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Nikon 200-400mm F4 VR II : un bel tuttofare (test/prova)
gen 17 2013 01:00 |
Valerio Brùstia
in Obiettivi
Il perche' della mia scelta.
Quando iniziai a fotografare, il "digitale" era... un medicinale. Al tempo per chi voleva cimentarsi nel fotografare degli animali, il formato 35mm era il "must". Tutta la letteratura italiana del settore (poca) aveva riferimenti di 300/2.8 e big 500 e 600/4. Il 300/2.8 soprattutto è sempre stato il tele di maggior successo, l'obiettivo lungo in grado di svolgere qualsiasi tipo di ripresa e di catturare immagini in condizioni di luce limite.
Non abitando in Wyoming, già allora mi resi conto che 300 mm non sarebbero stati sufficienti per immortalare gli spaventati animali selvatici che, con enormi difficoltà, si ostinano a popolare le campagne della pianura risicola. Allora cercai qualcosa di un po' più adatto, di più "lungo". Per undici anni ho scarrozzato nello zaino il glorioso, ma pochissimo blasonato, Tamron 400/4 LD-IF. Francamente, a guardarla oggi vent'anni dopo, feci una scelta fortunata e coraggiosa.
Tamron 400/4 LD-IF e Nikon FM2
Questo obiettivo non era affatto diffuso e sceglierlo era compiere un salto nel buio. Inoltre era una focale "strana": solo Canon FD presentava un 400/4.5. Nikon non produceva più il 400/3.5 che comunque aveva un costo proibitivo e Pentax, Minolta MD, Leica...nessuno di questi proponeva un vetro equivalente. Il Tamron svettava in splendida solitudine. Era un ottimo vetro, un po' spartano, ma a cui non mancava nulla. Accoppiato con il suo TC14 (serie Adaptall2) forniva un ottimo 560/5.6. Per chi ha memoria, 560mm sono una lunghezza focale speciale (Telyt), che rimanda al fascino di una vecchia storia ormai quasi antica.
Germano reale, Parco Lame Sesia (NO) - Giugno
Nikon F4s ob. Tamron 400/4 LD-IF + TC14 Ad.2, Fuji Sensia 100. EXP: 1/250 f/5.6
In effetti oggi, grazie alla flessibilità della fotografia digitale, il 300/2.8 guadagna punti rispetto ad un 400/4. La luminosità di f/2.8 è sempre estremamente intrigante e la lunghezza focale, pur non eccessiva, è comunque magnificabile ricorrendo a formati Aps-C o Micro 4/3. In realtà però ci si accorge che avere un f/2.8 PESA, e portarsi appresso oltre 3Kg, per un potere di ingrandimento piuttosto modesto, non è proprio il massimo. Per incrementare l'ingrandimento si ricorre spesso ai TC che, su questo tipo di vetro, in genere, forniscono ottimi risultati. Il TC17, che trasforma il 300/2.8 in un 510/4.8, è una buona scelta. Accopiando il tutto al formato digitale ridotto (Nikon DX), si ottiene una focale superiore ai 700mm equivalenti, abbastanza lunga per fare un po' di tutto. Ma quando si riprendono soggetti mobili da posizione fissa, beh, risulta difficile mantenere tutto sotto controllo e spesso...
Camoscio, PN Gran Paradiso Valsavarenche (AO) - Agosto
Nikon D300 ob. Nikon ED 300/2.8 AF-I + Nikon TC17
... può accadere di lasciare fuori qualcosa. Ovviamente smontare e montare un moltiplicatore richiede del tempo e le mani (entrambe!) libere. Insomma non si può fare! Poi un bel giorno ho fatto una gita in valle d'Aosta. In quel di Bard non abbiamo potuto esimerci dal fare una fermata per una visita alla galleria di Stefano Unterthiner http://www.stefanounterthiner.com/. Qui, oltre ad ammirare le splendide stampe in mostra, su un I-MAC 27" girava lo slideshow dell'ultima fatica di Stefano: la Patagonia e le torri del Paine. Guanachi e puma inseriti nel loro ambiente naturale, con lo sfondo della magnifiche guglie rocciose delle torri del Paine. La curiosità mi ha spinto a chiedere di vedere i dati exif delle immagini in slideshow. E nelle riprese tele ho trovato: Nikon D3s + Nikon 200-400/4 ED-VR II G.
Nikon AF-S 200-400/4 ED-VR II G
Nikon nel 2005 ha introdotto uno zoom specialistico volto proprio a queste particolari esigenze: il 200-400/4 ED-VR G. Nel 2010 ha presentato una versione aggiornata, dotata di tecnologia N (Nanocrystal) e di stabilizzatore VR II di maggiore efficacia. Questa seconda versione è oggetto della recensione. In realtà per Nikon non si tratta di una novità assoluta. Ai tempi d'oro della F3, Nikon aveva realizzato il 200-400/4 Ais. Obiettivo inarrivabile, costruito in pochi esemplari e, tutt'oggi, oggetto di interesse collezionistico. Questo nuovo zoom sta nel solco del predecessore, e devo dire che ne conclama il successo.
Nikon AF-S 200-400/4 ED VRII - G
Per me rimettere le mani su un 400/4, è stata una specie di "richiamo della foresta", un ricordo dei miei vent'anni. Crisi di mezza età? Non credo. Le caratteristiche di questo obiettivo sono fenomenali.
- motore AF-S per una messa a fuoco automatica velocissima.
- minima distanza di messa a fuoco di 2.5m SU TUTTA L'ESCURSIONE FOCALE.
- stabilizzatore ottico di ultima generazione che significa almeno 3 stop di garanzia.
Nikon AF-S 200-400/4 ED VRII - G fuori tutto e D700 in canna
Nikon AF-S 200-400/4 ED VRII - G ghiera zoom
Il 200-400 non è un obiettivo piccolo. Come peso e dimensioni rientra nella categoria big-gun. Quindi per i fotografi da "viaggio" abituati a zoom versatili e compatti , come il Nikon 80-400 o i vari Sigma e Tamron, questo NON e' lo zoom giusto. Va gestito come tutti i grossi teleobiettivi, quindi cavalletto o monopiede e, all'occorrenza, muscoli.
Per riprendere il discorso, il vero paragone è da farsi con un 300/2.8.
I pesi:
Nikon D3 + Nikon 200-400/4VRII: 5.3 kg
Nikon D700 + MBD10 e batt. EN-EL4a + Nikon 300/2.8 AF-I: 5.0 kg
Sì, ci sono 3 etti di più, ma il primo è uno ZOOM, posso lasciare a casa il TC14 e il 180... e allora ci si guadagna!
Nikon 3002.8 AF-I # 200-400/4 VR II, con imbottiture e macchine, a confronto.
Gli Ingombri:il 200-400/ 4 è più lungo di circa 13cm. E' importante questo fatto perché magari già si dispone di una borsa misurata per il 300 e allora tocca riorganizzarsi. Fortunatamente il mio vecchio zaino Tenba accoglie perfettamente il 200-400/4 con macchina innestata e paraluce rovesciato. Al lato pratico la maggiore dimensione non fa differenza: il 200-400/4 impaccia quanto un 300/2.8.
Prove alla mano: come va questo zoom?
Ci vuole tempo per dare una risposta esaustiva a questa domanda. Dal punto di vista pratico mi sono trovato benissimo. Il tele è ben costruito, su cavalletto è ben bilanciato e per il brandeggio, il piede di attacco al treppiedi si rivela utile. Per l'attacco cavalletto ho utilizzato una piastra Wimberley P30. Non mi sembra il caso di sostituire il piede con un modello ribassato: il piede di serie non è una pertica come quello dei 400-500-600 ! Pulsanti e comandi hanno lo stesso difetto di tutta la recente produzione Nikon: troppo piccoli!! Con i guanti è impossibile inserire il VR. Forse un lillipuziano....
Nikon 200-400/4 VR II su treppiedi Gitzo GT3541LS e testa Arca Swiss B1.
Il telo di copertura è quello del 600, quindi sta un po' largo.Tignet ,Valsavarenche (AO) - Dicembre.
Nikon 200-400/4 VR II su monopiede Gitzo GM2541.
Pont, Valsavarenche (AO) - Dicembre
Sul Campo: la libertà è totale.
Dai pochi mesi di utilizzo mi sto rendendo conto che per le mie applicazioni questo zoom è veramente un tutto fare. Dal paesaggio, agli scatti a mano libera di selvatici, al capanno, alla ripresa a distanza ravvicinata o di particolari, questo zoom è effettivamente molto comodo. negli esempi che seguono ho messo un po' di tutto: da riprese tranquille da cavalletto a scatti al limite delle possibilità dell'obiettivo. Poi controluce estremi e riprese a mano libera in VR attivo.
Cima dell' HERBETET, Valsavarenche (AO) - Dicembre.
Nikon D700 ob Nikon 200-400/4 @ 270mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/6000 f/5,6 ISO 800.
La notte incombe, Pont, Valsavarenche (AO) - Dicembre.
Nikon D300 ob Nikon 200-400/4 @ 210mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/2s f/6,7 ISO 200.
Beccofrosone, PN Gaspesie Quebec (Canada) - Agosto.
Nikon D3 ob Nikon 200-400/4 @ 400mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/60s f/4 ISO 6400 VR ON
STAMBECCO, Tignet Valsavarenche (AO) - Dicembre.
Nikon D3 ob Nikon 200-400/4 @ 400mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/1000s f/6,7 ISO 1000.
STAMBECCO, Tignet Valsavarenche (AO) - Dicembre.
Nikon D3 ob Nikon 200-400/4 @ 240mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/1000s f/5,6 ISO 640.
Minilepre nel capanno, riserva di Casalbeltrame (NO) - Aprile.
Nikon D700, ob Nikon 200-400/4 @ 400mm, hands hold.
EXP: 1/125s f/4 ISO 400 VR ON.
Fioritura nel giardino, Trezzano sul Naviglio (MI) - Aprile.
Nikon D3, ob Nikon 200-400/4 @ 400mm, hands hold. EXP:
1/180s f/5,6 ISO 250 VR ON.
I risultati che ho ottenuto sono, per me, molto soddisfacenti. Sia in formato DX che in FX l'obiettivo rende bene il suo servizio. Unica cosa una leggera vignettatura su formato FX, ma del tutto comparabile ad altri obiettivi Nikon. Il sistema di stabilizzazione è estremamente efficace e consente di scattare in condizioni un tempo proibitive. Insomma per essere uno zoom "estremo" direi che è veramente riuscito e sarà un fedele compagno negli anni di qui a venire.
Confronto diretto con il 300.
Ho provato a portarmi i due obiettivi sul campo. L'ho fatto per sfatare quella voce che afferma che questo zoom non sia in grado di competere con il fratello 300/2.8. Purtroppo la prova è incompleta perché ho dovuto interrompere anzitempo a causa di condizioni meteo avverse. Ma da questa semplice prova posso affermare che Unterthiner, Sartore, Brandemburg, Mangelsen, Munier e tanti altri nomucoli della fotografia internazionale, NON SONO ABITUALI CONSUMATORI DI BARBERA. Infatti tutti questi signori ricorrono spesso a questo 200-400/4. Quindi questa mia prova ha confermato che l'acqua calda ... è calda. Insomma il 200-400/4 regge eccome il confronto!!
Nikon Lenses 300/2.8 AF-I e 200-400/4 AF-S VR II in the field
Betulle, piano Rosa Fontaneto d'Agogna (NO) - Aprile.
Nikon D3, ob Nikon 200-400/4 @ 270mm, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1. EXP: 1/45s f/9.5 ISO 200 VR ON.
Betulle, piano Rosa Fontaneto d'Agogna (NO) - Aprile.
Nikon D700, ob Nikon 300/2.8 AF-I, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1. EXP: 1/60s f/9.5 ISO 200.
Che ne diresti di moltiplicarlo?
Direi di NO, ma Fabio mi ha chiesto espressamente di provare l'attrezzo con il moltiplicatore. Io possiedo e uso solo il Nikon TC 17. Il fattore 1.7x fornisce una magnificazione importante, decisamente significativa. E si perde solo 1 stop e mezzo (circa) di luminosità. Lo Zoom 200-400/4 unito al TC17 conserva il funzionamento della messa a fuoco automatica. In termini di velocità dell'autofocus oggettivamente la riduzione di prestazione si sente, ma rimane un bel fulmine. La qualità ottica risultante è molto buona. Fin troppo! Nel senso che, da quanto avevo letto su diversi forum, mi sarei aspettato qualcosa di estremamente deludente. Invece no. Ovviamente le prove le ho fatte sulla focale massima o comunque in "zona".
Storno, Novara (NO) - Aprile.
Nikon D700, ob Nikon 200-400/4 @ 400mm + TC 17, tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1
Ma per maggiore sicurezza mi sembrava opportuno fare una prova confronto con il Nikon 600/4 VR. Quindi armato di cotanta batteria di ferri e vetri mi sono recato in un posto "comodo" e ho fatto qualche scatto di prova.
Nikon lenses 200-400/4 + TC17 e 600/4
Il 200-400/4 moltiplicato con TC17 mi pare che abbia una velocità di messa a fuoco superiore a quella del 600/4 anch'esso moltiplicato con il medesimo TC. Non sono un maniaco delle misure, mi limito a questa sensazione.
Nikon D700, ob Nikon 600/4 AF-S VR tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/750s f/6.7 ISO 200 VR OFF
Nikon D3, ob Nikon 200-400/4 @400 VRII + TC17 tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/750s f/6.7 ISO 200 VR OFF
Nikon D700, ob Nikon 600/4 AF-S VR + TC17 tripod Gitzo GT3541LS head Arca B1.
EXP: 1/750s f/6.7 ISO 200 VR OFF
Sono prove fatte onestamente un po' di corsa. Ma dimostrano che questo zoom è un ottimo oggetto che ben si confronta con obiettivi dal blasone ben affermato. Rimane solo una cosa: il tempo per andare fuori ad utilizzarlo.
Conclusione.
Con lo stesso peso di un 300/2,8 Nikon ha realizzato uno zoom che si spinge fino ai 400mm, e come tale, consente di modulare precisamente l'inquadratura. Il fattore zoom risulta inoltre comodissimo nelle fasi di tracking di soggetti mobili. Sfruttando l'ampio angolo di campo della focale più corta, è possibile inseguire soggetti in rapido movimento che altrimenti difficili da mantrenere nella mira. A parer mio il 200-400/4 NON SOSTITUISCE un 300/2.8 in ogni campo di applicazione. In teatro o in manifestazioni sportive indoor un vetro che capti il doppio della quantità di luce è sempre una manna! Ma a me, chemmenefrega? Io che fotografo solo paesaggi e animaletti timidi, con sto zoom vado a nozze! Comunque, ora come ora non intendo liberarmi del 300/2.8 AF-I.
Test:
Yes
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15 Comments
Del resto avevo già avuto modo di leggerlo più volte sia sul forum che sul tuo blog personale e vorrei chiederti un parere.
Tra queste opzioni quale consiglieresti:
Opzione 200-400 f/4.0: ottima qualità e massima versatilità
Opzione 300 f/2.8: qualità e nitidezza eccelsa
Opzione 300 f/4.0: buona qualità (opzione d'attesa)
Considera che ho sempre fatto foto di paesaggio e quindi ho investito in ottiche grandangolari, recentemente con Mauro ho iniziato il genere ritrattistico e quindi potevo non prendere l'85 f/1.4, certo che no.
L'ottica più lunga ora, per me, è il 70-200 VRII f/.2.8.
L'intenzione è quella di fare prossimamente un safari al Masai Mara ed uno al parco Amboseli per gli elefanti, poi mi piacerebbe fotografare gli orsi alle Svalbard insomma tutte cose di una certa dimensione in quanto non ho ancora la forza d'animo di andare per i pennuti nella valle del Ticino (a proposito dovremmo essere nella stessa zona).
Anche eventuali alternative da prendere in considerazione, tipo 80-400
Grazie e di nuovo complimenti per l'editoriale
Di notte per gli orsi in Lapponia con la D3s, il 400/2.8 VR II.
Ha anche a disposizione il 300/2.8 VR II e il 200/2 VR II per quando servono ...
... il mio consiglio per chi ha bisogno sporadico di questi "ordigni" e di noleggiarli all'estero per l'occasione.
E restituirli una volta usati.
Chi li userebbe quasi tutti i week-end invece farà bene a comperare l'obiettivo che più gli è congeniale.
Lo stesso Valerio in questo suo test non scrive affatto che cederà il suo 300/2.8 AF-I per tenersi solo il 200-400/4.
Nè che smetterà di fare le foto che fa con il suo obiettivo principale ... il 600/4 VR II cui affianca anche il 70-200/2.8 VR II.
In sostanza è un tutto-fare e in questo senso ... da avere eventualmente in più, rispetto ad altro specializzato ... potendo
hai perfettamente ragione e concordo con te! I fissi che sia un 300 o 400 oppure i due super tele sarebbero la soluzione senza compromessi in termini di qualità che poi generalmente è quella che tutti noi andiamo a ricercare.
Il problema è che nel mio caso, non avendo almeno per il momento la passione per i pennuti mi limiterei probabilmente ad un uso sporadico di 4/5 volte l'anno; però per queste 4/5 volte l'anno mi seccherebbe andare e non essere attrezzato nel migliore dei modi in quanto se vado come ho intenzione di andare per es. alle Svalbard per vedere gli orsi non penso che poi ci ritornerò mai più per cui non voglio farmi scappare l'attimo, nel limite del possibile.
Ho pensato anche alla soluzione da te proposta ossia noleggiare l'attrezzatura all'estero ... sarebbe perfetto, ma il problema è che generalmente in questi viaggi non ho la possibilità di rimanere a lungo in quanto trattasi di "mordi e fuggi" del tipo si parte al giovedì sera e si rientra al lunedì o martedì spesso anche di domenica quindi ci sarebbero problemi non indifferenti per la consegna ma anche per il ritiro del materiale. Senza contare che spesso si arriva in centri di secondo piano dove sarebbe impossibile trovare queste attrezzature.
Le ottiche potrei prenderle a noleggio a Milano ma costano un botto e poi il disagio di andarle a ritirare prima e dopo. E comunque dopo qualche viaggio già mi sarei ripagato parte dell'ottica del pari di acquistarla e rivenderla dopo un paio d'anni.
Forse la soluzione migliore sarebbe il 300 luminoso in termini di qualità oppure il 300 f/4.0 in termini di rapporto costo/qualità ed utilizzo.
Veramente non so casa fare
ovviamente per le ragioni di utilizzo di cui sopra il 500 od il 600 li scarterei
Più compatto del 200-400/4, straordinario liscio, valido 600/5.6 stabilizzato con il moltiplicatore.
Ottimo anche nel ritratto, nel panorama, nello sport. Anche se non proprio un fuscello.
Posso fartelo provare quando vuoi (accoppiata e liscio)
Esite però anche il 500/4.5 Sigma
Ti ringrazio (come sempre) per la cortesia.
... dici che anche moltiplicato con il TC-20E III è una bomba? .. nel senso che mantiene una buona qualità. Pensavo che solo con il x1,4 o al max con il x1,7 fosse possibile un buon compromesso.
Ecco era proprio quello che mi interessava, ossia vedere le alternative. Del Sigma ho letto bene sul Web ma mi terrorizza il fatto che un 10-20% delle ottiche Sigma non abbiamo la qualità di produzione che dovrebbero e io, da novellino, temo di non riuscire ad accorgermene, è lo stesso motivo per cui presi l'85 f/1.4 G Nikon malgrado volessi optare per il Sigma dopo avere letto le tue osservazioni in proposito sul forum.
E questo te lo dice uno che considera il teleconverter una estrema misura.
Per chi non ha effettivamente l'esigenza continua di avere un 600 mm però può essere una alternativa.
Però siamo andati decisamente O/T qui si parlava del 200-400/4, obiettivo che considero valido ma non valida alternativa ad uno qualsiasi dei super-tele Nikon. Almeno non in campo sportivo e available light.
Tant'è che io, in Italia, a bordo campo/pista ne ho visto sinora uno solo. E l'aveva portato Nital in autodromo, non un professionista
Per i distratti che si ostinano a non frequentare la frontpage del sito, segnalo qui il mio test del 200-400/4 VR I e qui la più economica alternativa del 500/4.5 HSM Sigma
economico e luminoso... mi sono preso un 300 AF f2.8, cmq sabato ho provato un 300 VR1 con 1.7X e 2XIII, il 1.7X la spuntava alla grande (sulla D300s)
io come ho scritto in un'altra discussione qui non riesco a ottenere la nitidezza che speravo sono pochi giorni che lo uso e forse devo impratichirmi un po' sia con le foto di avifauna che con la nuova ottica
sinceramente con il vecchio 300 avevo legato subito e anche la d800 si comportava molto bene
con questo vedo che patisco un po' di più
E' la versione II ?
Trovi limiti a 200 mm o a 400 mm ?
Takephoto chiedo venia di non aver visto a tempo debito la tua domanda. So che ti sei procurato un 300/2.8 e le tue belle foto agli orsi russi dimostrano che non hai commesso un errore anzi . Del resto se uno strumento funziona bene è perchè chi lo usa si trova in sintonia con esso.
Io non l'ho venduto il mio vecchio 300/2.8. E' lì, talvolta esce dalla sua sacca e lo scarrozzo per i boschi. In tutta onestà però se devo stare via un po' di giorni e devo scegliere cosa portarmi appresso, il 200-400/4 è IL teleobiettivo.
Ognuno ha le sue fisse e le sue abitudini. Io ritengo che uno strumento sia valido quanto più sia versatile e questo tubazzo è straordinariamente versatile, lo è più di qualsiasi altro tele che abbia mai usato 300 e 600 inclusi. Recentemente dalla Sardegna ci stanno pervenendo delle immagini strepitose riprese proprio con questo tele, fatte da un fotografo che ha scelto questo tele-zoom come cavallo da tiro.
Adesso sono in ufficio e, non è un caso, il 200-400 è qui accanto alla scrivania, in un vecchio zaino Tenba. E sì perchè da diversi anni ormai molte delle foto che faccio sono prese sulla strada da e per il lavoro (che tristezza). Sua maestà versatilità si apprezza anche in questa circostanza dove la fretta spesso diventa furia (c'è sempre uno dietro che deve passare).
Adesso, spero presto, sarà disponibile il nuovo 300/4 PF. Per quanto possa essere performante e maneggevole questo nuovo tele, non insidierà il modus operandi che ho imparato ad apprezzare con il 200-400, perchè poter reinquadrare da postazione fissa è un po' più che un lusso.
Dall'auto andando al lavoro
Ohh Massimo, son passato come tutte le mattine ed era lì bell'è pronta.
E' vero quello che dici, ma quella foto la si fa anche con il Tamron xxx-yyy di turno. Tolto il fatto che credo sia uno scatto a f/4 per 400mm, dato del tutto accessorio, il 200-400 è proprio un f/4 su tutta la sua escursione, un altra vita specie se ci guardi dentro spesso. Non so, ma ho sempre avuto una certa allergia per l'f/5.6... almeno sui tele
ciao
Figurati
... è vero ho optato per un 300 2.8 ma per gli orsi gli ho affiancato il 500 f.4 anzi la maggior parte degli scatti sono con quest'ultimo.
Comunque dalla mia breve e limitata esperienza devo dire che per i mammiferi l'ottica migliore è senza dubbio il 400 se vogliamo parlare di fissi mentre il 200-400 è insuperabile per versatilità ... probabilmente in futuro cederò i due tele che possiedo in favore di quest'ultimo zoom