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Nikon PG2 "la" slitta micrometrica.
gen 10 2013 01:00 |
Silvio Renesto
in Accessori
slitta nikon PG2In sostanza si tratta di una rotaia che si fissa alla testa del treppiede, su cui scorre una piastra alla quale è avvitata la macchina fotografica, o l'obiettivo se questo ha un collare di attacco per il treppiede. Tramite vite micrometrica si fa scorrere la piastra avanti o indietro in modo molto graduale e preciso, una volta trovata la posizione desiderata si fissa il complesso per mezzo di una vite di bloccaggio.
Nell'uso pratico si posiziona il complesso macchina e obiettivo a metà della slitta in modo da poter muovere il tutto avanti o indietro secondo necessità.
Il suo scopo è permettere movimenti di messa fuoco molto precisi e uno spostamento fine del complesso macchina più obiettivo senza dove spostare ogni volta anche il treppiedi con inevitabili effetti collaterali (dover riaggiustare l'inquadratura, modifica del rapporto di riproduzione, urto contro rami cespugli ed altri posatoi o supporti con conseguenti vibrazioni o fuga del soggetto, ecc.)
I suoi usi sono molteplici:
Si può impostare un determinato rapporto di riproduzione sull'obiettivo e spostare avanti o indietro il complesso macchina più obiettivo fino ad avere a fuoco il soggetto al rapporto di riproduzione desiderato con estrema precisione.
Ci si può avvicinare gradualmente al soggetto senza spostare il treppiedi
Si possono effettuare serie scatti in sequenza a distanze leggermente diverse sempre allo stesso rapporto di riproduzione, scatti che poi verranno combinati in postproduzione (focus stacking) per ottenere una profondità di campo d finale superiore (nella macro spinta la profondità di campo è sempre esigua, a volte infinitesima).
Quando fotografo con focali lunghe, per la cosiddetta fotografia ravvicinata, non sento molto il bisogno di una slitta di messa a fuoco, la necessità di aggiustamenti finissimi non si presenta molto spesso e mi basta la capacità di escursione delle mie piastre Arca, che possono slittare avanti o indietro di alcuni cm.
La cavalletta che sverna sul mio balcone ripresa col 300mm f4 AFS
Se invece ho bisogno di una regolazione fine a rapporti di ingrandimento elevati, la slitta diventa necessaria.
Ho usato per un po' una delle slitte più famose la Manfrotto 454.
Andava benissimo nelle inquadrature orizzontali, ma come la maggior parte di queste slitte aveva un problema, per inquadrare in verticale o si doveva ruotare l'intera testa del treppiedi (con perdita di tempo e soprattutto di inquadratura, necessità di modifica dell'assetto ecc.) o se possibile si doveva ruotare l'obiettivo quando questo era provvisto di collare, ma in questi casi di solito il corpo macchina andava a urtare contro la slitta a meno che non lo si posizionasse a fondo corsa vanificando l'utilità della slitta stessa.
Anche ruotando la testa del cavalletto, con obiettivi pesanti (e il 105 micro VR lo è) si ha il rischio che la macchina per effetto della gravità ruoti lentamente puntando verso il basso disassando il piano del sensore rispetto al soggetto e addio parallelismo.
John Shaw nella sua vecchia "Guida alla Macrofotografia", pubblicata in Italia da Editrice Reflex, mostrava soluzioni artigianali, quali piastre con blocchetti di metallo avvitati in fondo alla piastra di attacco del cavalletto che facendo spessore bloccavano il dorso della fotocamera.
Nikon invece propone una soluzione bell'e fatta, la slitta micrometrica PG2.
Questa slitta usa il solito binario a X dei soffietti Nikon, la parte superiore riporta una scala millimetrica e la piastra molto solida è provvista della vite di serraggio da una parte e di quella di scorrimento dall'altra. Fin qui niente di particolare.
Quello che rende molto particolare la slitta PG2 è un meccanismo di rotazione del complesso fotocamera obiettivo, così che si può passare da un'inquadratura orizzontale ad una verticale senza muovere la testa del treppiedi, grazie ad un sistema a bilancere che permette qualsiasi incinazione ed ha degli "stop", contrassegnati da rassicuranti "click" nelle posizioni verticale ed orizzontale, una volta ruotata la macchina si ferma il bilanciere serrando una vite.
La vite di attacco al corpo macchina può scorrere in modo da poter portare il dorso della fotocamera a contatto del supporto impedendo così la temuta rotazione verso il basso del complesso tra uno scatto e l'altro.
La freccia rossa indica la vite di blocco.
Quando l'ho vista usata in un noto negozio Giappomilanese, sono corso a provarla e me la sono portata via!
Funziona?
Direi di sì, questo "testone" è un'inquadratura in verticale a pieno formato realizzata con il 105 micro VR + Kenko 1.4x ed è il risultato della combinazione di otto scatti in sequenza.
Senza slitta micrometrica e soprattutto senza blocco del dorso della fotocamera sarebbe stato molto più difficile avere gli otto scatti in asse inquadrando in verticale, mentre con uno scatto solo la profondità di campo sarebbe stata assai scarsa: questo è un esempio di scatto singolo con fuoco sull'occhio ad f16.
Per finire, per quei pochi a cui potrebbe interessare, qualche dato tecnico:
Escursione massima 360mm
Lunghezza/larghezza/altezza: 235 x 134 x 98mm
Peso: 715 g
Quando verrà la stagione giusta voglio proprio provarla sul campo.
Silvio Renesto (aka Wendigo).
Test:
Yes
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10 Comments
Domanda: ma puoi usare il LV o l'LCD è coperto del supporto?
Essendo stata progettata quando le macchine usavano la pellicola, allora non era un problema. Siccome anch'io come imprinting fotografico risalgo a quei tempi, non mi da' troppo fastidio. Per chi invece usa molto live view è senz'altro un difetto.
Ciao,
Silvio
Grazie,
Adri.
Per il LV ce ne sono pure a due assi tipo questa (pagata non molto; non è la PG-2, ma fa il suo dovere)
150 da NOC.
Ciao,
Silvio
Yess, ma non ruota.
1. mi sembra che non si possano montare obiettivi tramite il collare, il che esclude l'uso con obiettivi un po' pesanti come i vari 180-200mm macro e anche l'uso dei tubi aggiuntivi come il PN-11
2. l'impossibilità di usare il LV in macro, al giorno d'oggi è molto limitativa, perchè aumenta di molto la qualità e velocità del lavoro
Allo stesso tempo l'uso di una slitta non ruotante, ma bi-direzionale insieme all'uso del collare e/o del PN-11 consente maggiore libertà di movimento, l'uso del LV e la rotazione della fotocamera.
Quindi, questa slitta, sempre se ho capito bene, mi sembra ideale per l'uso con obiettivi medio-piccoli (tra i 55m e i 105mm in casa Nikon) che non abbiano bisogno o possibilità del collare e laddove non vi sia necessità o possibilità di usare il LV (per esempio con molta luce...OT: come vorrei il monitor della 5D MKIII....ma solo quello he!)
In linea generale direi senz'altro di sì.
Ma ... con un po' di ingegno si possono fare cose interessanti anche con focali lunghe (aspettate e vedrete , il tempo di fare qualche foto... ).
Silvio
rimane il fatto che - anche se monta di tutto - a livello di precisione e seppur buona, non so se questa sotto dia gli stessi risultati (pesa comunque 681 grammi)