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Nikon 200-400 mm F4 VR : l'eclettico (test/prova)
lug 21 2007 18:19 |
Lieve
in Obiettivi
A 200 mm.
A 360 mm
A 400 mm
A 560 mm (con TC-14)
A 650 mm (con TC-17)
E ancora a 200 mm :
per poi tornare a 400 mm :
E a 200 mm .... :
e a 450/5.6 (con TC:14) :
Vi é venuto il mal di testa ?
Dietro un vetro, a meno di 2 metgri di distanza ...
Figuratevi a me !
E' realmente un obiettivo dall'alto potenziale ma difficile da dominare. Con una netta differenza di resa tra la minima e la massima distanza di messa a fuoco ...
Ma procediamo con ordine.
L'obiettivo in prova non é il primo di questo range focale per Nikon.
Infatti, nel febbraio 1984, Nikon presentò uno straordinario 200-400 F4 ED mnual focus da accoppiare alla F3.
Con un peso piuma di 3,65 chilogrammi risultava molto più maneggevole del 400/2.8 AIs (oltre 5 chili), un attacco per treppiedi facilmente rotabile di grandissima robustezza lo rendeva però adattissimo anche ad usi in appostamento.
La messa a fuoco minima era di 4 metri e come si diceva, l'azionamento dello zoom a pompa.
Le tacche sul barilotto ripostavano le focali 200, 250, 300, 350 e 400 mm.
FIltro anteriore da 122 mm (!).
Reggeva bene la duplicazione con TC-14B (280-560 F5.6).
Costruito in pochi esemplari, pur con un costo improponibile, fu la gioia di fotografi sportivi e naturalisti ma uscì di produzione nel 1988 senza essere sostuituito da analogo dispositivo AF.
La numerazione iniziava dalla matricola n. 182121.
Finora non ho mai visto uno zoom di questi in circolazione ...
Solo nell'autunno 2003 Nikon decise di proporre un sostituto dotato delle migliori caratteristiche disponibili oggi :
peso limitato a 3,2 chilogrammi, schema a 17 lenti di cui 4 in vetro ED.
Cassettino filtri standard da 52 mm in posizione posteriore (come per gli altri superteleobiettivi di fascia pro), compatibilità con i telemoltiplicatori di classe AF-S (TC14E e TC-20E).
Sistema di funzionamento dello zoom a due ghiere (per me il più affidabile) e memoria di messa a fuoco.
Lo schema di messa a fuoco interno ne mantiene la lunghezza costante mentre la minima distanza di messa a fuoco é stata abilmente limitata a meno di 2 metri.
Diaframma a 9 lamelle per uno sfuocato naturale.
La bottoniera del 200-400. Notare i comandi del Memory Set, dispositivo che consente di pre-memorizzare fino a 4 punti di messa a fuoco richiamabili con un semplice tocco.
Vista d'insieme d'eccezione con il 200-400 tra il 300/2.8 AF-S Mk I e il 200/2 VR.
Milano, d'inverno, D2x ad ISO 800 :Le sue caratteristiche lo hanno reso il beniamino tra i fotografi naturalistici che in molti casi lo hanno preso per sostituire i meno flessibili 500/4 e 400/2.8.
perché permette di fare scatti in tutte le circostanze, infischiandosene come la nostra spatola fotografata qui sopra, delle condizioni :
nonostante il costo (circa 7.000 euro, a mio avviso abbastanza ingiustificato se non dalla scarsa tirautra), non lo renda certo un pezzo popolare.
In questa ripresa della casa di un'accaldata cicogna sul campanile della chiesa di San Alessio (PV), oltre al dettaglio generale si può osservare, piccolo, piccolissimo, a destra, il consorte in placido volo .... :
Mano libera, 400 mm a tutta apertura, 1/30'' di secondo ...
Sfuocato :Conclusioni, in attesa di avere altre foto.
PRO
Costruzione : Obiettivo di straordinaria fattura secondo la migliore tradizione Nikon.
Prestazioni : Incorpora tutte le attuali tecnologie Nikon (motore AF-S, VR, sezioni in carbonio, vetri ED)
Resa : eccellente resa a tutte le focali anche in abbinamento ai teleconverte TC-14 e TC-17
Flessibilit? : grazie alla escursione focale 2x, la possibilità di arrivare a 400 mm ed oltre, la stabilizzazione, é (quasi) possibile utilizzarlo come unico obiettivo. Alcuni scatti sarebbero del tutto impensabili con altre ottiche.
Dotazione : la sacca CL-M1 consente un agevolo trasporto a tracolla anche con una D2 montata e un monopiedi agganciato all'esterno (il costo come optional é però improponibile ...).
CONTRO
Peso, ingombro, bilanciamento. Sebbene più leggero di un 400/2.8, l'obiettivo é comunque molto pesante (oltre 3 chili) e la lunghezza complessiva e il bilanciamento lo rendono difficile da usare a mano libera, pratica impossibile per un lungo periodo di tempo. E' necessario avere sempre con se un buon monopiede o un adeguato treppiede.
Resa. La resa é spettacolare a 200 mm (non così inferiore al quella del 200/2) e si mantiene tale da tutta apertura a tutti i diaframma. Tuttavia stiamo sempre parlando di un obiettivo che arriva fino a 400 mm. A 400 mm é necessario essere cauti, anche se la stabilizzazione aiuta bisogna ricorrere comunque a tempi più brevi o appoggiarsi bene. Comunque la resa e il dettaglio a 400 mm sono inferiori a quelli ottenibili a 200 mm
Uso con i moltiplicatori di focale.
Ho potuto usare sia il TC-14E II che il TC-17E II. In entrambi i casi si ottengono foto notevoli a condizione di usare il monopiede. Con il TC-14 la velocità di messa af uoco cala leggermente rispetto a quella dell'obiettivo liscio. Con il TC-17 in pieno sole invece il calo di prestazioni é notevole, secondo me il 300/4 AF-S si comporta meglio con il TC-17 !
Comunque l'apertura massima scende ad F 6.7 e si deve considerare la pratica solo d'emergenza (parliamo comunque di un affare che arriva a 680 mm !).
Complessivamente mi pare che la velocità di messa a fuoco con e senza duplicatori non sia all'altezza dei vari 300/2.8, 400/2.8 e 200/2. Io la metto sullo stesso piano di quella del 70-200/2.8 VR.
CONCLUDENDO
Si tratta indubbiamente di un obiettivo eccellente sia per costruzione che per durabilità, resa e flessibilità d'impiego.
Tra le caratteristiche più rilevanti c'é proprio la flessibilità. E' un obiettivo che consente al professionista di ottenere sempre ottimi scatti in condizioni di impiego le più disparate e con un impegno logistico tutto sommato limitato, rispetto a colossi come il 400/2.8 o il 600/4.
Tuttavia io non lo vedo superiore agli eccellenti superteleobiettivi Nikon, a cominciare dal 300/2.8 per arrivare ai più spinti ed impegnativi 400 e 600.
Certo a 200 mm é eccezionale e in generale ha una grana sottile e raffinata come solo le ottiche Nikon più recenti possono essere ma io sono convinto che la nuova generazione di 400-500-600 mm Nikon (con rivestimento ai nanocristalli, vetri super-ED e VR) ristabiliranno la giusta distanza operativa, fatte salve le considerazioni di flessibilità anzidette.
Proprio per questo motivo vedo ingiustificato il prezzo salatissimo di quasi 8.000 euro preteso per questo obiettivo, peraltro introvabile sull'usato.
[Nikonland ringrazia Mudmad per aver concesso in prova l'obiettivo]
Per confronto, D2 con 300/2.8 AF-S Mk I e TC-14, stesse circostanze dell'ultima foto :
Aggiornamento :
questo articolo è stato scritto nel 2007.
Ho poi comperato questo zoom usato e l'ho utilizzato per quasi un anno, per lo più in pista e allo stadio sia con D300 che con D3.
Per il mio modo di fotografare (un corpo con il tele lungo, un corpo con il 70-200/2.8, obiettivo che in questo campo non può essere sostituito dal più lungo 200-400/4, oltretutto meno maneggevole nel panning) si tratta di un obiettivo superfluo, non ho problemi ad ammettero.
Tant'è che l'ho rivenduto ... guadagnandoci, per comperare il 500/4 AF-S II, oggetto con cui ho fatto due stagioni automobilistiche a Monza. Poi ho sostituito anche questo con il 600/4 AF-S II per poi restare con il solo 400/2.8 VR II che è il mio obiettivo principe per lo sport.
Non conosco il modello nuovo che immagino non sia particolarmente diverso dal primo, come non lo sono il 200/2 VR II e il 300/2.8 VR II dalle versioni I ma il concetto resta lo stesso.
I vantaggi sono a mio avviso limitati ai campi dove non si può avere sotto mano un secondo corpo e si deve seguire un soggetto piccolo in rapido movimento.
Ma non è il caso della pista e dello stadio, dove di contro si ha bisogno sempre della massima qualità e della massima luminosità, specie di sera dove aprire ad F2.8 può fare la differenza anche in termini di dissolvimento dello sfondo.
Sulla resa ottica confermo il giudizio : ottima/eccellente a 200 mm, "normale" a 400 mm. L'uso con i teleconverter definito da alcuni eccezionale, a me sembra in linea con quello del 70-200/2.8.
Ovviamente è il parere di uno specialista che non si occupa di foto natura se non saltuariamente.
In sintesi credo che i vantaggi dello zoom in cambio di uno stop di luminosità, a questo costo, non valgano la candela personalmente non ritengo sia possibile fare uno zoom tele con la stessa qualità di un supertele professionale.
Test:
Yes
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45 Comments
Se non si ha la bisogna di quel diaframma in pi? del 400 f/2,8 o quei due (2!) diaframmi in pi? del 200 f/2 , vista la comunque eccelsa qualit? ottica, direi che un fotografo sportivo o 'misto' (naturalista-sportivo) non potrebbe fare investimento migliore !
Per chi invece non ha bisogno delle qualit? zoom e non necessita di grande velocit? operativa (intendo quella del dover aggiungere e togliere moltiplicatori), come il sottoscritto, credo che il miglior investimento rimanga un fisso... io mi accontenterei un 300 f/2,8...
Se invece avessi bisogno di un lungo tele per foto naturalistiche (o anche foto a barche e ogni impiego in cui il lungo serve), in Italia, non potrei credo prescindere da un 500mm, 'accontentandomi' di un 200 (sia fisso, sia zoom tipo 70-200) per usi pi? generici.
Ma ognuno ha i suoi occhi e, in questo caso si pu? ben dire, le sue tasche !!!
Ciao,
Adriano.
Potendo, mi sono dotato del 200/2 e del 300/2.8, lasciando al 70-200/2.8 il compito di fare da collante, tutto rigorosamente usato ed a prezzo d'affare.
Il 300/2.8 lavora benissimo sia con il TC-14 che con il TC-17 e immagino altrettanto bene con il TC-20 (che non possiedo).
Ho sempre sognato un 500/4 AF-S ma il suo costo non sarebbe giustificato dall'uso che ne farei, comunque limitato.
Un domani, chiss?, quando uscir? la nuova generazione di supertele stabilizzati ...
Ciao !
E poi qui si notano le differenze di gusto: io sto benissimo con un 150mm, per cui il 300 mi starebbe a fagiuolo come ottica lunga ... tu propendi invece per quei mm in pi? che mettono come fisso d'elezione (e come non potrebbe essere ? ) il 200 f/2 e quindi sogni il 500 !!
Da sinistra, la custodia del 200-400, il 300/2.8 sul suo paraluce, il 200-400 sul suo paraluce e con la D2x sopra, il 200/2, la custodia del 200/2 e del 300/2.8VR
Altra vista d'insieme
La bottoniera del 200-400
La bottoniera del 200/2
I due obiettivi condividono i comandi e le funzioni, compresa la memoria di messa a fuoco, utilissima negli appostamenti o nella foto sportiva in competizione (ad esempio tennis).
Notevole la lunghezza del paraluce del 300 confrotata con quella del 200-400: a 400 lo zoomone beneficerebbe di un paraluce pi? lungo, non fosse che scende anche a 200 !! e questa ottimizzazione delle ottiche fisse la dice lunga sulla somma degli 'zic' qualitativi che portano i fissi a livelli stellari !!
Ciao,
Adriano.
Perch? si compra ? Leggi il mio sottotitolo al test ...
Ieri ho usato il 500/4, ti assicuro che ? un'altra storia : buca perfino le ombre.
ciao :bigemo_harabe_net-113r:
a focale 400 mm
focale 300 mm
ancora a 400 mm
focale 200 mm
personalmente ne sono entusiasta. Lo accoppierei sicuramente al 300 2.8. .
Miniature Allegate
Noi abbiamo notato un netto calo di nitidezza a 400 mm rispetto a 200 mm, avendo il 300/2.8 con il TC-14E, si ottengono le stesse prestazioni.
Io invece sono assolutamente convinto che il tuo 500/4P gli dia i punti, tranne che nella flessibilit? d'impiego.
Ma non si pu? avere sempre tutto ....
e visto che il costo ? quasi lo stesso ho deciso di sostituirlo con il 400mm f2.8 VR
intendiamoci, rimane sempre un'ottica di grande pregio ma quando ci si abitua a i fissi ? difficile poi accontentarsi dei compromessi di uno zoom
beato te che pu? (purtroppo io non pu?, a prescindere dal fatto che mi servano o meno)
Non molto.
Il primo 400/2.8 AF-I pesava la bellezza di 6,3 chilogrammi, quest'ultimo, con 5 lenti in pi? e il VR pesa come il primo AF-S.
Dal 2001 il disegno ? stato alleggerito usando leghe pi? leggere (pi? magnesio e meno alluminio) ed usando parti in carbonio a cominciare dal paraluce.
L'aumento di lenti dipende oltre che dal gruppo mobile del VR anche da quelle con il rivestimento in nanocristalli.
Il VR certamente agginge complicazione al sistema ma stabilizza il tutto e contribuisce in maniera decisiva a ridurre il micromosso, sottoprodotto indesiderato del digitale !
La penso alla stessa maniera e, come ho gi? avuto modo di scrivere, non comprendo quei professionisti della foto naturalistica che si sono dotati di questo zoom cedendo i 500 mm, cosa che non ? successa in autodromo dove non mi capita di vederlo spesso.
Il 200-400/4 ? veramente un obiettivo flessibile, abbastanza compatto e portatile ma vale solo alle brevi distanze e per fotografare soggetti relativamente "piatti", in quanto lo sfuocato non ? all'altezza nemmeno del 70-200/2.8, avendo una transizione troppo brutale tra a fuoco e fuori fuoco.
E sgradevole per di pi?.
Non parliamo in abbinata ai teleconverter. A dispetto di quanto si legge su riviste, forum e siti rinomati (tra cui la parola di Dave Black che non mi sento affatto di condividere), il risultato ? veramente modesto dai 10 metri in avanti
Non c'? paragone tra la resa delle sfumature e la dolcezza dei supertele, sia del 400/2.8 che del 500/4, in una qualsiasi versione, anche AI, rispetto a questo nuovo gioiello, venduto peraltro ad un prezzo difficile da giustificare.
Certo, quando ? uscito chiudeva il gap con Canon nelle ottiche fisse stabilizzate e si presentava realmente come uno strumento molto potente.
Ma in termini di prestazioni fotografiche pure (e non tecnologiche) in raffronto ai 6-7.000 euro che chiedono di listino, francamente non mi sento di consigliarlo.
Ragion per cui senza alcun rimorso mi sono privato di questo zoom per andare sull'amato 500/4 AF-S II , il vero re degli autodromi, dove la mancanza dello stabilizzatore, considerando che io lo uso con tempi da 1/500'' in gi?, proprio non si fa sentire.
In pi?, passando dalla D300 alla D3, si ottiene la flessibilit? dello zoom senza fatica !
Perdonami ma ? il contrario. Il 500/4 AF-S II ? del 2001 ed ? del tutto identico nello schema alla versione I del 1996, mentre il 200-400/4 AF-S VR ? del 2003 ...
Aveccelo ugualmente!
Come cambiano i tempi: ora ho potuto usare il tuo 500mm f/4 AFS mentre tu usavi il 400 f/2,8 AFS VR !!
Ora come ora se potessi io 'farei mio' un 200-400 f/4 VR ma qui il livello diventa stellare e solo se riuscir? ad acchiappare la polvere di qualche cometa riuscir? nell'intento... chiss? !
Un vero e proprio 'desiderata' che rester? tale, ma mi piace ci sia !!
Adri.
Mi spiego meglio: nella fotografia sportiva non c'? solo il primissimo piano del'atleta da fare c'? magari l'azione il movimento.Se si lavora con due corpi ? possibile fare tutto con 400 2,8 e magari 200 2 ma serve lo spazio per montare il 400 su cavalletto in posizione fissa magari sull'area di porta se si tratta di calcio o sul tabellone del canestro per le schiacciate di basket.
Trascurando il costo notevolissimo dell'operazione di lavorare con 2 fissi attaccati a due macchine degne giustificato solo dal lavoro fisso con una testata giornalistica molto importante ricordo che ora una foto te la pagano circa 20/30 euro per cui....
Anche trascurando quest'aspetto ce n'? un'altro da tenere in considerazione: quante foto perderei? tante ve l'assicuro a parte il mal di testa a passare continuamente da una macchina all'altra.Forse ? meglio portare a casa una foto magari meno nitida ma ottima dal punto di vista tecnico che perderla.
Il lavoro professionale con i supertele ? bellissimo ma ? appunto professionale c'? chi lavora solo con 400 2,8 o 600 4 e se ne frega delle focali inferiori perch? gli sono richieste quelle immagini specifiche.Non so se per un'appassionato sia consigliabile lavorare cos? alla fine risulta anche noioso fare sempre le solite inquadrature che t'impone un'ottica del genere.
Come al solito per? ? vero tutto ed il suo contrario il bello dell'arte ? proprio questo
Io posso confermare a distanza di un anno che questo zoom per quanto ben costruito ? anni luce lontano dal pi? scarso dei tele fissi Nikon.
E con il 400/2.8 non c'? proprio storia.
Salvo che non si fotografi solamente in campo ravvicinato ... allora si fanno foto all'altezza delle aspettative.
sono d'accordo con quello che dici dal punto di vista qualitativo non c'? storia sicuramente nel confronto con i fissi.Il mio era un discorso pi? ampio rivolto agli amatori che spesso volendo scimiottare i professionisti dilapidano inutilmente patrimoni e si creano stress ingiustificati per quello che devono fare.
Mi spiego: sai meglio di me che lavorare con tele cos? pesanti paga sicuramente in termini qualitativi ma ? un lavoro vero e proprio
che stanca molto fisicamente anche e magari ci fa godere poco quello che facciamo in quel momento
richiede molto allenamento lavorare con un 400 2,8 su un monopiede se no dopo mezz'ora che lo reggi va a farsi friggere il discorso qualitativo fai solo mosso e basta perch? sei cotto 6,5kg(macchina pi? 400 2,8 circa)
Ora se questo stress ? giustificato dal fatto che ? la nostra professione non se ne pu? fare a meno ed i compromessi sono assolutamente da evitare ma se ? il nostro momento di svago di divertimento dev'essere un piacere sotto tutti i punti di vista.
Io ho visto tanti professionisti usare il 400 od il 600 abbinando od un 300 fisso oppure un 70 200 2,8 e spesso li possiedono tutti e tre ma ripeto stiamo parlando di gente che lavora a livello professionale e di cifre stratosferiche investite unite al saper utilizzare al meglio quegli strumenti.
Mentre leggevo io pensavo all'amatore con un'unico corpo macchina per il quale quest'ottica pu? rappresentare l'unica possibilit? concreta di cimentarsi magari nella foto sportiva ecco io quest'ottica la vedo bene in questo senso oppure nel reportage ancora meglio ed alla fine i nostri discorsi collimano in questo punto.
Pensare di lavorare con un corpo macchina solo ed un 400 2,8 fisso e basta va bene per sport individuali.Per sport di squadra ma anche rally o peggio motocross non ha senso.A meno che ad uno non interessi fare le classiche immagini da poster che per me ? un p? riduttivo visto dal punto di vista amatatoriale.Oppure lavori per un giornale al quale interessi solo quello in quel caso ? semplicemente un'esigenza giustificata.
Le tue belle foto del rugby mettono in evidenza la sua flessibilit?.
Sono assolutamente d'accordo anche per questi motivi e quelli da te elencati che costa troppo direi troppissimo non ha senso il suo prezzo ? un'ottica che dovrebbe costare almeno un paio di migliaia d'euro in meno proprio perch? ? destinata ad un'uso particolare.Ma ripeto queste sono solo opinioni