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Panoramiche notturne
giu 11 2013 01:00 |
happygiraffe
in Tutorial
Vivendo in una grande città ho pochissime occasioni per poter contemplare un cielo stellato. Ormai mi capita solo l'estate e ogni volta ho l'irrefrenabile impulso di fotografarlo!
Lo scorso anno avevo provato a fare qualche scatto notturno. I primi risultati non erano stati entusiasmanti, ma mi avevano stimolato a cercare di migliorarmi.
Quest'anno ci ho riprovato con risultati sicuramente più soddisfacenti e, sollecitato dal mio amico Federico, ho provato a fare delle panoramiche della volta celeste.
Voglio parlare qui di questi miei esperimenti notturni, perché ci sono diverse problematiche e sicuramente qualcuno di voi le ha già affrontate e risolte e ha voglia di condividere le sue esperienze.
Per cominciare ho imparato che ci sono alcuni requisiti ambientali e tecnici che vanno rispettati:
- occorre un luogo il più possibile al riparo dall'inquinamento luminoso
- è importante evitare di fotografare quando c'è luna
- il cielo deve essere sgombro da nuvole e da foschia
per quanto riguarda i requisiti tecnici
- serve un buon treppiede possibilmente con testa a tre movimenti per le panoramiche
- un comando di scatto remoto
- una macchina con basso rumore agli alti iso (nel mio caso ho una d700)
- un grandangolo luminoso (nel mio caso ho usato il 14-24 f/2.8)
Armato di una torcia e del mio materiale, dopo aver aspettato per giorni una bella notte senza luna e con il cielo sgombro, finalmente una sera mi sono avventurato nei prati a far foto.
Mi ero documentato leggendo qua e là in rete e avevo impostato la macchina fotografica in questo modo:
- iso 3200
- focale 14mm a f/2.8
- esposizione 20"
- sollevamento dello specchio
- bilanciamento del bianco in automatico, tanto poi lo sistemo con camera raw
- messa a fuoco in manuale.
La messa a fuoco non è semplicissima, perché il soggetto è ovviamente buio e quando si guarda nel mirino non si vede niente. Si parte dalla posizione su infinito e si fa qualche tentativo, introducendo eventualmente delle minime regolazioni del fuoco. Il live view può essere di aiuto.
L'impiego del grandangolo con tempi inferiori ai 30" permette di ottenere immagini delle stelle senza che compaia la classica scia circolare delle stesse tipiche delle esposizioni più lunghe.
I primi risultati, dopo un pò di lavorazione con photoshop, mi hanno incoraggiato a proseguire anche le sere successive.
Questo uno scatto della prima serata di tentativi, in questo caso a iso 1600.
Niente di sensazionale, ma mi ha fatto capire che si possono ottenere immagini interessanti della via lattea.
Come si vede bisogna poi prestare attenzione ai molti aerei che solcano i cieli, cercando di non inquadrarli per evitare di trovarsi nelle foto delle fastidiose scie luminose.
A questo punto ho provato a realizzare delle immagini panoramiche che contenessero tutto l'arco della via lattea e qui le cose si sono un po' complicate...
Qualche giorno dopo ho realizzato delle sequenze di immagini in modo da avere una matrice di foto 4x4, coprendo un orizzonte di più di 180° e alzando di circa 30° l'inclinazione della macchina ogni 4 foto orizzontali. Purtroppo avendo una testa sferica, mi è stato assai difficile fare queste regolazioni, anche perché non avendo riferimenti visibili si va un po' alla cieca, confidando nella capacità del 14mm di inquadrare tanta roba!
I file raw sono stati poi elaborati in camera raw sistemando la temperatura colore e agendo su esposizione, contrasto, bianchi e neri (alzando molto i primi e abbassando molto i secondi per far "uscire" le stelle dall'immagine).
Questo è un raw come esce dalla macchina:
e così è come appare dopo qualche aggiustamento:
Arrivati a questo punto bisogna fare il cosidetto stitching delle foto utilizzando un software per foto panoramiche.
Qui le cose non sono state molto semplici, per diverse ragioni:
- non avevo nessuna esperienza di foto panoramiche (a parte qualche elementare tentativo), per cui sono andato a leggere l'interessantissimo articolo di gpb01 e questo post sui software dedicati
- i vari software che ho provato (photoshop, higin, ptcgui) hanno fatto molta fatica a mettere insieme delle immagini in cui gli elementi in comune sono rappresentati da minuscoli puntini luminosi (le stelle).
- Chiaramente volendo riportare in un formato rettangolare di proporzioni più o meno classiche un insieme di foto che coprono indicativamente una metà del cielo, si introducono delle distorsioni molto evidenti.
L'immagine ottenuta è stata elaborata in photoshop fondamentalmente per attenuare l'inquinamento luminoso, che produce un effetto simile al tramonto, e per attenuare il rumore.
Questo è il risultato:
Come vedete l'effetto dell'inquinamento luminoso è evidentissimo, così come lo sono le distorsioni,
Commenti e suggerimenti sono sempre molto graditi.
Giovanni
Lo scorso anno avevo provato a fare qualche scatto notturno. I primi risultati non erano stati entusiasmanti, ma mi avevano stimolato a cercare di migliorarmi.
Quest'anno ci ho riprovato con risultati sicuramente più soddisfacenti e, sollecitato dal mio amico Federico, ho provato a fare delle panoramiche della volta celeste.
Voglio parlare qui di questi miei esperimenti notturni, perché ci sono diverse problematiche e sicuramente qualcuno di voi le ha già affrontate e risolte e ha voglia di condividere le sue esperienze.
Per cominciare ho imparato che ci sono alcuni requisiti ambientali e tecnici che vanno rispettati:
- occorre un luogo il più possibile al riparo dall'inquinamento luminoso
- è importante evitare di fotografare quando c'è luna
- il cielo deve essere sgombro da nuvole e da foschia
per quanto riguarda i requisiti tecnici
- serve un buon treppiede possibilmente con testa a tre movimenti per le panoramiche
- un comando di scatto remoto
- una macchina con basso rumore agli alti iso (nel mio caso ho una d700)
- un grandangolo luminoso (nel mio caso ho usato il 14-24 f/2.8)
Armato di una torcia e del mio materiale, dopo aver aspettato per giorni una bella notte senza luna e con il cielo sgombro, finalmente una sera mi sono avventurato nei prati a far foto.
Mi ero documentato leggendo qua e là in rete e avevo impostato la macchina fotografica in questo modo:
- iso 3200
- focale 14mm a f/2.8
- esposizione 20"
- sollevamento dello specchio
- bilanciamento del bianco in automatico, tanto poi lo sistemo con camera raw
- messa a fuoco in manuale.
La messa a fuoco non è semplicissima, perché il soggetto è ovviamente buio e quando si guarda nel mirino non si vede niente. Si parte dalla posizione su infinito e si fa qualche tentativo, introducendo eventualmente delle minime regolazioni del fuoco. Il live view può essere di aiuto.
L'impiego del grandangolo con tempi inferiori ai 30" permette di ottenere immagini delle stelle senza che compaia la classica scia circolare delle stesse tipiche delle esposizioni più lunghe.
I primi risultati, dopo un pò di lavorazione con photoshop, mi hanno incoraggiato a proseguire anche le sere successive.
Questo uno scatto della prima serata di tentativi, in questo caso a iso 1600.
Niente di sensazionale, ma mi ha fatto capire che si possono ottenere immagini interessanti della via lattea.
Come si vede bisogna poi prestare attenzione ai molti aerei che solcano i cieli, cercando di non inquadrarli per evitare di trovarsi nelle foto delle fastidiose scie luminose.
A questo punto ho provato a realizzare delle immagini panoramiche che contenessero tutto l'arco della via lattea e qui le cose si sono un po' complicate...
Qualche giorno dopo ho realizzato delle sequenze di immagini in modo da avere una matrice di foto 4x4, coprendo un orizzonte di più di 180° e alzando di circa 30° l'inclinazione della macchina ogni 4 foto orizzontali. Purtroppo avendo una testa sferica, mi è stato assai difficile fare queste regolazioni, anche perché non avendo riferimenti visibili si va un po' alla cieca, confidando nella capacità del 14mm di inquadrare tanta roba!
I file raw sono stati poi elaborati in camera raw sistemando la temperatura colore e agendo su esposizione, contrasto, bianchi e neri (alzando molto i primi e abbassando molto i secondi per far "uscire" le stelle dall'immagine).
Questo è un raw come esce dalla macchina:
e così è come appare dopo qualche aggiustamento:
Arrivati a questo punto bisogna fare il cosidetto stitching delle foto utilizzando un software per foto panoramiche.
Qui le cose non sono state molto semplici, per diverse ragioni:
- non avevo nessuna esperienza di foto panoramiche (a parte qualche elementare tentativo), per cui sono andato a leggere l'interessantissimo articolo di gpb01 e questo post sui software dedicati
- i vari software che ho provato (photoshop, higin, ptcgui) hanno fatto molta fatica a mettere insieme delle immagini in cui gli elementi in comune sono rappresentati da minuscoli puntini luminosi (le stelle).
- Chiaramente volendo riportare in un formato rettangolare di proporzioni più o meno classiche un insieme di foto che coprono indicativamente una metà del cielo, si introducono delle distorsioni molto evidenti.
L'immagine ottenuta è stata elaborata in photoshop fondamentalmente per attenuare l'inquinamento luminoso, che produce un effetto simile al tramonto, e per attenuare il rumore.
Questo è il risultato:
Come vedete l'effetto dell'inquinamento luminoso è evidentissimo, così come lo sono le distorsioni,
Commenti e suggerimenti sono sempre molto graditi.
Giovanni
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6 Comments
Buon giorno Giovanni, comincio subito col dirti che non ho mai fatto cose simili anche se lo ammetto mi piacerebbe e non è detto che prima o poi..ma veniamo a te.. l'anno scorso ho venduto un Tokina 300 mm f 2.8 AI-S e non sapevo che lo stesso sia andato ad un osservatorio astronomico italiano, la persona lo usa per fotografie alla volta celeste e mi ha mandato un link che vedo di metterti www.astroanarchy.blogspot.it quì ho visto letteralmente le stelle e, sono sicuro che girovagando là dentro troverai cose interessanti.
Buon lavoro
Grazie per il link! quella è gente che fa sul serio, il mio è un approccio dilettantesco. Quello che mi ha stupito è che con una D700 e un grandangolo f/2.8 già si possono ottenere risultati affascinanti (almeno per me).
Purtroppo ho pochissime opportunità per fare quel tipo di foto, in pratica solo l'estate quando faccio qualche giorno di vacanza in montagna, sempre che non ci siano nuvole, nuvolette, la luna e luci varie a rovinarmi la festa.
Se va tutto bene ad agosto ci riprovo!
PS: non so bene come sia finito qui questo articoletto che avevo messo nel blog diversi mesi fa ma ringrazio i redattori per la gentilezza
ti ho mandato un MP...
ho mandato un messaggio privato ed ora lo rendo pubblico, tra i tanti che si dedecano a questa branchia della fotografia io ne conosco uno , Valerio Pardi ex collaboratore delle testate editore Progresso fotografico, giornalista e fotografo.. collaboratore di Nital ed autore di molti experience, anche di natura astrofotografica.. e per finire, visto che manca.. maestro di Clarinetto perchè mancava..
chi vuole andare a vederseli sono chiari ed esustivi, tra l'altro si è trovato con una cifra suff. modica un Leitz mi pare 180 modello che non ricordo.. si è messo la baionetta nikon e.. una favola per l'astronomia.. visto il tipo di correzzione.
Belle immagini.
Io tento stasera, sperando non si annuvoli.
Terrò a mente le tue indicazioni.
Il Leica in oggetto (ho quel numero della rivista) è l'APO-Telyt R 180 f/3.4 di derivazione militare (anzi, se non erro veniva pure usato per video sorveglianza notturna di obiettivi militari), totalmente apocromoatico nel campo della luce visibile e in parte anche nell'infrarosso e ultravioletto se non erro). Era noto per la sua elevata nitidezza, quasi eccessiva per certi usi (ritratto per esempio).
Qui invece un setup leggermente più... costoso e performante
Ormai ci sono dei setup anche più abbordabili, specie per chi ha già un corredo fotografico corposo.
Con circa 700 € si può acquistare una montatura equatoriale Astrotrac che consiste in un braccio meccanico che regge sino a 15 kg e ha una precisione nell'inseguimento migliore delle montature classiche, eccezion fatta per quelle pro che partono però da circa 1.700 €. E, soprattutto, è portatile (pesa circa 1 kg) e si monta sui normali treppiedi fotografici. Per chi ha già obiettivi fotografici mi pare la soluzione migliore e i risultati si possono vedere su astrobin.com o su 500px.com cercando "astrotrac". E' un'ottima soluzione per le foto a campo aperto, ma va bene anche per focali sino ai 300-500mm. Ci sono poi accessori opzionali per il montaggio di telescopi compatibili con la capacità di carico.
Per l'allineamento richiede pochi minuti a fronte del maggior tempo richiesto dalle montature classiche. Ovviamente, maggiore è la focale, migliore deve essere l'allineamento.
Riguardo gli obiettivi, molti con attrezzatura Canon usano lenti Nikon, anche manuali, con adattatori e si possono vedere buoni risultati nei siti citati.
Il problema principale delle nuove ottiche Nikon è che non è più possibile il controllo del diaframma: parlo di problema perché, per poter fotografare al meglio alcune costellazioni (Orione, Cigno, Scorpione) è necessario l'uso di filtri tra sensore e lente tramite adattatori e bisogna quindi ingegnarsi per aprire manualmente (e spannometricamente) il controllo del diaframma. In alcuni casi è necessario utilizzare anche 4-5 filtri per poter visualizzare tutto.
Trattandosi di scatti che spesso si basano su parecchie ore di osservazione, la qualità degli obiettivi può non essere la cosa più importante. Certamente è meglio un obiettivo ottimo di uno mediocre. Bisogna però capire che uso fare dello scatto finale: se è solo utilizzo web, fare svariati giga di foto per un file finale da 1.500 pixel può essere del tutto inutile e le differenze, a diaframmi intermedi, si assottigliano parecchio.