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Nikon D800E : due anni dopo (test/prova)


Chi mi segue nei miei articoli sa che quando mi arriva uno strumento nuovo non vedo l'ora di raccontare le mie impressioni a caldo a tutti quanti. Nasce così ... "al volo" ... un test/prova sul campo che si protrae per un pò di tempo finchè non mi sento in grado di trarre le mie considerazioni.
E' il caso del recente articolo sul nuovo e atteso Sigma 50/1.4 Art, o sulla Nikon V2, appena acquistata.
Non è stato così per la D800E. Un pò per il limitato amore che mi ha suscitato un pò per le tante discussioni su tutti i forum circa il suo autofocus.
Soltanto a distanza di due anni, uscita la sua sostituta - la nuova D810 - mi sento di scrivere senza tacere nulla, ciò che penso.
Le D800/D800E sono state l'ultimo grande successo di vendita di fotocamere full-frame Nikon, bissando, da sole in un certo qual modo, quello della coppia D3/D700.
La scelta - tutta di marketing - di piazzare un ricchissimo sensorone da 36 megapixel (ammettiamolo : più di quanto sia effettivamente necessario alla maggior parte dei fotografi; 24 sarebbero stati sufficienti) ha provocato una lista di attesa di mesi, pompata ad arte dai test di DxO che l'hanno subito piazzata nell'olimpo delle fotocamere 24x36 mm ... soppiantando la D3x, precedente ammiraglia Nikon che di fatto la D800 è andata a sostituire.
 
Ho infatti dovuto aspettare fino al tardo giugno per vederne una. Anzi due. Perchè tra i tanti ordini aperti, mi sono arrivate quasi insieme sia una D800 che una D800E. Ho venduto la prima per tenere la secondo.
Che è la macchina di cui parlerò adesso, dopo due anni di esperienza.
 
Ho venduto solamente a fine 2013 fa l'adorata ed indimenticata D3x, una macchina che mi ha realmente cambiato come fotografo. Per motivi affettivi, in parte, perchè in fondo la D800E non riusciva a convincermi a fondo.
E' stato - ed è tuttora - un rapporto di amore e di odio tra me e questa mezza-ammiraglia che ho dovuto zavorrare con l'MB-D12 e la batteria della D4 per renderla utilizzabile secondo le mie abitudini prima di poterla apprezzare abbastanza.
Con la D3x andavo in autodromo più volentieri che con la D3. Con la D800E ci sono andato un paio di volte ma mettendoci del mio per colmare la differenza ... una cosa che alla lunga stanca.
Ed ho dovuto mandare in assistenza alla LTR per farne mettere a punto tutti i sistemi di messa a fuoco (e dove mi è stata anche cambiata la baionetta).
Solo adesso, giunta alla fine della sua parabola, la D800E sta uscendo dalla fase di indifferenza. Per me ...
 
Ma si affaccia la D810 cui finalmente Nikon ha potuto mettere un motore operativo all'altezza del carico di megapixel che ha voluto ficcare dentro alla D800.
 
 
Però, meglio procedere con ordine ...
 




Test: Yes



15 Comments

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Massimo81
ago 31 2014 07:23

Grazie Mauro, la D800/D800e probabilmente sono delle macchine perfette per una fotografia mooolto meditata. I dubbi, però, sull'uscita così tempestiva, a soli due anni dalla presentazione della di cui sopra, portano i più a pensare che la d810 non sia una reale novità tecnologica,ma semplicemnte la D800/D800E 2.0.

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happygiraffe
ago 31 2014 08:54

Grazie Mauro. Quelle sequenze di scatti a fuoco/fuori fuoco sono davvero impietosi. Però quelle foto di Heidi e di Stana mi scaldano il cuore!

 

Una curiosità un pò fuori tema: come imposti l'AF quando fai ritratti?

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Leonardo Visentìn
ago 31 2014 09:01
Posso confermare le difficoltà di messa a fuoco in situazioni dinamiche, evidenziate da subito (ancorché la conosca gran poco la D800). Addirittura con l'AF 85/1.8 in teatro di 500 scatti ne ho azzeccato 4 col fuoco sull'iride, almeno una 50ina con backfocus di 5 metri (METRI) o front focus di almeno un metro, e le altre tra naso e orecchie... Quando ci dedichi il giusto tempo alla messa a fuoco, però, lo spettacolo è assicurato.

Grazie Mauro. Quelle sequenze di scatti a fuoco/fuori fuoco sono davvero impietosi. Però quelle foto di Heidi e di Stana mi scaldano il cuore!

 

Una curiosità un pò fuori tema: come imposti l'AF quando fai ritratti?

 

 

Io tendo ad usare esclusivamente AF-C a punto singolo, con selezione del punto sull'occhio più vicino.

Ma ho provato con tutte le impostazioni con la D800E ottenendo sempre gli stessi risultati medi.

 

Un leggero miglioramento in AF-S dopo la gita a Moncalieri ma niente di eclatante.

 

Con la D810 praticamente AF-S e AF-C con l'opzione Group per entrambi ... praticamente pari son :)

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Massimo Vignoli
ago 31 2014 10:17

Pur praticando generi fotografici decisamente diversi confermo l'analisi di Mauro:

  • Per le foto in movimento la messa a fuoco è critica e la macchina non riesce a star dietro all'azione in situazioni dinamiche, anche se queste si svolgono a velocità limitata. Ne consegue che l'ambito d'uso è per me quasi circoscritto ai paesaggi, che scatto sempre da treppiede e sempre applicando quelle "operatività maniacali" (alzo dello specchio, che io eseguo con la coppia autoscatto+scatto ritardato di 3 sec, e messa a fuoco in live view).
  • Per i paesaggi è una macchina micidiale, che produce file che spaccano in tutti i sensi, non solo per la risoluzione ma e soprattutto per la gamma dinamica a 100 ISO. E qui non c'è da credere a varie palle che si leggono in giro su diffrazione o super criticità per gli obiettivi, i file sono assolutamente splendidi.

Sul primo punto, di tutte le nikon digitali che ho avuto (D200, D300, D700, D800 e D4) è proprio la peggiore, anche se la D200 non è confrontabile per la tecnologia dell'AF preistorica. Sul secondo, indiscutibilmente, la migliore. Il problema dov'è? beh, ad esempio che con la D700 ho fatto sia ottime immagini in azione sia ottimi paesaggi. E mentre sui primi con la D700 ho fatto cose che la D800 proprio non riesce a fare, sui secondi fino a dimensioni di stampa umane (A3-A2) la differenza di risoluzione è invisibile mentre per la differenza di latitudine di posa, dovendo scattare da treppiede e con tutta quella calma, posso quando necessario sia usare doppie esposizioni che filtri GND.

 

Ovviamente è una valutazione del tutto personale, ma secondo me se si fossero fermati a 24mpix conservando la reattività della D700 avrebbero realizzato l'arma finale, mentre con la D800 hanno creato solo l'ennesimo gradino nella scala evolutiva.

 

Ciao

Massimo

In una decina di secondi ... se non hai di fronte una statua di sale, una persona può cambiare 20 espressioni. Io cerco di coglierne almeno 10. Tu una.
La D4 me lo consente, la D800 no.

La differenza sta qui, come tra un pennello e un registratore ;)
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Federico777
ago 31 2014 19:24

Penso che metterò questo articolo, Mauro, a far compagnia a quell'altro di Lloyd Chambers sull'AF Nikon, e li terrò a portata di mano per citarli in coppia al prossimo che "basta saper fotografare per non avere problemi con l'AF della D800", specie questa abbastanza diffusa in altri lidi  :bigemo_harabe_net-03:

 

 

Tornando seri, secondo me non è solo un problema di raffica, è che proprio quando "aggancia", qualche volta lo fa un pizzico più avanti o un pizzico più indietro rispetto allo scatto precedente. E con poca profondità di campo e/o con diaframmi aperti, questo talvolta si nota. Anche facendo uno scatto singolo ad un soggetto semistatico.

Esatto. Ho portato esempi di "sequenza" non di raffica ... perché io non essere fotografo che guarda a monitor ogni scatto.
Io essere fotografo che fotografa e mentre fotografa parla, pensa, si muove, si inginocchia, si alza, si arrampica e intanto scatta, occhio nel mirino.

Ho abbracciato l'autofocus nel secolo scorso per fare ciò. Se una fotocamera non mi asseconda, ai miei fini é un inutile peso ;)
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Federico777
ago 31 2014 20:15

Esatto. Ho portato esempi di "sequenza" non di raffica ... perché io non essere fotografo che guarda a monitor ogni scatto.
Io essere fotografo che fotografa e mentre fotografa parla, pensa, si muove, si inginocchia, si alza, si arrampica e intanto scatta, occhio nel mirino.

Ho abbracciato l'autofocus nel secolo scorso per fare ciò. Se una fotocamera non mi asseconda, ai miei fini é un inutile peso ;)

 

Certo, ma volevo sottolineare come non è che non ce la faccia solo quando il soggetto si muove troppo in fretta affinché il povero processore riesca a calcolare in tempo il punto futuro (fin lì io non avrei problemi... si prende atto che per le auto da corsa c'è di meglio e amen). Ma a volte sbaglia anche quando non c'è proprio niente da calcolare, lo scatto prima è sull'occhio, e quello dopo è sul sopracciglio... senza che si sia mosso nessuno nel frattempo :lol:

 

Io continuo a scattare felicemente (anche) in manuale, anzi in linea di massima mi piace di più... però quando uso l'AF vorrei che facesse il suo lavoro :)

Foto
Massimo Vignoli
ago 31 2014 21:48

 

Certo, ma volevo sottolineare come non è che non ce la faccia solo quando il soggetto si muove troppo in fretta affinché il povero processore riesca a calcolare in tempo il punto futuro (fin lì io non avrei problemi... si prende atto che per le auto da corsa c'è di meglio e amen). Ma a volte sbaglia anche quando non c'è proprio niente da calcolare, lo scatto prima è sull'occhio, e quello dopo è sul sopracciglio... senza che si sia mosso nessuno nel frattempo  :lol:

 

Io continuo a scattare felicemente (anche) in manuale, anzi in linea di massima mi piace di più... però quando uso l'AF vorrei che facesse il suo lavoro :)

 

Beh, la macchina utilizza un algoritmo di previsione del movimento se è impostato l'AF-C, ed interpreta come tali tutti i micro spostamenti che si hanno anche quando si crede di stare perfettamente fermi. Mica lo sa a priori se il soggetto si muove/muoverà e di quanto!

 

il punto della D800 è che probabilmente è richiesta, dalla risoluzione del sensore di immagine, una precisione superiore rispetto a quella che è in grado di produrre. O più semplicemente, che i sensori AF impiegati non hanno la precisione adeguata.

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Federico777
ago 31 2014 23:31

 

Beh, la macchina utilizza un algoritmo di previsione del movimento se è impostato l'AF-C, ed interpreta come tali tutti i micro spostamenti che si hanno anche quando si crede di stare perfettamente fermi. Mica lo sa a priori se il soggetto si muove/muoverà e di quanto!

 

il punto della D800 è che probabilmente è richiesta, dalla risoluzione del sensore di immagine, una precisione superiore rispetto a quella che è in grado di produrre. O più semplicemente, che i sensori AF impiegati non hanno la precisione adeguata.

 

Infatti sbaglia anche in AF-S, purtroppo :)

Basta riattivare più volte in sequenza l'AF per ottenere talvolta piccolissime differenze nella foto finale, se il diaframma è aperto... anche quando il "soggetto" è un palazzo a 20 metri di distanza.

 

Come dici tu stesso, questa macchina richiede più precisione - intesa nell'accezione di ridotto scostamento medio di una serie ripetuta di misurazioni - di quanta il suo sistema AF non garantisca. Poi nell'uso pratico di solito la Santa PdC ci mette una pezza, soprattutto per chi come me è un fotografo classico e usa sovente diaframmi medio-chiusi... ma appena provi a fare lo splendido con le grandi aperture... vedi sopra :D

Probabilmente la D800 ha dimostrato che il multicam 3500, abbinato ad un sensore da ben 36 Mpixel e ad un processore non particolarmente potente, e' arrivato troppo vicino al limite della imprecisione ripetitiva, per poter essere considerata una macchina infallibile. La D810, con un processore piu' veloce, un box specchio riprogettato, e, forse, un miglior posizionamento del modulo AF (vedi annosa questione dei punti laterali), ha spostato nuovamente questo limite piu' avanti, ma ho paura che con un eventuale ulteriore aumento della risoluzione, ci si dovra' orientare verso altre tecnologie, o altri sistemi senza specchio....

É assolutamente certo che questa tecnologia AF sia al capolinea.

Io non sono più interessato a successivi step di risoluzione senza quadriprocessori e AF avanzati sul sensore principale su macchine quasi totalmente prive di meccanica :)

sono d'accordo con il redattore se non sbaglio mauro maratta

l'af è inadeguato al sensore sia nella precisione in generale che nello scatto multiplo

io non uso quasi mai lo scatto multiplo e faccio anche molto foto in manualfocus

vengo da una 40x con 3 punti af sono passato a una d7000 che aveva problemi lei (o io ) e quando mi sono deciso di mandarla in assistenza dallo spacciatore avevano questa usata un centinaio di scatti mandata in assistenza per il problema della messa a fuoco risultata perfetta a ltr con tanto di foglio certificato ma pur sempre usata e quindi il prezzo era molto vantaggioso e mi sono fatto convincere

all'inizio ho faticato poi ho preso un po' le misure e la usavo per foto più meditate ora mia figlia grande ha ceduto la d40x a sua sorella minore e mi ha fregato la 7000 così mi sto adattando a usarla anche per foto naturalistiche e saggi di danza a teatro ginnastica artistica (la solita roba da padre di famiglia )

certo una macchina pro io la uso con af punto singolo quasi sempre centrale o al limite ricompongo se cerco lo scatto audace con punti laterali sto un po' attento se so che rischio di perdere una foto importante sto molto attento magari chiudo il diaframma (faccio moltissimo uso di diaframmi chiusi 11-13 ) ho provato anche live wiex ma non riesco e anche sul lavoro con la coolpix faccio una fatica bestia e i ragazzi mi prendono in giro perché tutte le volte la avvicino all'occhio come se ci fosse il mirino

in breve io mi sono adeguato o perlomeno cerco di adeguarmi al mezzo certo nikon non dovrebbe vendere corpi pro con questi difetti intrinsechi

spero che il problema sia stato risolto nella nuova d810 ma vedremo in ogni modo il prossimo corpo sarà una pro a una cifra

battery grip basta l'ho avuto sia sulla 40 che sulla 7000 ma sono pur sempre appendici

tutto questo il contro il pro se ci azzecchi tu o ci azzecca lei la messa a fuoco esco dei file meravigliosi io ho fatto qualche picture control diversificato a seconda dell'obbiettivo che monto  e escono dei jpeg on camera perfetti

Foto
Leonardo Visentìn
set 24 2014 23:47
Per favore la punteggiatura. Sennò nessuno vi legge. Con questi popò di papiri poi, senza paragrafi...

La macchina comunque una volta abbattuto lo scoglio dell'autofocus non ha rivali in qualità.

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