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* * * * -

I Dossier di Nikonland : il bianco e nero nell'era digitale


Alberto Moravia ha scritto che se la realtà é a colori, il bianco e nero é molto più realistico.

 

Una frase in apparenza contraddittoria ma che analizzata bene permette di sottolineare la rinomanza che sempre ha suscitato il bianco e nero, non solo in fotografia ma in tutte le arti (cinematografia ... ma anche pittura e scultura !).

 

Bene, dando per scontato ciò ed a prescindere dai gusti personali, che dire del b&n in piena era digitale ?

 

Ecco che nascono i distinguo. I si ma ... i "io solo camera oscura", "io solo digitale".

 

Ecco in questo Dossier di Nikonland il punto di vista di alcuni dei redattori attivi.
Punti di vista difformi sul processo realizzativo ma coincidenti in un punto nodale : il b&n va pensato ... in bianco e nero, non va sintetizzato dopo, magari soltanto per recuperare una foto che a colori rende poco o che é per altri versi riuscita male.

 

Ospite d'eccezione un fotografo tra i più famosi al mondo che é riuscito, insieme alla sua equipe, a trasporre il suo metodo di lavoro dal chimico al digitale senza in sostanza cambiare nulla.

 

Buona lettura e, mi raccomando, non fateci mancari i vostri commenti, possibilmente aperti e non troppo sfacciatamente partigiani.

 

___________________________
La Redazione di Nikonland

 








21 Comments

Bellissimo Dossier!!!
condivido a pieno l'idea che la foto B/N va pensata fino dall'inizio ed ? forse per qusto che nella mia raccolta ne ho poche
Non sono daccordo nel giudicare migliore o peggiore la stampa da foto B/N digitale rispetto a quella analogica perch? qui entriamo nei gusti personali
Personalmente condivido l'idea di Rudolf che vede nelle molte possibilit?, introdotte dalla Fotografia digitale anche nel B/N, degli strumento al servizio della creativit? del fotografo
copernicorm
set 28 2010 18:18
io adoro il bn digitale , ma adoro l'intimita' che dava la camera oscura .... non era solo il luogo dove stampare , ma il luogo dove le emozioni e i propri pensieri prendevano vita ....

non vorrei sembrare nostalgico della c-o .. anche se un po' lo sono .. il digitale e' davvero mooooolto piu' comodo e si ottengono ottimi risultati con un minimo sforzo sia economico che pratico .

un 30x40 sbagliato faceva girare le scatoline .. la carta e i chimici costano e costavano allora ...

pero' ..... c?era davvero piu' ..... poesia :)
ragazzi, grazi infinite, bellissimo dossier, alla grande.

Grazie anche ad Andrea che estremizzando un p? (rischiando anche si suo, fortunatamente ? spallato bene (spallato in termini di spalle si intende :lol: )) ha dato un contributo interessante affacciandosi alla discussione dal balcone del colore dal palazzo dell'innovazione; facendolo ha evitato un dossier "amarcord". Sappiamo per? che anchea lui piace in b/n.
Innanzitutto mi permetto di essere un p? scontroso e saccente, dico infatti che Salgado ? meglio che la dia da bere ai gatti la prossima volta perch? non ci gioco nemmeno un euro che se ne va tutto contento con la Canon a fotografare.
Oddio, che lo paghino per farlo ci credo, ma cosa volete voi che se ne fotta lui "della pulizia del negativo" se poi le stampe vengono meglio con l'argento del medio formato... Ma proprio neanche per la testa mi passa che "uno" (tremo a scrivere "uno" riferendomi a Salgado) che non guarda nemmeno le foto a monitor preferisca scattare di colpo in digitale per la purezza su un RAW. Poi per l'amor di Dio, fa bene a scattare in digitale, magari gli vengono anche meglio, ma non ci venga a raccontare che trova pi? soddisfazione.

Distillata un p? di polemica ai quattro venti (scusate, scusate....) volevo dire che le foto di Gianni sul vino mi hanno fatto venire i brividi; ci sono gi? tornato 3 volte a guardarle sono fantastiche. Peccato non poterle ammirare su carta.
Forse quello che mi piace molto del b/n ? quella capacit? di descrivere l'eterno, cos? almeno nella mia mente, probabilmente frutto di tante foto antiche viste, o magari ? per via del fatto che i colori sono delle sensazioni (caldo, freddo, romanticismo, paura...) e una foto in b/n invece ti dice: ti?, guarda qui hai solo luci, ombre e forma, arrangiati tu, goditela, io no ti dico nulla; io le vedo cos? molto enigmatiche per certi versi.

Quano decido di scattare in b/n faccio foto che a colori non avrei mai fatto. Poi come domenica scorsa magari mi tocca riarrotolare il rullino e rimettere una dia colore (si perch? ? anche vero il contrario: ci sono foto che proprio in b/n non le vedo), per? ? vero che preferisco ucire con la pellicola per almeno 2 motivi:
- perch? cos? non ci sono palle: si scatta in b/n e basta. non sono ancora abbastanza maturo per gestire la possibilit? che mi da il digitale di switch-ciare con un click nelle due modalit?...le mie sensazioni sono pi? lente. E' come essere a met? di una portata di cacciagione e polenta innaffiati di un nebbiolo, e sul bello arriva il camiere che ti dice "cosa le porto con la pescatrice? una falanghina o un fiano?". Li mortacci sua, non la voglio prendere in considerazione nemmeno per il giorno dopo!
- seconda cosa perch? mi piace sapere che la pellicola tal dei tali ? cos?, quindi ed eventualmente (tiraggio a parte) sar? poi la stampa al massimo a farmi cambiare il risultato finale; ma non mille barbatrucchi in photoshop. Mi godo quindi il feticcio della pellicola e quindi per tipo di foto arrotolo quello che mi serve...che bello..come godo...ho su una Panf50 che voglio usare al Monumentale e per Piazza Duomo, oppure stasera vado in quel locale dove si balla flamenco e scatto a 3200 ASA una bella Tri-X400...wow! e quando me ne esce una come dico io (5% dei casi)...sono felice per sempre.

Scatto anche in digitale in b/n (oggi sono ultrasoddisfatto di un ritratto fatto alla mia dolcemet?; non posto altrimenti rischio l'intero di questadolc met?) e per assurdo e perfetta discordia con quanto prima non uso i plug-in (che simulerebbero la pellicola essendo fissi); preferisco usare Ligtroom e darci dentro. Anch'io ho l'impressione che il b/n digitale sia troppo piatto e preciso. Per? la PP ? veramente veloce e poi mi d? molta pi? facilit? di intervento rispetto l'analogico (presumo, perch? non ho mai gestito sviluppo e stampa).

A volte mi sento un p? picio perch? se scatto in b/n mi piace attaccare il filtro rosso per scurire il cielo tipo la bella foto di Mauro. E il filtro giallo, soprattutto per oggeti o cose quando le giornate sono con quel cielo nuvoloso. So che dovrei usare PS, ma chiedo:"faccio male ad usare il filtro?".

Ah...Mauro grazie per quel consiglio di quella volta: in effetti bisogna stare molto attenti al WB!!!
Mauro: 10 e lode alla foto di Stana in b/n, non ho parole, meravigliosa.

Adri: a me la foto di sinistra mi piace di pi? perch? quella a destra ? troppo precisa, non so come dirlo, forse ha le ombre troppo visibili (!!!quante volte ho detto che preferisco gli obiettivi che non chiudono le ombre!!!). Quelladi sinistra ? da esporre, la seconda si pu?? anche buttare. Ho provato a vederla per prima dopo un p? di minuti, ma non c'? nulla da fare. Forseerch? quando penso a b/n penso quei tipi di sviluppi, boh...
Foto
Adriano Max
set 28 2010 19:30

[...]

Adri: a me la foto di sinistra mi piace di pi? perch? quella a destra ? troppo precisa, non so come dirlo, forse ha le ombre troppo visibili (!!!quante volte ho detto che preferisco gli obiettivi che non chiudono le ombre!!!). Quelladi sinistra ? da esporre, la seconda si pu?? anche buttare. Ho provato a vederla per prima dopo un p? di minuti, ma non c'? nulla da fare. Forseerch? quando penso a b/n penso quei tipi di sviluppi, boh...


Grazie del commento... La mia ? chiaramente una provocazione: l'immagine ? la stessa e per di pi? ? un negativo: la scansione riflette, esasperandola, una mia sensazione ! Come scrivo ? anche possibile ottenere splendidi risultati con il digitale: il tutto per sottolineare che B/N digitale o analogico sono due modi diversi di pensare, agendo.
;)

Ciao,
A.
Foto
danighost
set 28 2010 19:39
La D1h ha una latitudine di posa piuttosot limitata, esponendo sulle luci mi ritrovo con ombre chiuse, se poi la uso a 1600 ISO, ho un rumore (una volta desaturato) molto simile alla grana della pellicola, per BN digitali la trovo ottima.

Ovviamente quando voglio fare scatti in BN con la D1h, ragiono in BN.

Foto della D1h senza toccare nulla:
Immagine Allegata: DSC_0401.jpg

Dopo aver aperto di 0,50 la compensazione dell'esposizione del Nef, messo 0,50 di contrasto, e saturazione a -100, con Capture NX2
Immagine Allegata: DSC_0401.1.jpg
Foto
Adriano Max
set 29 2010 08:27

[...]
Ovviamente quando voglio fare scatti in BN con la D1h, ragiono in BN.
[...]


Non puoi: il senso, mi ripeto, sta nel fatto che il B/N chimico non ti permette di vedere subito i risultati e se lo pratichi in pieno ti costringe a pensare anche in fase di sviluppo, in fase di stampa, in fase di sviluppo della stampa. Tra ogni passaggio passa del tempo, che viene occupato dai pensieri, e quindi il complesso si traduce in un pensare, agendo diverso nei due casi (B/N argentico <> B/N digitale)...
;)

Ciao,
A.
Foto
danighost
set 29 2010 21:59

Non puoi: il senso, mi ripeto, sta nel fatto che il B/N chimico non ti permette di vedere subito i risultati e se lo pratichi in pieno ti costringe a pensare anche in fase di sviluppo, in fase di stampa, in fase di sviluppo della stampa. Tra ogni passaggio passa del tempo, che viene occupato dai pensieri, e quindi il complesso si traduce in un pensare, agendo diverso nei due casi (B/N argentico <> B/N digitale)...
;)

Ciao,
A.


Non sono d'accordo, non lo trovo un buon motivo, ho capito che fotografare a colori devi avere un certo tipo di luce che li esalta, quindi ho imparato a gestire questa luce negativa per foto a colori, ma ideale per il BN (rispetto al colore, qualsiasi luce v? bene con il BN, almeno io la penso cos?), per? con la foto Bn la composizione e i soggetti cambiano. Si mettono in risalto delle linee, forme, luci che a colori non sarebbe possibile.
Foto
Paolo Tagliaro
set 30 2010 08:52
Io non fotografo in bianco e nero.
Le pochissime foto che ho convertito sono quelle in cui il colore non avrebbe apportato nulla oppure avrebbe distratto l'attenzione da linee e forme come ad esempio in questa:

Immagine Allegata: pt_247.jpg

P.S. Apprezzo i vari approcci a questo modo di vedere e fotografare: avete dimostrato che ogni opinione, metodo, visione, anche formalmente contrastante, non ? esclusiva e non richiede che ci siano n? vincitori n? migliori.
Foto
Adriano Max
set 30 2010 09:03

Non sono d'accordo, non lo trovo un buon motivo, ho capito che fotografare a colori devi avere un certo tipo di luce che li esalta, quindi ho imparato a gestire questa luce negativa per foto a colori, ma ideale per il BN (rispetto al colore, qualsiasi luce v? bene con il BN, almeno io la penso cos?), per? con la foto Bn la composizione e i soggetti cambiano. Si mettono in risalto delle linee, forme, luci che a colori non sarebbe possibile.


Dici cose giuste, ma se un giorno vai con la pellicola e fotografi un determinato posto e il giorno dopo ci vai (supposti punto di ripresa, ora, tempo e luce e tutto identici) col digitale... quando ti arriva la pellicola e stampi la foto vedrai che sar? diversa da quella fatta con la metodologia digitale. A mio avviso non ci piove: vedrai che pensi anche in modo diverso: hai strumenti diversi...

Per spiegarmi faccio alcune analogie metaforiche: potresti assimilare la cosa al cammino che fai per andare in un posto: arrivi nello stesso luogo, ma se ci vai in bicicletta piuttosto che a piedi avrai sensazioni diverse, pensieri diversi, e scriverai un racconto diverso del tuo viaggio. Che poi tecnicamente si possano fare le stesse cose ? un dato di fatto, ma praticamente ci? non avviene: quindi se nella tua obiezione ne fai una questione tecnica sulle possibilit? del B/N posso essere daccordo; in pratica lavorare con la sega o con la motosega produce risultati diversi... in assoluto i risultati con la sega potrebbero essere persino pi? accurati di quelli con la motosega... ? certo indubbio che i boscaioli dotati di sega normale sono persone diverse da quelle dotate di motoseghe... hanno un diverso modo di approcciare il bosco ! spero che ora sia pi? chiara la differenziazione che faccio.
;)

Ciao,
A.

[...]P.S. Apprezzo i vari approcci a questo modo di vedere e fotografare: avete dimostrato che ogni opinione, metodo, visione, anche formalmente contrastante, non ? esclusiva e non richiede che ci siano n? vincitori n? migliori.



Grazie Paolo era proprio questo lo scopo che ci siamo prefissi con questo Dossier e speriamo di poter continuare in futuro su altri argomenti (a cominciare dal bilanciamento del bianco).
Anche per dimostrare che oltre un certo livello di consapevolezza non esiste un metodo assoluto e nemmeno uno vincente.
C'? lo sforzo di raggiungere un risultato e la convinzione che sono le proprie scelte ad influenzarlo e non il metodo in se.

Io penso sia una via piuttosto efficace per dare chiavi di lettura diverse al pubblico di Nikonland, sfrondando gli argomenti dalle inutili partigianerie che ci sono sempre nelle discussioni su certi argomenti.
Foto
giannizadra
set 30 2010 09:13

Non sono d'accordo, non lo trovo un buon motivo, ho capito che fotografare a colori devi avere un certo tipo di luce che li esalta, quindi ho imparato a gestire questa luce negativa per foto a colori, ma ideale per il BN (rispetto al colore, qualsiasi luce v? bene con il BN, almeno io la penso cos?), per? con la foto Bn la composizione e i soggetti cambiano. Si mettono in risalto delle linee, forme, luci che a colori non sarebbe possibile.


In parte d'accordo, in parte no.
Il "tipo" di luce ? importante anche per il BW, sia per quanto riguarda il contrasto (luce dura, morbida, diffusa...) che - meno- la temperatura di colore.
Direi piuttosto che nel BW la direzione della luce acquista una importanza maggiore che non il suo colore.

Per Ax Naird (post 7), ritengo fondamentale "pensare" in BW in ripresa e nella fase di stampa sotto l'ingranditore. Non nelle altre due.
Nello sviluppo del negativo penso solo a tempi, temperatura, agitazione. Alle procedure, insomma.
Nello sviluppo della carta gi? esposta, idem. Non c'? null'altro da fare.
Se un foglio di carta non si sviluppa "a fondo" e non "esce" con la densit? e i toni voluti dopo 90" a 20?, la cosa migliore ( anzi, l'unica...) da fare ? buttarlo ed esporne un altro sotto l'ingranditore con gli opportuni correttivi.
Qualunque tentativo di metterci una pezza in fase di sviluppo della carta si risolverebbe fatalmente in un papocchio.

[...] i boscaioli dotati di sega normale sono persone diverse da quelle dotate di motoseghe... hanno un diverso modo di approcciare il bosco ! spero che ora sia pi? chiara la differenziazione che faccio.



Questo E' il punto come ho appena scritto a Paolo.

Non c'? un modo migliore e non c'? un sistema superiore.
C'? il proprio metodo di lavoro, quello che si adatta alla propria visione, spesso con qualche compromesso ma alla fine quello che meglio soddisfa.

Per esempio, nel mio caso, il fatto che io abbia sempre detestato la pellicola e tutti i suoi annessi e connessi ? direttamente connesso con il mio modo di approcciare la fotografia (Polaroid -> Digitale).

Sempre tante foto, ragionamenti veloci, preparazione separata dalla fase di scatto, poco spazio per la contemplazione e specialmente, nessuna attesa.
:rambo:
Foto
Adriano Max
set 30 2010 09:19
Ok, anch'io apprezzo tutti gli interventi e mi piace che ognuno veda il giusto nei chiaroscuri delle parole degli altri !!
:P

Io includo la fase di sviluppo perch? richiede tempo e in quel tempo si pu? pensare e pensare cambia le cose...
;)

Ciao,
A.
beh... l' unica certezza ? quella che dice Rudolf: non c'? un modo migliore o uno peggiore!

per quanto mi riguarda, st? affrontando con me stesso questo problema proprio in questo periodo, io vengo da una lunga esperienza nell' analogico, soprattutto B/N e stampa, per i colori ho sempre usato dia.
conclusione: cambiando in digitale deve cambiare anche modo di vedere, di pensare e di agire.

per me ? la difficolt? pi? grossa, per un p? ho creduto di non saper pi? fotografare, ho pensato anche al "blocco del fotografo", invece avevo solo cambiato strumento, e non bastava leggere il manuale e conoscere i bottoni!
adesso che mi ? chiara questa cosa, nell' inquadratura cerco qualcosa di diverso da quello che ho sempre cercato con la pellicola... spero di trovarlo!?

aggiungo anche che per me questa ? stata una bella scoperta, il digitale non ha preso il posto della pellicola.
Foto
danighost
set 30 2010 15:55

Dici cose giuste, ma se un giorno vai con la pellicola e fotografi un determinato posto e il giorno dopo ci vai (supposti punto di ripresa, ora, tempo e luce e tutto identici) col digitale... quando ti arriva la pellicola e stampi la foto vedrai che sar? diversa da quella fatta con la metodologia digitale. A mio avviso non ci piove: vedrai che pensi anche in modo diverso: hai strumenti diversi...

Per spiegarmi faccio alcune analogie metaforiche: potresti assimilare la cosa al cammino che fai per andare in un posto: arrivi nello stesso luogo, ma se ci vai in bicicletta piuttosto che a piedi avrai sensazioni diverse, pensieri diversi, e scriverai un racconto diverso del tuo viaggio. Che poi tecnicamente si possano fare le stesse cose ? un dato di fatto, ma praticamente ci? non avviene: quindi se nella tua obiezione ne fai una questione tecnica sulle possibilit? del B/N posso essere daccordo; in pratica lavorare con la sega o con la motosega produce risultati diversi... in assoluto i risultati con la sega potrebbero essere persino pi? accurati di quelli con la motosega... ? certo indubbio che i boscaioli dotati di sega normale sono persone diverse da quelle dotate di motoseghe... hanno un diverso modo di approcciare il bosco ! spero che ora sia pi? chiara la differenziazione che faccio.
;)

Ciao,
A.


Perfetto intendiamo le stesse cose, nn metto in dubbio che se esco con la FE, e pellicola BN, avr? delle foto, che se esco con la D1h e le penso lo stesso in BN, non saranno le stesse.

Il fatto stesso di usare una Pellicola (la P maiuscola ? voluta), indica una precisa scelta, gi? in fase pre-uscita fotografica. Cosa che con il digitale non ? possibile.

Almwno secondo me, e la mia misera esperienza.

Intendevo dire, solamente, che la D1h ? un'ottima alternativa digitale alle foto in BN, senza usare la pellicola, sopratutto per il BN che pratico (molto contrastato e ombre chiuse), ma la pellicola ? tutt'altro.
Foto
Giuliano M.
ago 14 2012 10:56
Per quanto mi riguarda, il BN è stata una gradevole scoperta, di qualcosa che, l'ho capito solo dopo un paio di anni, ho in fondo sempre ricercato inconsapevolmente.
La fotografia, per me, è essenzialmente racconto. Tento di far questo con le mie foto. Il bianco e nero, in questo senso, lo percepisco come la forma visiva migliore per arrivare al dunque delle scene che cerco di narrare. Pone l'accento su forme e trame. Una visione che trovo molto vicina alla scrittura. Ed è essenzialmente ciò che oramai mi interessa maggiormente quando ho la fotocamera al collo. Preferisco che le mie foto vengano lette piuttosto che ammirate.
Per tutto questo il bianco e nero è ideale.
Una dimensione in cui, volutamente, mi sono immerso da alcuni mesi a questa parte.
Nato fotograficamente nel digitale, non mi pongo problemi di differenze fra la pellicola e il sensore. Cerco di convertire le mie foto con i contrasti che più si avvicinano ai b&n che vedo nei libri di chi la bicromia l'ha sposata da sempre. Mi basta. E' poco, forse, superficiale, penseranno probabilmente i puristi, o chi nella camera oscura ha trascorso tante ore, ma per raggiungere ciò che cerco io, per ora, questo è sufficiente.

... Cerco di convertire le mie foto con i contrasti che più si avvicinano ai b&n che vedo nei libri di chi la bicromia l'ha sposata da sempre...


(io pure, fatte salve le prove per cercare di emulare le pellicole b/n a basso contrasto)

mi chiedo quando la rivoluzione digitale inizierà a dare un contributo alla fotografia...

=> occhio...provocatorio: intendo ovviamente quando inizieremo a sviluppare senza tenere come riferimento la resa delle vecchie pellicole: altrimenti che rivoluzione è? solo di workflow?

[fino a fine Settembre con possibile proroga fino fine anno continuerò a provocare; un pò è anche per spronare Mauro al ritorno....gli voglio bene come tutti voi... :) ]
Foto
Giuliano M.
ago 14 2012 20:30

mi chiedo quando la rivoluzione digitale inizierà a dare un contributo alla fotografia...
=> occhio...provocatorio: intendo ovviamente quando inizieremo a sviluppare senza tenere come riferimento la resa delle vecchie pellicole: altrimenti che rivoluzione è? solo di workflow?

Beh, non rientra nelle mie preoccupazioni. Io ho trovato nella conversione più vicina possibile al BN di certe pellicole il linguaggio fotografico a me più congeniale.
Per me, del resto, il digitale non ha rappresentato nessuna rivoluzione, visto che sono nato fotograficamente col digitale. Semmai un risparmio in denaro, quello sì.
Non credo che serva una nuova tecnologia per dare un vero contributo alla fotografia. Idee valide, semmai.
In fondo, che sia pellicola o sensore digitale, restano entrambi semplici strumenti.
(che tristezza arrivare al dunque al primo colpo:) complimenti! ;)
Foto
Giuliano M.
ago 15 2012 11:12

(che tristezza arrivare al dunque al primo colpo:) complimenti! ;)

;)
Alberto Moravia ha scritto che se la realtà é a colori, il bianco e nero é molto più realistico.

Una frase in apparenza contraddittoria ma che analizzata bene permette di sottolineare la rinomanza che sempre ha suscitato il bianco e nero, non solo in fotografia ma in tutte le arti (cinematografia ... ma anche pittura e scultura !).

Bene, dando per scontato ciò ed a prescindere dai gusti personali, che dire del b&n in piena era digitale ?

Ecco che nascono i distinguo. I si ma ... i "io solo camera oscura", "io solo digitale".

Ecco in questo Dossier di Nikonland il punto di vista di alcuni dei redattori attivi.
Punti di vista difformi sul processo realizzativo ma coincidenti in un punto nodale : il b&n va pensato ... in bianco e nero, non va sintetizzato dopo, magari soltanto per recuperare una foto che a colori rende poco o che é per altri versi riuscita male.

Ospite d'eccezione un fotografo tra i più famosi al mondo che é riuscito, insieme alla sua equipe, a trasporre il suo metodo di lavoro dal chimico al digitale senza in sostanza cambiare nulla.

Buona lettura e, mi raccomando, non fateci mancari i vostri commenti, possibilmente aperti e non troppo sfacciatamente partigiani.

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