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Fotocamere, obiettivi e accessori per la fotografia naturalistica, un piccolo vademecum (parte II)
apr 01 2014 01:00 |
Bruno Mora
in Natura
GLI OBIETTIVI:
Risposta: tutti, anche i grandangolari, vi sono fotonaturalisti che scattano con un 24-70, controllando la fotocamera in remoto. Bisogna essere molto preparati tecnicamente e non solo, il sottoscritto ci prova ogni tanto, ma i suoi sono solo tentativi goffi:
scattata con focale 35 mm, scatto remoto in wireless.
Comunque, ritornando a bomba:
domanda da un milione di dollari, e che così posta non contempla una risposta, ma molteplici risposte, una per ogni fotografo; siccome però spesso mi sento rivolgere questa domanda da chi mi vede armeggiare intorno a un "tubo da stufa", ho raccolto le idee e le esperienze che mi sono fatto nel corso di alcuni anni con gli obiettivi a lunga focale.
Prima raccomandazione: pensarci molto bene prima di investire tanto denaro in un supertele professionale e relativo corpo macchina.
Innanzitutto perchè sono ordigni assolutamente non facili da gestire, e che nei primi tempi possono generare frustrazioni se non proprio vere arrabbiature: ho parlato con fotografi che hanno portato, imbufaliti, i loro supertele, Canon o Nikon, in assistenza perchè convinti che avessero problemi di focheggiatura, per poi accorgersi che semplicemente, era necessario conoscere tecniche di utilizzo e disporre di ulteriori accessori per ottenere degli scatti inappuntabili.
Il problema inoltre, non finisce con l'acquisto ( a prezzo di svariate migliaia di euro) del 400, 500, o 600 mm. Dovrete ripensare al sistema di stativi su cui appoggiarli, agli strumenti di trasporto, al tipo di staffa da usare, e ad altre cose ancora.
Il vostro vecchio Manfrotto 190 (per fare un esempio), dovrà essere sostituito con un modello più grande, più pesante, per assorbire le inevitabili vibrazioni, vi accorgerete che il vostro zaino trekker non riesce a contenere 500+corpo macchina, e allora dovrete acquistarne un altro....e via di questo passo.
Ma soprattutto...IL TEMPO che potete dedicare a questa passione (perchè io mi rivolgo agli appassionati, non certo ai professionisti) rappresenta la variabile fondamentale; vi siete indebitati per comprare il teleobiettivo da stadio ( e va bene), avete rischiato la separazione con la moglie dopo che lei ha controllato l'estratto conto (e va bene) e poi vi accorgete che potete dedicare solamente un pomeriggio ogni due mesi in qualche oasi.
A tutti costoro consiglierei di iniziare spendendo il meno possibile, si può iniziare con un corpo macchina entry-level, coem una D3XXX, o D5XXX, e un ottimo 70-300 stabilizzato, rivolgendosi con un po' di attenzione al mercato dell'usato. Se più avanti il sacro fuoco non si estingue, allora si può fare un passo avanti, ma di questo magari parlerò un'altra volta. Qui scrivo alcune righe su quello che utilizzo abitualmente.
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25 Comments
interessante e vivace, molto personale, un bell'articolo. che mi ha colpito, perchè a me praticamente ignoto è il discorso sul 200 f2.
Io d'istinto vedo di più il 300 f2.8 , perchè lo immagino più versatile in natura, però può darsi che il 200 permetta uno sfuocato particolare (non so perchè ma penso all'isolare un fiore nel campo, magari in luce difficile).
Il 300 f4 è un "must have" che spero di "have" anche io al più presto...
Attendiamo ulteriori sviluppi...
Lungi da me rompere le palle....
però Bruno il 200/2 lo ha usato quasi sempre in accoppiata con il TC14, quindi un 300/2.8 eqiuvalente, con in più la possibilità di accorciarsi nella focale per guadagnare uno stop.
Il 200/2 nasce per esigenze indoor degli spettacoli sportivi e per il teatro con soggetti in movimenti. Ai tempi della pellicola era un oggetto che poteva fare la differenza tra fare o non fare una foto. Oggi è un po' differente. Il 200/2 è un obiettivo fantastico per tutte quelle situazioni crepuscolari nelle quali chi va per prati e boschi sa che si hanno i migliori momenti di incontro. Io continuo a preferirgli un 300/2.8 puro, perchè 200mm è veramente cortino, ciò non toglie che rimane un vetro squisito che mi piacerebbe aver la possibilità di provare ad usare sul campo
ciao
Appunto, ma il 200 si presta a più usi, fermo restando che se usato SEMPRE con duplicatore ha più senso prendere direttamente il 300. Oppure 200 più 300f4, che insieme costano come il 300f2.8 VR2 (circa).
Interessante questo articolo, come anche il consiglio di non spendere una fortuna inizialmente sul materiale per capire se la passione rimane. Io non ho attrezzatura di questo tipo ma mi hai fatto venire un "tarlo". Bravo e grazie per aver condiviso. aspettiamo gli altri articoli.
Grazie dei commenti. Una precisazione riguardo l'uso del 200: quanto dice Valerio è tutto vero, io lo acquistai usato anni fa perchè mi era uscita una stagione di impegni fotografici in teatro, terminata quella non ebbi il coraggio di rivenderlo.
Nel mio articolo comunque scrivo di quello che uso io, il 300 3,8 afs vr sarebbe più indicato ma ora più che mai devo farmi "bastare" quel che ho, quindi ben venga l'uso del 200 con 1.4x, peccato che con l'avifauna sia non dico inutilizzabile, ma quasi. Sarebbe nel suo regno in una puntata in Finlandia in cerca di orsi, affiancato al 500 uno starebbe messo bene.
E per i fiori è impareggiabile.
Per me è importante capire, ognuno per se stesso, quanto si è convinti e quanto un acquisto impegnativo (es D4+500/4) incide sul bilancio.
Questo per due motivi:
- salire tutti i gradini alla fine costa molto di più che "saltare" direttamente in cima.
- la vita è troppo breve, e se non è un sacrificio perché aspettare? In questo caso, secondo me, fare la gavetta non paga. Ovvio c'è un percorso da fare per imparare, ovvio occorre spendere un bel po' in accessori (ma anche qui comprare magari un manfrotto 190, poi un 55 ed alla fine un gitzo costa molto di più di prendere subito un gitzo!).
Per me il consiglio giusto, qui, è vedere cosa fotografano e con che attrezzatura gli altri. Cercare di provarlo e una volta capito quello che si vuole comprare il meglio che ci si può permettere.
Relativamente alla possibilità di ottenere risultati di rilievo con focali corte la mia esperienza personale è che non dipende dal soggetto ma dal posto. Più è bello e più merita di essere ripreso ambientando il soggetto, e quindi più frequentemente ė possibile ottenere ottimi risultati con focali brevi. Spesso, in Italia, le oasi non sono così belle. Al che per chi va una volta al mese in oasi, se può permetterselo, un super tele garantisce risultati molto superiori ad un obiettivo corto.
Giusto per allargare la discussione con una posizione alternativa a quella di Bruno: lui è bravissimo, ma ha un set completo di obiettivi, li sa usare e quando serve usa quelli lunghi!
Ciao
Massimo
Nikkor 105 VR 2.8
Massimo, sono d'accordo con te ma probabilmente - non voglio parlare per Bruno - il consiglio velatamente è un altro e si applica a tanti fotografi.
Partire con una soluzione "economica" permette di compredere con mano se effettivamente ci stiamo buttando in quella che è la nostra vera passione, oppure, per restare all'ambito fotonaturalista, ci siamo innamorati dell'amore, ovvero emuliamo qualche mito che ci siamo costruito ma ci manca il fisico.
Nel vostro campo l'impegno maggiore non può e non deve essere quello economico ma quello fatto di costanza, di chilometri percorsi a piedi, di lunghe ed infruttuose attese, di viaggi, di ricerca, di rispetto, di passione, di freddo intenso e caldo ancora più intenso di .... tutto quello che uno innamorato è disposto a patire per la sua innamorata passione.
Comprare pronti via una D4s e un 800/5.6 - se non ci mancano i soldi - o una 1-DX e un 800/5.6, insieme ad un 200-400/4 e altri strumenti specializzati, per poi scoprire dopo sei mesi che, no, io lo spray contro gli insetti lo detesto e l'afa mi uccide, non riesco a bere dalla borraccia, devo sedermi ogni 100 metri per il peso dei 59 chilogrammi di zaino e rivendere tutto per la felicità di altri appassionati è una cosa da evitare.
Io che pure non mi faccio mancare nulla ed ho avuto per un certo periodo un 600/4 (mai usato per la fauna), vi ammiro e vi invidio ma proprio non mi passa per la testa di emularvi e nemmeno di accompagnarvi se non per un massimo di 250 metri da un comodo parcheggio
Lo stesso, ovviamente, si applica ad ogni campo della fotografia. E' del tutto inutile comprare un 85/1.2 o un 105/2 o tutti i migliori strumenti da ritratto come lo Zeiss 2/135 per poi rendersi conto che non si è portati per il contatto umano e che non si riesce in nessun modo ad entrare in relazione con il soggetto oggetto del ritratto.
Meglio provare una volta, magari con il materiale degli amici - a questo dovrebbero servire gli incontri periodici di Nikonland - e vedere l'effetto che fa.
Poi per pagare (e morire) c'è sempre tempo
Boh, avevo vent'anni e al terzo giorno con la X700 in mano mi sono reso conto ... che avevo perso gli anni prima!!
Fu solo un problema economico quello che mi impose di soppesare ogni acquisto, ogni aggiunta , ogni sottrazione. Anche oggi vale uguale. Se disponessi di risorsa infinita sarei un ottimo cliente canon nikon leica. Sì perchè vorrei provarli TUTTI. Ogni obiettivo può dire la sua e darci un'opzione in più.
Com'è lontano il ricordo del tokina 400/5.6 no ED passo a vite 42x1
Ecco stia ben lontano va che è meglio.
ciao
Si Mauro, secondo me siamo vicini come posizioni. Innanzi tutto la fotografia naturalistica presuppone amore per la natura. A me piace fotografare camosci perché mi piace la montagna, e l'amore per la montagna l' ho scoperto 10 anni prima di quello per la fotografia.
Mi piace molto molto meno stare in un'oasi..... E di fatto l'ultima volta ė stato l'incontro a casalbeltrame di nikonland (la volta prima non la ricordo).
Proprio perché quella è vita di sacrificio secondo me vale la pena di fare un ragionamento economico. Se le possibilità economiche ci sono, preferisco andare a farmi mangiare dalle zanzare per fotografare un soggetto che si perde in ambiente paesaggisticamente poco attraente perché non ho la focale adatta o portare a casa delle foto che mi soddisfano?
Cosa diversa è se godo ad essere in un bel posto, che mi piace e che, se fosse da far foto di paesaggio, fotograferei lo stesso.
Es. lo scorso anno sono stato in Finlandia a fotografare l'orso. Ho appena stampato 6 immagini che ho appeso in ufficio e vedo ogni giorno (slowprint mitico Michele). Di queste 2 col 70-200 e 4 col 500 (fx). In oasi non ho mai nemmeno immaginato di usare un 70-200. E non ho mai visto nessuno a fotografare il paesaggio!
Ribadisco per me si tratta di pensare bene, se si riesce di provare, guardare cosa fanno glia altri e comprare il meglio che si può.
Detto questo se i soldi sono un vincolo c'è poco da fare!
Attenzione: io non sono ricco. Solo non bevo, non fumo e non vado a donne.... E quando posso mi compro l'attrezzatura fotografica che preferisco!
Preciso!
Ciao
Massimo
Personalmente sono una persona molto parca e attenta a fare acquisti, valuto sempre mille volte un mucchio di aspetti, ho imparato (fino a un certo punto...) a dominare le scimmie che ogni tanto si agitano.
Se a questo aggiungiamo che, la fotografia di natura presuppone ore e ore di applicazione, si può immaginare la frustrazione quando i risultati non arrivano o arrivano col contagocce.
Forse nel mio incipit ho speso troppe parole per dissuadere, ma il mio avvertimento era rivolto alla maggior parte di quelli che iniziano ma non sanno bene dove andranno a parare.
Massimo hai le idee chiare e una volontà di ferro, ma non tutti sono come te.
Diciamo che tra i nostri due estremi ci stanno molti step intermedi.
L'importante è capire che i problemi non si risolvono di botto comprando il "cannone".
ciao
Ho avuto sia il 200 f/2 (mai usato in naturalistica) che il 500 f/4 che il 600 f/4. Dei tre che citi anche tu nell'articolo, quello che più mi ha dato soddisfazioni è il 500 senza dubbio: un connubio nitidezza e portabilità impareggiabili e che mi sentirei di consigliare a chiunque come unica arma definitiva. Una bella spesa ma vale tutti i soldi che costa e certamente il VR sarà anche meglio della versione AFS che avevo io. Lo ricomprerei? Si, ne sono certo.
Adesso "mi sono ridotto" ad utilizzare il 300 2.8 VR abbinato ad un TC 1.4 e alla bisogna con un TC 2.0: per le mie attuali esigenze è sufficiente.
Massimo
Complimenti anche a te, dopotutto io e te siamo animali simili.
Duccio, così hai venduto il 600, comunque il 300 moltiplicato mi sembra di aver capito che regga in maniera lusinghiera.
Condivido il tuo pensiero sul 500 mm, ripeto io ne sono innamorato, e a meno che non perda il lavoro non lo venderei proprio.
Articolo interessante e molto ben scritto.
Non avevo mai pensato all'uso del 200 per i fiori, ma se i risultati son questi... beato chi ce l'ha.
Sulla questione su cosa usare per cominciare, sono d'accordo con te... ...e anche con Massimo; chiaro che prima di fare investimenti serve capire bene se un genere interessa davvero e cosa comporta dedicarcisi, ma una strada 'per gradi' è sicuramente più costosa.
Io stesso sono partito con un 70-300+TC Kenko, venduto per il 150-500 Sigma, venduto per per il 120-300 che, potendo, venderei per un 200-400, ecc. Sin dall'inizio sapevo che mi sarei indirizzato su quel genere e che non avrei avuto ripensamenti, quindi in questi casi pensare 'ma tanto mi basta' o/e 'è buono a sufficienza' probabilmente non è la scelta più oculata.
P.S.: Tu e MB 1942, smettetela per favore di parlare così bene del 500 che è un anno e mezzo che mi frulla l'idea in testa...
Provalo provalo provalo ... ... sò provocatore
Paolo,
adesso il Contatto di Torino ne ha uno usato in ottimissimo stato . E' ovviamente il VR ed è NItal, che male non fa (ma nemmeno bene)
Purtroppo il boss Roberto Zito è un gran bravo venditore, nel senso che sa fare molto ma molto bene il suo mestiere, cioè i suoi affari.
ciao
(Dimenticavo: ambascaitor non porta pena, quindi non è necessario che io venga investito da eventuali strali dei tuoi famigliari )
Risulta prenotato, sarà stato il nostro?
Glielo auguro, il 500 a me piace un sacco!
No, no, se ne vedo uno scappo... Così evito le tentazioni...
Ti ci metti anche tu, adesso? :-)
Per fortuna qualcuno è arrivato prima...
No, no, se ne vedo uno scappo... Così evito le tentazioni...
Ti ci metti anche tu, adesso? :-)
Per fortuna qualcuno è arrivato prima...
No, no, se ne vedo uno scappo... Così evito le tentazioni...
Ti ci metti anche tu, adesso? :-)
Per fortuna qualcuno è arrivato prima...