Già i primi test appena appena più autorevoli del solito testimonierebbero che la D4 non va meglio della D3s in termini di rendimento.
Ergo credo sia pacifico stabilire che questa tecnologia su questo piano è arrivata al limite.
Che poi utilizzare apparecchiature fuori dal loro intervallo di utilizzo pratico metta a rischio di comportamenti anomali come il banding, mi sembra naturale.
Qualcuno utilizzerebbe un gas cromatografo senza prima tararlo per rilevare particelle solide ricavate da materiale cosmico reperito su Venere da una sonda ?
Io non credo ...
... ecco perchè ritengo che ogni discoro fatto su questi fronti che prescinda dalla estrema variabilità di utilizzo fuori norma (tipo la classica fotografia ad una vergine settantenne sotto la luna, durante un plenilunio la notte del 29 febbraio di un anno bisestile ... dispari in cui non si tengono le elezioni negli Stati Uniti) mi sembra che, specie se genera allarmismi, peana e sequele di proteste, sia quanto meno stigmatizzabile
Io non ne ho mai fatto un problema ma una caratteristica, un limite; non trovo assurdo cercare di andare oltre i limiti del sensore.
Credo che molti sarebbero ben contenti di poter fotografare al lume di candela a 1/8000'' f/16 se il sensore lo consentisse, si troverebbero nuove applicazioni dove ora semplicemente si rinuncia.
Se Nikon avesse ritenuto invalicabili certi limiti la D3 non avrebbe mai "visto la luce".
Questo non significa che chi fotografa in certe condizioni, oppure vorrebbe provarci, stia facendo qualcosa di negativo.
Ho l'impressione che se le nostre esigenze si scontrano con i limiti dello strumento e se ne parla si venga tacciati per "misuroni".
Così rischiamo di "misurare" gli altri prendendo noi stessi come unità di misura, magari per quantificarne la grandezza serve un'unità di misura diversa.
Credo sia lecito consentire a chiunque di esprimere la propria opinione, magari mettendo in discussione le proprie certezze impariamo qualcosa di nuovo.