Vai al contenuto


Benvenuti su Nikonland Questo sito è indipendente, è autofinanziato, non promuove e non raccoglie pubblicità. Non è collegato con Nikon, Nital o le loro sussidiarie

Nikonland non è una rivista periodica e non è quindi sottoposta alla normativa vigente 

 

* * * * *

Di notte...

macro notte rospo smeraldino

Resoconto di una "notte macro", con due amici naturalisti "da campo", quel tipo speciale di persone che amano la natura sul serio.
Questi amici mi chiamano ogni tanto se pensano che ci sia qualcosa mi interessa. Questa era la volta del rospo smeraldino. Un piccolo, simpatico anfibio, che è anche una specie protetta.
"Notte macro", con due amici naturalisti "da campo", quel tipo speciale di persone che amano la natura sul serio.
Si tratta di appassionati che fanno un lavoro "normale" ma nel contempo hanno una conoscenza minuziosa del territorio e di chi ci vive (animale e vegetale), è gente che collabora con Università ed altri enti per atlanti, censimenti, segnalazioni e così via, il loro lavoro è volontario, poco conosciuto ma preziosissimo.
Questa premessa è sia un ringraziamento a queste persone che un modo per far capire il retroscena.

Sapendo della mia passione per la fotografia naturalistica, questi amici mi chiamano ogni tanto se pensano che ci sia qualcosa mi interessa. Quella volta si andava in una zona in cui avevano individuato dei siti di riproduzione del rospo smeraldino, un piccolo, simpatico anfibio una specie protetta.

Location: Valle dell'Olona. Dopo giri esplorativi in altri due siti che hanno dato poco causa essiccamento da caldo estremo degli ultimi giorni arriviamo ad un laghetto vicino ad un impianto di fitodepurazione asciutto.
Lungo un lato del laghetto c'è uno stretto sterrato parallelo alla riva.
Difficoltà: prima difficoltà è che i rospi si muovono di notte e fotografare in una zona non illuminata senza potenti fari che disturberebbero eccessivamente e farebbero anche scappare i soggetti non è così semplice, almeno per me. La soluzione è stata quella di girare con due lampade: una abbastanza fioca per individuare i soggetti senza allarmarli, una volta trovato mi sistemavo, mettevo a fuoco e poi il compare accendeva una torcia direzionale più potente per illuminare bene ed io scattavo col flash. Di notte rane e rospi sono molto attivi per cui fuggono subito. Occorre prontezza e si sprecano molti scatti. A dire il vero c'è chi li stanca (essendo animali a sangue freddo si fa in fretta) poi li prende e li posiziona, ma a me non va perchè o ci si bagna prima le mani con molta acqua o a mani nude il grasso della nostra pelle rischia di ledere il loro sottile rivestimento di muco creando una possibilità di infezioni da funghi.
Seconda, le foto migliori si fanno ad altezza del soggetto... avete idea di quanto è alto un rospo?Il cavalletto usato come tale è spesso inutile anche tutto aperto, io lo usavo sdraiandomi a terra col tele appoggiato ad una delle gambe del treppiede aperto quasi a 180 gradi per avere un minimo di stabilità.
Terza, se avete letto quanto ho scritto sopra: laghetto, stagni e fitodepurazione, ossia acqua ferma di notte, avrete capito che equivale a milioni di zanzare felici che non volevano credere a tanta abbondanza di sangue... gli abiti cosparsi di biokill hanno fatto qualcosa, ma non vi sto a dire quante bozze ho sulle mani. L'Autan era un'aperitivo.

Risultati?
Da subito abbiamo incontrato centinaia di rospetti smeraldini appena metamorfosati (passati da girino ad adulto) grandi quanto l'unghia di un dito mignolo o forse meno, che ci saltavano via letteralmente da sotto le scarpe (la lampada a bassa intensità ci ha permesso di non schiacciarne nessuno) nel prato era troppo difficile ottenere un'immagine pulita per via della loro piccolezza e irrequietezza.
Foto realizzate con Nikon D800 per lo più a 1600 ISO e 1/250s con 200mm f4 micro AfD e 400mm f 5.6 Sigma Apo Macro. Uso improprio di cavalletto Gitzo e testa a sfera Linhof.

Questa foto non è un gran che, ma serve per dare l'idea delle dimensioni dei neo-metamorfosati (dei rospetti, insomma).
Immagine Allegata: smeraldino1.jpg

Sono davvero piccoli!

Immagine Allegata: smeraldino2.jpg

Invece sullo sterrato ne sono venute di simpatiche: Questo piccoletto credeva di essere mimetizzato perchè si era ricoperto di sabbia, così restava lì immobile e fiducioso.

Immagine Allegata: smeraldino5.jpg

un altro che credeva di essere invisibile:

Immagine Allegata: smeraldino4.jpg

uno più vivace:

Immagine Allegata: smeraldino3.jpg

Più tardi (dopo le 22.30) abbiamo incontrato gli adulti che si sono concessi per delle riprese sia sullo sterrato che in un contesto più ambientato.
Un adulto è lungo dai 5 ai 7cm.

Immagine Allegata: smeraldino6.jpg

Immagine Allegata: smeraldino7.jpg

Ambientato.

Immagine Allegata: smeraldino8.jpg

Sono state tre ore di sangue sudore e polvere, ma anche tre ore di gran divertimento con gente che condivide la mia passione e il raggiungimento un obiettivo (portare a casa immagini di un soggetto nuovo per me).
Naturalmente un grande GRAZIE ai miei compagni di avventura, Andrea e Giusto.

Silvio Renesto


1 Comments

Silvio, le foto sono belle, ma quello che mi piace più di tutto di questo articolo è quello che trasmette il testo; la voglia, la pazienza, la fatica, l'impegno, le difficoltà, insomma, la passione per la natura, tua e dei tuoi amici.
Un 'bravi' e un grazie per aver condiviso ve lo meritate tutti e tre.

0 user(s) are online (in the past 15 minutes)

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi