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Nikon 80-400 mm f4-5.6 AF VR ED, compromesso "stabilizzato"
gen 15 2014 01:00 |
Silvio Renesto
in Obiettivi
E' uno zoom tele ad ampia escursione, il primo stabilizzato Nikon. sul quale le opinioni che si sentono o si leggono sono profondamente divise, c'è chi lo detesta e chi lo ama.
Questo perchè, a mio parere, è un obiettivo che non è da buttare, anzi, ha delle qualità, ma ha anche precisi limiti, che lo rendono inadatto a certi i tipi di fotografia per i quali le specifiche tecniche di per sè potrebbero far pensare sia utilizzabile.
L'ho usato a lungo, e vorrei proporre qui le mie impressioni soggettive, sulla sua resa su corpi formato DX (l'ho venduto prima di passare a FX...).
Cominciamo con i dati tecnici:
17 lenti in 11 gruppi (con lenti ED a bassa dispersione) diametro filtri 77mm, messa a fuoco minima 2,3m, max ingrandimento 1:4,8. In produzione dal 2000.
Chiuso:
Alla massima focale:
Ergonomia
E' un ottica sufficientemente robusta, ma non a livello "pro", la plastica, pur solida, abbonda, la ghiera di messa a fuoco e quella dello zoom offrono una buona resistenza; a volte è un po' dura quella dello lo zoom, ma preferisco così rispetto a ghiere troppo fluide.
Alla minima focale è compatto e facile da trasportare, non presenta (negli esemplari che ho avuto) lo "zoom creep", cioè non si allunga da solo per effetto della gravità se puntato verso il basso. Alla massima focale la lunghezza aumenta un bel po', ma èl'ottica rimane comunque gestibile, il paraluce, piuttosto imponente come dimensioni, è plasticoso ma efficace, può essere montato rovesciato per non ingombrare quando si ripone l'ottica nella borsa o zaino.
Col paraluce innestato (il lens coat non c'entra ... )
A mano libera si impugna abbastanza bene, specialmente se si toglie o si gira all'insù l'anello di attacco al cavalletto, i pesi sono ben distribuiti anche con lo zoom alla massima focale.
Su cavalletto non si può usare lo stabilizzatore (è di vecchia generazione).
L'anello originale per il cavalletto (uguale a quello del 300 f4 AFS) è un mezzo disastro (come nel 300 f4 AFS), sottile e mal progettato, rende impossibile avere foto nitide a tempi medi o lunghi. Molto consigliata la sostituzione con un anello alternativo. La Kirk ha in catalogo un anello sostitutivo molto valido, ma che impedisce di montare il paraluce rovesciato quando si ripone l'obiettivo, da questo punto di vista è meglio l'anello Burzyinski, molto più compatto e sottile, ancora più stabile, il problema è che viene prodotto quasi solo su richiesta, per cui se non l'hanno in stock, ci vogliono tempi geologici per averne uno.
Prestazioni:
La distanza di messa a fuoco minima, 2,3m è buona e consente un rapporto di riproduzione a 400mm di 1:4,8. Lo zoom breathing, ossia la riduzione di focale effettiva alla minima distanza è accettabile, in quanto diventa un 330mm circa, meglio del Canon 100-400 IS che raggiunge lo stesso rapporto di riproduzione a 1,8m , per cui diventa un 250-260 mm effettivi, e del Sigma 80-400 OS che si comporta come il Canon.
Autofocus.
Qualcuno sostiene che sia lento, ebbene no, è molto lento. Paragonabile quasi al mio 200 micro AFD ED, solo un po' meno rumoroso. Bisogna tenere conto però che la velocità dell' Af può variare, e non poco, secondo il corpo macchina, perchè dato che l'af è di tipo vecchio, con alberino di trasmissione, la velocità dipende anche dalla potenza del motorino incorporato nella fotocamera. Ho notato che su D200 e D300 è lento, ma non ingestibile, sulla D3 di amici, pur non potendolo definire veloce, è molto più rapido e quindi meglio sfruttabile. Su corpi vecchi o inferiori (D100 ecc.) può essere una sofferenza. Non è compatibile con i corpi macchina entry level che non hanno la presa di forza per le ottiche non AFS. E' presente un limitatore di messa a fuoco a due posizioni, limit (infinito-5m o 2,3m-4m circa) o "full". Qualcosa fa nel ridurre i tempi di attesa.
La stabilizzazione.
Funziona, non è forse al livello di quelle nuove, ma permette di guadagnare quel paio di stop che spesso fanno la differenza nell'uso a mano libera. Nelle specifiche è scritto che riconosce il panning e si adegua di conseguenza, ma è una tecnica che io non ho mai usato, per cui non so dire come si comporti.
La resa ottica:
Trovo che abbia un ottimo contrasto e saturazione dei colori, che rende le immagini ricche e "vibranti".
La nitidezza, su sensore APS-C è molto buona, direi quasi ottima (tenendo conto del fatto che è uno zoom) fino a 300 mm, diminuisce a 400mm, ma resta comunque soddisfacente a patto di chiudere a f8-11.
un picchio rosso d'inverno:
Probabilmente sul formato pieno la resa perderà ancora un po' sui bordi, non ho avuto occasione di testarlo. Ho invece notato una cosa: su quattro esemplari che ho provato, due soffrivano di backfocus a 400mm alla minima distanza, uno in maniera inaccettabile, l'altro in modo più leggero (correggibile con la taratura fine della D300). Come statistica è preoccupante e forse anche questo può contribuire a spiegare la differenza di opinioni su questo zoom.
E' uno zoom non molto luminoso, per cui anche se la stabilizzazione aiuta ad assorbire le vibrazioni da noi provocate, non può far niente per un soggetto in movimento rapido, data l'apertura minima piuttosto scarsa. Non si possono quindi pretendere miracoli con i tempi, a meno che non ci sia abbondanza di luce, Non lo vedo bene quindi nella maggior parte delle foto sportive o di soggetti in movimento rapido e imprevedibile. Su soggetti statici o in movimento relativamente lento (se si sa in anticipo dove si posizionerà penso si possa fare qualsiasi soggetto) invece non ci sono problemi, ho ottime foto di ibis, ardeidi e simili colti in volo con questo zoom.
A Pontresina si possono decidere le "location".
Nei paesaggi, grazie alla ottima resa dei colori, si comporta molto bene e a parte qualche "fantasma", non ha grossi problemi in controluce parziale a patto di usare sempre il paraluce, .
Non è compatibile con i duplicatori Nikon AFS però, volendo farsi del male, si può montare il Kenko PRO 1.4x, e a ferragosto in pieno sole si potrebbe avere un af sufficientemente preciso, ma di lentezza esasperante, oltre ad una certa perdita di nitidezza. In pratica, eviterei i moltiplicatori con questo zoom.
Un ritratto particolare
Confronti
Il 300 f4 AFS è più nitido alle massime aperture, è più silenzioso e un po' più veloce come Af, ha una messa a fuoco minima più corta e un rapporto di ingrandimento maggiore, si può tranquillamente montare un moltiplicatore 1.4x (ottenendo un ottimo 420mm) o i tubi senza perdita di qualità. Uno svantaggio rispetto all'80-400 è che essendo un'ottica fissa, è meno versatile, un altro è che non è stabilizzato. Io li ho avuti entrambi, usavo lo zoom per le passeggiate/escursioni in cui volevo essere "leggero" o per fotografare in risaia dall'auto, invece per le foto da appostamento o macro portavo l'intera attrezzatura e lasciavo a casa lo zoom.
Ho avuto modo di provare brevemente il 70-300 VR nikon e, personalmente, preferisco la resa ottica dell'80-400, anche se il 70-300 ha un af più performante e una migliore maneggevolezza (ma è anche più corto come focale).
Il Sigma 80-400 EX OS (fuori produzione) l'ho avuto per un anno circa. La stabilizzazione lavora molto bene, l'anello per il treppiede è stabile, l'autofocus ibrido è migliore di quello del Nikon, la nitidezza è paragonabile o forse meglio a 400mm, i colori ed il contrasto invece sono diversi (in peggio), contrasto minore e toni molto tendenti al rosso/viola, richiedono quasi sempre un aggiustamento sensibile in postproduzione. Da esperienze viste e vissute, ho notato che a temperature molto basse il Sigma tendeva a bloccarsi, in una giornata molto fredda d'inverno in Engadina (sottozero sì, ma non in Antartide!) l'80-400 Nikon non ha mai avuto problemi, mentre il Sigma aveva cessato di esistere e si è riavuto (temporaneamente) solo dopo essere stato avvolto in una giacca a vento. Non so se sia un caso isolato o un comportamento comune, in ogni caso il Nikon mi è sembrato molto più affidabile. La discutibile vernice della serie EX del Sigma poi tende sull'80-400 tendeva a staccarsi anche solo posandovi lo sguardo.
Un mio amico ha il Nikon 200-400 f4 VR, provandolo ho ovviamente visto che è meglio, ma dato che che costa più di tre volte tanto, sarebbe strano fosse uguale.
Conclusioni.
Se pensate che il Nikkor 80-400 f4-5.6 sia un obiettivo stabilizzato che permette di fare foto di sport veloci o di guadagnare quattro stop a mano libera, se lo volete usare a tutta apertura a 400mm, se lo usate su cavalletto col suo collare inefficace, di sicuro finirete rapidamente nella categoria di quelli che lo odiano. Se invece lo usate tenendo conto dei suoi limiti, apprezzerete la sua versatilità, e la sua qualità, in rapporto al prezzo, non bassissimo, ma nemmeno esagerato. A mio parere è un valido obiettivo da viaggio, per quando non si può o non si vuole portarsi dietro un corredo di ottiche fisse, molto buono per la foto naturalistica "vagante" e da appostamento occasionale "instabile"(ad es. dal finestrino dell'auto o appoggiati ad un tronco il VR da' un contributo fondamentale ad assorbire le vibrazioni).
Dal finestrino dell'auto... ho colto uno stiaccino maschio che faceva il suo canto territoriale:
A piedi, un gufo in roost (sul luogo di riposo diurno)
Una fotografa naturalista ha pubblicato un libro sui animali africani usando prevalentemente quest'ottica di cui ne è pienamente soddisfatta.
Qualcuno (ade es. Weber) lo usa anche per la macro accoppiato alla lente addizionale Canon 500D, ovviamente su cavalletto e con anello Kirk o Burzyinski e sostiene che da' buoni risultati .
Se Nikon ne facesse una versione aggiornata (AFS e VRII e anello per cavalletto decente) ad un prezzo ragionevole, penso che correrei a comprarla.
© Silvio Renesto 2011
Questo perchè, a mio parere, è un obiettivo che non è da buttare, anzi, ha delle qualità, ma ha anche precisi limiti, che lo rendono inadatto a certi i tipi di fotografia per i quali le specifiche tecniche di per sè potrebbero far pensare sia utilizzabile.
L'ho usato a lungo, e vorrei proporre qui le mie impressioni soggettive, sulla sua resa su corpi formato DX (l'ho venduto prima di passare a FX...).
Cominciamo con i dati tecnici:
17 lenti in 11 gruppi (con lenti ED a bassa dispersione) diametro filtri 77mm, messa a fuoco minima 2,3m, max ingrandimento 1:4,8. In produzione dal 2000.
Chiuso:
Alla massima focale:
Ergonomia
E' un ottica sufficientemente robusta, ma non a livello "pro", la plastica, pur solida, abbonda, la ghiera di messa a fuoco e quella dello zoom offrono una buona resistenza; a volte è un po' dura quella dello lo zoom, ma preferisco così rispetto a ghiere troppo fluide.
Alla minima focale è compatto e facile da trasportare, non presenta (negli esemplari che ho avuto) lo "zoom creep", cioè non si allunga da solo per effetto della gravità se puntato verso il basso. Alla massima focale la lunghezza aumenta un bel po', ma èl'ottica rimane comunque gestibile, il paraluce, piuttosto imponente come dimensioni, è plasticoso ma efficace, può essere montato rovesciato per non ingombrare quando si ripone l'ottica nella borsa o zaino.
Col paraluce innestato (il lens coat non c'entra ... )
A mano libera si impugna abbastanza bene, specialmente se si toglie o si gira all'insù l'anello di attacco al cavalletto, i pesi sono ben distribuiti anche con lo zoom alla massima focale.
Su cavalletto non si può usare lo stabilizzatore (è di vecchia generazione).
L'anello originale per il cavalletto (uguale a quello del 300 f4 AFS) è un mezzo disastro (come nel 300 f4 AFS), sottile e mal progettato, rende impossibile avere foto nitide a tempi medi o lunghi. Molto consigliata la sostituzione con un anello alternativo. La Kirk ha in catalogo un anello sostitutivo molto valido, ma che impedisce di montare il paraluce rovesciato quando si ripone l'obiettivo, da questo punto di vista è meglio l'anello Burzyinski, molto più compatto e sottile, ancora più stabile, il problema è che viene prodotto quasi solo su richiesta, per cui se non l'hanno in stock, ci vogliono tempi geologici per averne uno.
Prestazioni:
La distanza di messa a fuoco minima, 2,3m è buona e consente un rapporto di riproduzione a 400mm di 1:4,8. Lo zoom breathing, ossia la riduzione di focale effettiva alla minima distanza è accettabile, in quanto diventa un 330mm circa, meglio del Canon 100-400 IS che raggiunge lo stesso rapporto di riproduzione a 1,8m , per cui diventa un 250-260 mm effettivi, e del Sigma 80-400 OS che si comporta come il Canon.
Autofocus.
Qualcuno sostiene che sia lento, ebbene no, è molto lento. Paragonabile quasi al mio 200 micro AFD ED, solo un po' meno rumoroso. Bisogna tenere conto però che la velocità dell' Af può variare, e non poco, secondo il corpo macchina, perchè dato che l'af è di tipo vecchio, con alberino di trasmissione, la velocità dipende anche dalla potenza del motorino incorporato nella fotocamera. Ho notato che su D200 e D300 è lento, ma non ingestibile, sulla D3 di amici, pur non potendolo definire veloce, è molto più rapido e quindi meglio sfruttabile. Su corpi vecchi o inferiori (D100 ecc.) può essere una sofferenza. Non è compatibile con i corpi macchina entry level che non hanno la presa di forza per le ottiche non AFS. E' presente un limitatore di messa a fuoco a due posizioni, limit (infinito-5m o 2,3m-4m circa) o "full". Qualcosa fa nel ridurre i tempi di attesa.
La stabilizzazione.
Funziona, non è forse al livello di quelle nuove, ma permette di guadagnare quel paio di stop che spesso fanno la differenza nell'uso a mano libera. Nelle specifiche è scritto che riconosce il panning e si adegua di conseguenza, ma è una tecnica che io non ho mai usato, per cui non so dire come si comporti.
La resa ottica:
Trovo che abbia un ottimo contrasto e saturazione dei colori, che rende le immagini ricche e "vibranti".
La nitidezza, su sensore APS-C è molto buona, direi quasi ottima (tenendo conto del fatto che è uno zoom) fino a 300 mm, diminuisce a 400mm, ma resta comunque soddisfacente a patto di chiudere a f8-11.
un picchio rosso d'inverno:
Probabilmente sul formato pieno la resa perderà ancora un po' sui bordi, non ho avuto occasione di testarlo. Ho invece notato una cosa: su quattro esemplari che ho provato, due soffrivano di backfocus a 400mm alla minima distanza, uno in maniera inaccettabile, l'altro in modo più leggero (correggibile con la taratura fine della D300). Come statistica è preoccupante e forse anche questo può contribuire a spiegare la differenza di opinioni su questo zoom.
E' uno zoom non molto luminoso, per cui anche se la stabilizzazione aiuta ad assorbire le vibrazioni da noi provocate, non può far niente per un soggetto in movimento rapido, data l'apertura minima piuttosto scarsa. Non si possono quindi pretendere miracoli con i tempi, a meno che non ci sia abbondanza di luce, Non lo vedo bene quindi nella maggior parte delle foto sportive o di soggetti in movimento rapido e imprevedibile. Su soggetti statici o in movimento relativamente lento (se si sa in anticipo dove si posizionerà penso si possa fare qualsiasi soggetto) invece non ci sono problemi, ho ottime foto di ibis, ardeidi e simili colti in volo con questo zoom.
A Pontresina si possono decidere le "location".
Nei paesaggi, grazie alla ottima resa dei colori, si comporta molto bene e a parte qualche "fantasma", non ha grossi problemi in controluce parziale a patto di usare sempre il paraluce, .
Non è compatibile con i duplicatori Nikon AFS però, volendo farsi del male, si può montare il Kenko PRO 1.4x, e a ferragosto in pieno sole si potrebbe avere un af sufficientemente preciso, ma di lentezza esasperante, oltre ad una certa perdita di nitidezza. In pratica, eviterei i moltiplicatori con questo zoom.
Un ritratto particolare
Confronti
Il 300 f4 AFS è più nitido alle massime aperture, è più silenzioso e un po' più veloce come Af, ha una messa a fuoco minima più corta e un rapporto di ingrandimento maggiore, si può tranquillamente montare un moltiplicatore 1.4x (ottenendo un ottimo 420mm) o i tubi senza perdita di qualità. Uno svantaggio rispetto all'80-400 è che essendo un'ottica fissa, è meno versatile, un altro è che non è stabilizzato. Io li ho avuti entrambi, usavo lo zoom per le passeggiate/escursioni in cui volevo essere "leggero" o per fotografare in risaia dall'auto, invece per le foto da appostamento o macro portavo l'intera attrezzatura e lasciavo a casa lo zoom.
Ho avuto modo di provare brevemente il 70-300 VR nikon e, personalmente, preferisco la resa ottica dell'80-400, anche se il 70-300 ha un af più performante e una migliore maneggevolezza (ma è anche più corto come focale).
Il Sigma 80-400 EX OS (fuori produzione) l'ho avuto per un anno circa. La stabilizzazione lavora molto bene, l'anello per il treppiede è stabile, l'autofocus ibrido è migliore di quello del Nikon, la nitidezza è paragonabile o forse meglio a 400mm, i colori ed il contrasto invece sono diversi (in peggio), contrasto minore e toni molto tendenti al rosso/viola, richiedono quasi sempre un aggiustamento sensibile in postproduzione. Da esperienze viste e vissute, ho notato che a temperature molto basse il Sigma tendeva a bloccarsi, in una giornata molto fredda d'inverno in Engadina (sottozero sì, ma non in Antartide!) l'80-400 Nikon non ha mai avuto problemi, mentre il Sigma aveva cessato di esistere e si è riavuto (temporaneamente) solo dopo essere stato avvolto in una giacca a vento. Non so se sia un caso isolato o un comportamento comune, in ogni caso il Nikon mi è sembrato molto più affidabile. La discutibile vernice della serie EX del Sigma poi tende sull'80-400 tendeva a staccarsi anche solo posandovi lo sguardo.
Un mio amico ha il Nikon 200-400 f4 VR, provandolo ho ovviamente visto che è meglio, ma dato che che costa più di tre volte tanto, sarebbe strano fosse uguale.
Conclusioni.
Se pensate che il Nikkor 80-400 f4-5.6 sia un obiettivo stabilizzato che permette di fare foto di sport veloci o di guadagnare quattro stop a mano libera, se lo volete usare a tutta apertura a 400mm, se lo usate su cavalletto col suo collare inefficace, di sicuro finirete rapidamente nella categoria di quelli che lo odiano. Se invece lo usate tenendo conto dei suoi limiti, apprezzerete la sua versatilità, e la sua qualità, in rapporto al prezzo, non bassissimo, ma nemmeno esagerato. A mio parere è un valido obiettivo da viaggio, per quando non si può o non si vuole portarsi dietro un corredo di ottiche fisse, molto buono per la foto naturalistica "vagante" e da appostamento occasionale "instabile"(ad es. dal finestrino dell'auto o appoggiati ad un tronco il VR da' un contributo fondamentale ad assorbire le vibrazioni).
Dal finestrino dell'auto... ho colto uno stiaccino maschio che faceva il suo canto territoriale:
A piedi, un gufo in roost (sul luogo di riposo diurno)
Una fotografa naturalista ha pubblicato un libro sui animali africani usando prevalentemente quest'ottica di cui ne è pienamente soddisfatta.
Qualcuno (ade es. Weber) lo usa anche per la macro accoppiato alla lente addizionale Canon 500D, ovviamente su cavalletto e con anello Kirk o Burzyinski e sostiene che da' buoni risultati .
Se Nikon ne facesse una versione aggiornata (AFS e VRII e anello per cavalletto decente) ad un prezzo ragionevole, penso che correrei a comprarla.
© Silvio Renesto 2011
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13 Comments
E' un vetro che mi ha fatto dannare.. ne ho avuto uno alla sua uscita.. e dopo averci fatto un p? di rotoli sia di dia che di c 41, me ne disfai e mi ripresi i miei 300 mm e 400 fissi..
Ora la cosa sarebbe forse diversa.. dico forse.. visto che se un'esemplare ha problemi di BF o FF lo si pu? migliorare.. all'epoca no, quello era e quello rimaneva..per me all'epoca che lo volevo usare anche alla sua massima escursione.. non era il massimo. anzi.. tra l'altro come ho gi? detto in latra sede, le prove MTF pubblicate erano del mio esemplare..
nikon dovrebbe avere in cantiere una nuova versione, e la si aspettava per la met? di quest'anno.. adesso con i problemi contingenti che anno non lo si s? di certo...certamente se adesso uscisse una versione migliorata realmente.. sarebbe molto appetibile..
Acc... ho controllato nei test e non l'ho trovato, cos? ho pensato di farci un'articolo...
Sorry...
Gli articoli sono sempre ben accetti!
Pi? "diari d'uso" da parte di persone diverse non sono mai doppioni, anzi!
Le esperienze sono necessariamente diverse, ed i punti di vista anche.
In questo caso poi, nemmeno io mi ricordo un altro test, per cui penso che Roby si riferisca a d altri topic.
Se mi sbaglio, invece, cercher? meglio.
a_
io sono uno di quegli ex-possessori insoddisfatto, lo usavo con la D200, la cosa che pi? ho odiato ? stata l'autofocus (anche per colpa della D200 probabilmente), inoltre per avere una definizione/nitidezza buona dovevo chiudere a f8 cosa che rendeva difficile la gestione degli sfondi in particolari con rami e foglie.
Aggiungo un difetto piuttosto marcato che non hai evidenziato l'aberrazione cromatica (facilmente correggibile in PP peraltro).
Vedo che il tuo esemplare lo sfrutti bene!!
Sui pregi invece concordo pienamente.
Paolo.
Ciao.. lazzarone.. bello eh.. stare lass?.. vabb? a noi toccano i migranti.. ma non usciamo..dal seminato..
magari il Boss si ricorda dove ? finito.. ammenocch? non era all'interno di un'altro post.. ma mi pare strano...
io mi ricordo.. di averci perso un pacco di soldini...
Io definirei quest'ottica come un costoso bradipo paraplegico .....la resa ottica non ? malaccio ma se consideriamo il costo in rapporto alla qualit?....lasciamo perdere.
Conclusione: l'ho venduto e con i soldi mi sono preso 70-300 VR2, 60micro e SB900...
Nikon deve svegliarsi in ambito tele, non siamo tutti disposti a vendere un rene per acquistare qualcosa che vada oltre i 200mm con qualit?...io francamente non capisco certi amatori (non parlo di pro) che spendono 6000 euro per un tele per poi fotografare 3/4 cinciallegre in un anno, o forse li invidio
Tra l'altro Sigma ha tolto il suo dal catalogo, sostituito dal 120-400 OS. E' possibile che anche Nikon vada su un obiettivo con un range pi? corto.
Segnalo che Sony ha in catalogo un eccellente obiettivo in questo range, prestazionale e molto costoso.
Io penso che l'aggiornamento del Nikon sar? sul versante professionale e che quindi non coster? affatto meno di questo (anzi). Ovviamente per? sar? VR II ed AF-S. Non prosciugher? la batteria e funzioner? sempre anche se la batteria non ? al massimo della carica ...
Comunque io sostengo che in questa categoria un obiettivo debba essere o economico pur con prestazioni elevate (come il jolly 70-300 VR) oppure molto, molto valido (e quindi di costo adeguato).
Vi ricordo nei giudizi che questo ? stato il primo VR Nikon della storia ... e quindi va valutato con indulgenza come ha fatto Silvio.
Provai l' 80-400 all'epoca in vista di un possibile acquisto, e gli preferii il 300/4 AFS in virt? di resa ottica e velocit? superiori.
Lo zoom presentava un decadimento qualitativo evidente alle focali lunghe, quelle che intendevo coprire.
Scelta che ripeterei tale-quale oggi, in relazione ai miei utilizzi.
Trovo la disamina di Wendigo molto ben condotta (come al solito), rigorosa ed equilibrata nelle conclusioni.
© Silvio Renesto 2011
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Silvio.. nel tuo articolo finisci con il dire: se nikon ne produce uno con AF-S adeguato un collare decente.. e anche il Vr II lo compreresti al volo...e adesso c'è.. che aspetti?... f.to uno che ti vuole beene..
Si ma dice anche "un prezzo ragionevole"
Ecco, infatti...