[in edicola] Prima che non lo troviate più in edicola...
NG Magazine Jim Brandenburg
Prima che restituiscano le copie di reso segnalo che, per chi è interessato al genere, su NG Magazine di Aprile Jim Brandenburg è "tornato".
Fin qui niente di che, se non fosse che le foto di questo servizio sono già da per loro molto particolari, ma per chi ha memoria sono qualcosa di piu'
Jim ha fatto una raccolta di Primavera scattando 1 foto al giorno per tutti i 93 giorni di primavera, mettendo nel mirino i boschi di casa sua, quel Minnesota di confine con il Canada dove non è difficile imbattersi in castori, alci ed lupi (!). La rivista americana ha ospitato tutte le 93 foto in un servizio piuttosto denso, con pagine ad apertura a soffietto. Ovviamente sono stampate in piccolo, ma il senso, il messaggio, da questa raccolta traspare tutto.
Per chi non avesse mai osservato il lavoro di Brandenburg consiglio di sbrigarsi a procurarsi una copia di NGM, per chi invece, come dicevo, ha qualche anno e ancora un po' di memoria ....
Correva l'anno 1997 e NGM dedicava alla ricerca di Jim LA COPERTINA. Vent'anni fa Brandenburg si impose il limite fastidioso di un unico scatto al giorno per tutta la stagione invernale. Un trial impegnativo, in salsa analogica e obiettivi manual focus, in cui l'unico click doveva essere perfetto. La perfezione ovviamente non esiste, ma il lavoro di Brandenburg, il metodo, condusse ad una raccolta in cui tutto il mondo potè apprezzare cosa accade quando un uomo cerca di dare il meglio di sè nel suo campo d'elezione. Quel numero 1997 è uno di quei milestone che hanno segnato la mia formazione di fotografo della domenica. Quel lavoro, senza compromessi di sorta, senza altri pensieri se non quello di raccontare la sua terra, imponendosi la massima concentrazione, una pratica quasi ascetica, mi lasciò inizialmente perplesso. Poi guardandolo, riguardandolo, riflettendoci, ho capito come sia importante il contenuto di un immagine collegato al contesto a cui l'immagine appartiene e anche, perchè no, al modo con cui ci si prefigge di raccoglierla. Potrei scrivere dieci pagine di parole su quel lavoro di Brandenburg, ma sono bravo e la pianto qui.
Oggi Jim ripropone quella formula e forse proprio oggi questo approccio ha una valenza ancora maggiore giacchè siamo tutti abituati a non aver freni e a scattare a mitraglia per scegliere poi a casa, sul monitor la foto "migliore". Sappiamo benissimo che non è il dettaglio minimale ad aver effetto su un'inquadratura scarsa di partenza, ma oggi va così, si fa lo scatto (gli scatti) e poi si decide a casa.
In edicola ad Aprile trovate nel numero di NGM una guida ad un approccio differente, difficile ma molto ma molto appagante. Io la mia copia ce l'ho, ma a me arriva in abbonamento
Infine: da questo lavoro Jim Brandenburg ha fatto un libro, un prossimo acquisto per me obbligato
Interessante. Grazie per la segnalazione.