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Oasi La Madonnina a Sant'Albano Stura, Cuneo.
apr 10 2013 00:12 |
Bruno Mora
in Natura
http://vimeo.com/34608625
"Nasce in seguito all'opportunità offerta dal progetto di coltivazione di cava proposto da una ditta di escavazione .....all'Amministrazione comunale di S.Albano Stura con la volontà di ricreare a fini naturalistici, una zona umida dedicata agli uccelli.
I lavori, iniziati nel Gennaio del 1996 hanno permesso il ripristino ambientale del sito su di una superficie di circa 220.000 Mq. che sono stati donati..... al comune di S.Albano Stura in due fasi successive: il primo lotto di 100.000 mq nel 17 Maggio del 2003 e il successivo lotto di 120.000 mq inaugurato il 24 Ottobre del 2009.
Quest'ultima integrazione, insieme all'installazione dell'Altana di osservazione, hanno reso l'OASI ”la Madonnina“ una delle zone umide più importanti del Piemonte (oltre 20 Ha.)"
(nota tratta dal sito ufficiale)
Gestita da un pugno di volontari (meglio...un gruppo di Amici) con pochi mezzi ma tantissima passione, competenza e inventiva, si trova sulle sponde del fiume Stura a Sant'Albano Stura, piccolo paese a 20 minuti di auto da casa mia, in direzione di Fossano.
Da ormai quasi tre anni sono tesserato e questo mi consente di potervi accedere in diversi momenti e a qualsiasi ora fa sì che possa avvalermi delle ore migliori per scattare, come albe o tardi pomeriggi.
Su 335 specie censite in provincia, 210 specie sono state censite all'oasi, 62% la check-list totale dell'area.
Gli svassi sono ospiti fissi e graditi dell'Oasi:
Aironi guardabuoi:
I cormorani non mi sono mai piaciuti tanto, sono soggetti che non attiravano il mio interesse, li trovavo "brutti" fotograficamente parlando, se a tutto ciò aggiungiamo che hanno delle distanze di fuga che ti demoralizzano, il quadro è completo.
Ma questa tarda mattinata di novembre mi ha fatto cambiare idea.
Un esemplare è uscito da dietro un isolotto e ha navigato placido a circa una decina di metri da me, e poi ha aperto le ali e si è involato. Ho potuto apprezzarne i colori del becco e degli occhi, e l'eleganza durante il decollo.
Nella stessa mattinata e dallo stesso capanno ho scattato una sequenza che mi ha emozionato, perchè non ero ancora riuscito a fotografare il tarabuso in "azione".
A parte il soggetto piuttosto elusivo e restio al volo, ho avuto comunque fortuna a riprendere questo breve volo, avvenuto all'improvviso, in una luce molto favorevole.
Il Campo di Girasoli.
All'interno dell'oasi un piccolo campo viene coltivato ogni anno a girasoli. I loro semi forniranno nutrimento invernale a piccoli uccelli quali cardellini, verdoni, cince, fringuelli, peppole, migliarini.
A volte i cormorani si avvicinano davvero molto:
La Torre di osservazione, frequentata soprattutto dai birdwatcher ai piani alti, e dai fotografi al piano terra.
Da qui si ha uno splendido colpo d'occhio sul panorama oltre a poter fotografare le sterne:
Vista invernale.
L'immancabile Martin:
Il Tarabusino, ospite fisso durante la bella stagione:
Non mancano gli anfibi:
L'airone rosso, sempre presente ogni anno:
E suo cugino:
Cure parentali:
Non mancano visitatori occasionali, come il fenicottero rosa:
La volpoca:
l'oca selvatica...
Il mestolone:
Tra gli abitanti dei canneti si sente spesso e si vede qualche volta, il cannareccione:
I Cavalieri d'Italia nidificano regolarmente:
Certo non tutti vanno d'amore e d'accordo e ogni tanto capitano baruffe incruente:
E non mancano le occasioni per qualche scatto ravvicinato:
Ci sarebbe da scrivere ancora per giorni e si scalfirebbe solo la superficie di questo ecosistema, qui mi fermo e ringrazio il Consiglio Direttivo per avermi supportato nella stesura di queste righe.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fino qui.
Bruno Mora
"Nasce in seguito all'opportunità offerta dal progetto di coltivazione di cava proposto da una ditta di escavazione .....all'Amministrazione comunale di S.Albano Stura con la volontà di ricreare a fini naturalistici, una zona umida dedicata agli uccelli.
I lavori, iniziati nel Gennaio del 1996 hanno permesso il ripristino ambientale del sito su di una superficie di circa 220.000 Mq. che sono stati donati..... al comune di S.Albano Stura in due fasi successive: il primo lotto di 100.000 mq nel 17 Maggio del 2003 e il successivo lotto di 120.000 mq inaugurato il 24 Ottobre del 2009.
Quest'ultima integrazione, insieme all'installazione dell'Altana di osservazione, hanno reso l'OASI ”la Madonnina“ una delle zone umide più importanti del Piemonte (oltre 20 Ha.)"
(nota tratta dal sito ufficiale)
Gestita da un pugno di volontari (meglio...un gruppo di Amici) con pochi mezzi ma tantissima passione, competenza e inventiva, si trova sulle sponde del fiume Stura a Sant'Albano Stura, piccolo paese a 20 minuti di auto da casa mia, in direzione di Fossano.
Da ormai quasi tre anni sono tesserato e questo mi consente di potervi accedere in diversi momenti e a qualsiasi ora fa sì che possa avvalermi delle ore migliori per scattare, come albe o tardi pomeriggi.
Su 335 specie censite in provincia, 210 specie sono state censite all'oasi, 62% la check-list totale dell'area.
Gli svassi sono ospiti fissi e graditi dell'Oasi:
Aironi guardabuoi:
I cormorani non mi sono mai piaciuti tanto, sono soggetti che non attiravano il mio interesse, li trovavo "brutti" fotograficamente parlando, se a tutto ciò aggiungiamo che hanno delle distanze di fuga che ti demoralizzano, il quadro è completo.
Ma questa tarda mattinata di novembre mi ha fatto cambiare idea.
Un esemplare è uscito da dietro un isolotto e ha navigato placido a circa una decina di metri da me, e poi ha aperto le ali e si è involato. Ho potuto apprezzarne i colori del becco e degli occhi, e l'eleganza durante il decollo.
Nella stessa mattinata e dallo stesso capanno ho scattato una sequenza che mi ha emozionato, perchè non ero ancora riuscito a fotografare il tarabuso in "azione".
A parte il soggetto piuttosto elusivo e restio al volo, ho avuto comunque fortuna a riprendere questo breve volo, avvenuto all'improvviso, in una luce molto favorevole.
Il Campo di Girasoli.
All'interno dell'oasi un piccolo campo viene coltivato ogni anno a girasoli. I loro semi forniranno nutrimento invernale a piccoli uccelli quali cardellini, verdoni, cince, fringuelli, peppole, migliarini.
A volte i cormorani si avvicinano davvero molto:
La Torre di osservazione, frequentata soprattutto dai birdwatcher ai piani alti, e dai fotografi al piano terra.
Da qui si ha uno splendido colpo d'occhio sul panorama oltre a poter fotografare le sterne:
Vista invernale.
L'immancabile Martin:
Il Tarabusino, ospite fisso durante la bella stagione:
Non mancano gli anfibi:
L'airone rosso, sempre presente ogni anno:
E suo cugino:
Cure parentali:
Non mancano visitatori occasionali, come il fenicottero rosa:
La volpoca:
l'oca selvatica...
Il mestolone:
Tra gli abitanti dei canneti si sente spesso e si vede qualche volta, il cannareccione:
I Cavalieri d'Italia nidificano regolarmente:
Certo non tutti vanno d'amore e d'accordo e ogni tanto capitano baruffe incruente:
E non mancano le occasioni per qualche scatto ravvicinato:
Ci sarebbe da scrivere ancora per giorni e si scalfirebbe solo la superficie di questo ecosistema, qui mi fermo e ringrazio il Consiglio Direttivo per avermi supportato nella stesura di queste righe.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fino qui.
Bruno Mora
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15 Comments
Se per entrare non c'è bisogno di vestirsi da ninja e fare percorsi di guerra con sopra alle spalle uno zaino da 60 kg di equipaggiamento tattico potrei anche ricambiare le tue numerose e gradite visite in Bombardia
Viene seriamente voglia di farsi un giro.
Belli i tuoi scatti, molti dei quali si erano gia' apprezzati uno per volta.
sperando che si debba usare solo dei bazooka... o grossi calibri...
Mauro, la camminata dall'ingresso al capanno più lontano dura 15 minuti.
Gli altri capanni sono molto più vicini, il primo è a 10 metri dall'ingresso.
Oltretutto hanno impiantato quest'autunno il cosiddetto "giardino delle farfalle", una specie di giardinetto con piante che dovrebbero attirare varie specie di farfalle, staremo a vedere se nella bella stagione darà i suoi frutti.
Considerando che pare (pare) che da sabato scoppierà la primavera anche qui al nord ( ) quando suggeriresti di fare una visita (giorni, orari, stagioni)
Sono talmente tante le foto che trovo bellissime, che non ha senso nemmeno elencarle. Complimenti e basta.
Ma, almeno per quelle del tarabuso, lasciami dire che per averle fatte, venderei un ren... ehm, facciamo un tele, va...
Alcune foto emozionanti, come l'airone con la biscia, il tarabusino e come dice Paolo, tante altre.
Ciao
Silvio
Si possono fotografare le sterne al mattino, pomeriggio sono in controluce.
Aironi e garzette la sera tardi quando vengono a dormire nell'oasi, di rientro dalle loro occupazioni quotidiane.
Diciamo che esiste una varietà di capanni, alcuni meglio al mattino altri al pomeriggio, se si trascorre una giornata intera si passa dall'uno all'altro.
Io oggi ho fotografato i Cavalieri d'Italia che preparano il nido, al pomeriggio luce splendida. E in tarda mattinata un po' di sterne in volo.
Ricordo che l'oasi è aperta al pubblico sabato e festivi, dal mattino presto al tramonto, nei feriali è chiusa e accessibile solo a chi ha la chiave.
Aggiungo che nei weekend può essere "affollata", attenzione niente di paragonabile a Torrile o Sant'Alessio o Racconigi. Ma può capitare di avere la famigliola con la compattina che provoca trambusto. Per questo gli orsi come meche poco tollerano gli intrusi ci vanno in settimana o al sabato mattina presto.
Chi vuole maggiori ragguagli mi contatti in privato.
ciao Bruno,
mi puoi spiegare meglio dove si trova il posto se fosse possibile avere le coordinate gps ovviamente in pvt se non vuoi renderle pubbliche, altra cosa non ho ben capito l'ingresso è a pagamento?
Grazie mille buona giornata
Simone
Ciao, Simone, L'ingresso è libero il sabato e i festivi (aprono i volontari), paga solo chi ha la chiave che permette di entrare in qualunque giono della settimana (in questo caso entri e ti chiudi il cancello alle spalle).
ti mando mp, ma non ci sono segreti.