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Gli obiettivi hanno un colore "bello" o brutto"?
mar 11 2013 01:00 |
Spinoza
in Editoriali
Obiettivi Colore Colorimetria Profili
Un commento che si legge frequentemente sui forum è: "L'obiettivo xy mi piace però che colori orribili ha, non lo comprerei mai!"
Altri commenti simili sono sulla tridimensionalità conferita da alcuni obiettivi e non da altri, oppure ancora sulla plasticità di alcune ottiche vs. altre.
Sulla base della mia formazione scientifica, tutti questi commenti non possono che trovarmi in disaccordo.
Oggi vorrei parlarvi del primo commento e cioè del fatto che certi obiettivi creerebbero un colore "brutto", antiestetico, sgradevole, ecc. mentre altri produrrebbero un colore "bello"
In realtà gli obiettivi moderni hanno pochissima influenza sulla resa colorimetrica, soprattutto una volta che venga fatto il bilanciamento del bianco, cosa che dovrebbe essere di prassi per ogni fotografo con un minimo di conoscenza. Non sono necessari ritocchi su Photoshop per bilanciare manualmente i colori, cioè non è necessario nessun intervento in PS o LR per ottenere la parità colorimetrica tra diversi obiettivi.
Come vedremo i colori prodotti da diversi obiettivi hanno lo stesso bilanciamento reciproco e quindi bassissimi scostamenti colorimetrici gli uni con gli altri.
Lo spunto mi è venuto da un post apparso oggi su Nikonland in cui veniva criticato il nuovo Sigma 35mm HSM f/1.4 perchè, scriveva l'autore del post, pur avendo buone caratteristiche generali produce un brutto colore che costituiva motivo sufficiente per non comprarlo. Faccio notare che spesso (non so in questo caso) questi autori non possiedono neppure l'ottica che commentano, ma si basano su foto fatte da altri e viste qua e là sul web.
Dato che io possiedo l'obiettivo in questione oltre a moltissimi altri 35mm ho pensato di fare uno shootout.
Volendo produrre risultati rapidi mi sono limitato a 4 obiettivi:
Di seguito vedete la ColorChecker fotografata coi quattro obiettivi nell'ordine indicato sopra
Il procedimento è stato il seguente
- fotografare in RAW con la D800E la ColorChecher24 con ognuno di questi 4 obiettivi a f/2.8 con luce solare a circa 6000K (oggi c'era)
- importare le foto su LR, dove ho bilanciato il bianco sulla seconda tacca grigia più chiara e ho regolato la luminosità della stessa a un valore L*=84 per tutte le foto
- ho importato le foto su Colorthink dove ho estratto i valori colorimetrici Lab per ogni tacca
- ho fatto un confronto statistico doppio con riferimento costante il Nikkor 24-70mm, e cioè ho confrontato il 24-70mm col Nikkor 35/2, poi il 24-70mm col Samyang 35/1.4 e infine il 24-70 col Sigma 35/1.4
- le deviazioni colorimetriche sono state misurate come DE-2000
- i valori delle deviazioni si possono leggere sulle chart oppure anche dedurre in base al colore codificato.
Le immagini mostrano queste tabelle.
Risultati:
i risultati mostrano come previsto che le deviazioni sono assolutamente minime e in gran parte dovute allo spread aleatorio (o meglio "non controllabile") della prova (cioè facendola più volte viene sempre un po' diversa).
1. Confronto 24-70mm vs Sigma: le deviazioni sono incredibilmente piccole, col DeltaE medio del "best 90%" pari a 0.90 ossia non visibile neppure al miglior occhio umano con confronto DIRETTO sotto luce controllata.
Per analizzare il foglio del test dovrete cliccare per ingrandire l'immagine.
2. Confronto 24-70mm vs Nikkor 35/2 AIS. Qui il DeltaE medio del "Best 90%" è del 1.22, ossia ancora piccolissimo. Il valore peggiore in assoluto è del 3.52 sul Ciano. Ma notiamo le coordinate Lab: (55.5,-36.4,-30.6) vs (59.3,-37.8,-30.2), ossia la differenza sta tutta nelle luminosità e non nella gradazione del colore.
3. Confronto 24-70mm vs Samyang 35/1.4. Qui il DeltaE medio del "Best 90%" è 2,22 cioè leggermente più alto. La deviazione si ha ancora sul ciano. E' di 4.37, ma è ancora quasi tutta dovuta alla coordinata L*, cioè la luminosità.
CONCLUSIONI:
L'influenza degli obiettivi testati sul colore dell'immagine è trascurabile per tutti i campioni provati.
In particolare il Sigma 35mm HSM f/1.4 e il Nikkor 24-70mm f/2.8, provati entrambi a f/2.8 con lo zoom a 35mm, hanno dato risultati estremamente simili. Considerando l'imprecisione delle misure e del sistema possiamo dire che sono IDENTICI.
NOTE FINALI:
1. questo risultato è estendibile praticamente a tutti gli obiettivi moderni (diciamo degli ultimi 30 anni). Non ha senso parlare di "colore" bello o brutto degli obiettivi...perchè non sono diversi! sono uguali! Esistono effettivamente scostamenti cromatici che sono però simmetrici" e vengono eliminati con la corretta impostazione del Punto di Bianco. Queste differenze potevano essere visibili all'epoca delle diapositive, ma non lo erano sulle foto stampate in analogico, nè lo sono ora nel mondo digitale.
[da notare comunque che, anche nel caso delle dispositive dove poteva esistere un diverso bilanciamento del bianco tra un obiettivo e l'altro, l'adattamento cromatico dell'osservatore al bianco osservato si incaricava COMUNQUE di ridurre al minimo le differenza percepite purchè fossero lineari, come erano e sono]
2. Volendo migliorare ulteriormente lo scostamento relativo tra i vari colori si può produrre un profilo di input per ogni combinazione fotocamera+obiettivo. Ciò consente di eliminare anche i piccoli scostamenti residui. Questo potrebbe essere l'oggetto di un altro test.
UPDATE 22/03/2013
In seguito alla pubblicazione dell'articolo sono state sollevati alcuni dubbi sulla procedura seguita e in particolare su 3 punti:
Questa volta non ho usato la ColorChart24 ma il target di profilazione X-Rite a 343 patch che è stato progettato per MonacoProfiler, ovvero il migliore Programma di profilazionedi periferiche digitali disponibile (insieme al suo successore i1profiler). Questo particolare target è stato stampato con una Epson 7900 su carta lucida Epson Premium, generando un Gamut di 1,100,000 unità ovvero il più alto che io abbia mai visto in molti anni di professione.
In questo modo si superano le prime due obiezioni, e cioè si ha un target con numero di patch molto superiore e si sa con certezza che è stato progettato per raggiungere i settori più periferici del Gamut di qualsiasi stampante.
Una delle due foto eseguite è la seguente:
Per quanto riguarda la terza obiezione e cioè il tipo di illuminante usato, ho condotto i test questa volta sotto una luce artificiale, più precisamente quella di lampade alogene dicroiche (della mia camera da letto, quindi domestiche e non professionali e quindi di più comune reperibilità)
Ho costruito lo spettro di questa illuminazione con lo spettrofotometro Eye-One Pro e qui sotto potete vederlo insieme alle caratteristiche fondamentali di questa illuminazione (CRI=99%, 141 Lux, 2614 K)
Ho limitato il test a due obiettivi: il Sigma 35mm f/1.4 HSM e il Nikkor 24-70mm AF-S G
Ho fotografato il target a f/4 con entrambe le ottiche, poi ho importato i NEF su LR, ho equalizzato la luminosità e il WB sulla tacca bianca, portata a 80/80/80 RGB letti su LR.
Non ho pensato a eliminare la vignettatura residua, il che avrebbe ulteriormente ridotto le differenze finali, visto che le differenze DeltaE sono prodotte non solo da differenze di colore ma anche di luminosità.
Quindi ho esportato le due immagini e le ho importate su Colorthink. Qui ho letto 310 patch e non 343 perchè non riempivano una riga.
Qui si vedono i risultati (vi consiglio di cliccare se volete vedere i numeri)
NUOVI RISULTATI
I risultati sono eccellenti.
Il Best 90% ha un deltaE medio di 0.83, un massimo di 1.69 e una std dev di 0.35 e sarebbe stato ancora inferiore applicando l'eliminazione della vignettatura che cambia da ottica a ottica.
Le differenze tra le letture dei patch coi due obiettivi sono minime e imputabili a imprecisioni sperimentali.
L'ulteriore test condotto rafforza e conferma la tesi sostenuta e cioè che obiettivi moderni di diverse marche e di diverso tipo hanno effettivamente "colorazioni" diverse tra loro, ma che queste comportano una "traslazione" lineare nello spazio colorimetrico, sicchè, operando il bilanciamento del bianco nello stesso modo, le immagini che ne risultano sono identiche per quanto riguarda il colore in tutto il range di colori riprodotto.
Inoltre questo risultato si applica sia alla luce solare di 6000K sia alla luce incandescente di 2600K, e quindi sulla base di quanto sostenuto da Adobe, anche alle altre sorgenti luminose comunemente usate (vedi DNG profiler a doppio illuminante).
Naturalmente restano tutte le altre differenze, in termini di risoluzione, vignettatura, aberrazioni, qualità dello sfociato ecc ecc.
Ma il colore prodotto, dopo la correzione individuale del WB è lo stesso per tutti colori riproducibili a meno di differenze non apprezzabili dall'occhio umano.
Non ha quindi senso apprezzare un obiettivo più di un altro per quello che riguarda il Colore riprodotto.
Ringrazio gli amici che hanno richiesto ulteriori prove perchè ritengo siano state utili per eliminare eventuali limitazioni del primo test.
Si potrebbero condurre ulteriori test con altri tipi di sorgenti luminose, ma il risultato ottenuto con due sorgenti diverse è talmente congruo che personalmente non lo ritengo necessario.
Altri commenti simili sono sulla tridimensionalità conferita da alcuni obiettivi e non da altri, oppure ancora sulla plasticità di alcune ottiche vs. altre.
Sulla base della mia formazione scientifica, tutti questi commenti non possono che trovarmi in disaccordo.
Oggi vorrei parlarvi del primo commento e cioè del fatto che certi obiettivi creerebbero un colore "brutto", antiestetico, sgradevole, ecc. mentre altri produrrebbero un colore "bello"
In realtà gli obiettivi moderni hanno pochissima influenza sulla resa colorimetrica, soprattutto una volta che venga fatto il bilanciamento del bianco, cosa che dovrebbe essere di prassi per ogni fotografo con un minimo di conoscenza. Non sono necessari ritocchi su Photoshop per bilanciare manualmente i colori, cioè non è necessario nessun intervento in PS o LR per ottenere la parità colorimetrica tra diversi obiettivi.
Come vedremo i colori prodotti da diversi obiettivi hanno lo stesso bilanciamento reciproco e quindi bassissimi scostamenti colorimetrici gli uni con gli altri.
Lo spunto mi è venuto da un post apparso oggi su Nikonland in cui veniva criticato il nuovo Sigma 35mm HSM f/1.4 perchè, scriveva l'autore del post, pur avendo buone caratteristiche generali produce un brutto colore che costituiva motivo sufficiente per non comprarlo. Faccio notare che spesso (non so in questo caso) questi autori non possiedono neppure l'ottica che commentano, ma si basano su foto fatte da altri e viste qua e là sul web.
Dato che io possiedo l'obiettivo in questione oltre a moltissimi altri 35mm ho pensato di fare uno shootout.
Volendo produrre risultati rapidi mi sono limitato a 4 obiettivi:
- zoom Nikkor 24-70mm f/2.8
- Nikkor 35mm AIS f/2
- Samyang 35mm f/1.4
- Sigma 35mm HSM f/1.4
Di seguito vedete la ColorChecker fotografata coi quattro obiettivi nell'ordine indicato sopra
Il procedimento è stato il seguente
- fotografare in RAW con la D800E la ColorChecher24 con ognuno di questi 4 obiettivi a f/2.8 con luce solare a circa 6000K (oggi c'era)
- importare le foto su LR, dove ho bilanciato il bianco sulla seconda tacca grigia più chiara e ho regolato la luminosità della stessa a un valore L*=84 per tutte le foto
- ho importato le foto su Colorthink dove ho estratto i valori colorimetrici Lab per ogni tacca
- ho fatto un confronto statistico doppio con riferimento costante il Nikkor 24-70mm, e cioè ho confrontato il 24-70mm col Nikkor 35/2, poi il 24-70mm col Samyang 35/1.4 e infine il 24-70 col Sigma 35/1.4
- le deviazioni colorimetriche sono state misurate come DE-2000
- i valori delle deviazioni si possono leggere sulle chart oppure anche dedurre in base al colore codificato.
Le immagini mostrano queste tabelle.
Risultati:
i risultati mostrano come previsto che le deviazioni sono assolutamente minime e in gran parte dovute allo spread aleatorio (o meglio "non controllabile") della prova (cioè facendola più volte viene sempre un po' diversa).
1. Confronto 24-70mm vs Sigma: le deviazioni sono incredibilmente piccole, col DeltaE medio del "best 90%" pari a 0.90 ossia non visibile neppure al miglior occhio umano con confronto DIRETTO sotto luce controllata.
Per analizzare il foglio del test dovrete cliccare per ingrandire l'immagine.
2. Confronto 24-70mm vs Nikkor 35/2 AIS. Qui il DeltaE medio del "Best 90%" è del 1.22, ossia ancora piccolissimo. Il valore peggiore in assoluto è del 3.52 sul Ciano. Ma notiamo le coordinate Lab: (55.5,-36.4,-30.6) vs (59.3,-37.8,-30.2), ossia la differenza sta tutta nelle luminosità e non nella gradazione del colore.
3. Confronto 24-70mm vs Samyang 35/1.4. Qui il DeltaE medio del "Best 90%" è 2,22 cioè leggermente più alto. La deviazione si ha ancora sul ciano. E' di 4.37, ma è ancora quasi tutta dovuta alla coordinata L*, cioè la luminosità.
CONCLUSIONI:
L'influenza degli obiettivi testati sul colore dell'immagine è trascurabile per tutti i campioni provati.
In particolare il Sigma 35mm HSM f/1.4 e il Nikkor 24-70mm f/2.8, provati entrambi a f/2.8 con lo zoom a 35mm, hanno dato risultati estremamente simili. Considerando l'imprecisione delle misure e del sistema possiamo dire che sono IDENTICI.
NOTE FINALI:
1. questo risultato è estendibile praticamente a tutti gli obiettivi moderni (diciamo degli ultimi 30 anni). Non ha senso parlare di "colore" bello o brutto degli obiettivi...perchè non sono diversi! sono uguali! Esistono effettivamente scostamenti cromatici che sono però simmetrici" e vengono eliminati con la corretta impostazione del Punto di Bianco. Queste differenze potevano essere visibili all'epoca delle diapositive, ma non lo erano sulle foto stampate in analogico, nè lo sono ora nel mondo digitale.
[da notare comunque che, anche nel caso delle dispositive dove poteva esistere un diverso bilanciamento del bianco tra un obiettivo e l'altro, l'adattamento cromatico dell'osservatore al bianco osservato si incaricava COMUNQUE di ridurre al minimo le differenza percepite purchè fossero lineari, come erano e sono]
2. Volendo migliorare ulteriormente lo scostamento relativo tra i vari colori si può produrre un profilo di input per ogni combinazione fotocamera+obiettivo. Ciò consente di eliminare anche i piccoli scostamenti residui. Questo potrebbe essere l'oggetto di un altro test.
UPDATE 22/03/2013
In seguito alla pubblicazione dell'articolo sono state sollevati alcuni dubbi sulla procedura seguita e in particolare su 3 punti:
- L'uso della CC24 (ColoChart) che è limitata a 24 colori
- La distribuzione dei colori della CC24 che non si spingerebbe verso i limiti del gamut rappresentabile da un sensore
- Il fatto che il test fosse stato condotto solo con un tipo di illuminazione limita la validità dei risultati a quella illuminazione.
Questa volta non ho usato la ColorChart24 ma il target di profilazione X-Rite a 343 patch che è stato progettato per MonacoProfiler, ovvero il migliore Programma di profilazionedi periferiche digitali disponibile (insieme al suo successore i1profiler). Questo particolare target è stato stampato con una Epson 7900 su carta lucida Epson Premium, generando un Gamut di 1,100,000 unità ovvero il più alto che io abbia mai visto in molti anni di professione.
In questo modo si superano le prime due obiezioni, e cioè si ha un target con numero di patch molto superiore e si sa con certezza che è stato progettato per raggiungere i settori più periferici del Gamut di qualsiasi stampante.
Una delle due foto eseguite è la seguente:
Per quanto riguarda la terza obiezione e cioè il tipo di illuminante usato, ho condotto i test questa volta sotto una luce artificiale, più precisamente quella di lampade alogene dicroiche (della mia camera da letto, quindi domestiche e non professionali e quindi di più comune reperibilità)
Ho costruito lo spettro di questa illuminazione con lo spettrofotometro Eye-One Pro e qui sotto potete vederlo insieme alle caratteristiche fondamentali di questa illuminazione (CRI=99%, 141 Lux, 2614 K)
Ho limitato il test a due obiettivi: il Sigma 35mm f/1.4 HSM e il Nikkor 24-70mm AF-S G
Ho fotografato il target a f/4 con entrambe le ottiche, poi ho importato i NEF su LR, ho equalizzato la luminosità e il WB sulla tacca bianca, portata a 80/80/80 RGB letti su LR.
Non ho pensato a eliminare la vignettatura residua, il che avrebbe ulteriormente ridotto le differenze finali, visto che le differenze DeltaE sono prodotte non solo da differenze di colore ma anche di luminosità.
Quindi ho esportato le due immagini e le ho importate su Colorthink. Qui ho letto 310 patch e non 343 perchè non riempivano una riga.
Qui si vedono i risultati (vi consiglio di cliccare se volete vedere i numeri)
NUOVI RISULTATI
I risultati sono eccellenti.
Il Best 90% ha un deltaE medio di 0.83, un massimo di 1.69 e una std dev di 0.35 e sarebbe stato ancora inferiore applicando l'eliminazione della vignettatura che cambia da ottica a ottica.
Le differenze tra le letture dei patch coi due obiettivi sono minime e imputabili a imprecisioni sperimentali.
L'ulteriore test condotto rafforza e conferma la tesi sostenuta e cioè che obiettivi moderni di diverse marche e di diverso tipo hanno effettivamente "colorazioni" diverse tra loro, ma che queste comportano una "traslazione" lineare nello spazio colorimetrico, sicchè, operando il bilanciamento del bianco nello stesso modo, le immagini che ne risultano sono identiche per quanto riguarda il colore in tutto il range di colori riprodotto.
Inoltre questo risultato si applica sia alla luce solare di 6000K sia alla luce incandescente di 2600K, e quindi sulla base di quanto sostenuto da Adobe, anche alle altre sorgenti luminose comunemente usate (vedi DNG profiler a doppio illuminante).
Naturalmente restano tutte le altre differenze, in termini di risoluzione, vignettatura, aberrazioni, qualità dello sfociato ecc ecc.
Ma il colore prodotto, dopo la correzione individuale del WB è lo stesso per tutti colori riproducibili a meno di differenze non apprezzabili dall'occhio umano.
Non ha quindi senso apprezzare un obiettivo più di un altro per quello che riguarda il Colore riprodotto.
Ringrazio gli amici che hanno richiesto ulteriori prove perchè ritengo siano state utili per eliminare eventuali limitazioni del primo test.
Si potrebbero condurre ulteriori test con altri tipi di sorgenti luminose, ma il risultato ottenuto con due sorgenti diverse è talmente congruo che personalmente non lo ritengo necessario.
Test:
Yes
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40 Comments
Concordo certamente sia con le tue tesi che con il brillante metodo che hai usato per dimostrarle ma vorrei enfatizzare un punto che tu hai semplicemente accennato ma che forse sfugge ai più.
Salvo scattare in jpg con profilo possibilmente "neutral" e wb fisso, l'influenza dello sviluppo e in particolare del bilanciamento del bianco, specie lato "tint" sono i responsabili della resa delle nostre fotografie, particolarmente sul lato colore ma anche negli altri parametri (in alcuni test online oramai si legge : distorsione e vignettatura sono elevate ma tanto vengono corrette in-camera e noi non ce ne accorgiamo )
Non parliamo poi se tocchiamo la vividezza, se applichiamo dei profili di correzione o se modifichiamo le curve di contrasto.
Come dire che se gli obiettivi escono dal laboratorio per essere il più possibile neutri e corretti - in barba alle superstizioni di cui leggiamo sui forum - poi ogni "artista" ci mette del suo per stravolgere il risultato.
E' bello che sia così, in barba alla possibilità di profilare ogni singolo obiettivo/sensore per omologarli tutti tra loro come i cibi per gli astronauti
Quindi una foto fatta con il 18-105 vr, quindi lente scarsa e priva di carattere, comparata con una (ovviamente identica ) fatta con il 105 f2 DC, lente di elevata qualità, produrranno colori sostanzialmente identitici ?
L'elaborazione dell'immagine che è oggi possibile grazie al "digitale" rende infinite le possibilità di ogni fotografo artista., ma come detto, usando diversi obiettivi si parte comunque da una base comune e costante.
Per essere sicuri andrebbe fatta la prova, ma sulla base della mia esperienza direi che non troveresti DeltaE-2000 medi superiori a 1-2 con quasi assoluta certezza.
Ma proprio per questo ha perfettamente senso e ti ringrazio. Spero serva a convincere gli scettici.
VI racconto un aneddoto di ieri. Per chi non lo sapesse io sono un pessimo "sviluppatore".
Stavo appunto "sviluppando" un cigno reale, animale notoriamente bianco e tale appariva l'anteprima del RAW. Dopo un po' ho finito, creato un jpeg e l'ho confrontato col raw, accorgendomi di aver creato un cigno BLU.
Praticamente i miei occhi si erano abituati al nuovo cigno e avevano preso per bianco qualcosa che non era piu',e l'errore e' stato evidente solo confrontando con l'originale che era senz'altro piu' bianco.
Complimenti per la chiarezza espositiva e la sintesi (che reputo fondamentale).
Sapessi quante volte mi succede. Di norma do tempo ai miei occhi e alla mia mente di "ricalibrare" il wb e poi torno a lavorarci. Devo dire che alcune volte l'idea di avere un riferimento appresso da fotografare non mi dispiace affatto... :-D
Ciao.
Raffaele
Il primo é che non sono molto convinto della scelta della CC a 24 tacche come metro di paragone, perché i colori sono molto pochi, non vanno a coprire gli estremi del gamut e soprattutto sono tutte riflessioni di superfici opache.
Vengono cioé trascurati una serie di tinte che sul campo "fanno la differenza", o possono farla.
Ombre profonde, luci (inteso come fonti luminose, cielo su tutti) e la resa degli spettri incompleti.
Il secondo é che cambiare il WB (ed altri parametri quale la luminositá) usando lo stesso software di sviluppo a mio parere interferisce non poco sulle conclusioni.
Il fatto stesso che ci siano dei Bianchi diversi con la stessa inquadratura, a paritá di tutto il resto, significa che l'obbiettivo interferisce, eccome...
Detto questo, ringrazio Spinoza per le sue misurazioni "sul campo" che spazzano via qualsiasi sentito dire.
Perché fondamentalmente sono d'accordo con lui nelle conclusioni...
Solo vorrei far notare queste incongruenze, perché alla fin fine le differenze corrette in automatico nel test contribuiscono non poco al carattere di una lente.
A cui si somma la differenza di contrasto (visibilissina ad esempio nei test che confrontano la resa dei professionali moderi di casa Nikon con gli stessi della passata generazione), che non passa inosservata.
Non é (solo) differenza di colori, ma non credo siamo tutti ammattiti quando vediamo con i nostri occhi due rese differenti nella stessa foto fatta con un 24-70 o un 28-70, e basiamo le scelte e le preferenze su quella.
Pur continuando a limitarsi alla sola CC, mi piacerebbe vedere le differenze tra foto identiche fatte con diverse lenti bloccando il WB on camera e non variando contrasto e luminositá, ad esempio.
Poi sono convintissimo anche io che posso rendere tutti gli obbiettivi nello stesso modo (lo faccio abitualmente ogni volta che costruisco un profilo ad hoc per una sessione ed una data lente), ma che prima di qualsiasi correzione il mio 50mm sia neutro, il mio 105 DC tiri un po' sul verdino ed il 150 Sigma sul cyan... non é un sentito dire.
a_
Dove sta il punto di contatto ?
Nella mia D2x e nella mia prima D3 che non ho mai calibrato
Resta il fatto che quei colori non son né belli né brutti ma soggettivi e dipendono da tanti fattori, non ultimo le variazioni nella ricetta di composizione del vetro e nella deviazione tra i vari lotti di produzione.
Ma è dalla fine degli anni '60 che non vengono introdotte dominanti colorate per compensare difetti ... del sensore analogico
Adesso tutte queste cose le si fanno e verificano via software.
Io sui colori non faccio testo, ma che il 150mm Sigma tirasse su tonalità calde era un'impressione che aveva colto pure me ...
Ciao,
A.
Di conseguenza non esistono obiettivi che fanno colori belli e altri che fanno colori brutti.
PS La necessità di impostare ogni volta il WB corretto non è un "trucco" ma una prassi del fotografo coscienzioso. Di conseguenza e INVOLONTARIAMENTE questo trae anche la parificazione di tutti i colori tra diversi obiettivi che nella foto digitale con WB impostato, si dimostrano uguali per quanto riguarda il colore (non certo per tutto il resto).
24-70mm...............5950K / Tint +4/ Exp +0.80
35/2 Nikkor............6050K / Tint+5 / Exp +0.85
35 Samyang..........5700K / Tint +5 / Exp +1.0
35 Sigma...............6000K / Tint +3 / Exp +0.72
Perché hai tagliato il 90% del commento!
C'erano un paio di frasi che volevo proprio dicessi tu...
Resta il fatto che sono sostanzialmente d'accordo con te: la mia non voleva essere assolutamente una critica al tuo articolo.
Ma io sono piú "sognatore" di quanto lo sia tu (molto poco, in veritá ).
Ed amo il "carattere" di un obbiettivo molto piú delle sue caratteristiche oggetive.
...Salvo usare piú che altro alcune lenti per la loro flessibilitá e comoditá.
Ma il giorno che non saró piú in grado di sognare, ed apprezzare il 105mm f2 DC... Cambieró hobby.
a_
P.S., perché oggi sono cattivo: i colori dello shift del 105/2DC e del Sigma li ho tirati a caso.
Parliamo di 0.3EV, che é un errore "normale" per qualsiasi fotografo navigato.
La cosa maggiormente degna di nota a mio parere é che l'esposimetro delle Nikon é tarato per dare immagini leggermente sotto esposte e quindi piú "sature".
O meglio: l'accoppiata esposimetro/Lightroom4 dá questo risultato.
Non era solo una mia impressione, quindi.
a_
Per la verità, Spinoza, avendo tu in tutti gli obiettivi sottoposti a prova regolato il WB nelle due componenti Kelvin e Tint, di colori ne hai calibrato non uno, ma quattro: Rosso>Ciano (Kelvin) e Verde>Magenta (Tint). E se consideri che il rosso è Y-M e il verde Y-C, in pratica li hai variati tutti...
A riprova del fatto che gli obiettivi da te provati hanno davvero comportamenti cromaticamente differenti, che si traducono in diverse dominanti di colore.
Dominanti azzerabili, perlappunto, coi due cursori Kelvin e Tint (WB); non diversamente da quanto si faceva con la testa-colori dell'ingranditore mediante i filtri dicroici (Y,M,C ovvero R,G,B a seconda che si operasse in sintesi sottrattiva o additiva).
Il fatto che un obiettivo sia bianchino, verdino o giallino a me francamente non dà nessuna emozione, perchè questi shift necessariamente si perdono appena premi il bottone WB. La risoluzione elevata agli angoli invece mi emoziona, così come lo sfocato del "nostro" 105DC...come vedi ognuno ha le sue "paranoie". Ciao.
@Gianni, sono d'accordo col tuo commento, escluso in un punto: lo spostamento cromatico che si ha toccando il K o il Tint è in ogni caso tridimensionale nello spazio ideale CIE XYZ. Il fatto di toccare solo K o solo Tint è solo una convenzione di questo spazio in particolare, ma in sè non ha significato fisico. Se tocchi K o Tint, ti sei comunque spostato sulle 3 dimensioni XYZ. La cosa fondamentale è che la "dominante" a cui ti riferisci è la stessa per tutti i colori e quindi si elimina per tutti i colori allo stesso modo, con un'unica "traslazione"
Non ho modo di contraddirlo sul metodo utilizzato,anche se quello che dicono
andre_ :
"Avevo letto un confronto simile in un altro sito, e mi continuano a rimanere gli stessi dubbi:
Il primo é che non sono molto convinto della scelta della CC a 24 tacche come metro di paragone, perché i colori sono molto pochi, non vanno a coprire gli estremi del gamut e soprattutto sono tutte riflessioni di superfici opache.
Vengono cioé trascurati una serie di tinte che sul campo "fanno la differenza", o possono farla.
Ombre profonde, luci (inteso come fonti luminose, cielo su tutti) e la resa degli spettri incompleti."
e giannizadra
"Per la verità, Spinoza, avendo tu in tutti gli obiettivi sottoposti a prova regolato il WB nelle due componenti Kelvin e Tint, di colori ne hai calibrato non uno, ma quattro: Rosso>Ciano (Kelvin) e Verde>Magenta (Tint). E se consideri che il rosso è Y-M e il verde Y-C, in pratica li hai variati tutti... "
andrebbe approfondito ,ma faccio una domanda semplice e forse banale:
se monto il 180 f2.8 e scatto a f8,dopo eseguo la stessa fotografia con il 120-400 alla stessa focale e con lo stesso diaframma vedo delle differenze ,la macchina è impostata nello stesso modo....perchè?
Parliamo ora delle classiche critiche che ricevo.. in questo caso delle foto che si vedono in redazionali su nikonland,bene mi chiedo cosa servono le foto allegate se poi ogni volta ci si becca del "non possiedi l'obiettivo ergo non puoi giudicare la resa" .."parli per sentito dire" ..allora che diavolo le allegate a fare le foto ?
Un'altra domanda: Ammesso che le differenze di colori siano poche (mi rimangono dei dubbi come scritto sopra) anche le differenze di resa dello sfocato,microcontrasto e contrasto? E quanto questi parametri influenzano la resa globale dell'immagine finale? A mio avviso molto e su quello si basano i miei acquisti.
Si possono fare prove scientifiche per questi tre parametri?
Io continuo a vedere differenze tra le ottiche quando le sostituisco sulla stessa camera,scattando con gli stessi parametri perchè?
Concludo dicendo che ,stando a questo test (che non posso confutare non avendo nozioni se non fisica "ottica" ) solo i colori prodotti dalle ottiche sono molti simili tra loro,ma della resa globale non si parla. Ed è quello che il mio occhio vede,poi li posso chiamare colori (sbagliando) anzichè resa globale... il tuto per scegliere quella che più mi aggrada,dire che non esistono differenze TOTALI è una cosa che va dimostrata.
Se usi il WB-Auto (o meglio, se varî il Wb ad ogni foto nel software di sviluppo, che é molto piú preciso), non hai differenze come dice Spinoza.
In ogni caso si tratta di cambiamenti "standard", tranquillamente alla portata di chiunque.
No, qui si parla solo di colore, e parlzialmente di contrasto globale.
Sfocato e µcontrasto sono assolutamente partimonio di ogni singola lente.
No, ho reso il sensore in grado di riprodurre nella maniera migliore una lente (quella usata per costruire il profilo) che io decido essere "neutra".
Facendo un profilo differente per ogni lente, mantenendo perfettamente costante l'illuminazione del set, uniformo completamente la resa colorimentrica di lenti differenti.
Indispensabile quando si fanno riproduzioni, o si vouole la stessa identica resa (colorimetrica, ripeto) di lenti diverse in una sessione in un set.
a_
a_
Ciao
Dire che tutti gli obiettivi possono essere "normalizzati" ,come ho letto altrove (non qui) e quindi le differenze annullate è utopia ,quando sostengo di preferire gli zeiss,sbaglio forse a dire "colori" perchè andando a bilanciare il WB otterrei gli stessi o quasi risultati ,ma in generale le differenze sono molto evidenti ed in fondo l'occhio fa fatica a distinguere con precisione tutti questi elementi che caratterizzano un'immagine raggruppando in poche categorie.
ps: l'auto wb non mi ha mai annullato le differenze di colore tra ottiche molto diverse (avevo uno zeiss 85),posso chiederti il motivo? (curiosità più che altro) , forse via software !?
Per Spinoza: Come scrivevo,mi mancano le basi per poter confutare le tue prove e le ho lette con molto piacere,l'errore è stato mio nel sottolineare la differenza di "colore" tra le ottiche,vorrei però per puro spirito scientifico sapere qualcosa di più riguardo le "critiche" sollevate sul metodo da andre_
Quanto all'amico Gianni ho già risposto sopra.
Il primo é che non sono molto convinto della scelta della CC a 24 tacche come metro di paragone, perché i colori sono molto pochi, non vanno a coprire gli estremi del gamut e soprattutto sono tutte riflessioni di superfici opache.
Vengono cioé trascurati una serie di tinte che sul campo "fanno la differenza", o possono farla.
Ombre profonde, luci (inteso come fonti luminose, cielo su tutti) e la resa degli spettri incompleti.
Il secondo é che cambiare il WB (ed altri parametri quale la luminositá) usando lo stesso software di sviluppo a mio parere interferisce non poco sulle conclusioni.
Il fatto stesso che ci siano dei Bianchi diversi con la stessa inquadratura, a paritá di tutto il resto, significa che l'obbiettivo interferisce, eccome."
Ma trovo ottimo fare dei test come hai fatto tu,benvengano!
x andre_ : se l'ottica viene profilata sotto una illuminazione precisa,quando la cambio i risultati saranno sballati o sbaglio? Che senso avrebbe profilarla a mezzogiorno del 15 luglio se poi utilizzo lo stesso profilo per le 5 del pomeriggio di domenica 4 dicembre,avrei bisogno di infiniti profili?
Tutto si riduce all'ultima risposta che ho dato a Vetrofragile, soprattutto nella prima parte riguardo al WB.
Cosa peraltro giá chiarita nell'articolo di Spinoza fin dall'inizio. Le mie erano proprio considerazioni, non critiche.
a_