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Nikon 85/1,4 AFD [TEST]: Il Signore dei ritratti
ott 16 2013 01:00 |
giannizadra
in Obiettivi
Test: Nikkor 85/1,4 AFD: Il Signore dei ritratti
E' semplicemente "il più".
Il più luminoso dei teleobiettivi Nikkor, il più specifico per il ritratto "stretto", l'obiettivo più performante a f/1,4 che si possa oggi mettere davanti a una Nikon (...e non solo), il più "cremoso". Un obiettivo unico.
Schema ottico:
Specifiche tecniche:
In produzione dal 1996
Schema ottico 9 lenti in 8 gruppi
Diaframmi f/1,4 - f/16 (nove lamelle arrotondate)
Distanza min. 0,85m ( RR 1: 8,8)
Filtri 77mm
Dimensioni 80x72,5mm
Peso 550 grammi
Paraluce HN-31 (in dotazione, foto sotto)
Note: IF
La costruzione é metallica, robusta, fatta per durare, secondo i migliori standard professionali. Eccellente la finitura.
La ghiera di fuoco manuale (bloccabile in AF) é ampia, gommata e ben frizionata.
Bello il "colpo d'occhio" con la D3 (non a caso, l'accoppiata sta in copertina della brochure Nikon sull'ammiraglia).
Con D3 sono state scattate tutte le foto presenti in questo test.
Per cominciare: nitidezza e sfuocato a f/1,4:
La resa a TA é di tutto rilievo. Migliore di quella ottenibile a f/1,4 con qualunque altro obiettivo innestabile attualmente su una DSRL Nikon FX.
L'ho confrontato ad esempio col pur notevole nuovo (fine 2008) Nikkor 50/1,4 AFS-G, otticamente rivisitato per incrementarne le prestazioni alla massima apertura.
Orbene: l'85 AFD prevale nettamente, come si vede da questa comparativa su mira ottica pur con file alquanto ridimensionati.
Sui NEF al 100%, poi, la differenza appare schiacciante.
85 AFD a TA (f/1,4):
50 AFS-G pure a f/1,4
La delicatezza delle transizioni tonali, la nitidezza "morbida", gli incarnati e la piacevolezza dello sfuocato dell'85/1,4 AFD ne fanno davvero il "Signore dei ritratti...
...sia in interni a luce ambiente:
...che in esterni in controluce:
... in penombra (a proposito, f/2,2... ):
... o in luce diffusa:
...sia in studio coi flash (perfetta la resa dell'incarnato):
Naturalmente, nulla vieta, per il genere, di utilizzare altro, per esempio un 105 VR Micro (la prima qui sotto):
... ma senza i toni setosi, vellutati dell'85/1,4:
E' questione di diversa intonazione complessiva dei due obiettivi, di "timbro".
Non di nitidezza.
Che un obiettivo macro sia meno adatto ai ritratti in quanto "troppo nitido" é una favola metropolitana.
Un ottimo mediotele "da ritratto" ha alle distanze mediobrevi (quelle "da ritratto", per intenderci) almeno altrettanta definizione.
La differenza sta nella saturazione, nel contrasto, nei passaggi tonali graduali e "morbidi piuttosto che "a scalino".
Tutte cose, per inciso, che i test strumentali (anche i migliori ) non dicono e non possono dire.
Un obiettivo va conosciuto usandolo a lungo "sul campo".
In condizioni-test, su mira ottica piana, in luce bilanciata, a una distanza pari a "X" volte la lunghezza focale (con X costante), si traggono certamente indicazioni interessanti; ma non al punto di affidarsi ai test strumentali per scegliere un obiettivo.
Provo a dimostrare l'assunto. E' difficile immaginare ottiche più diverse delle due considerate: eppure, in condizioni-test, 85/1,4 AFD e 105 VR Micro offrono, a f/2,8 e a f/5,6, risultati simili:
Qui a f/2,8 (a sx l'85; il 105 Micro - a dx- é a f/3 , sua apertura max a quella distanza):
Così i due a f/5,6. Nitidezza analoga:
Peraltro i test, se proprio si vogliono fare, vanno condotti con cura, eliminando le variabili spurie che portano... fuori strada.
Si é visto in rete un "test" in lingua inglese secondo cui l'85/1,4 AFD sarebbe "inutilizzabile nel paesaggio" fino a f/11 a causa di una insufficiente () resa ai bordi. E' corredato di crop di alberelli ripresi all'infinito in mezzo alla nebbia....
Eppure... l'85/1,4 AFD a distanza medio-lunga su FX ai bordi (in assenza di nebbia, beninteso) si comporta più o meno così:
I grafici delle riviste vanno letti "con un granello di sale". A volte non andrebbero letti per nulla...
Nella migliore delle ipotesi, possono dirci quanto é nitido (test di risolvenza) o quanto contrasto trasferisce in percentuale a un paio di frequenze spaziali (test MTF), un obiettivo su soggetto piano in bianco-nero, in luce controllata, a una distanza fissa (50 volte la lunghezza focale, di solito).
Nulla possono dirci i test strumentali su plasticità, sfuocato, resa cromatica, transizioni tonali, effetto 3D, comportamento a distanze diverse da quella testata...e molto altro.
Discorso lungo, che merita una trattazione a parte.
Semplificando: scegliere un obiettivo solo in base ai test strumentali sarebbe più o meno come scegliere un'auto solo in base alla presenza di radica sul cruscotto...
Da tempo si inseguono rumors insistenti su una riedizione di quest'obiettivo "aggiornata" alle tecnologie più recenti.
Sicuramente gli gioverebbero il motore AF-S e una distanza minima di maf ridotta a m 0,60 (circa) per consentire di isolare dettagli in un volto.
L'insorgenza del purple-fringing, tutt'altro che infrequente in obiettivi superluminosi nelle zone di confine tra alte luci e ombre, potrebbe forse venire statisticamente ridotta.
Per la verità, dopo molti anni di impiego dell'85/1,4 su DSRL, per riuscire a produrne mi sono dovuto impegnare alquanto (). Ho dovuto operare una forte sovraesposizione misurando il volto in spot, su soggetto ripreso dal basso contro un cielo luminosissimo:
Ritengo l'85/1,4 AFD un "pezzo" particolarmente riuscito; temo che un (probabile) rifacimento possa alterarne le doti.
Non credo gli si attaglierebbero i cromatismi squillanti indotti dal trattamento Nano-crystal, né che sarebbe privo di conseguenze il paio di lenti (mobili) in più che l'attuazione del VR comporta.
In ogni caso, sia quel che sia, il mio gode di ottima salute e lo considero incedibile.
Del resto, un obiettivo che mi consente di lavorare a mano libera con tempi blocca-movimenti e senza flash, di notte, non ha, almeno per i miei impieghi (reportage d'azione), bisogno del VR.
Qui per esempio, goccioline di pioggia a f/2,2, 1/100 su D3, 6400 ISO, NR-OFF:
Nella storia dell'ottica fotografica in 35mm, si contano sulle dita di una mano gli obiettivi in cui f/1,4 rappresenta una apertura di lavoro effettivamente utilizzabile.
L' 85/1,4 AFD é uno di questi.
Pro:
- nitidezza (relativa) eccezionale alle grandi aperture;
- uniformità di resa centro-bordi;
- piacevolezza e cremosità "unica" dello sfuocato;
- cromatismi e transizioni tonali "fini";
. resa dell'incarnato (anche coi flash);
-costruzione e finiture "super".
Contro:
- manca AF-S (no motore SWM);
- distanza minima di messa a fuoco (m 0,85) un po'elevata.
© Gianni Zadra 20-gen- 2010 per Nikonland
E' semplicemente "il più".
Il più luminoso dei teleobiettivi Nikkor, il più specifico per il ritratto "stretto", l'obiettivo più performante a f/1,4 che si possa oggi mettere davanti a una Nikon (...e non solo), il più "cremoso". Un obiettivo unico.
Schema ottico:
Specifiche tecniche:
In produzione dal 1996
Schema ottico 9 lenti in 8 gruppi
Diaframmi f/1,4 - f/16 (nove lamelle arrotondate)
Distanza min. 0,85m ( RR 1: 8,8)
Filtri 77mm
Dimensioni 80x72,5mm
Peso 550 grammi
Paraluce HN-31 (in dotazione, foto sotto)
Note: IF
La costruzione é metallica, robusta, fatta per durare, secondo i migliori standard professionali. Eccellente la finitura.
La ghiera di fuoco manuale (bloccabile in AF) é ampia, gommata e ben frizionata.
Bello il "colpo d'occhio" con la D3 (non a caso, l'accoppiata sta in copertina della brochure Nikon sull'ammiraglia).
Con D3 sono state scattate tutte le foto presenti in questo test.
Per cominciare: nitidezza e sfuocato a f/1,4:
La resa a TA é di tutto rilievo. Migliore di quella ottenibile a f/1,4 con qualunque altro obiettivo innestabile attualmente su una DSRL Nikon FX.
L'ho confrontato ad esempio col pur notevole nuovo (fine 2008) Nikkor 50/1,4 AFS-G, otticamente rivisitato per incrementarne le prestazioni alla massima apertura.
Orbene: l'85 AFD prevale nettamente, come si vede da questa comparativa su mira ottica pur con file alquanto ridimensionati.
Sui NEF al 100%, poi, la differenza appare schiacciante.
85 AFD a TA (f/1,4):
50 AFS-G pure a f/1,4
La delicatezza delle transizioni tonali, la nitidezza "morbida", gli incarnati e la piacevolezza dello sfuocato dell'85/1,4 AFD ne fanno davvero il "Signore dei ritratti...
...sia in interni a luce ambiente:
...che in esterni in controluce:
... in penombra (a proposito, f/2,2... ):
... o in luce diffusa:
...sia in studio coi flash (perfetta la resa dell'incarnato):
Lo trovo insostituibile nelle sessioni di ritratto, per la sua enorme flessibilità. Non richiede un'illuminazione morbidissima (come invece molti zoom standard di qualità), e non ingombra il fotografo intimidendo il soggetto (come i 70-200/2,8 e simili).
Naturalmente, nulla vieta, per il genere, di utilizzare altro, per esempio un 105 VR Micro (la prima qui sotto):
... ma senza i toni setosi, vellutati dell'85/1,4:
E' questione di diversa intonazione complessiva dei due obiettivi, di "timbro".
Non di nitidezza.
Che un obiettivo macro sia meno adatto ai ritratti in quanto "troppo nitido" é una favola metropolitana.
Un ottimo mediotele "da ritratto" ha alle distanze mediobrevi (quelle "da ritratto", per intenderci) almeno altrettanta definizione.
La differenza sta nella saturazione, nel contrasto, nei passaggi tonali graduali e "morbidi piuttosto che "a scalino".
Tutte cose, per inciso, che i test strumentali (anche i migliori ) non dicono e non possono dire.
Un obiettivo va conosciuto usandolo a lungo "sul campo".
In condizioni-test, su mira ottica piana, in luce bilanciata, a una distanza pari a "X" volte la lunghezza focale (con X costante), si traggono certamente indicazioni interessanti; ma non al punto di affidarsi ai test strumentali per scegliere un obiettivo.
Provo a dimostrare l'assunto. E' difficile immaginare ottiche più diverse delle due considerate: eppure, in condizioni-test, 85/1,4 AFD e 105 VR Micro offrono, a f/2,8 e a f/5,6, risultati simili:
Qui a f/2,8 (a sx l'85; il 105 Micro - a dx- é a f/3 , sua apertura max a quella distanza):
Così i due a f/5,6. Nitidezza analoga:
Peraltro i test, se proprio si vogliono fare, vanno condotti con cura, eliminando le variabili spurie che portano... fuori strada.
Si é visto in rete un "test" in lingua inglese secondo cui l'85/1,4 AFD sarebbe "inutilizzabile nel paesaggio" fino a f/11 a causa di una insufficiente () resa ai bordi. E' corredato di crop di alberelli ripresi all'infinito in mezzo alla nebbia....
Eppure... l'85/1,4 AFD a distanza medio-lunga su FX ai bordi (in assenza di nebbia, beninteso) si comporta più o meno così:
I grafici delle riviste vanno letti "con un granello di sale". A volte non andrebbero letti per nulla...
Nella migliore delle ipotesi, possono dirci quanto é nitido (test di risolvenza) o quanto contrasto trasferisce in percentuale a un paio di frequenze spaziali (test MTF), un obiettivo su soggetto piano in bianco-nero, in luce controllata, a una distanza fissa (50 volte la lunghezza focale, di solito).
Nulla possono dirci i test strumentali su plasticità, sfuocato, resa cromatica, transizioni tonali, effetto 3D, comportamento a distanze diverse da quella testata...e molto altro.
Discorso lungo, che merita una trattazione a parte.
Semplificando: scegliere un obiettivo solo in base ai test strumentali sarebbe più o meno come scegliere un'auto solo in base alla presenza di radica sul cruscotto...
Da tempo si inseguono rumors insistenti su una riedizione di quest'obiettivo "aggiornata" alle tecnologie più recenti.
Sicuramente gli gioverebbero il motore AF-S e una distanza minima di maf ridotta a m 0,60 (circa) per consentire di isolare dettagli in un volto.
L'insorgenza del purple-fringing, tutt'altro che infrequente in obiettivi superluminosi nelle zone di confine tra alte luci e ombre, potrebbe forse venire statisticamente ridotta.
Per la verità, dopo molti anni di impiego dell'85/1,4 su DSRL, per riuscire a produrne mi sono dovuto impegnare alquanto (). Ho dovuto operare una forte sovraesposizione misurando il volto in spot, su soggetto ripreso dal basso contro un cielo luminosissimo:
Ritengo l'85/1,4 AFD un "pezzo" particolarmente riuscito; temo che un (probabile) rifacimento possa alterarne le doti.
Non credo gli si attaglierebbero i cromatismi squillanti indotti dal trattamento Nano-crystal, né che sarebbe privo di conseguenze il paio di lenti (mobili) in più che l'attuazione del VR comporta.
In ogni caso, sia quel che sia, il mio gode di ottima salute e lo considero incedibile.
Del resto, un obiettivo che mi consente di lavorare a mano libera con tempi blocca-movimenti e senza flash, di notte, non ha, almeno per i miei impieghi (reportage d'azione), bisogno del VR.
Qui per esempio, goccioline di pioggia a f/2,2, 1/100 su D3, 6400 ISO, NR-OFF:
Nella storia dell'ottica fotografica in 35mm, si contano sulle dita di una mano gli obiettivi in cui f/1,4 rappresenta una apertura di lavoro effettivamente utilizzabile.
L' 85/1,4 AFD é uno di questi.
Pro:
- nitidezza (relativa) eccezionale alle grandi aperture;
- uniformità di resa centro-bordi;
- piacevolezza e cremosità "unica" dello sfuocato;
- cromatismi e transizioni tonali "fini";
. resa dell'incarnato (anche coi flash);
-costruzione e finiture "super".
Contro:
- manca AF-S (no motore SWM);
- distanza minima di messa a fuoco (m 0,85) un po'elevata.
© Gianni Zadra 20-gen- 2010 per Nikonland
Test:
Yes
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82 Comments
Avevo già visto molti degli scatti che hai pubblicato e, da possessore di questa splendida ottica, non posso che concordare con la tue conclusioni.
Giovanni
Che non fa altro che confermare l'opinione che ho di questo obiettivo
E' stato un piacere rivedere alcuni scatti,specie quelli di Jenny:wub:,visto che qui sono a in formato maxi:lol:!Non mi sarei aspettato tanta nitidezza:mi riferisco allo scatto notturno ma nache al confronto col 105VR:huh:
Da poco tempo ho comprato l'1,8:mi piace molto per nitidezza e toni morbidi,cosi come i colori sempre colori delicati,mai troppi brillanti e saturi come i nuovi nati;non mi soddisfa del tutto lo sfocato,che nei punti luce ? piuttosto duro,offrendo cerchi con la tipica forma del diaframma piuttosto che i bei tondi dell'1,4.
Mi sa che prima o poi passero' anch'io al fratellone...
Una domanda,Gianni:mi sembra di capire che gli obiettivi molto luminosi(ad esempio il 50f1,4 rispetto all'f1,8) soffrano i diaframmi chiusi;nell'85f1,4 noti un calo di nitidezza da f8 in poi,o si comporta bene anche a f11 e tutto chiuso?
So che ? nato per dare il meglio ai diaframmi piu' aperti,ma con una porzione di paesaggio,o un dettaglio a distanza da fotografare in pieno giorno,come si comporterebbe?
Grazie e ancora complimenti,davvero un bel lavoro:bravo:
Ti ringrazio, Pacio, e... ben ritrovato.
L'85/1,8 AF (che hai tu) è un ottimo vetro. Lo sfuocato e la "crema" non sono quelli del fratellone f/1,4, ma sono di tutto rispetto.
La nitidezza, a f/4-5,6 è comparabile. Chiudendo ulteriormente l' f/1,8 è forse più nitido. Fino a f/2,8 (compreso) meglio l'f/1,4.
Per quanto riguarda i diaframmi chiusi (f/11-16), nessun problema a f/11, né a f/16 su D3.
Sul DX (ho una D200), gli effetti della diffrazione si fanno sentire più pesantemente; a f/16 il calo qualitativo si nota.
Nel paesaggio, l'85/1,4 AFD si comporta (a mio gusto) decisamente bene: non è "tagliente" come un 24-70 o un 105 Micro, ma è molto piacevole nei cromatismi, non "chiude" le ombre, e il dettaglio è ragguardevole.
Chiaramente, l'ottica è ottimizzata su distanze "da ritratto e figura".
Ma (con buona pace di Ken Rockwell e delle sue simpatiche stravaganze) si difende molto bene anche a infinito...
Ti posto un tramonto a Tellaro (85/1,4 AFD, f/13, D3, 640 ISO):
Grazie Gianni,
effettivamente dal tuo scatto si direbbe ancora molto nitido,anche ai bordi,nonostante sia vicino al suo diaframma piu' chiuso.
Io non sono uno che dà molto peso alla nitidezza agli angoli estremi,ai crop e roba simile,ma sembrerebbe che si conservi comunque un'ottimo dettaglio anche li!
Bene,ti ringrazio.
Non che conti molto nei ritratti,ma la velocita' Af è simile al quella del mio 1,8 Af-d,cioè...non proprio un fulmine?
Cambiando discorso:anche a me infastidisce un po' la minima distanza di MAF,specie quando vorrei un taglio stretto(diciamo dalla fronte al mento del soggetto).Stavo pensando di provarlo col piu' piccolo dei tubi kenko,quello da 12mm,magari usando un diaframma in piu' per compensare la perdita di PDC:ho detto la boiata del giorno?
Un grande applauso per il suo primo sforzo con la speranza che sia seguito da una lunga serie di contributi editoriali
Effettivamente l'85/1.4 AF-D è un obiettivo che da dipendenza a chi lo usa.
Penso di fare il 75% delle mie foto di studio con questa ottica.
E questo a prescindere dalle caratteristiche sulla carta. E' semplicemente il rendimento che me lo fa sempre preferire ad altri obiettivi che uso in queste circostanze (105VR, 60/2.8, 150 Sigma e 200/2VR).
I "difetti" riscontrati in sede di MTF esistono - i grafici pubblicati da TuttiFOTOGRAFI lo danno sempre cedente nei confronti del 105/2DC, obiettivo con cui io non ho mai trovato il giusto feeling, specie sotto agli F4) ma quei test, come giustamente sottolinea Gianni, poco hanno a che fare con la fotografia - ma sono forse i suoi pregi.
Perchè la plasticità non si misura, e tanto meno si può dare una valutazione numerica alla resa dello sfuocato sia davanti che dietro al soggetto.
Ma è lo sfuocato che consente ad un ottica di simulare ai nostri occhi la tridimensionalità persa nel passaggio tra il soggetto reale e la sua rappresentazione fotografica.
Concordo anche con qanto Gianni dice riguardo alle differenze riscontrabili con il 105/2.8VR (che io utilizzo quanto ho bisogno di avvicinarmi di più o quando proprio non posso pensare ai tempi di scatto, specie con la D3x, o per i dettagli).
Il risultato è nettamente diverso, non già per la nitidezza - che può essere considerata esemplare su tutti e due gli obiettivi, facendo la tara al fatto che il 105, essendo un micro, può aprire il diaframma sempre a livelli più elevati di quelli del 85 - ma proprio per il differente modo di riprodurre la realtà.
Ecoo, questo potrà essere considerato snob o un atteggiamento possibile solo per chi può materialmente (ed economicamente) permetterselo ma su Nikonland abbiamo più volte sottolineato questo aspetto.
Le fotocamere e gli obiettivi sono strumenti fotografici. Ogni strumento è diverso e va apprezzato, conosciuto ed usato per quello che è.
Si deve sfruttare l'obiettivo per le su caratteristiche, una volta che si sono potute apprezzare.
Ecco, se c'è una cosa che detesto in tutti i discorsi sulla "calibrazione" software, è la pretesa di taluni di appiattire il risultato di tutto quanto in maniera omogenea.
Un 85 F1.4, un 200/2, un 105/2 sono tutti grandi attrezzi fotografici diersi. Ognuno può dire la sua e a suo modo originale.
E' giusto che le cose restino per come mamma Nikon le ha pensate.
Sarà il fotografo a scegliere in base al gusto.
E in barba ai risultati dei test sintetici che vedrebbero sempre prevalere gli zoom di ultima generazione, quelli ultra-super-iper-nitidi al centro ma che però "regalano" sempre una immagine piatta perchè in loro nessuno ha inserito quei "difetti" che l'occhio umano percepisce come simulazione della tridimensionalità dei soggetti.
E bella forza, lo sfuocato di quegli obiettivi ricorda il risultato della carta vetrata sul parquet !
Due cose che però l'85/1.4 non mi da, per il mio modo di fotografare, sono state rimarcate da Gianni e sono l'autofocus tradizionale e quindi non adatto alla ripresa veloce o comunque con una messa a punto continua (cosa che mi fa preferire il 50/1.4G al suo predecessero) e una distanza minima di messa a fuoco non abbastanza minima da poter "entrare" nel soggetto.
Per il resto : è fantastico !
Il mio 85 f1.4 non ? Nikon ma Zeiss, e non nascondo che mi piacerebbe compararli un giorno.
Il Nikon ha una minima distanza di MAF di 0,85, lo Zeiss parte da 1 m., onestamente questo ? un fattore limitante poich? a volte ci si deve avvicinare al soggetto per primi piani stretti.
Grazie per il bel lavoro Gianni.
E' da un po' che io auspico questo test e alla prima occasione non mancher? di farlo.
Per rispondere anche a Pacio77 ti dico che giusto questo fine settimana io ho fatto una velocissima prova con il tubo Kenko pi? piccolo, quello da 12mm ed il risultato mi ? sembrato interessante ma erano proprio due click sparacchiati. Magari, nel topic dedicato agli Zeiss ZF poster? qualche scatto fatto in modo ragionato indicando a che distanza di MAF sono riuscito ad arrivare.
Grazie a te.
Ho usato l'85/1,4 ZF e ho una serie di file (su D200) nel mio archivio.
Mi mancano, per?, scatti comparativi con il Nikkor.
Chiss? che prima o poi, ci si possa incontrare ed effettuare il confronto a quattro mani...
Questo sarebbe interessante.
Spero anch'io che prima o poi capiti l'occasione, magari ad un raduno Nikonland!
Sono curioso di trovare pro e contro della soluzione,che in un'occasione mi è stata utile col 70/300VR,per ridurre la minima distanza di MAF(1,5mt).
Nel frattempo terro' d'occhio i tuoi esperimenti...
Che dirti
Riesci sempre Gianni, con le tue spiegazioni correlate di ottimi scatti a non fallire mai.
Sei un grande, quando ci vedemmo in quel delle 5 terre.. mi hà colpito molto come mi parlasti di quest'ottica, dopo averla provata..Da qualche mese è nel mio corredo di ottiche..E non saprò come fare per ringraziarti.
Su D3 è immensa...riesce a regalarmi davvero emozioni.
Complimenti sinceri
Matteo.
Hai scritto un articolo chiaro e completo, la dimostrazione esaustiva di come deve essere effettuato un test...Del resto, non avevo dubbi in proposito, essendo stato testimone di come hai condotto la prova sul campo:
Miniature Allegate
Più che testimone, direi un ottimo compagno d'avventura, Giulio.
Ne approfitto per ringraziarti.
Ho estrapolato dal test gli scatti in parallelo che abbiamo condotto col tuo 105/2,5, oltre che con 85/1,4 AFD e 105VR tuoi (ne avevamo infatti due "pezzi" di ciascun tipo a disposizione).
Insieme, tu e io possiamo schierare un 14 fisso, un 14-24, due 17-35, un 24-70 e due 28-70; non è pertanto difficile prevedere l'oggetto di una possibile prova comparata a quattro mani...
Per pura curiosita',anche se leggermente OT:rispetto ai due 85mm,cosa ne pensi del 105f2,5 in ottica puramente da ritratto?Nitidezza e sfocato,sono al livello dell'1,4?Come toni e contrasto,da quanto ho visto in rete,mi sembra sia molto delicato,morbido..
Varie volte ne sento parlare come un riferimento,in questo ambito:curioso il fatto che la focale sia stata poi abbandonata,e soppravvive oggi col solo micro...
Uno schieramento imponente , caro Gianni! Suppongo che neppure Napoleone e Wellington a Waterloo potessero permettersi tanto....sicuramente i nostri test saranno meno cruenti, anche se non escludo che alla fine potra' esserci qualche caduto sul campo! Sono sempre disponibile a farti da scudiero per qualsiasi prova che vorrai organizzare, fra di noi basta una telefonata per metterci d'accordo. Ti ringrazio per aver citato anche il mio 105 2,5 ais , un obiettivo a cui sono molto legato e che alterno volentieri all' 85 1,4 anche se , a parer mio, non sono sovrapponibili: pi? "cremoso" e "magico" (non saprei come altrimenti definirlo) l' 85; il 105 , pur valido per ritratti, lo trovo leggermente pi? contrastato e inciso, molto valido pure nei paesaggi, dove lo preferisco all' altro. Per lo sfuocato, sicuramente meglio l'85. Spero, con questo, di poter rispondere anche all amico Pacio 77 che ha richiesto un parere in merito. Allego una fotina con il 105:
Miniature Allegate
Il 105/2,5 mi piace molto (nelle due versioni "ottiche" successive) fin dagli anni '60, per nitidezza, contrasto, transizioni tonali e cromatismi. E' sicuramente idoneo al ritratto.
Lo sfuocato (gradevole) non è tuttavia a livello di quello dell'85/1,4 AFD, né del 105/1,8 AIS.
PS. Non parlerei di abbandono della focale (c'è anche il 105/2 DC, oltre al 70-200 e altri che la comprendono); semmai di abbandono (temporaneo, spero) dello sviluppo delle ottiche fisse a favore degli zoom. Scelta di mercato (o di marketing) che non mi entusiasma affatto.
Circa l'85 1,4 AFD, ne ho visto recentemente uno in vendita a prezzo interessante. Chiss? ....
Giovanni
In effetti il 105DC(cosi come il 135DC) spesso sfugge dalla mia memoria dei fissi nikon,per il semplice fatto che non ne sono molto attratto,anche se il loro principio di base ha un certo fascino(dal punto di vista tecnico).
Sinceramente,essendo un novello fotoamatore,non mi sento maturo per queste delizie,e non è escluso che in futuro cambi anche completamente il mio punto di vista.
Vista la disponibilita' di Giovanni dei due DC,sarebbe fantastico poter vedere un maxi confronto fra i giganti del ritratto!!!
Grazie ancora a tutti,ne sta uscendo una bellissima discussione.
Ogni obiettivo ha un suo specifico campo di impiego, il ritrattista user? quello pi? confacente alle sue esigenze a seconda dei casi.