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0
Nikkor-Q: quattro lenti solamente
ott 11 2013 13:05 |
Max Aquila
in Obiettivi
Nippon Kogaku Nikkor Nikkor-Q
In questa review troviamo raggruppati alcuni dei progetti ottici piu' semplici della Nippon Kogaku e per cio' stesso... piu' economici e forse maggiormente diffusi (tanto che alcuni di essi vengono riproposti praticamente in tutte le versioni di innesto, dal non-Ai del 59 all'AiS del 1977 ed oltre.
Q come Quattor... 4 lenti soltanto, tipiche degli schemi ottici piu' essenziali e maggiormente risolventi al centro piuttosto che ai bordi.
Della categoria fanno parte:
-Nikkor-Q 13.5 cm (e poi 135mm) f/3.5 prodotto dal 1959 al 1983, leggero, compatto e molto efficace nel ritratto (ho la prima versione non-Ai)
-Nikkor-Q (e QC) 135mm f/2.8 prodotto dal 1965 a tutto il 1975 (dal 1976 acquista la quinta lente): pesante il doppio del fratellino meno luminoso, ma eccezionalmente superiore nelle prestazioni del centro tanto quanto dei bordi immagine; mantiene la filettatura filtri da 52mm e sfoggia la "nuova" lavorazione a diamante della ghiera di messa a fuoco dalla migliorata presa
-Nikkor-Q 20 cm (e poi 200mm) f/4 prodotto dal 1961 al 1975 (oltre, acquista la quinta lente nelle versioni Ai ed Ai-S) sgraziato, pesantuccio ed antiergonomico, rappresenta forse il peggior tele prodotto su queste lunghezze focali da Nikon; vale davvero poco sul mercato dell'usato e si trova con una sconvolgente facilita', a causa della quale vale comunque la pena di comprarlo, non fosse altro che per usarlo come fermacarte...
-Nikkor-Q 400mm f/4.5 prodotto tra il 1964 ed il 1975: pesante piu' di tre chili, scomodo e barocco nella sua costruzione, affascinante ed inutile, proviene dall'era telemetro con cassetta reflex e si compone di due elementi, quello ottico e l'accrocchio di messa a fuoco, caratterizzato da una ghiera ad "ananas", piu' chiara rispetto al barilotto (come da foto allegata): l'unico dei cinque che ancora non possegga,
(ancora per poco!!!) motivo per cui non troverete ancora alcun link al riguardo...
alla fine l'ho beccato l'ennesimo quattrolenti e non soltanto lui....(ancora un po' di pazienza per il seguito...)
notevole la differenza di proporzioni tra questo quattrocento studiato per il medio formato ed un Nikkor 400mm f/5.6 IF-ED per il 135
in queste foto e' accrocchiato con l'unita' di messa a fuoco FU-1 per Zenza Bronica con la coeva (1964) Zenza C (accessoriata di pentaprisma e pistol-grip)
in attesa che mi arrivi anche...
ma che ve lo dico a fare... e allora ... la sorpresa???
avete mai visto un lungo fuoco di quarantanni fa?
Io si... oggi:
anzi...due
il secondo e' un monumentale 800mm f/8 che occupava al micron uno degli scaffali della mia hall of fame...
ed ecco questo Nikkor 800mm f/8 di quarant'anni fa: 70cm di lungofuoco dall'eccezionale peso di 4,7 Kg compreso l'unita' Ai di messa a fuoco AU-1 !!!
Impossibile quasi da trasportare, ovviamente impensabile da utilizzare a mano libera, anzi... a causa del posizionamento degli attacchi per il treppiede, necessiterebbe oltre che del secondo treppiede a sostegno della fotocamera, anche di un supporto suppletivo per la parte piu' avanzata del barilotto.
Praticamente un attrezzo da artiglieria pesante!
(particolari relativi alle aree cerchiate in rosso riprese nella foto successiva a 35mm...)
Ovviamente problemi dettati dall'accumulo di velo atmosferico alle distanze superiori al centinaio di metri...
ottima pero' la resa in pieno controluce (a denotare la silhouette del soggetto)
e possibili "giochetti" trompe l'oeil, stante la grande capacita' di selezionare in piccole parti di inquadratura, particolari solitamente invisibili, come questi riflessi di una vela sul pelo dell'acqua...
Tutto sommato...non me l'aspettavo nemmeno:
quindi sono ben felice dell'acquisto di questi due esagerati teleobiettivi!
anche su D700...(con le accortezze del caso pero'...)
e duplicato con TC300 senza correzioni particolari ne' on ne' off-camera
Qui invece interpolato da un tubo da 12mm per allontanare le sporgenze dell'AU-1 dalla baionetta "elettrica" della D700, vignettando e perdendo anche la maf a distanze superiori ai 50 metri ...
calllldo!!!
specie se paragonato al neutro 400/3.5 nelle medesime condizioni...
Max Aquila per Nikonland 2006 ©
Q come Quattor... 4 lenti soltanto, tipiche degli schemi ottici piu' essenziali e maggiormente risolventi al centro piuttosto che ai bordi.
Della categoria fanno parte:
-Nikkor-Q 13.5 cm (e poi 135mm) f/3.5 prodotto dal 1959 al 1983, leggero, compatto e molto efficace nel ritratto (ho la prima versione non-Ai)
-Nikkor-Q (e QC) 135mm f/2.8 prodotto dal 1965 a tutto il 1975 (dal 1976 acquista la quinta lente): pesante il doppio del fratellino meno luminoso, ma eccezionalmente superiore nelle prestazioni del centro tanto quanto dei bordi immagine; mantiene la filettatura filtri da 52mm e sfoggia la "nuova" lavorazione a diamante della ghiera di messa a fuoco dalla migliorata presa
-Nikkor-Q 20 cm (e poi 200mm) f/4 prodotto dal 1961 al 1975 (oltre, acquista la quinta lente nelle versioni Ai ed Ai-S) sgraziato, pesantuccio ed antiergonomico, rappresenta forse il peggior tele prodotto su queste lunghezze focali da Nikon; vale davvero poco sul mercato dell'usato e si trova con una sconvolgente facilita', a causa della quale vale comunque la pena di comprarlo, non fosse altro che per usarlo come fermacarte...
-Nikkor-Q 400mm f/4.5 prodotto tra il 1964 ed il 1975: pesante piu' di tre chili, scomodo e barocco nella sua costruzione, affascinante ed inutile, proviene dall'era telemetro con cassetta reflex e si compone di due elementi, quello ottico e l'accrocchio di messa a fuoco, caratterizzato da una ghiera ad "ananas", piu' chiara rispetto al barilotto (come da foto allegata): l'unico dei cinque che ancora non possegga,
(ancora per poco!!!) motivo per cui non troverete ancora alcun link al riguardo...
***
Come dicevo appunto... "ancora per poco":alla fine l'ho beccato l'ennesimo quattrolenti e non soltanto lui....(ancora un po' di pazienza per il seguito...)
notevole la differenza di proporzioni tra questo quattrocento studiato per il medio formato ed un Nikkor 400mm f/5.6 IF-ED per il 135
in queste foto e' accrocchiato con l'unita' di messa a fuoco FU-1 per Zenza Bronica con la coeva (1964) Zenza C (accessoriata di pentaprisma e pistol-grip)
in attesa che mi arrivi anche...
ma che ve lo dico a fare... e allora ... la sorpresa???
avete mai visto un lungo fuoco di quarantanni fa?
Io si... oggi:
anzi...due
il secondo e' un monumentale 800mm f/8 che occupava al micron uno degli scaffali della mia hall of fame...
ed ecco questo Nikkor 800mm f/8 di quarant'anni fa: 70cm di lungofuoco dall'eccezionale peso di 4,7 Kg compreso l'unita' Ai di messa a fuoco AU-1 !!!
Impossibile quasi da trasportare, ovviamente impensabile da utilizzare a mano libera, anzi... a causa del posizionamento degli attacchi per il treppiede, necessiterebbe oltre che del secondo treppiede a sostegno della fotocamera, anche di un supporto suppletivo per la parte piu' avanzata del barilotto.
Praticamente un attrezzo da artiglieria pesante!
(particolari relativi alle aree cerchiate in rosso riprese nella foto successiva a 35mm...)
Ovviamente problemi dettati dall'accumulo di velo atmosferico alle distanze superiori al centinaio di metri...
ottima pero' la resa in pieno controluce (a denotare la silhouette del soggetto)
e possibili "giochetti" trompe l'oeil, stante la grande capacita' di selezionare in piccole parti di inquadratura, particolari solitamente invisibili, come questi riflessi di una vela sul pelo dell'acqua...
Tutto sommato...non me l'aspettavo nemmeno:
quindi sono ben felice dell'acquisto di questi due esagerati teleobiettivi!
anche su D700...(con le accortezze del caso pero'...)
e duplicato con TC300 senza correzioni particolari ne' on ne' off-camera
Qui invece interpolato da un tubo da 12mm per allontanare le sporgenze dell'AU-1 dalla baionetta "elettrica" della D700, vignettando e perdendo anche la maf a distanze superiori ai 50 metri ...
calllldo!!!
specie se paragonato al neutro 400/3.5 nelle medesime condizioni...
Max Aquila per Nikonland 2006 ©
Test:
Yes
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16 Comments
in controtendenza...
per ricordare a chi ci leggesse da Tokyo
che anche con solamente quattro lenti i loro predecessori riuscivano a sfornare progetti ottici degni del marchio di cui si fregiavano...
Ciao Max,
ovvio che sta cosa mi incuriosisce come una scimmia... Mi spieghi bene?
La D700 sei riuscito a montarla direttamente all'800/8 o non ci va per via degli ingombri el blocchetto di mesa a fuoco e devi ricorrere al tubetto di 12 mm?
Poi il 400/4.5 non c'è modo di portarlo sulla baionetta F?
grazie attendo info
ciao
Grande Max ! Certo un obice è più maneggevole ... ma se stai su un terrazzo al mare con questi cannoni veramente puoi stare a guardare la luce mentre ti disegna il paesaggio !
Bei colpi !
A.
ciao Valerio,
quei due tele fanno parte di una serie di quattro teste d'obiettivo, tra i quali anche un 600mm ed un 1200mm,
nate apposta per essere alternate e condivise tra corpi Nikon e Zenza Bronica, attraverso le montature non-Ai ed Ai e quella per Bronica (che in quel periodo godeva della dotazione ottica Nikkor, come puoi ben leggere qua)
Quindi cio' che vale per l'800 vale anche per il fratellino minore.
La D700 rimase indenne non solamente grazie al tubo da 12mm interposto all'attacco, perché posseggo il tubo Ai, quindi potrei usarlo anche con le attuali reflex, ma non funziona bene la trasmissione del dato del diaframma, problema da risolvere sulla montatura appunto in mio possesso.
Ritengo che la maggior parte delle foto che abbiamo visto da ragazzini, scattate per i documentari africani del National Geographic, avessero questo 800mm come occhio della fotocamera...
sicut leones!
pensa nella jungla e nella savana allora...
Il vero problema e' sfoderarlo in ambiente "antropizzato" come ho imparato da poco che si dica...
Ti arrivano sulla testa gli elicotteri dell'antiterrorismo in meno di cinque minuti
tanto per intenderci,
messo l'800/8 sulla testa a sfera 222 del mio Manfrotto 055 e tappato il tutto con la D3
(realizzando un insieme elastico quanto un trapezista del circo sulla rete)
dalla finestra del mio studio:
puleggia a 18 metri di distanza
e dettaglio architettonico
...che a 200 mm con l'80/200 dallo stesso punto di ripresa sarebbe cosi'
Quindi si aggancia senza troppe storie al modulo Ai. Ma chettifrega del diaframma sull'800!! Da usare assolutamente...erutta l'Etna? Pronti via quello strumento (l'800) è nel posto giusto.
Sul 400 forse il diframma vale la pena di vederlo funzionare perchè probabilmente si guadagna qualcosa a chiuderlo un po'.
Sta cosa qui dei moduli da assemblare a me sembra veramente intelligente e pratica. Sai che non lo sapevo che quel Q fosse costruito con questa logica? Beata ignoranza. D'altro canto con quella filosofia Leitz ha realizzato un sistema veramente efficace per le R, ma anche questa è storia passata.
Certo che se in Nikon avessero un po' di coraggio e fantasia ... sarebbe dirompente
Ho fatto a tempo ad usare una Zenza con due ottiche Nikkor. Vado a memoria son passati tanti anni, uno era un 200mm son sicuro e l'altro forse era un 60 o forse + corto. Il normale era Zenza Bronica. Erano gran begli obiettivi, la macchina un po' meno, ma ne ho un ricordo meraviglioso, nonchè due stampe di cui sono molto orgoglioso in corridoio a casa di mia madre.
Ho pochissime stampe appese ai muri e adesso che ci rifletto .. il 10 % delle stampe che ho appeso è fatto con quella zenza bronica !!
aberratio ictus, caro Trezzani...
se porti a spasso un obiettivo del genere non vai di solito ne per libellule tampoco per architetture urbane.
Giammai ritratto fu condotto per questi vetri.
Ma di lonza lupe e leoni:
questi parea che contra me venisse
con la test'alta e con rabbiosa fame
si che parea che l'aere ne tremasse
cosi' che il Nikkor presto il torrei
che di suo peso fera ne temesse
indarno foto a casa riportando
e siccome...
l' ...vien mangiando..., oggi:
iphone by...
invece che con la D3, come ieri,a cosa ho attaccato questo 800/8 P.C. del 1974 se non proprio alla Nikon D800?
Pe metterlo in crisi proprio con i limiti del suo schema da 5 lenti in 5 gruppi (il quattro lenti e' il fratellino piccolo 400/4.5) di quarant'anni fa, derivato dalla prima versione di dieci anni prima, mia coetanea, che in meno rispetto questo esemplare ha solo il trattamento antiriflessi.
Con tutti i limiti del caso, derivanti dalla giornata di scirocco a trenta gradi (seguita all'inondazione di ieri) e velo atmosferico da tagliare con il coltello:
e ciononostante efficace anche sulle lunghe distanze(qui almeno 500metri)
(qui in formato DX per un'angolo di copertura pari ad un 1200mm)
Di gran lunga meglio se in favore di luce e sulle frequenze spaziali diverse dal blu
...o non appena correggendo on camera, sottoesponendo e diaframmando, off camera aumentando il contrasto...
Decisamente meglio alle minime distanze di fuoco, (che con questo tubo si aggirano sui 19 metri)
come valutabile da questo ritratto lasciato del tutto "flat"
Ugualmente meglio in condizioni piu' neutrali per sfruttare colori accesi e l'esigua pdc sua propria
Micromosso sempre in agguato se non si usino treppiede e testa granitiche, come non erano certo le condizioni in cui l'ho fatto scattare...
Certo, chi lo progetto' nel 1964, non immaginava certo che oggi l'avrei fatto lavorare a 2000ISO ed 1/1000"....
in available light!!!
Adoro lo stacco che c'è nella foto della donna con il vestito giallo...
Bella la maglietta del figlio
Si appunto,
e' manuale e la ghiera di messa a fuoco viene movimentata da una leva laterale in maniera se pur facilitata, certamente inusuale
e non abbastanza fluida da riuscire a colpo di trovare il fuoco (con il mio visus attuale)
Metti poi che il vetrino di maf della D800 e' tutto tranne che compatibile con le esigenze di fuoco di un lungo tele come questo.
Aggiungi poi che gestire il tutto su un Manfrotto 055 e testa a sfera 222 non e' altro che sano autolesionismo.
Ma divertente....
peraltro mi sono ricordato di aver scattato tutte le foto di ieri con il filtro skylight Nikon L37 incorporato nell'apposito cassettino...
certamente ideale per un ritratto
ma che sostituirlo con un UV sarebbe stato piu' utile in altro tipo di foto
Max lo 055 ci sta, ma è la 222 a mio parere il punto debole, l ho provata una volta e con i le ottiche lunghe ... io con l'MTO 1000mm e la GF-2 (2000mm eq.) uso la testa 410 per macro!!!
ho un MTO1000 pure io da qualche parte.
Eccolo....
(rendo l'idea adesso?)
Qui stiamo parlando di quattro chili ed ottocento grammi distribuiti su 75 cm di lunghezza fuori tutto
piu' la D 800.
Servono due cavalletti e a rigor di logica anche un sostegno ad U tra l'attacco treppiede dell'obiettivo e la testa otttica per evitare ondeggiamenti dovuti alla lunghezza ed al peso
Vero, con 2 cavalletti "superi" il problema ... io mi riferivo sopratutto alle vibrazioni in gioco, con certe lunghezze focali, basta un nulla e hai un uragano nel mirino ... sicuramente una testa a sfera frizionata come quella di vpress sarebbe l'ideale o una a bilanciere, ma non le ho praticamente mai usate, e mi riferisco alla mia esperienza ...