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Nikon D800 Sigma 150 e l'ultravioletto

ultravioletto

A volte nel mio lavoro ti trovi dei soggetti di studio estremamente difficili. In questi casi  bisogna trovare dei sistemi per poterli analizzare. Questa volta  ho usato la fotografia all'ultravioletto.
 
 
Questo è  un particolare di un "qualcosa" che si trova nello stomaco di un predatore di 230 milioni di anni fa. Un "qualcosa" che potrebbe essere importante scientificamente. Però per capire se è veramente così, bisogna averne le prove, ossia descrivere tutti gli elementi per poterlo identificare.
 
Immagine Allegata: UV01.jpg
 
Per questioni di embargo scientifico, non posso mostrare foto intere, dovete accontentarvi.
 
Essendo stato morsicato ed in parte digerito, le ossa sono un po' corrose,  si capisce poco anche guardando al microscopio stereoscopico a 60 ingrandimenti.
Il problema è la scarsa differenza di contrasto fra ossa e matrice.
La soluzione che ho tentato è quella di ricavare foto del soggetto in luce ultravioletta, in quanto le ossa che sono costituite di fosfato di calcio avrebbero dovuto riflettere i raggi UV in modo differente dalla roccia che lo ingloba che è carbonato di calcio.
Non sono certo stato io il primo a fare queste cose, c'è una notevole serie di lavori di altri in questo senso, ma per me era la prima volta.
E non sapevo come si sarebbe comportata la D800, nè il 150 Sigma.
Ho trovato l'esperienza  oltre che professionalmente utile anche divertente, così ho pensato di condividerla con gli amici di Nikonland.
Con l'aiuto del co-autore di questo studio abbiamo approntato in museo  un kit di ripresa fai da te utilizzando il seguente materiale:
 
Nikon D800 con Sigma 150 Apo Macro EX (miei) per avere una distanza di lavoro sufficiente a posizionare le sorgenti di luce UV.
 
Stativo IFF Super Repro 
 
Cavo di scatto MC 30 
 
Due lampade UV da 365nm (la migliore lunghezza d'onda secondo la letteratura di settore).
 
Un locale in cui sia possibile ottenere buio assoluto (altrimenti sarebbero occorsi dei filtri selettivi che avrebbero complicato le cose).
 
 
Immagine Allegata: schemastativo020.jpg
 
Procedura.
 
Messa a fuoco manuale in luce visibile a f11-16, per avere comunque adeguata pdc sia perchè il soggetto non è perfettamente piano che in caso di leggero shift del punto di fuoco
 
In luce UV, esposzione manuale, tempo di ripresa di 2 minuti (tempo ottimale ricavato dopo un paio di tentativi) tramite posa bulb.
 
Il risultato?
Al di là delle più ottimistiche previsioni. Le ossa (bianche) risaltano benissimo e si vedono anche elementi pressoché invisibili in luce normale.
 
Immagine Allegata: UV0.jpg
 
Ora potremo realizzare uno  studio approfondito di questo "animale" .
 
Brava D800, bravo 150 Sigma, bravi tutti.
 
Ciao,
 
                                  Silvio
 
 
 
 
 


10 Comments

Foto
Raffaele Pantaleoni
giu 18 2013 20:31

Wow! Alla faccia dei CSI! :bravo:

silvio, dopo la conversazione tra noi due telefonica non ero più entrato in merito.. dimenticato.. ma la documentazione su UV e IR di Kodak l'ho trovata.. quando vuoi.. è quì..

Foto
danighost
giu 18 2013 21:28

Molto, ma molto interessante :)

Foto
Bruno Mora
giu 18 2013 22:15

Bell'esperimento, bravi!

Bel lavoro, ciao.

Foto
danighost
giu 20 2013 17:24

A quando altre? :P

Foto
Silvio Renesto
giu 20 2013 17:53

A quando altre? :P

 

Se lo studio va a buon fine , volentieri dopo la pubblicazione. ;)

 

Se ci saranno atri soggetti, pure,

 

Foto UV di altro tipo in esterni (alla Roerslett, per intenderci), invece dubito che ne farò, a me la natura piace con i colori ... naturali :)

 

                                              Silvio

Foto
danighost
giu 20 2013 19:26
:)
Marco Marchelli
giu 25 2013 10:29

Veramente interessante, indagare con questi mezzi su un passato così remoto è molto affascinante.

Aspetto anche io il seguito, dopo la pubblicazione naturalmente.

 

marco

Foto
Adriano Max
ago 02 2013 12:58

Davvero 'illuminante' ! 

:)

 

Tra l'altro da vecchio appassionato di mineralogia possiedo anche una lampada con due tubi fluorescenti in UV di cui uno credo sia proprio a quella temperatura ! mi si è aperto un nuovo, vecchio scenario: i miei minerali li ho sempre osservati, mai fotografati ...

 

Adri.

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