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Come si visiona una Stampa

Stampa Fine Art SlowPrint Monitor Soft-proof

La questione che voglio affrontare oggi è:
Come si visiona una Stampa e come la si confronta con l'immagine a Monitor che abbiamo utilizzato per la stampa?

Si tratta di un argomento complesso ma in realtà esiste una versione breve che si basa sul seguente procedimento:
1. Osservate la vostra foto sul monitor
2. Spegnete il monitor
3. Portate la Stampa vicino a una finestra con luce diurna
4. Adesso osservate la stampa. E' come la ricordate dall'osservazione a monitor? Se la risposta è affermativa vuol dire che la Stampa è corretta e ha saputo traslare correttamente le informazioni del file digitale che l'ha generata.

In pratica ho già detto tutto, ma sarebbe un po' troppo corto come articolo, per cui adesso viene...la versione lunga... :)
 
 
Finalmente...dopo tanto lavoro la vostra stampa è pronta..sembra buona...con trepidazione la portate di fianco al monitor e rapidamente osservate Monitor-Stampa-Monitor-Stampa-Monitor-Stampa con cambi velocissimi e...disastro! è tutta diversa!! il cielo non era di quel blu, i verdi sono di un altro tono e poi...è tutta scura!
Frustrazione e rabbia!
Chissà quanti fotografi sono passati per questa esperienza e quanta rabbia e notti insonni ha provocato. Immagine inserita
In questo articolo mi propongo di discutere con voi che cosa va fatto  e che cosa non va fatto quando si osserva una stampa e come giudicarla. Come sempre cercherò di essere pratico e non baderò molto alla precisione scientifica e accademica dei termini usati.
 
Prima di tutto dobbiamo lavorare sul concetto del confronto tra la stampa e il monitor. Cominciamo subito col dire che l'immagine a monitor e la stampa non potranno mai essere identiche per vari motivi che andremo ad analizzare ma prima di tutto per il fatto che il monitor emette luce, mentre la stampa la riflette. Questo fatto è già sufficiente per creare una percezione completamente diversa della stessa immagine anche quando questa è stampata in modo perfetto. Ma ci sono molti altri aspetti da considerare.
Vediamo innanzitutto i requisiti fondamentali per poter fare un confronto significativo tra stampa e monitor:
  • Un monitor di alta qualità calibrato e profilato con un colorimetro di alta qualità
  • Una sorgente luminosa dotata di un adeguato spettro luminoso. Esistono delle norme (ISO 3664) che prescrivono le condizioni di osservazione delle Stampe. In pratica prescrivono un'illuminazione il più possibile vicina all'illuminante D50, con un CRI (indice di qualità del colore) >90 e un'intensità di 500 lux per l'osservazione normale e di 2000 lux per l'osservazione critica (come nei confronti critici). Le applicazioni professionali più critiche come quelle di Pre-Press usano apposite Cabine di Osservazione (Viewing Booth) come quella nel titolo di questo articolo. Il fotografo normale difficilmente possiede un'attrezzatura a norma e quindi potrà usare l'illuminazione solare (se disponete di una finestra a cui portare la vostra foto senza rovinarla o farla cadere sul balcone di sotto...è un'ottima soluzione) oppure potrà dotarsi di lampade con caratteristiche simili a quelle descritte prime e montate su vari tipi di supporto "caserecci" ma efficaci .  Le tipiche lampadine fluorescenti compatte non vanno bene e le incandescenti comuni, pur avendo un indice CRI molto alto, hanno una temperatura colore troppo diversa dal monitor e dalla luce solare di mezzogiorno. Come detto, anche l'intensità dell'illuminazione è molto importante: se è troppo bassa, la Stampa può apparire scura mentre non lo è. Attenzione però: la Stampa lucida/semilucida/baritata ha bisogno di molta luce per esprimere il suo contrasto e la forza del nero mentre la Matte dà il massimo con intensità medie o medio-basse: se riceve troppa luce stranamente si "spegne" e i neri diventano grigi. Quindi usate intensità di illuminazione diverse per i due tipi di Carta.
Ok, immaginiamo quindi di avere il monitor "in ordine" (che avremo calibrato col Bianco preferibilmente tra i 5500K e 6500K) e la sorgente luminosa di osservazione anch'essa a posto.
Adesso possiamo finalmente mettere la stampa di fianco al monitor?  hemm...no. Dobbiamo capire quali sono i fattori che generano una differenza tra l'immagine vista a monitor e quella stampata
 

1. Differenze di gamut tra la stampa e il monitor. Consiglio la lettura di questo  articolo dedicato agli Spazi Colore e alle loro caratteristiche anche con riferimento al Gamut delle Periferiche dove si vede che il gamut del monitor (anche di un monitor wide-gamut) ha una forma sostanzialmente diversa da quello di una stampa (anche professionale). Ci saranno colori che vengono riprodotti sul monitor ma non sulla stampante e viceversa.

Questo concetto appare evidente se confrontiamo il gamut di una stampante professionale con quello di un Monitor wide-gamut. Non è tanto la dimensione totale dei due gamut che cambia ma la loro "forma" il che comporta la mutua esclusione di ampie zone di spazio colore:

 

Immagine Allegata: Confronto spazi std e Epson 7900 3D.jpg

 

Quindi non tutti i colori che vediamo sul monitor sono stampabili. I colori esterni al gamut della stampante verranno "spostati" verso un colore stampabile secondo i criteri dell'Intento di Stampa prescelto. Questo avviene soprattutto con le Carte Matte che hanno un Gamut molto più piccolo delle carte lucide o semilucide.

 

2. Carte dotate di un punto di Bianco non neutro. Raramente le Carte hanno un Bianco neutro e cioè con valori a*=b*=0 nello spazio Lab. Di solito sono fredde e cioè hanno b*<0, ma a volte sono calde e cioè hanno b*>0. Anche la coordinata a* può variare tra -3 e +3 tipicamente. Tutti gli intenti di Stampa con eccezione di quello Assoluto, collocano l'asse del grigio sul Bianco Carta: detto in modo semplificato "spostano" i colori verso il Bianco della Carta. I colori quindi vengono effettivamente modificati anche per questo motivo.

 

3. Infine il punto di Nero della Carta non avrà mai L*=0, e la percezione di quanto esso sia "scuro" dipende anche dall'intensità dell'illuminazione usata per l'osservazione. Il punto di nero della Stampa, insieme alla luminosità del Bianco controlla direttamente il contrasto disponibile sulla stampa e la compressione operata sulla gamma dinamica originale.

 

L'effetto di questi 3 fenomeni può essere diminuito dall'uso corretto della Soft-Proof, ma è bene limitare la Soft-Proof alla correzione dei colori legata alla differenza di gamut: invece la correzione del Punto del Bianco ("Simulate Paper Color") e della profondità del nero ("Simulate Black Ink") possono portare a correzioni esagerate che stravolgono lo "spirito" dell'immagine originale e quindi conviene NON spuntare queste due opzioni.
(Tornerò sulla questione della Soft-Proof ma per ora vi raccomando: usatela con molta parsimonia e non effettuate la lavorazione della foto con la Soft-Proof attivata).
In ogni caso per i 3 motivi visti sopra i colori e la "luminosità" della Stampa saranno effettivamente diversi da quelli visti a monitor. Senza che ciò sia sbagliato.
E cioè questa differenza non inficia la corrispondenza Monitor-Stampa reale. Come mai? perchè esiste un fenomeno molto interessante che si chiama "Adattamento Cromatico dell'Osservatore" (che chiamerò per semplicità ACO)
In base a questo fenomeno l'osservatore automaticamente riposiziona il "suo" asse dei grigi sul Bianco Carta (e quindi sull'asse dei grigi usato per la Stampa).
Ma...affinchè l'ACO abbia effetto, è necessario un po' di tempo, diciamo svariati secondi e soprattutto è necessario che non vi siano elementi di distrazione vicini...come per esempio un Monitor!!
 
Capite adesso perchè non si deve osservare una Stampa di fianco al Monitor? perchè il nostro occhio diventa "matto" :)  e non sapendo su quale riferimento operare l'ACO lo opera sulla base della sorgente luminosa più forte e cioè il Monitor. Di conseguenza la Stampa verrà vista senza il "suo" ACO corretto... e apparirà sbagliata, coi colori sbagliati e la luminosità sbagliata...quel "disastro" che avevamo citato all'inizio dell'articolo.
Perciò il metodo corretto è quello di osservare attentamente l'immagine a Monitor, poi alzarsi e dirigersi verso la postazione di osservazione della Stampa, lasciando passare alcuni secondi.
A questo punto il confronto avverrà tra la nostra memoria dell'immagine a Monitor e quello che vediamo in quel momento e cioè la Stampa. Confronteremo dunque l'emozione suscitata dalla Stampa e i dettagli come le ombre, le alte luci, la luminosità media, le sfumature di colore su cui abbiamo lavorato e infiniti altri aspetti che cambiano da foto a foto...con la memoria dell'immagine vista a Monitor. Tutti gli aspetti citati sono come li volevamo? Li ricordiamo come quelli pazientemente "aggiustati" a Monitor? questa è la domanda cruciale che risponderà alla domanda se Stampa è "sbagliata" oppure è corretta.
Perchè, alla fine dei conti, nessuna delle persone che vedrà la Stampa nei prossimi 200 anni, avrà il Monitor vicino per confrontarla con esso! Quello che conta è l'immagine che la Stampa invia al nostro cervello...dove essa si imprime con un altro procedimento di cui per ora sappiamo molto poco...
 
 
 
PS il termine "Luminosità" è un termine generico il cui uso però è accettabile quando non è necessario fare riferimento ai termini più specifici e cioè alla luminanza, al fattore di luminanza, alla brillanza o alla chiarezza. Per questo motivo e per l'evidente spirito divulgativo uso qui e negli altri articoli solo il termine Luminosità
 
 
 


13 Comments

Eccoci qua con un altro episodio dedicato alla Stampa. Spero vi possa essere utile...

Foto
Raffaele Pantaleoni
mag 19 2013 11:05

Spettacolarmente utile e frubile come al solito! Complimenti e grazie!

Mooolto utile e interessante!! :ibf_thumbup:

In effetti lo spirito di questi articoli nella sezione Stampa che Mauro mi incentiva a scrivere è proprio quello di essere utili e invogliare le persone a stamparsi le foto, anche a casa!

E' veramente sorprendente la quantità di informazioni che vengono scambiate su dettagli finissimi di qualsiasi obiettivo, mentre quasi nessuno sa che cos'è uno spazio colore, come si stampa una foto o come si guarda una stampa. Senza parlare di gestione del Colore che viene vista alla stregua di un rito massonico misterioso.

Eppure anche il migliore obiettivo non si potrà mai esprimere al meglio se le foto non verranno trattate come si deve.

La stampa su un pezzo di carta è il fine ultimo di tutto il lavoro, della nostra visione, l'anelito artistico che ci spinge.

E naturalmente ciò include anche la stampa fatta a casa. Fatta per bene,  seguendo le regole fondamentali.

Buon lavoro a tutti.

Foto
VonGheller
mag 20 2013 19:39

Sintetico quando serve ma mai evasivo... leggo sempre volentieri i tuoi articoli.

Ne parlavamo domenica con Valerio.

 

Lui si ostina a chiedere che le sue stampe siano belle come le vede al monitor.

E noi a dirgli che un'ottima stampa deve essere nettamente più bella (e naturale) della stessa foto vista al monitor ...

 

 

... probabilmente la radice del problema, oggi, sta tutta qui. Le stampe devono essere eccellenti. E a quel punto ... tutto si rimette in discussione :)

Foto
happygiraffe
mag 22 2013 21:03

Bell'artico, grazie! Semplice, pratico, utile. Una panacea per le mie frustrazioni di stampatore dilettante.

Foto
Adriano Max
mag 26 2013 10:11
Molto interessante, entra in aspetti poco approfonditi della stampa.
:)

Io stampo spesso alla sera (in orario lavorativo faccio un'altro lavoro) e mi sposto proprio su un'altro tavolo per osservare i miei lavoretti ... alla luce :P di quel che ci hai detto hai un consiglio sulle lampade (ce ne sono anche di dedicate) da usare per guardare le stampe ?

Grazie per l'apprezzabilissima profusione di energie che ci stai regalando !!

Adriano.

Adriano, un'ottima opzione sono i tubi fluorescenti (che in Italia chiamate al neon non so perchè) di tipo speciale.

In particolare ti cito le Philips Pro TL-D Graphica 58W/950 che passano largamente le norme per l'osservazione delle stampe.

Ti metto qui sotto la figura con lo spettro luminoso che ho misurato io stesso nella mia installazione da cui potrai vedere anche altre caratteristiche importanti.

I tubi costano poco, ma la plafoniera può costare molto molto di più.

Clicca per vedere più in grande e leggere meglio.

 

Immagine Allegata: Spettro Philips Graphica.jpg

Foto
Adriano Max
mag 26 2013 16:41
L'appellativo "al neon" é ciò che resta del fatto che i primi tubi di questo genere contenevano gas Neon e da lí la consuetudine ... ora contengono gas e miscele di gas diversi.

Farò qualche ricerca e penso che me ne doteró appena possibile !

Grazie ancora,
Adri.

Michele, anche se te lo ripeto ad ogni articolo, grazie anche da parte mia per i tuoi contributi.

Grazie, fa sempre molto piacere sapere che il proprio lavoro viene apprezzato. Io scrivo qui per passione.

Foto
takeaphoto
mag 29 2013 18:06

Michele, anche se te lo ripeto ad ogni articolo, grazie anche da parte mia per i tuoi contributi.

 

Anch'io mi accodo ai doverosi ringraziamenti a Michele

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