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Geotag delle foto tramite telefonino
dic 12 2012 01:00 |
Spinoza
in Tutorial
Geo-tag Smartphone Android GP-1
Questo è davvero un mini-tutorial per i 25 lettori che non sapessero già farlo da soli.
In generale aggiungere il geo-tag, cioè l'etichetta con le coordinate geografiche, a un certo tipo di foto, le arricchisce considerevolmente. Penso alle foto di paesaggio, di reportage o di macro sul campo. Altre foto, come quelle fatte in studio ovviamente non ne traggono nessun giovamento.
Nikon vende un bellissimo apparecchio e cioè il GP-1 che si attacca alla fotocamera, si linka coi satelliti e automaticamente "geotagga" le foto , cioè gli aggiunge il geo-tag.
Questo apparecchio però ha 4 svantaggi:
1. Il costo che è sui 200€
2. Il fatto che va collegato tramite il contatto a 10 pin. Riponendo la macchina nello zaino, bisogna toglierlo. I pigri come me che non lo fanno, piegano i contatti e rompono l'unità. Io ne ho fatte fuori già due così.
3. non si sa dove metterlo. Un buon posto è sulla slitta del flash, ma...occupa la slitta del flash. Se serve il flash dobbiamo appenderlo alla cinghia o ad altri appigli.
4. consuma la batteria della macchina. Si può impostare lo "sleep" così quando serve...non è collegato...bisogna rassegnarsi al fatto che si succhi un po' della batteria della macchina.
Esistono anche unità simili al GP-1 prodotte e vendute da terzi che costano fino al 50% di meno, ma mantengono gli altri svantaggi del GP-1 originale.
Molti di noi oggi usano telefonini che hanno già un'unità GPS incorporata, perchè non usare quella?
La cosa è perfettamente fattibile e di seguito mostrerò come realizzarla.
Nel mio caso uso un Samsung SII Android e mi riferirò a quello, ma opportune soluzioni esistono anche con altri OS, a partire dall'iPhone.
1. Il primo passo è quello di installare sullo smartphone un programma di datalogging. Io ne ho provati diversi e alla fine quello che mi è piaciuto di più si chiama GPSlogger e lo trovate qui
https://play.google....gpslogger&hl=it
Per prima cosa è gratuito e poi funziona molto bene con alcune impostazioni flessibili e molto utili. Per esempio l'intervallo di tempo tra un rilevamento e l'altro, oppure la distanza minima tra due rilevamenti.
Vi mostro un paio di screenshot del mio apparecchio:
Quando si esce a fare foto, basta portarsi dietro il telefonino come immagino si faccia sempre, abilitare il GPS e far partire l'applicazione GPSLogger
2. Prima di uscire e almeno una volta al mese è bene sincronizzare la macchina fotografica con qualche server di timing. Lo potete fare a mano semplicemente visualizzando l'orologio sul PC (dopo aver sincronizzato il PC of course) oppure collegando la macchina al PC e poi usando un programma di remote shooting, come NKRemote, con i quali si può sincronizzare automaticamente la macchina
3. Tornando a casa potremo vedere il percorso fatto sullo stesso telefonino tramite un'altra applicazione che si chiama GPXViewer, anch'essa gratuita che mostra appunto il percorso fatto insieme ad altri dati, come i km, la velocità ecc...anch'essa è gratuita. Ripeto: gira sul telefonino, non c'è bisogno del PC
4. Ed eccoci alla parte più interessante: il collegamento tra le foto fatte e i dati "loggati" dal telefonino.
E' necessario disporre di un programma di sincronizzazione. LR4 in teoria lo fa, ma a me dà errore, quindi propongo un'altra applicazione da installare sul PC, anch'essa gratuita che si chiama GPicSync e che trovate qui
http://code.google.com/p/gpicsync/
Quindi scaricheremo il programma e lo installeremo sul PC.
Le foto vanno naturalmente anch'esse scaricate sul PC.
Fatto ciò, lanciamo PicSync e ci troviamo questa schermata:
Qui indicheremo il percorso per la cartella delle foto e quello per i dati del GPSLogger che si trovano sul telefonino, il quale andrà collegato al PC tramite USB, wifi, oppure Bluetooth, ma questi sono dettagli che non ci interessano in questo momento.
Su GPicSync consiglio di togliere la spunta da "backup pictures" altrimenti il programma crea una nuova serie di files con le stesse foto taggate, ma non ne vedo l'utilità.
Cliccando su "Synchronize" il programma parte e riporta per ogni foto la posizione e la differenza di tempo tra il momento in cui è stata scattata la foto e il momento del rilevamento usato per quella stessa foto. Si può impostare anche la differenza di tempo massima che vogliamo accettare.
Alla fine del processo le foto sono sincronizzate e il programma crea un log file che può essere aperto automaticamente su Google Earth, dove ci potremo godere il percorso fatto. Basta cliccare sul bottone relativo all'interno di GPicSync.
Terminato questo lavoro, se usate LR, ricordatevi che dovrete leggere di nuovo i metadati dalle foto altrimenti LR non sa che sono stati aggiornati col geo-tag. Ciò si fa semplicemente selezionando tutte le foto interessate e poi cliccando a destra e scegliendo appunto l'opzione "read metadata from files".
Fatto ciò possiamo goderci anche su LR la cartine con le bandierine delle foto fatte in ogni posto che si aprono per mostrare in piccola scala le foto stesse.
I programmi si fondono in modo mirabile e "intelligente" senza nessun intervento manuale.
Come detto esistono altre "app" gratuite per lo smartphone che fanno un lavoro simile, questa è semplicemente una con cui mi sono trovato bene.
Come scritto nell'introduzione questo più che un tutorial è un reminder, ma spero che sia utile per chi vuole usare una valida alternativa all'unità GP-1
In generale aggiungere il geo-tag, cioè l'etichetta con le coordinate geografiche, a un certo tipo di foto, le arricchisce considerevolmente. Penso alle foto di paesaggio, di reportage o di macro sul campo. Altre foto, come quelle fatte in studio ovviamente non ne traggono nessun giovamento.
Nikon vende un bellissimo apparecchio e cioè il GP-1 che si attacca alla fotocamera, si linka coi satelliti e automaticamente "geotagga" le foto , cioè gli aggiunge il geo-tag.
Questo apparecchio però ha 4 svantaggi:
1. Il costo che è sui 200€
2. Il fatto che va collegato tramite il contatto a 10 pin. Riponendo la macchina nello zaino, bisogna toglierlo. I pigri come me che non lo fanno, piegano i contatti e rompono l'unità. Io ne ho fatte fuori già due così.
3. non si sa dove metterlo. Un buon posto è sulla slitta del flash, ma...occupa la slitta del flash. Se serve il flash dobbiamo appenderlo alla cinghia o ad altri appigli.
4. consuma la batteria della macchina. Si può impostare lo "sleep" così quando serve...non è collegato...bisogna rassegnarsi al fatto che si succhi un po' della batteria della macchina.
Esistono anche unità simili al GP-1 prodotte e vendute da terzi che costano fino al 50% di meno, ma mantengono gli altri svantaggi del GP-1 originale.
Molti di noi oggi usano telefonini che hanno già un'unità GPS incorporata, perchè non usare quella?
La cosa è perfettamente fattibile e di seguito mostrerò come realizzarla.
Nel mio caso uso un Samsung SII Android e mi riferirò a quello, ma opportune soluzioni esistono anche con altri OS, a partire dall'iPhone.
1. Il primo passo è quello di installare sullo smartphone un programma di datalogging. Io ne ho provati diversi e alla fine quello che mi è piaciuto di più si chiama GPSlogger e lo trovate qui
https://play.google....gpslogger&hl=it
Per prima cosa è gratuito e poi funziona molto bene con alcune impostazioni flessibili e molto utili. Per esempio l'intervallo di tempo tra un rilevamento e l'altro, oppure la distanza minima tra due rilevamenti.
Vi mostro un paio di screenshot del mio apparecchio:
Quando si esce a fare foto, basta portarsi dietro il telefonino come immagino si faccia sempre, abilitare il GPS e far partire l'applicazione GPSLogger
2. Prima di uscire e almeno una volta al mese è bene sincronizzare la macchina fotografica con qualche server di timing. Lo potete fare a mano semplicemente visualizzando l'orologio sul PC (dopo aver sincronizzato il PC of course) oppure collegando la macchina al PC e poi usando un programma di remote shooting, come NKRemote, con i quali si può sincronizzare automaticamente la macchina
3. Tornando a casa potremo vedere il percorso fatto sullo stesso telefonino tramite un'altra applicazione che si chiama GPXViewer, anch'essa gratuita che mostra appunto il percorso fatto insieme ad altri dati, come i km, la velocità ecc...anch'essa è gratuita. Ripeto: gira sul telefonino, non c'è bisogno del PC
4. Ed eccoci alla parte più interessante: il collegamento tra le foto fatte e i dati "loggati" dal telefonino.
E' necessario disporre di un programma di sincronizzazione. LR4 in teoria lo fa, ma a me dà errore, quindi propongo un'altra applicazione da installare sul PC, anch'essa gratuita che si chiama GPicSync e che trovate qui
http://code.google.com/p/gpicsync/
Quindi scaricheremo il programma e lo installeremo sul PC.
Le foto vanno naturalmente anch'esse scaricate sul PC.
Fatto ciò, lanciamo PicSync e ci troviamo questa schermata:
Qui indicheremo il percorso per la cartella delle foto e quello per i dati del GPSLogger che si trovano sul telefonino, il quale andrà collegato al PC tramite USB, wifi, oppure Bluetooth, ma questi sono dettagli che non ci interessano in questo momento.
Su GPicSync consiglio di togliere la spunta da "backup pictures" altrimenti il programma crea una nuova serie di files con le stesse foto taggate, ma non ne vedo l'utilità.
Cliccando su "Synchronize" il programma parte e riporta per ogni foto la posizione e la differenza di tempo tra il momento in cui è stata scattata la foto e il momento del rilevamento usato per quella stessa foto. Si può impostare anche la differenza di tempo massima che vogliamo accettare.
Alla fine del processo le foto sono sincronizzate e il programma crea un log file che può essere aperto automaticamente su Google Earth, dove ci potremo godere il percorso fatto. Basta cliccare sul bottone relativo all'interno di GPicSync.
Terminato questo lavoro, se usate LR, ricordatevi che dovrete leggere di nuovo i metadati dalle foto altrimenti LR non sa che sono stati aggiornati col geo-tag. Ciò si fa semplicemente selezionando tutte le foto interessate e poi cliccando a destra e scegliendo appunto l'opzione "read metadata from files".
Fatto ciò possiamo goderci anche su LR la cartine con le bandierine delle foto fatte in ogni posto che si aprono per mostrare in piccola scala le foto stesse.
I programmi si fondono in modo mirabile e "intelligente" senza nessun intervento manuale.
Come detto esistono altre "app" gratuite per lo smartphone che fanno un lavoro simile, questa è semplicemente una con cui mi sono trovato bene.
Come scritto nell'introduzione questo più che un tutorial è un reminder, ma spero che sia utile per chi vuole usare una valida alternativa all'unità GP-1
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16 Comments
Salva i dati, in formato NMEA-0183, direttamente nella cartellina "documenti" facilmente leggibile tramite iTunes.
Di applicazioni su Mac che applicano le coordinate GPS alle foto ce ne è un'infinità ... personalmente mi trovo bene con PhotoLinker
Guglielmo
Ho trovato ora che c'é anche per android.... Poco piu di 2 euro spesi molto bene =)
Grazie comunque, credo sia uno di quei tutorial che si possono giudicare banali ma in termini pratici non si trovano mai da nessuna parte quando vuoi la soluzione a portata di mano
Non si possono sempre segare le Canon 5D per adattarle a ottiche antiche...
PS nel tuo caso Mauro, ti ci vedo proprio a geotaggare le modelle...
@Roby: il mio cellulare è di quasi-ultima generazione perchè spendo i miei soldi in altre cose. Il mio ultimo acquisto è stato un Leica Summicron 35mm f/2 "Made in Germany", che mi è costato ...fammi vedere...oops come un GP-1+un GP-n100+qualcosina...questione di gusti vero?? Ciaaaaaao
Io lo farei, ma prima di sostituire il mio "vecchissimo" cellulare attendo che non funzioni più.
Attualmente "prende campo" anche quando tutti gli smat-phone attuali arrancano o non prendono proprio.
Per me è più utile poter telefonare.
Sempre graditi gli approfondimenti che si trovano qui.
Mi interessa peró l'interessante App per Android segnalata da Spinoza, perché a volte il Sony non é con me e mi interessa ricordarmi in maniera un po' precisa di un posto.
Ma la mia paura é il consumo della batteria dello smartphone...
Il GPS consuma un bel po' quando é acceso in continuo (se uso il cell come navigatore é sempre attaccato alla presa della corrente), e non vorrei trovarmi il telefono prosciugato in poche ore se mi dimentico accesa la app.
Hai fatto qualche prova in proposito?
Grazie comunque del tutorial, che é senz'altro interessante e chiaro.
a_
- Anche io su Mac continuo ad usare GPS Photo Linker, che funziona tranquillamente con Mountain Lion. L'unico limite é che funziona solo con le macchine supportate da OSX, quindi per ora l'unico modo di geotaggare le Fuji é quello di usare Lightroom (ma anche la D600, credo).
- Se lo strumento non registra files GPX, come invece fa la app segnalata nel tutorial, sempre per Mac c'é il solito HoudahGPS che crea i GPX ed altri formati come il KML per Google Earth (ad esempio il mio Sony produce dei files log, che vanno convertiti).
Entrambi i software sono gratuiti.
Poi...
Io con Lightroom 4 riesco a geotaggare le foto sia importando i tracciati GPX che puntando sulla mappa ed assegnando il riferimento geografico alla foto o al gruppo di foto selezionate. Non mi ha mai dato problemi.
Posso azzardare che Lightroom voglia dei tracciati, non semplicemente dei punti singoli come sembra memorizzare la app.
Sarebbe da provare (se serve ti posso passare dei GPS convertiti con e senza tracciato, per capire dove sta il problema).
Ricordo peró che a differenza di software come GPSPhotoLinker ed altri foto specifici per il geotag, Lightroom si attiene alla sua funzione "non invadente", quindi non modifica il tag nel file RAW stesso.
Geotaggare con Lightroom significa inserire i dati geografici nel sidecar file, ed eventualmente in tutti i files esportati da LR, in qualsiasi formato suporti il tag (credo tutti).
Ma il RAW originale rimane senza geotag.
Con altri softwares specifici, il dato viene memorizzato nel file stesso (in realtá GPSPhotoLinker utilizza ExifTool, come praticamente tutti i software che variano i dati exif nei files).
a_
Negli anni di fuoristrada praticato (anche nel deserto) ho necessariamente approfondito molto i concetti alla base delle antenne GPS, della tracciatura di percosi, waypoint, rotte, latitudine, longitudine. Utilizzo sofisticati software per geo-referenziare qualunque tipo di mappa raster.
Ritengo che la diffusione della tecnologia satellitare a prezzi accessibili a tutti sia veramente un bel passo avanti fatto negli ultimi 10 anni. Se qualcuno ritene che sia utile anche in ambito fotografico, ben venga.
Beh considera però un altro modo di utilizzo... ovvero avere una mappa dei posti dove andare per se stessi....poi in fase di esportazione prima di mettere le foto sul web ecc basta rimuovere quel dato exif volendo
Io quando faccio lunghi viaggi o quando sono in un luogo che non conosco lo trovo utilissimo, poi chiaramente se si scatta in studio diventa inutile a meno che non ci si voglia ricordare dove è lo studio huauhhuahuauha
Io ritengo invece che i dati geo-tagging siano fondamentali per qualsiasi archivio fotografico ben fatto.
Penso al tuo esempio e credo che sia più utile, per esempio, per la macrofotografia di insetti che per il paesaggio...le pale di S.Martino sono quelle e si conoscono, ma una libellula rossa sullo sfondo di un lago...può essere stata fatta in mille posti diversi.
Rivendendo le foto posso sapere dove ho fotografato quella libellula, oppure per un dato hot-spot ("privato") posso vedere TUTTE le foto che ho fatto lì nel corso degli anni. Oppure ancora posso evidenziare tutti i miei hot-spot in una determinata zona. E posso scegliere dove andare e sapere cosa aspettarmi. Oppure ancora se qualcuno mi chiede se a Revine ci sono libellule, io posso estrarle tutte e mandargliele (senza il geotag)
Poi, se decido di postare qualcosa, come ha scritto Dany, basta escludere il geo-tag. Su LR4 nella schermata di export è addirittura prevista, come default, l'eliminazione del geo-tag. Niente di più facile e automatico
Come ho scritto ho avuto due GP-1 e li ho rotti entrambi. Adesso col telefonino non mi accorgo neanche di fare il geo-tagging.
@André: consuma un po' la batteria del telefonino, ma va bene per un'uscita di un giorno. Inoltre io uso solo DNG, per cui non ci sono xmp. Usando i RAW si possono scrivere i dati solo su xmp, quindi non ci sono limitazioni in tal senso. Ciao
Le mie macro ricordo tutte dove le ho scattate ma non arrivano al centinaio.
Di certo è opportuno, se si pubblicano sul web foto naturalistiche, eliminare i dati di geo-tagging dagli exif a meno che non sia importante dimostrare che effettivamente si era in quel determinato luogo quel determinato giorno.
io quando sono andato a barcellona con iphone 4 e gps4cam uscivo un intera giornata con wifi e gps acceso.....arrivavo tranquillamente a fine giornata...ovviamente avevo impostato di registrare la posizione ogni 10 minuti se non erro... anche perchè a piedi in 10 minuti si potrà fare 1 km circa.... con la reflex anche meno
Io ho un catalogo di 35,000 foto (potato di recente, erano 80,000), tutte catalogate con più di 1000 keywords che posso incrociare come voglio. Per esempio posso cercare le foto fatte a Rio, sulla spiaggia del Recreio, con la nebbia, al tramonto, mentre piove e con un Urubu in mezzo (...e ce ne sono...hehe)
Il geotagging purtroppo non è completo ma è una parte fondamentale di un catalogo avanzato. Poi per carità, non lo ordina mica il dottore.
In ogni caso col geotagging non dimostri l'effettiva posizione perchè puoi metterlo a posteriori dove ti pare.
Ah... Non lo avevo capito.