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La migrazione degli obbiettivi da AI-S/ AF a AF-G
Iniziato da
Roby C
, mar 10 2012 17:35
29 risposte a questa discussione
#1
Inviato 10 marzo 2012 - 17:35
In questi ultimi tempi, per fattori diciamo non lineari, mi è capitato di poter "curiosare" all'interno di due ottiche, due ottiche prodotte con filosofie diverse ( di produzione) e chiaramente in anni diversi.
I vetri in oggetto sono il AF 28-100 f3.5/5.6 G e il AI-S 300 f 4.5, la scelta è stata dettata puramente dal caso... mi sono capitati quelli e allora.. vai con i cacciaviti...
Il primo non ha dato nessun problema.. quattro pezzi in croce di materiale termoplastico, fatti bene ma... a basssisimo costo.. il secondo invece è tutta un'altra pasta, anche se all'epoca non era certo una primadonna, ma solamente i pezzi per poter far vedere la profondità di campo e la messa a fuoco.. fanno diventar matti, e attenzione... mentre altre case utilizzavano pezzi tranciati, nikon solo lavorati, o dalla lastra o dal pieno, le parti rettificate si sprecano e daltronde non poteva essere diversamente... e più pezzi vi erano e più manodopera specializzata doveva essere impiegata... e pagata.
Con i pezzi davanti ho iniziato un'altro ragionamento.. il risparmio a livello di produzione... deve essere enorme... daccordo.. ora vi è l'elettronica, ma credetemi.. quella alla fin fine costa due poldi...
I vetri in oggetto sono il AF 28-100 f3.5/5.6 G e il AI-S 300 f 4.5, la scelta è stata dettata puramente dal caso... mi sono capitati quelli e allora.. vai con i cacciaviti...
Il primo non ha dato nessun problema.. quattro pezzi in croce di materiale termoplastico, fatti bene ma... a basssisimo costo.. il secondo invece è tutta un'altra pasta, anche se all'epoca non era certo una primadonna, ma solamente i pezzi per poter far vedere la profondità di campo e la messa a fuoco.. fanno diventar matti, e attenzione... mentre altre case utilizzavano pezzi tranciati, nikon solo lavorati, o dalla lastra o dal pieno, le parti rettificate si sprecano e daltronde non poteva essere diversamente... e più pezzi vi erano e più manodopera specializzata doveva essere impiegata... e pagata.
Con i pezzi davanti ho iniziato un'altro ragionamento.. il risparmio a livello di produzione... deve essere enorme... daccordo.. ora vi è l'elettronica, ma credetemi.. quella alla fin fine costa due poldi...
Roby C 4
#2
Inviato 10 marzo 2012 - 17:43
Penso che il costo dell'elettronica sia da cercare nella ricerca e sviluppo piuttosto che nella realizzazione in se,anche i polimeri di ultima generazione sono frutto di studi e ricerca.
Non so ,mi viene difficile pensare di poter fare dei paragoni facendo una sorta di reverse engineering ,contando i pezzi etc.Anche l'eliminazione di meccanismi ridonandati e semplificazioni tecniche sono frutto di investimenti.
Non so ,mi viene difficile pensare di poter fare dei paragoni facendo una sorta di reverse engineering ,contando i pezzi etc.Anche l'eliminazione di meccanismi ridonandati e semplificazioni tecniche sono frutto di investimenti.
#3
Inviato 10 marzo 2012 - 20:20
Concordo con la tua riflessione, Roby.
Anche se definire "Obiettivo" il 28-100G mi sembra vagamente improprio.
Trovo che "Fermacarte" sarebbe un termine più acconcio.
Anche se definire "Obiettivo" il 28-100G mi sembra vagamente improprio.
Trovo che "Fermacarte" sarebbe un termine più acconcio.
Stat rosa pristina nomine.
Nomina nuda tenemus.
fotografo professionista NPS
http://www.giannizadrafotografo.it/
Nomina nuda tenemus.
fotografo professionista NPS
http://www.giannizadrafotografo.it/
#4
Inviato 10 marzo 2012 - 20:31
Questo secondo me é il punto.Anche se definire "Obiettivo" il 28-100G mi sembra vagamente improprio.
Trovo che "Fermacarte" sarebbe un termine più acconcio.
Di vedere le camme in plastica del 35/1.4G poco mi interessa.
A quanto pare funziona come deve, per merito del vetro, ed anche le camme in plastica probabilmente dureranno quando devono durare con un uso pari a quello che si fa con l'equivalente AIs.
Se proprio voglio andare oltre, alla fin fine poco mi interessa l'avere la lente asferica molata piuttosto che con la parte in resina incollata.
Se la colla non ingiallisce dopo venticinue anni, é giá un passo in piú delle lenti molate anni '80, che peró avevano trattamenti antiriflesso che duravano meno.
E mettiamoci anche le guarnizioni, che una volta non c'erano.
Ecco, trovo che tutto quello che compone una lente AIs sia poesia, oppure in maniera piú precisa magia.
Quello non c'é piú, e non puó aiutare la psiche del fotografo a fare foto migliori.
Quello che rimane é tecnologia, o perfezione che dir si voglia.
A paritá di fotografo, tralasciando le variabili soggettive date dall'importanza che si dá a quello che si tiene tra le mani.... oggi possiamo fare foto migliori.
Diamo sempre lí... É il fotografo che coglie l'attimo.
Il pezzo di plastica o di metallo che si impugna é solo un mezzo, ed i mezzi di oggi sono oggettivamente migliori.
Se non si riesce a fare le foto che si riuscivano a fare con una F2 ed un AI..... beh, sono scuse.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#5
Inviato 10 marzo 2012 - 22:28
Concordo con la tua riflessione, Roby.
Anche se definire "Obiettivo" il 28-100G mi sembra vagamente improprio.
Trovo che "Fermacarte" sarebbe un termine più acconcio.
gianni, non credere.. che all'interno di tanti vetri ipercostosi.. ci siano all'interno cose da paura... ho visto tanta di quella plastica.. che non hai idea...e, ammetto pure una quantità abnorme di.. elettronica..che con le leggi dell'ottica.. beh.. non sò.
il 28-100 sono bastati pochi minuti, e una serie di pezzi di plastica erano lì davanti, per il 300 , visto che era da buttare per le troppe botte e cadute.. per il gruppo anteriore ho dovuto usare una fresa...
e i pezzi finemente lavorati.. sono tantissimi.. per far impostare il diaframma sono almeno sette pezzi torniti con tolleranze molto strette,rettificati e anodizzati in nero opaco e poi la parte esterna pure verniciata, aggiungi le viti12, i relativi filetti.. e il tempo del montaggio, poi và detto che questi pezzi, servono solo per quel tipo di obbiettivo, altri avranno misure differenti, e quindi la fornitura di quei pezzi era su scala bassisima.
Roby C 4
#6 Ospite_edate7_*
Inviato 10 marzo 2012 - 22:28
Non oso pensare cosa sarebbe un obiettivo con la parte ottica attuale e la parte meccanica come quella di un AI-S. Costerebbe poco di più (un 35mm f1,4 AFS non costa poco, eh!), ma sarebbe praticamente indistruttibile, e di qualità ottica eccelsa. Ed è proprio quello che nessun costruttore vuole. E allora via con le camme in plastica, che spero durino almeno cinque anni, poi saranno dolori. E chi ci avrà guadagnato sarà solo il costruttore.
Ciao!
Ciao!
#7
Inviato 10 marzo 2012 - 22:32
andrè.. dici giusto.. il tuo pensiero è corretto.
ma...
io stavo dicendo altro...
stavo constatando che qualitativamente, i vetri attuali sono prodotti con molta più tecnologia, ma con materiali molto ma molto meno costosi..
e mi fermo.
ma...
io stavo dicendo altro...
stavo constatando che qualitativamente, i vetri attuali sono prodotti con molta più tecnologia, ma con materiali molto ma molto meno costosi..
e mi fermo.
Roby C 4
#8 Ospite_edate7_*
Inviato 10 marzo 2012 - 23:00
Bè, ci sta che i vetri moderni costino molto meno di quelli fatti A MANO tanti anni fa, come gli asferici, molati uno per uno. E ci sta anche che il progresso tecnologico produca vetri migliori. Quello che continuo a non capire è come possano chiedere 2000 e passa euro per un obiettivo di plastica... tutti, non solo Nikon.
#9
Inviato 11 marzo 2012 - 01:03
Bè, ci sta che i vetri moderni costino molto meno di quelli fatti A MANO tanti anni fa, come gli asferici, molati uno per uno. E ci sta anche che il progresso tecnologico produca vetri migliori. Quello che continuo a non capire è come possano chiedere 2000 e passa euro per un obiettivo di plastica... tutti, non solo Nikon.
hai detto una cosa giusta.. i vetri nuovi per come sono prodotti, ( tutti ) costano al produttore, molto ma molto meno...
Roby C 4
#10
Inviato 11 marzo 2012 - 02:55
Bè, ci sta che i vetri moderni costino molto meno di quelli fatti A MANO tanti anni fa, come gli asferici, molati uno per uno. E ci sta anche che il progresso tecnologico produca vetri migliori. Quello che continuo a non capire è come possano chiedere 2000 e passa euro per un obiettivo di plastica... tutti, non solo Nikon.
Ricerca e sviluppo non vengono via gratis ..
Così come allestire nuove fabbriche con macchine a controllo numerico sempre più precise i costi ci sono eccome,che poi li ammortizzino è un altro discorso,quello che non condivido è l'equazione polimero=costo inferiore di tutta l'ottica.
#11
Inviato 11 marzo 2012 - 07:16
Concordo con la tua riflessione, Roby.
Anche se definire "Obiettivo" il 28-100G mi sembra vagamente improprio.
Trovo che "Fermacarte" sarebbe un termine più acconcio.
Troppo leggero. Al più un ferma ... foglio
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#12
Inviato 11 marzo 2012 - 12:31
Siete proprio sicuri che i nuovi fissi siano "tutta plastica"?
Dalle foto che girano in rete sembra ad esempio che il 24/1.4 abbia un'"anima" in vetro e metallo ed un "vestito" in materiale polimerico (plastiche).
I barilotti in metallo appena prendono un colpo si deformano poco, ma soprattutto trasferiscono l'energia alle altre parti interne propagando i danni e rendendo necessari interventi costosissimi.
Le "plastiche" attuali sono più elastiche, assorbono gli urti e in caso di urti violenti si spezzano rendendo necessaria la sostituzione del solo barilotto (o paraluce).
Immaginate cosa comporta una forte compressione sul paraluce dell'85/1.4 AFD confrontata a quella applicata al paraluce del corrispondente AFS.
Se rimanessimo fermi avremmo ancora auto in acciaio (o meglio ferro) micidiali a soli 40Km/h.
Il discorso sull'elasticità è solo uno dei punti a favore dei nuovi materiali.
Sono da valutare infatti tutte le caratteristiche fisico-meccaniche e gli accoppiamenti di materiali.
Non credo che le scelte siano dovute semplicisticamente per abbassare i costi di produzione.
Tornando al discorso di Roby è vero che meccanicamente ci sono state evoluzioni che hanno portato a risparmiare in fase di produzione diminuendo la qualità di tipo artigianale.
Però dobbiamo valutare se per l'utilizzo pratico sia migliore un oggetto "artistico" oppure valido ed efficiente nell'assolvere i suoi compiti.
Una macchina può produrre un oggetto migliore, quasi perfetto, l'uomo un oggetto unico.
Dal punto di vista del collezionista il secondo ha maggior pregio.
Dalle foto che girano in rete sembra ad esempio che il 24/1.4 abbia un'"anima" in vetro e metallo ed un "vestito" in materiale polimerico (plastiche).
I barilotti in metallo appena prendono un colpo si deformano poco, ma soprattutto trasferiscono l'energia alle altre parti interne propagando i danni e rendendo necessari interventi costosissimi.
Le "plastiche" attuali sono più elastiche, assorbono gli urti e in caso di urti violenti si spezzano rendendo necessaria la sostituzione del solo barilotto (o paraluce).
Immaginate cosa comporta una forte compressione sul paraluce dell'85/1.4 AFD confrontata a quella applicata al paraluce del corrispondente AFS.
Se rimanessimo fermi avremmo ancora auto in acciaio (o meglio ferro) micidiali a soli 40Km/h.
Il discorso sull'elasticità è solo uno dei punti a favore dei nuovi materiali.
Sono da valutare infatti tutte le caratteristiche fisico-meccaniche e gli accoppiamenti di materiali.
Non credo che le scelte siano dovute semplicisticamente per abbassare i costi di produzione.
Tornando al discorso di Roby è vero che meccanicamente ci sono state evoluzioni che hanno portato a risparmiare in fase di produzione diminuendo la qualità di tipo artigianale.
Però dobbiamo valutare se per l'utilizzo pratico sia migliore un oggetto "artistico" oppure valido ed efficiente nell'assolvere i suoi compiti.
Una macchina può produrre un oggetto migliore, quasi perfetto, l'uomo un oggetto unico.
Dal punto di vista del collezionista il secondo ha maggior pregio.
Gli altri possono proporci delle partiture,
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
#13
Inviato 11 marzo 2012 - 12:33
Il fusto che contiene le lenti è in lega leggera (per tutti).
Il controno è in policarbonato. Gli ingranaggi sono in teflon.
Il controno è in policarbonato. Gli ingranaggi sono in teflon.
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#14
Inviato 11 marzo 2012 - 12:37
Bè, ci sta che i vetri moderni costino molto meno di quelli fatti A MANO tanti anni fa, come gli asferici, molati uno per uno. E ci sta anche che il progresso tecnologico produca vetri migliori. Quello che continuo a non capire è come possano chiedere 2000 e passa euro per un obiettivo di plastica... tutti, non solo Nikon.
Come fanno a chiedere decine, se non centinaia, di migliaia di euro per automobili con cruscotto in plastica?
Gli altri possono proporci delle partiture,
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
#15
Inviato 11 marzo 2012 - 12:44
Il fusto che contiene le lenti è in lega leggera (per tutti).
Il controno è in policarbonato. Gli ingranaggi sono in teflon.
Ancora meglio, il policarbonato ha caratteristiche termiche e meccaniche particolari, soprattutto per quanto riguarda la tenacità (guarda caso).
Il teflon produce pochissimo attrito ed è resistentissimo alle alte temperature.
Non so come sia stata calcolata la durata delle parti meccaniche, ma sicuramente ci si guadagna in peso e resistenza.
Gli altri possono proporci delle partiture,
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
#16
Inviato 11 marzo 2012 - 12:44
Come fanno a chiedere decine, se non centinaia, di migliaia di euro per automobili con cruscotto in plastica?
Ci sono plastiche (tipo il Rohacell ... ) che costano ben di più del metallo
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#17
Inviato 11 marzo 2012 - 12:45
Ci sono plastiche (tipo il Rohacell ... ) che costano ben di più del metallo
Appunto, la mia era una palese provocazione.
Gli altri possono proporci delle partiture,
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
#18
Inviato 11 marzo 2012 - 13:35
mi viene da chiedere perchè mai ora costano tanto, quando potrebbero costare un decimo? Il progresso inteso come riduzione dei costi, è diventato un vantaggio solo per la casa madre e per noi solo involuzioneIn questi ultimi tempi, per fattori diciamo non lineari, mi è capitato di poter "curiosare" all'interno di due ottiche, due ottiche prodotte con filosofie diverse ( di produzione) e chiaramente in anni diversi.
I vetri in oggetto sono il AF 28-100 f3.5/5.6 G e il AI-S 300 f 4.5, la scelta è stata dettata puramente dal caso... mi sono capitati quelli e allora.. vai con i cacciaviti...
Il primo non ha dato nessun problema.. quattro pezzi in croce di materiale termoplastico, fatti bene ma... a basssisimo costo.. il secondo invece è tutta un'altra pasta, anche se all'epoca non era certo una primadonna, ma solamente i pezzi per poter far vedere la profondità di campo e la messa a fuoco.. fanno diventar matti, e attenzione... mentre altre case utilizzavano pezzi tranciati, nikon solo lavorati, o dalla lastra o dal pieno, le parti rettificate si sprecano e daltronde non poteva essere diversamente... e più pezzi vi erano e più manodopera specializzata doveva essere impiegata... e pagata.
Con i pezzi davanti ho iniziato un'altro ragionamento.. il risparmio a livello di produzione... deve essere enorme... daccordo.. ora vi è l'elettronica, ma credetemi.. quella alla fin fine costa due poldi...
Saluti
bergat
bergat
#19
Inviato 11 marzo 2012 - 15:08
Siete proprio sicuri che i nuovi fissi siano "tutta plastica"?
Dalle foto che girano in rete sembra ad esempio che il 24/1.4 abbia un'"anima" in vetro e metallo ed un "vestito" in materiale polimerico (plastiche).
I barilotti in metallo appena prendono un colpo si deformano poco, ma soprattutto trasferiscono l'energia alle altre parti interne propagando i danni e rendendo necessari interventi costosissimi.
Le "plastiche" attuali sono più elastiche, assorbono gli urti e in caso di urti violenti si spezzano rendendo necessaria la sostituzione del solo barilotto (o paraluce).
Immaginate cosa comporta una forte compressione sul paraluce dell'85/1.4 AFD confrontata a quella applicata al paraluce del corrispondente AFS.
Se rimanessimo fermi avremmo ancora auto in acciaio (o meglio ferro) micidiali a soli 40Km/h.
Il discorso sull'elasticità è solo uno dei punti a favore dei nuovi materiali.
Sono da valutare infatti tutte le caratteristiche fisico-meccaniche e gli accoppiamenti di materiali.
Non credo che le scelte siano dovute semplicisticamente per abbassare i costi di produzione.
Tornando al discorso di Roby è vero che meccanicamente ci sono state evoluzioni che hanno portato a risparmiare in fase di produzione diminuendo la qualità di tipo artigianale.
Però dobbiamo valutare se per l'utilizzo pratico sia migliore un oggetto "artistico" oppure valido ed efficiente nell'assolvere i suoi compiti.
Una macchina può produrre un oggetto migliore, quasi perfetto, l'uomo un oggetto unico.
Dal punto di vista del collezionista il secondo ha maggior pregio.
i nuovi fissi.. giuro, non lo sò.. ma vetri ad alto costo, professionali..
la plastica abbonda all'interno.. credimi, anche la parte elettronica come ho già detto, ma questa è un'altra storia.
Roby C 4
#20
Inviato 11 marzo 2012 - 15:15
Un 70-200/2.8 o un 24-70/2.8 sono in metallo per reggere all'uso sul campo, specie negli urti con i supertele.
L'interno però è simile ai più plasticosi "fissi", alleggeriti con l'uso del materiale sintetico.
Complessivamente la mia critica va più che altro al prezzo (specie se Nital), la costruzione - paraluce e astuccio a parte, oggetti da dimenticare - alla fine è all'altezza delle aspettative.
Non metterei invece la mano sul fuoco sulla loro longevità dal punto di vista funzionale
L'interno però è simile ai più plasticosi "fissi", alleggeriti con l'uso del materiale sintetico.
Complessivamente la mia critica va più che altro al prezzo (specie se Nital), la costruzione - paraluce e astuccio a parte, oggetti da dimenticare - alla fine è all'altezza delle aspettative.
Non metterei invece la mano sul fuoco sulla loro longevità dal punto di vista funzionale
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
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