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Nikon e i Wafer da 450 mm


No, Nikon non si da all'industria dolciaria. E poi un wafer lungo o largo 450 mm sarebbe indigesto anche per il bambino più goloso.
 
Parliamo dei wafer in silicio per l'industria dei semiconduttori.
 
E' di questi giorni la notizia che Nikon è entrata ufficialmente nel consorzio Global 450 Consortium (G450C) patrocinato dall'Università dello stato di New York e di cui fanno parte Intel, Samsung, TSMG e Global Foundry.
 
Lo ha annunciato con grande enfasi il Governatore Andrew Cuomo (qui) ad Albany il 2 di luglio. 
 
Con queste parole : "Ho il piacere di dare il benvenuto alla famosa Nikon nel Consorzio Globale Nanoscale Science & Engineeging (CNSE) qui ad Albany", cui hanno fatto eco quelle di Kazuo Ushida, Vice Presidente di Nikon :
"Nikon è onorata di diventare un membro associato di G450C, che guida l'industria mondiale nella transizione ai 450 mm"
“Il G450C sta implementando un ambizioso programma senza precedenti per guidare l'industria nella critica transizione alla piattaforma wafer da 450mm da attuare nel modo più morbido possibile sotto la guida del Governatore Cuomo. La firma del contratto con G450C convalida la fiducia del consorzio nei confronti di Nikon nello sviluppo dei sistemi a 450mm e noi siamo molto orgogliosi di questo. Continuoremo aggressivamente i nostri sforzi per incontrare la aspettative riposte in noi"
 
Certo, non è di quelle notizie che fanno scaldare al primo battito i cuori dei fotografi. Ma cerchiamo di grattare sotto la vernice del ... vernissage.
 
Immagine Allegata: Nikon_450mm_Roadmap.jpg
questa è la roadmap di Nikon verso la produzione di massa di scanner ad immersione per il processo di realizzazione dei wafer da 450mm
 
Al contratto - del valore di 350 milioni di dollari - concordato con il consorzio ha fatto eco la notizia di un altro ordine da parte di un partner sconosciuto per un altro impianto.
 
Si tratta di scanner sperimentali per testare i processi produttivi. La fase effettiva di transizione richiederà almeno tre anni.
E' certamente TMSC (il più importante produttore di chip taiwanese) il partner segreto, di recente il suo presidente si è profuso in lodi verso Nikon ed ha dichiarato di aver fatto tutti gli sforzi necessari per convincere un riluttante management (di Nikon) ad abbracciare il processo.
 
E si può comprendere la riluttanza, considerati i costi in gioco.
 
Pensate che Intel, il principale attore interessato in questo gioco, solo nel 2013 e solo per gli studi di preindustrializzazione ha stanziato 2 miliardi di dollari.
Ma il processo di transizione prevede investimenti per 10 miliardi, per arrivare ad avere due impianti operativi in California entro il 2016, più quello di Tel Aviv nel  2017 :
 
Immagine Allegata: intel-ecco-i-wafer-a-450-mm-1.jpg
 
Intel, Samsung, TMSC, Micron e Toshiba pensano di spendere 17 miliardi di dollari nei prossimo tre anni per avviare le nuove fabbriche o convertire alcune di quelle esistenti.
 
Insomma, di che stiamo parlando ?
 
Del passaggio dalla produzione di microchip a partire da una superficie di silicio del diametro di 300 mm ad una di diametro di una volta e mezza, ovvero di 450 mm.
 
Lo sforzo è immane ma i ritorni saranno importanti, sebbene dedicati alla produzione più sofisticata : maggiore produzione per singola stampata, minore scarto, possibilità indotta di ridurre la dimensione delle piste (come ricaduta delle ricerche) con ulteriore miniaturizzazione, maggiore complessità dei chip prodotti, minori consumi, minore calore sviluppato e, non ultimo, minore costo unitario.
 
Per fare un parallelo azzardato, questo processo equivale a quello avuto in fotografia digitale nel passaggio dal DX al FX ma coinvolge le immani fabbriche dove si fanno i microchip (quella californiana di Hillsboro copre da sola 100.000 mq).
Immagine Allegata: intel-ecco-i-wafer-a-450-mm-3.jpg
 
La transizione riguarderà in sostanza soltanto 10 fabbriche nei prossimi 10 anni ma saranno destinate alla produzione dei microchip di fascia alta, inclusi per Intel e Samsung, i microprocessori multicore per computer e apparati mobili.
Ovviamente la tecnologia sarà disponibile anche per tutti i loro clienti principali, AMD, Invdia, Apple, Nikon stessa.
 
Ed ovviamente le ricadute andranno su tutto il settore, estendosi anche alla produzione di sensori di ogni tipo e ai pannelli per monitor e televisori che utilizzano sistemi analoghi di microlitografia.
L'inizio della produzione di massa sarà per il 2017.
 
Quindi si annunciano anni positivi per la divisione precision di Nikon  e maggiori possibilità progettuali per tutta l'industria dei semiconduttori, fotocamere incluse :)
 
[Ovviamente la concorrenza non sta a guardare. In Europa c'è un programma simile, finanziato dalla Comunità Europea e guidato da Infineon e che prevede linee produttive di test tra Monaco di Baviera, Villach ed ... Agrate Brianza (STM).
Ma è appena partito ed ha fondi infinitamente più modesti ...]


6 Comments

bella ma propio bella notizia.. specialmente per le sue ricadute indirette.. e saranno non poche...

Foto
danighost
lug 23 2013 08:37

Interessante :) ... che i sensori FF o FX diventino più popolari? ;) ... non solo come costo del sensore stesso, ma nel frattempo il resto della tecnologia, permetterà una riduzione del tutto? ovviamente mi riferisco anche ad un uso del sensore 24x36mm nelle mirrorless ... 

indubbiamente che nikon si "infili" in questi accordi/settori è una bella notizia. I tempi sono molto dilatati visto che prima di 4 anni non ci sarà produzione di massa, ma certo è meglio stare ad aspettare con queste premesse :D

 

Grazie delle info max!

i tempi in quel settore sono diversi da altri.. e, nikon in questo caso fà la parte del leone dato che è uno dei due produttori di simili apparecchi.. non credo ve ne sia un terzo..

e le ricadute con i wafwr da 450 mm saranno a pioggia, oltre a superare la attuale barriera dei nano metri, vi si aggiunge una miriade si C.I. che nasceranno con costi più bassi e maggiori funzioni generali.. anche se siamo ormai vicini alla frutta, per quanto riguarda l'uso del silicio..

Il silicio verrà sostituito un giorno, ma da qui alle  "memorie organiche" usate come calcolatori, il tempo è ancora relativamente lungo :(

 

ago.. non volevo alludere alle memorie organiche.. ma ad altri componenti attualmente allo studio.. mi pare che in lizza ci sia il carbonio ma posso sbagliare...

Foto
Adriano Max
lug 24 2013 22:14
Davvero interessante ! Un bel sensorone tondo diam. 45cm quindi mi viene sui 350.000 eurini, senza macchina fotografica intorno ?
:P

Scherzi a parte, un bell'impegno e una chiara definizione dei settori che 'portano' Nikon ... speriamo che fare macchine fotografiche non resti solo un hobby per il management futuro (oltre ai telefonini, naturalmente) !

Bella notizia, io vorrei anche una bella roadmap 'fotografica' !
:)

Ciao,
Adri.

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