikon 600mm F4 AFS VR G N: L'ULTIMA META (PARTE II).
set 18 2014 01:00 |
Bruno Mora
in Obiettivi
Il capitolo stativi: Tripods
Confronto di gambe, a sinistra il serie 3 a destra il 5.
Il GT5542LS è il classico treppiede da postazione fissa, da utilizzare quando ci si reca ad esempio in un'oasi, o in tutti quei luoghi dove c'è poco da camminare, lo sconsiglio vivamente per escursioni impegnative, dove il serie GT3541LS è semplicemente imbattibile.
Poi si è presentato il problema del tipo di testa da utilizzare, dopo alcune prove con la Benro, e non disponendo di un'Arca Swiss B1, ho optato per la testa basculante della Photoseiki (già recensita in un mio precedente articolo), una soluzione ottima e che presenta l'indubbio vantaggio di una ottima disposizione dei pesi. Inoltre, all'occorrenza si può "guidare" tutto il sistema accompagnandolo con una sola mano, senza timore di vedere inclinarsi pericolosamente il tutto da un lato.
La testa basculante nasce per tutte quelle applicazioni che necessitano di avere l'ottica perfettamente bilanciata, di muoverla velocemente, senza perdite di tempo e senza rischi di rovesciare tutto, e di seguire soggetti in movimento rapido.
Quindi eventi sportivi e fotografia naturalistica di soggetti molto mobili.
Tecniche di utilizzo: riporto qui un insieme di "regolette" che riguardano l'uso sul campo, quell'insieme di accortezze da usare per cercare di eliminare il nemico numero uno della fotografia con lunghi fuochi: il micromosso. Le seguenti note si applicano all'uso con qualunque supertele su testa basculante, e comunque con tutte le ottiche di un certo peso e di una certa lunghezza focale.
Si tratta di piccole scoperte fatte in anni di prove, errori, frequentazione di siti e persone preparati, scambi di impressioni con altri fotografi. Molti di voi sorreideranno perchè saranno scontate, per altri, potrebbero dare una mano a partire col piede giusto.
- prima di tutto, bisogna bilanciare l'ottica sulla testa a culla, per ottenere questo si allenta la vite che regola l'altezza della slitta (illustrata sotto):
e si sposta fino a quando il centro del barilotto del teleobiettivo non è perfettamente allineato con l'asse della manopola principale, come esplicato sotto:
- se i soggetti sono fermi o poco mobili, procedo serrando la manopola della Photoseiki, non completamente, ma con un certo grado di sforzo; se intendo usare tempi lenti, in questo caso inserisco il VR modalità Tripod, anche per tempi fino a 1/500 sec., se più veloci lo disinserisco.
- se il "bersaglio" si muove, la testa a bilanciere va poco frizionata, bisogna poter seguire il movimento in maniera fluida.la raffica di 4 o 5 scatti è raccomandabile per me, visto che le odierne fotocamere ne dispongono, meglio usarla.
- La manopola sul barilotto dell'obiettivo che consente la rotazione dell'anello di attacco al treppiede, va mantenuta sempre allentata, si può così passare da una inquadratura orizzontale a una verticale e viceversa in un lampo, ma anche quando si segue un animale che si sposta si fanno sempre dei microaggiustaggi per tenere in bolla l'inquadratura.
- per aumentare la stabilità dell'insieme fotocamera-obiettivo, soprattutto nell'uso con tempio davvero lenti, utilizzo del VR a parte, ci sono diversi sistemi, alcuni tengono la mano sinistra impugnata sulla piastra di attacco al treppiede, altri piazzano sacchetti di sabbia sopra il barilotto dell'obiettivo; io solitamente appoggio il braccio sinistro sul tele e lascio che l'effetto peso dello stesso stabilizzi il tutto. La maggior parte dei fotografi naturalisti che incontro utilizzano quest'ultimo metodo.
- tutte queste accortezze saranno inutili se ci si ostinerà a fotografare passeri a 20 metri di distanza, o aironi a 80 metri; bisogna sempre tenere presente che l'umidità, il pulviscolo presenti nei vari strati d'aria che ci separano dal nostro soggetto sono responsabili molto spesso della scarsa nitidezza dell'immagine finale. Quindi meno aria mettiamo tra noi e il nostro soggetto meglio è, se si fa della fotografia documentativa va bene, altrimenti meglio lasciar perdere e limitarsi all'osservazione.
- provare e riprovare, col tempo ognuno di noi troverà il suo insieme di set-up, che si affina sul campo con prove ed errori.
Il Beanbag
un esempio di bean bag a costo quasi zero.
Letteralmente "sacchetto di fagioli", spesso è l'unico modo per appoggiare un teleobiettivo assorbendo ogni genere di vibrazioni, situazioni comuni sono lo scattare dall'automobile, oppure dal capanno quando non c'è spazio per il treppiede tra le feritoie e il sedile del fotografo, come nel caso evidenziato sotto:
Lo utilizzo anche molto dall'automobile, anche se, dato il sempre più elevato numero di fotografie dall'auto che mi ritrovo a fare ogni primavera ed estate, sto considerando seriamente l'acquisto di una piastra di questo tipo:
...vi terrò informati se deciderò di prenderla...
E per finire, due scatti con ottica montata su testa Photoseiki, TC20EIII, D7100, VR ON (siamo a una lunghezza focale di 600x2=1200 mm, ma l'angolo di campo è di un x1,5= 1800 mm.). Uno con soggetto più lontano, l'altro decisamente più vicino, volevo un primo piano del martin pescatore ma non s'è fatto vedere. Entrambi i pennuti in movimento lento, mi sembra importante questo dettaglio. Altri scatti della stessa serie denotano un appena percettibile micromosso. Ma si tratta di una situazione davvero al limite.
1/320 sec., F/10, ISO 1000
1/100 sec., F/9, ISO 1600
Test:
Yes
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22 Comments
Ciao, Valerio.
Problemi di BF, direi proprio di no, se parli del 2x, ( tanto meno sull' 1,4 x) lo uso solo in condizioni particolari ma su quattro diverse fotocamere non ho mai riscontrato errori di fuoco.
Sul tempo limite, io aziono il vr intorno a 1/125 sec, se più veloce sta sempre su off. Ho l'impressione che questo vr combini sempre qualche pasticcio ( ma forse è solo una mia fisima dovrei rilassarmi e usarlo più spesso).
ciao
Testa? Mongoose 3.6.
Il VR? Sempre spento su tempi da 1/500. Secondo me rende nervoso lo sfocato.
Ciao
Massimo
Ho comperato di recente il tc14 II. Ho un back focus serio su D3 e D700, che non c 'e' in assenza del Tc ed il tc e' sano.
Appena riesco faccio dei controlli un po piu accurati
Ciao
Valerio controlla bene, mi sembra strano che il TC14 EII dia problemi di BF, perlomeno non ne ho mai sentito parlare. Anche se la tua esperienza mi dice che non parli mai a vanvera.
Grazie Massimo per le tue osservazioni.
È quasi certo che il Tc14, usato sul 500, produce sempre la necessità di calibrazione su valori significativi. Il mio lo fa e quando me ne resi conto feci alcune ricerche su internet trovando riscontro. Sul 600 non so bene, ma questa estate ho calibrato il 600 di un amico su D4, con e senza TC, trovando la stessa situazione.
In realtà, ed in termini generali, la necessità di calibrare unita alla perdita di luminosità ed alla maggior facilità di incorrere nel mosso derivante da supporti inadeguati sono per me i maggiori responsabili della cattiva reputazione dei moltiplicatori, in generale. Questi fattori piuttosto che la perdita reale di qualità di immagine che, nella mia esperienza, con un super tele ed il TC14 è risibile e, almeno su corpi FX da 12-16mpix, pressoché invisibile.
Di fatto ottimi articoli come questo danno un'indicazione preziosa a chi si vuol comprare un super tele: mettere in conto di spendere anche una millata per treppiede+testa (beh, che se vai su gitzo + ottima testa neanche bastano)!!!
Ciao
Massimo
Bellissimo articolo, scritto molto bene!
Io non uso nè userò i super-tele ma è un piacere leggere come vanno e come usarli.
Grande Bruno e grazie per i preziosi consigli!
Non credo che metterò mai mano su un 600mm, ma le tecniche sono sempre valide ed è un piacere apprendere nozioni su un genere al quale mi sto avvicinando.
Queste focali non sono certo il mio pane quotidiano, ma se può servire alla discussione ho notato anch'io, con il 300/4, che la taratura fine richiesta su D800 è leggermente diversa in presenza del TC14 (1a serie). Però parliamo di differenze contenute, mi pare +3 invece di +7...
Con il 200-400 non ho notato una simile necessita' di correzione, che invece sulla grande berta e' necessaria
Ma appena riesco controllo meglio, e' un po' una rottura fare queste misurazioni ...
E io non sono mazinga, son piccolino e poco muscoloso. Il carbonio la differenza la fa, perche' con il precedente G5 in alluminio piu' che "menarlo in giro" era lui che tendeva a riempire me di lividi.
Eh, dillo a me se è una rottura, soprattutto con la D800, in cui a volte ci sono piccole differenze fra uno scatto e l'altro anche con la stessa regolazione Scorrendo le foto della serie di test penso "ah OK, questa qui è senz'altro la più nitida, il valore dev'essere quello giusto", poi guardo i metadati e vedo che la correzione impostata era identica a quella della foto precedente...
Però dal fatto che hai fotografato tutto l'ambaradam derivo due cose:
1 - E' stata un'impresa eroica, e hai voluto per questo immortalarla
2 - Non sei salito abbastanza o abbastanza in fretta o non hai girato abbastanza e quindi non hai trovato quello che cercavi
Dai confessa, molto meglio sui quei terreni li una cosa da usare a mano libera!!!!!
Nella fattispecie sono arrivato tardi in posizione quindi avevo poche speranze. Mi sono portato a quota pernici e mi sono infrattato con rete mimetica tra un sasso puntuto e un bozzo d'erba semicongelato (dopo un'ora, io con lui). Insomma ho usato la tecnica che io (in splendida e comprensibile solitudine) apprezzo molto: lo SPERAINDIO.
Ho tirato pomeriggio tardi, tieni conto era circa il venti dicembre, quando di luce non ce n'era piu' , son venuto via ... assiderato.
Quando posso queste minkiate le faccio volentieri. Tu dirai che son poco produttive, e' vero, pero' quando mi capita di veder qualcosa, e cacchio, e' una sorpresa vera, impagabile.
Con o senza foto.
Ciao
Onestamente, per quanto mi ci possa metter di impegno non riesco proprio a prenderli.
Rambo Uno pero' non era malaccio . . .
Ma di quella giornata gelata in alta valle strona cio' che ricordo con maggior gusto e' la faccenda delle gomme da neve, che ti raccontero' la prima volta che ci vediamo.
E beh quello e' un aneddoto curioso.
In realtà è la scusa per pausa caffè, prendere fiato e riprendere la salita con la grande Berta ...
Mi piace molto arrivare in un posto e farmarmici a lungo . . Sedimentare.
In realta' faccio una cosa banale, delle 4 coordinate che orientano la nostra vita, ne tengo ferme le tre spaziali, lasciando libera solo quella incontrollabile, il tempo.
E poi me la gusto, il panorama, i rumori, gli odori e i suoni. Ecco in verita' farei a meno del caldo umido che sfianca, delle zanzare che succhiano, del vento gelato e del freddo ai piedi che morsica le dita. Tolti quest fattori esogeni contingenti le attese da appostamento sono tutt'altro che pallose.
Ho comperato nel 2009 il 600 proprio per questa mia predilezione. Star fermo per star fermo allora tanto valeva spianare l'obice piu' potente. La mia non e' stata una scelta a tavolino, ma il risultato delle esperienze degli anni precedenti dove fermo sotto le frasche nascondevo un 400/4 con il suo tc 14 perennemente in canna. Son 560/5.6 e spesso erano ancora corti. Ma quella e' sfiga, tutta un'altra storia.
Bhè Rambo I è intoccabile... ancora mi emoziona.
Valerio per fotografare mammiferi di media taglia in collina e montagna, in prevalenza movimento... che ottiche consigli?
Dalle tue esperienze ritieni, in proporzione, più utile i millimetri o la luminosità in questi casi?
Io mi sono fatto già delle idee, ma non si finisce mai di imparare... motivo per cui seguo sempre con molto interesse questi articoli ed esperienze.
Nel mentre, continuo la mia preparazione fisica, necessaria direi...
..veramente i chili li dovrei (ri)prendere... così come il fiato!
Te ne do uno io di kg di troppo mentre per il fiato invece tocca correre ... E li' non posso aiutare,