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Dove va l'industria fotografica (non c'è via di scampo ?)
mar 03 2017 01:00 |
Lieve
in Editoriali
C'è online una approfondita disamina dei numeri che riguardano l'industria fotografica negli ultimi anni (qui)
La fonte è la base dati CIPA, qundi è un dato parziale riguardante sostanzialmente l'industria fotografica giapponese ma è l'agglomerato più dettagliato ed informativo di un fenomeno che riveste carattere globale e non locale.
Facciamo parlare i numeri
Nel 2009 sono state 105 milioni le fotocamere prodotte complessivamente.
Dopo il picco del 2010 (121 milioni) la produzione ha cominciato a scendere fino a toccare i 23 milioni del 2016.
la Nikon D3x, ammiraglia Nikon nel 2009-2012, gli anni d'oro della fotografia digitale
Da questi numeri aggregati possiamo dettagliare i valori delle fotocamere ad ottica fissa (sostanzialmente quelle che chiamiamo - in alcuni casi impropriamente - compatte) e quelle ad ottica intercambiabile (sia reflex che mirrorless).
Nel 2010 il dato comprendeva 108 milioni di compatte e 12.9 milioni tra reflex e mirrorless.
Questi numeri nel 2016 sono scesi rispettivamente a 12 e 11.
Ma tra reflex mirrorless nel 2012 ne sono state vendute oltre 23 milioni. Quanto nel 2015 e nel 2016 messi insieme.
Se andiamo alla composizione delle vendite in percentuale abbiamo :
- nel 2013 : il 5% di mirrorless, il 21% di mirrorless, il 74% di compatte
- nel 2016 : il 13% di mirrorless, il 34% di reflex, il 52% di compatte
Attenzione, questi dati sono percentuali di composizione del totale, quindi riguardano solo un riposizionamento.
Se andiamo ai numeri effettivi abbiamo invece.
- nel 2013 : 3 milioni di mirrorless contro 13 milioni di reflex
- nel 2016 : 3.1 milioni di mirrorless contro 8.2 milioni di reflex
Non è in controtendenza il valore degli obiettivi intercambiabili ma significativo.
Nel 2009 sono stati prodotti 9 milioni di obiettivi intercambiabili.
Nel 2012 questo numero è cresciuto a 31 milioni e si è toccato il picco.
Nel 2016 il numero è sceso a 19 milioni (contro 12.3 milioni di fotocamere ad essi dedicate, vendute)
Guardando i dati per mercato regionale, il mercato asiatico è cresciuto del 2% nel 2016, quello europeo è decresciuto della stessa cifra. Attenzione, parliamo di quote di mercato, non di vendite in assoluto.
Quelle sono scese in tutto il mondo.
La composizione per quote di mercato è :
- 26% Asia
- 14% Giappone
- 32% Europa
- 24% Americhe
- 2% Africa e Oceania
valori leggermente differenti per quanto riguarda gli obiettivi :
- 30% Asia
- 13% Giappone
- 24% Europa
- 27% Americhe
- 2% Africa e Oceania
In estrema sintesi :
- nel 2016 le vendite sono calate del 35% per le fotocamere e del 12% per gli obiettivi
- nel 2016 le mirrorless sono calate del 4%, le reflex del 17%
Non sono migliori le previsioni per il 2017 perchè è previsto un ulteriore calo al di sotto dei 20 milioni di pezzi (circa un sesto del dato 2010), ovvero un altro -15/20%.
Industrialmente parlando, una catastrofe.
E per gli anni successivi non ci sono elementi che facciano pensare ad una inversione di tendenza.
Nella prossima pagina alcune considerazioni che partono da questi numeri
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84 Comments
marameo
… che la fotografía sta cambiando é claro, sopratutto per la grande massa. Gli smartphone son sempre tecnológicamente interessanti e sempre piú accolti con soddisfazione
Vediamo che sorprese ci regalano i prossimi anni
Il grafico è ingannevole. Lo smartfone ti manda su faccialibro la fotocamera digitale no. Un po' come mischiare i Folletti Vorverk con l'impastatrice Kenwood. Sicuro che il primo ha un accessorio adatto ad impastare il pane ma chi lo compra lo fa per tirare su il rudo (la polvere)
Ciao, date un'occhiata alla tecnologia zoom 5X presentata da Oppo pochi giorni fa al MWC.... I sensori fotografici per smartphone sono sempre più qualitativamente migliori, ora in meno di 6mm di spessore inseriscono doppia camera stabilizzata e zoom ottico... Anche guardando i risultati su monitor di PC portatili, cioè 13-15 pollici, i risultati che offrono oggi gli smartphone non sono male se non si cerca qualcosa di prodessionale, fortunatamente il piccolo sensore ha sempre grandi limiti rispetto ad uno più grande. Il declino fotografico nei settori di basso-medio livello è chiaramente enorme, a mio parere un grande sviluppo sul sensore da 1 pollice posto sul mercato a prezzi certo inferiori ai 1000€ potrebbe ancora attrarre un discreto numero di interessato a fotografare con strumenti che lo invoglino a migliorare, cosa che uno smartphone non è in grado di fare con i suoi troppi limiti della sua attrezzatura fotografica idonea perlopiù ad un punta e scatta in modalità Auto.
A me sembra che ci giriamo attorno, le scelte che ci troveremo a fare saranno sempre più di compromesso o senza compromessi.
Tutto questo dipenderà da quanto è per noi importante il risultato che vorremo ottenere e da quante risorse dedicare indipendentemente dall'essere un pro oppure un fotoamatore di qualsiasi livello.
Questo è quello che riesco a sintetizzare da tutto quello che state esprimendo qui, vedremo.
Resta il fatto che io con uno smartphone faccio foto che non mi soddisfano.
Dall'articolo che state commentando :
e il 2017 è visto in calo di un ulteriore 17%
Io lo leggo come un calo del 50% dal 2012, del 65% per il 2018.
Che per Nikon sarà anche di più se non presentano novità differenti dalla Nikon D3400 abbastanza presto ... visto che Nikon è dimensionata ancora per produrre fotocamere a milioni ogni anno ...
Continuate ad essere ottimisti ? Ottimo. Mi farete sapere quando sarà il caso di cambiare quello che avete in mano
Guarda che se ce uno che ottimista non lo affatto, è questo già da qualche tempo.. quello sono io.. l'ho detto più volte a mezza voce, e credimi mi spiace ma non vedo all'orizzonte un cielo azzurro, per nulla.. solo nuvole.
poi che nel nostro piccolo si cerchi di sopravvivere è un'altra storia.. oltretutto sei un maestro nel evidenziare tante cose, come queste ad esempio.. ciò che altri sentono solo come un malessere, più o meno diffuso e si cerchi di non pensarci molto.
... il finale sincopato potrebbe essere lo stesso per Nikon ?
Dai, Jean Michel Jarre ha fatto di meglio...come meglio ha fatto Nikon ( e anche altri nel 1981 ), aspettiamo il prossimo concerto !
Comunque credo che il concetto di "Dove va l'industria fotografica (non c'è via di scampo ?)" sia molto piu' profondo e si dovrebbe leggere con un altra lettura.
nel senso che in fin dei conti la Industria segue e in parte deve seguire il trend e le esigenze della societa.
Mi chiederei piuttosto dove stiamo andando NOI (inteso come societa' nel piu' ampio senso del termine) che influenziamo la industria.
E non il noi dei "nostalgici" e degli appassionati ma il noi generico.
Al finale e' la industria che ci guida nelle scelte o siamo noi a guidare le scelte dell'industria.
Perche il discorso si potrebbe generalizzare e applicare anche su altri elementi.
Per esempio Mauro cita sempre la musica e di cambi, come lui anche sottolinea, ne ha fatti molti (in peggio).
Quindi non credo sia la industria che ci porta a certe scelte ma siamo noi che scegliamo quello che la industria ci dovra offrire nei prossimi anni.
E la industria fa i conti con i numeri non con le passioni, la filosofia la lascia a quei pochi che la sanno fare e capire.
Per citare qualche cosa di storico fotografico lo stesso Erich Salomon cambio il mondo del Fotogiornalismo e con le sue scelte influenzó la industria dell'epoca. O della stessa rivista Life
Che rimane oggi di quel concetto? Poco, molto poco.
Potrei citarne ancora di piu' ma il risultato sarebbe lo stesso.
Quindi siamo noi che abbiamo perso il potere di decidere e al la contempo di influenzare la industria.
Almeno io lo vedo in questo modo
Si, si Fab, è proprio così.
Però dobbiamo anche ammettere che quando il mercato gira così velocemente, se l'industria non ci mette del suo in termini di innovazione ma quella vera, dirompente (pensiamo ad Apple con iPod e iPhone) finisce per creare un ciclo vizioso.
In queste circostanze ci vogliono idee nuove e coraggio, anche in termini di creare bisogni o risolvere problemi.
In molti casi, come fa per esempio Nikon, invece i problemi li creano (vedi Snap Bridge) e i bisogni li scoraggiano (vedi assenza totale di compatte degne di essere comprate o mirrorless di qualunque genere e tipo)
Il grafico che non convince Adriano invece ci dice che lo smartphone - al di la delle mode - ha inciso profondamente nelle abitudini dell'utente (anche del fotografo) come dimostrato da vendite a miliardi, mentre le mirrorless, in campo fotografico, al più, hanno attenuato (di poco) il calo di una industria piuttosto addormentata.
Diciamo la verità. Noi ci godiamo i nostri sensori Sony.
Ma Sony non sarebbe così forte se non ci fossero al traino le vendite di sensori per smartphone e automotive.
Altro che fotocamere. Con in numeri che fa la fotografia, fabbriche enormi che richiedono investimenti miliardari non potrebbero sopravvivere.
E a basse tirature, addio sviluppo oppure costi enormemente superiori per singolo pezzo.
Perfettamente d'accordo con le tue riflessioni Mauro.
Per anche noi (sempre generico) dovremmo avere il coraggio di fare scelte e di dire questo si e questo no e non comprare o seguire tutto quello che ci viene proposto.
Perche se seguiamo incondizionatamente tutto quello che l'industria ci obbliga a seguire perderemo il nostro senso critico e genereremo solo altro innecessario oggetto trend.
Come piu' volte detto si dovrebbe scegliere e comprare quello che realmente abbiamo bisogno.
Ma il vortex che ci circonda e coinvolge non ci fa scegliere coscientemente.
La tecnologia avanza e lo ha sempre fatto (forse nel medio evo si rallento) pero a nostro beneficio e non al beneficio di pochi.
Credo si dovrebbe riflettere perche cosi stiamo soffocando la fotografia e il suo intorno, ma non solo la fotografia.
Copn questo non di o di fare l'eremita, anzi, ma di riportare il potere a chi realmente lo ha....NOI!
d'accordo fab.. tu hai focalizzato il punto, e proponi di riprenderci il controllo, se non ho capito male...
si, ma come?
perché se si riuscisse in questo.. se.. ci sarebbero miriadi di cose da dover riuscire a riprendersi il controllo..
Spesso ci si conforma con la massa e con la IN-necesaria necessita di comprare l'ultimo modello o la ultima novità.
Perche non importa se il mezzo o l'oggetto lo si sa usare e si sa perche lo si ha comprato l'importante è averlo!!
Questo vale per tutto non solo per la tecnologia fotografica.
I cambi si apportano e fanno con le proprie scelte.
Per parafrasare i miliardi si fanno sommando i centesimi.
Ribadisco che non sono contro la tecnologia, son contro il mal uso che se ne fa della tecnologia.
Le pistole da sole non uccidono innocenti.
La fotografia non è morta pero la si sta asfissiando e coscientemente
Comunque vada, fantastico !
...se gli tolgono anche l'olio di palma e' perfetto !
Io però faccio una considerazione.
Lo sviluppo dei cellulari e delle loro fotocamere, se da una parte ha ucciso l'industria fotografica di basso livello, il mondo delle compatte e riscritto le regole del gioco, da un altro lato però ha dato uno sviluppo enorme al software fotografico di ripresa. Oggi il miracolo fotografco di un Apple iphone 7 è dovuto essenzialmente allo sviluppo software che la apple come tanti altri produttori hanno messo a punto per il miglioramento qualitativo del prodotto fotografia.
Sensori piccolissimi che riescono a fotografare anche di notte e tramite opportuni algoritmi non evidenziano più di tanto i difetti di microscopici sensori con milioni di pixel così addensati. Mi chiedo ora se una nikon o una Canon avessero profuso lo stesso impegno di un Apple, che strumenti fotografici avremmo per le mani? E fino a quando questo immobilismo dei grandi produttori fotografici? Dovremo forse aspettare che una foto fatta con un futuro iphone 10 faccia le foto meglio di una D6? che basterà ingrandire una foto con l'iphone 10 per accorgersi di particolari e dettagli non presenti nell'immagine scattata con la D6? che a quel punto non ci sarà più necessità di teleobiettivi essendo capace il sensore di registrare 30.000 linee a millimetro, e di poter croppare a piacimento?
La domanda quindi è: dobbiamo essere noi a suggerire le novità all'industria fotografica o sarà questa a sorprenderci?
Anche scattando in raw, la qualità di quei 12 mpixl non può raggiungere quella di una buona compatta. Le foto restano spettacolari se viste sul telefono, ma al computer ed ancor più in stampa è mortificante.
Così, giusto per restare obiettivi e realisti.
Non ho detto che l'iphone oggi possa essere paragonato a una buona compatta, ma quello che volevo dire che l'iphone è un victorinox di possibilità, a differenza della compatta che fa solo foto. Ma l'iphone come qualsiasi altro buon cellulare si avvicina molto alla compatta, l'ha praticamente sostituita. con una qualità fotografica che cresce non certo per una tecnologia tipica della macchina fotografica, ma grazie al firmware associato. Tale sforzo industriale, sviluppo di tecnologia softwaristica, non trova riscontri o paragoni nell'industria fotografica vera e propria, sia come impegno che in risultati relizzativi
Il senso del tuo post era chiarissimo, c'è gente (tanta) che preferisce prendersi un smartphone perché fa tante altre cose in più di una macchina fotografica.. (anche se tempo fa andavano di moda le compatte con OS android) e con questo si capisce qual è la cultura fotografica media della gente. Prendo l'i7 perché tanto sfuoca lo stesso e mi sta bene così.
Sulle fotografie iconiche non lo metto in dubbio, la fotografia è fatta di emozioni trasmesse prima di tutto, non importa il mezzo, ma oggi abbiamo anche mezzi che possono dare un plus valore a queste emozioni.
Noi, frequentatori di questo forum, siamo di una fascia di utenza ormai classificabile tra la "nicchia" usiamo i telefoni per le istantanee ma se vogliamo fotografare cerchiamo di farlo al meglio delle nostre possibilità, escludendo il fanatismo ed il G.A.S.
Ma infatti anche io mi sono chiesto come mai non si sia sviluppato un sensore di grandi dimensioni retroiluminato, se fa miracoli sui telefoni-compatte, non oso immaginare cosa possa produrre su una full frame.. probabilmente ci sono motivi validi, forse il consumo energetico, forse i costi, forse cose tecniche che io ignoro, sta di fatto che se una D5 oggi può arrivare comodamente a 25600 iso con stampe professionali di dimensioni generose, se avesse un sensore back-lighted dove potrebbe arrivare?
....Tra l'altro ragazzi, non so se avete letto tutti i commenti.. un tizio che denigra l'i7 perché non è in grado di fare i video in slow motion a 960 fps com il sony xperia... ahahah... gne gne perepeppepé....
Sembrano dei bambini che fanno a gara a chi ha ha il pisello più lungo....
Se questa è la media della nostra società...
Finiremo presto qui...
E per chi non avesse visto quel film.. lo consiglio, non tanto perché è bello ma perché è molto più realistico di qualunque film di fantascienza ....se non svoltiamo alla svelta ci arriveremo a quella società.
Ah caspita questo me l'ero perso.. sapevo di leica SL ma non l'ho mai contemplata perché è una macchina per ricchi, beh questo spiega la resa ad alti iso, ma anche l'autonomia così limitata.
Se la resa ad alti iso deve inficiare così pesantemente sull'autonomia di scatto, allora forse non vale la candela, i 25k iso si possono anche evitare, nelle situazioni più drammatiche mi sono trovato ad usare i 6400 con la 800 ed un'ottica luminosa. (stampati a 50x75 facevano la loro figura)
Forse è per quello che non è uscita una 820 con sensore BSI.
Sì ma sono scandalosi... la mia olympus sarà anche datata e con un sensore 4/3, ma con una batteria ne faccio almeno il doppio.