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Uniformit? di resa


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10 risposte a questa discussione

#1 Paolo Mudu

Paolo Mudu

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Inviato 15 agosto 2010 - 16:38

L'obiettivo fotografico ? un potenziamento dei nostri occhi, ad esso demandiamo il compito di raccogliere l'immagine che abbiamo in mente.

Abbiamo per? due variabili, fra tante, da considerare:

- La soggettivit?, la nostra personale interpretazione della scena, del soggetto.

- Le differenze tra obiettivi. Non parlo solo della qualit? ottica ma, in questo contesto, della "personalit?" della lente.

Ci sono differenze tra produttori, celebre ad esempio il carattere tagliente delle ottiche Leitz. Ci sono differenze anche tra ottiche della stessa marca. Queste differenze possono influire nello stile del fotografo come lo faceva la scelta della pellicola, ad esempio Kodachrome invece di Velvia (i fotografi Nat Geo potevano usare solo Kodachrome).

Tutto questo discorso pu? essere vanificato dal semplice uso di Photoshop che tutto pu?, lo so! Ma la discussione che propongo ? rivolta a chi utilizza il fotoritocco senza stravolgere l'immagine originale, insomma, a chi da pi? importanza alla ripresa.

I Nikkor 14-24, 24-70, 70-200, progettati utilizzando le stesse tecnologie, riproducono in maniera analoga contrasto, incisivit? e saturazione (a parit? di sensore)?

Non penso ad una standardizzazione per tutti i generi, ma ad esempio, in un servizio di matrimonio o di moda, il taglio, lo stile deve essere costante e riconoscibile.

Quello che propongo in questa discussione ? che si citi un gruppo di ottiche con resa uniforme ed il genere a loro pi? consono, magari allegando foto di esempio.
"Se non fosse per la Fotografia sarei solo un uomo."

#2 Lieve

Lieve

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Inviato 16 agosto 2010 - 09:56

Bene Paolo e grazie.

Intervengo io per spiegare il mio "non sono d'accordo" messo qualche giorno fa sul tuo appunto se sia preferibile avere ottiche che hanno un comportamento omogeneo.

E due piccole digressione.

1) In epoca digitale, complice il fatto che i sensori sono tutti abbastanza simili tra loro (sia per tecnologia che per prestazioni) ma non si possono cambiare come si faceva con la pellicola, c'? una certa omologazione per non dire omogeneizzazione di rendimento. In sostanza - e a prescindere dalla postproduzione o, vade retro Saragat, dalla calibrazione - il media digitale tende esso stesso a dare una impronta imprescindibile al carattere della foto, tanto che non si pu? con certezza dire da chi dipenda quel dato effetto, se dall'ottica, dal sensore o dal software (compreso quello presente nella fotocamera).
In questo senso affermazioni tipiche del "secolo scorso", resa alla tedesca (Leitz, Zeiss, Schneider, Voigtlander) o alla giapponese (Nikon, Canon, Pentax, Minolta) assumono una connotazione pi? sfumata.

2) Il comportamento di un obiettivo o di una famiglia di obiettivi dipende moltissimi dall'epoca in cui questi sono stati concepiti.
Ci sono cose come il gusto, la moda e ... la necessit? (ad esempio quella di esaltare o di attenuare una data tendenza cromatica di una certa famiglia di pellicole) che hanno condizionato la progettazione delle ottiche.
Progettazione che, lo ribadisco in questa occasione, non riguarda solo lo schema ottico ma anche la ricetta di composizione dei vetri - sia quelli semplici che quelli esotici, asferici, apocromatici o a bassa dispersione che siano - che del trattamento superficiale.
Il 35/1.4 Nikon dei primi tempi, non ha nulla a che fare con quello AIs e poco con quello AI, gi? solo per come era fuso il vetro ...

Fine della digressione e spiegazione al mio "non sono d'accordo" con la necessit? che il comportamento di un corredo sia il pi? possibile omogeneo.

C'? il gusto personale (nella pretesa che la resa non sia poi edulcorata dal digitale) ? vero che tendono a far piacere certi obiettivi ma ci sono anche precise scelte operative che favoriscono l'uso di obiettivi diversi.

Cos?, anche piacendo ora l'uno ora l'altro comportamento, nessuno vieta di usare alternativamente 85/1.4 e 85/1.8, obiettivi diversi pur essendo della stessa classe. Perch? l'uno ha sfumature diverse, l'altro produce una immagine pi? secca e netta.
E a seconda dei casi ...

La scelta di un dato obiettivo, non parlo nelle motivazioni di acquisto ma dello strumento per una certa ripresa, dovrebbe essere fatta partendo da dove si vuole arrivare, e scegliendo in base a quello gli strumenti adatti o necessari.

Ecco che quindi, pur avendo magari nel proprio arsenale i TRE-TRE zoom del 21? secolo (14-24, 24-70, 70-200), uno potrebbe benissimo alternare nell'uso l'85/1.4 o il 180/2.8 che sono nettamente diversi (e tirano al giallo entrambi prima di pasticci software), oppure il 135/2 AIs, che ha dei begli azzurri ed ? pi? tagliente del pi? recente 135/2 (anche lui pi? amico dei gialli).

Cos? come, potendo usarli sullo stesso bocchettone (spero che la nuova EVIL Nikon lo permetter?), sarebbe bello potersi permettere a volte il Noct-Nikkor ed a volte il Noctilux Leitz. E scegliere il migliore per quel lavoro.

Certo, tutto questo come dicevo prima ha un senso se non andiamo a fare correzioni cromatiche e compensazioni software in fase di "sviluppo".
In quel caso allora, un obiettivo vale (quasi) un altro qualsiasi della stessa classe.
Ma sarebbe come mettere una bustina di polvere in grado di omogeneizzare il gusto di qualsiasi vino.

Avremmo cos? un Pignoletto che somiglia ad uno Chablis ... naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :a136:

Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017


#3 Lieve

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Inviato 18 agosto 2010 - 12:39

Un argomento che deve aver gelato tutti se ? vero che ci sono state 103 letture e nessuna risposta.

Eppure ? un discorso (quello della resa omogenea, della critica ai "nanetti" e la lode alle vecchie ottiche Nikkor) che ho sentito spesso fare.

O mi sogno ? :oracolo:

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#4 MB 1942

MB 1942

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Inviato 18 agosto 2010 - 13:14

No, no.... Se ne ? parlato eccome.

Per quanto mi riguarda non ho una particolare predilezione per gli obiettivi con i nanetti: li trovo troppo contrastati e saturi tanto che ho venduto il 70-200 VR per l'80-200. Mi trovo bene con il 105 VR che per? per l'uso macro ha una sua ragione d'esistere. Litigo con il 24 f/1.4 in fase di sviluppo per attenuarne gli eccessi mentre invece il 50 f/1.4 G, pur essendo nanocristallizzato, non ha le spigolosit? tipiche degli altri. Questa la mia batteria di obiettivi N che classificherei senz'altro in un gruppo omogeneo (con i distinguo di cui al 50mm f/1.4).

Poi ci sono quelli che chiamo "tendenti ai colori freddi" nei quali, sempre nella mia modesta esperienza, metterei il 35mm f/2 AFD, il 50mm f/1.8 AFD e forse anche il 105 f/2 DC. Tra i neutri, il 300 f/2.8 AIS, il 17-35 f/2.8, il 28mm f/2, il 28mm f/2.8 e il 20mm f/2.8. Sicuramente nella stessa batteria inserirei anche i 2 Zeiss ZF 85mm f/1.4 Planar e 35mm f/2 Distagon.

Tra i tendenti ai colori "caldi" ci metto il 35-70 (talvolta marcatamente tendente al giallo) e pure l'80-200 sebbene in modo meno evidente.

Qualcuno riscontra queste mie impressioni?
Era già tutto previsto.

#5 giannizadra

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Inviato 18 agosto 2010 - 13:39

...
- Le differenze tra obiettivi. Non parlo solo della qualit? ottica ma, in questo contesto, della "personalit?" della lente.
Ci sono differenze tra produttori, celebre ad esempio il carattere tagliente delle ottiche Leitz. Ci sono differenze anche tra ottiche della stessa marca. Queste differenze possono influire nello stile del fotografo come lo faceva la scelta della pellicola, ad esempio Kodachrome invece di Velvia (i fotografi Nat Geo potevano usare solo Kodachrome).
Tutto questo discorso pu? essere vanificato dal semplice uso di Photoshop che tutto pu?, lo so! Ma la discussione che propongo ? rivolta a chi utilizza il fotoritocco senza stravolgere l'immagine originale, insomma, a chi da pi? importanza alla ripresa.
I Nikkor 14-24, 24-70, 70-200, progettati utilizzando le stesse tecnologie, riproducono in maniera analoga contrasto, incisivit? e saturazione (a parit? di sensore)?
Non penso ad una standardizzazione per tutti i generi, ma ad esempio, in un servizio di matrimonio o di moda, il taglio, lo stile deve essere costante e riconoscibile.
Quello che propongo in questa discussione ? che si citi un gruppo di ottiche con resa uniforme ed il genere a loro pi? consono, magari allegando foto di esempio.

Questione interessante, che coinvolge un'infinit? di aspetti, soggettivi e oggettivi.
Dico soggettivamente la mia sui punti che hai sviluppato.

1) Photoshop a mio avviso non "vanifica" nulla, nel senso che non ha il potere di modificare la personalit? di un obiettivo e non trasforma un Tessar in un Planar. Meglio andarci piano: ogni intervento in PP ha un contraltare e da qualche parte paga pegno...
2) I tre zoom Nikkor che hai citato (14-24, 24-70, 70-200 VR) riproducono in maniera simile (tra loro) contrasto, saturazione e quella che definisci "incisivit?" (nitidezza, acutanza?) . Garantiscono quindi una (relativa) uniformit? di resa (anche cromatica) in un servizio.
3) Temperamento molto diverso, ma anch'esso uniforme, quello della terna precedente: 17-35, 28-70, 80-200 AFS.
4) Quando l'omogeneit? di "timbro" fosse il mio scopo, sceglierei pertanto una delle due terne (io, con i miei gusti, pi? spesso la seconda...Immagine inserita). Mi riferisco a plasticit?, contrasto, comportamenti cromatici e cose simili; non a "taglio" e "stile", caratteristiche che attengono al fotografo indipendentemente dalle ottiche impiegate.
5) Personalmente cerco ottiche che siano "plastiche", che privilegino cio? una delicata gamma di transizioni tonali fini (anche in ombra) rispetto a nitidezza e contrasto "brutali". All'uopo ritengo fondamentale il concorso dello sfuocato.
Uno dei problemi imprescindibili della fotografia ? infatti quello di rendere il senso di tridimensionalit? di un soggetto trasponendolo su due dimensioni: di foto "nitidissime" e contemporaneamente "piattissime" non sono un grande estimatore.
6) Nulla, naturalmente, vieta di usare, per risultati diversi, ottiche dal temperamento diverso; non escludo di riuscire ad accattarmi in futuro uno splendido 14-24. Ma per quando desidero un comportamento analogo a 17-35 e 28-70 dovr? tenermi il 14 fisso. E "allungare" con 85/1,4, 80-200 AFS e 180; non con 105VR e 70-200 VRII (con beneficio d'inventario per quel non moltissimo che ho visto finora di quest'ultimo).
7) Per gli esempi fotografici su quanto intendo, ti rimando alle immagini a corredo dei test comparati che ho condotto con la preziosa collaborazione di Giulio Bagnari:
14-24/2,8 e 17-35/2,8: professionali, fascinosi, diversi
28-70 vs. 24-70: sul campo, all'ultimo scatto...
Nikon 85/1,4 AFD [TEST]: Il Signore dei ritratti
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#6 Lieve

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Inviato 18 agosto 2010 - 13:58

[...]
Qualcuno riscontra queste mie impressioni?



In linea di principio si ma con almeno due distinguo.

1) trovo che i pasticci in fase di sviluppo (specie in termini di bilanciamento del bianco) che molti qui praticano come panacea equalizzino troppo la resa degli obiettivi, specie in termini di sfumature naturali. Quindi c'? una tendenza che io non condivido ad omogeneizzare il comportamente di strumenti ...

2) ... strumenti nati per scopi diversi. A seconda dello scopo si sceglie l'obiettivo. Il 105/2.5 e il 105/2 sono alternativi. Il 105/2.8 VR ? costretto suo malgrado a sopperire alla mancanza di un ottica non macro moderna con le stesse caratteristiche ma personalit? diversa.
A volte il calore ? il colore ci vogliono (per esempio in una partita di rugby) e non vedo perch? stare a fare alchimie di sviluppo quando una resa "neutral" della fotocamera permette il venir fuori delle caratteristiche dell'ottica.

Altro discorso ? il contrasto. Ma resta in linea di principio legato. Non vedo perch? andare a pasticciare con il software. O va bene o non va bene (per quel lavoro).

Che il falegname usa la raspa da legno per ridurre un chiodo ? No, usa una lima a taglio bastardo o una da mazzo (che poi, perso il taglio si butta ...).

In my view, one job, one gear. :bigemo_harabe_net-113:

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#7 giannizadra

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Inviato 18 agosto 2010 - 14:14

mentre invece il 50 f/1.4 G, pur essendo nanocristallizzato, non ha le spigolosit? tipiche degli altri.


Sostanzialmente d'accordo con i tuoi gusti e le tue impressioni.
Ma il 50/1,4 G non ? nanocristallizzato... Immagine inserita
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#8 MB 1942

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Inviato 18 agosto 2010 - 14:22

Sostanzialmente d'accordo con i tuoi gusti e le tue impressioni.
Ma il 50/1,4 G non ? nanocristallizzato... :rolleyes:


:D Ecco come mai mi sembrava meno contrastato!

Ero sicuro che fosse "N" data la recente uscita..... :rolleyes:
Era già tutto previsto.

#9 Paolo Mudu

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Inviato 20 agosto 2010 - 17:53

Ragazzi!......Siete un pozzo di scienza.
E' proprio un bel forum, davvero! Mi state colmando delle lacune tecniche, in particolar modo sul digitale ma anche sulle ottiche. Riconosco le caratteristiche del 20/2,8 del 180/2,8 e del 35-70/ 2,8 avendoli utilizzati molto su pellicola. Una postilla: ho usato le stesse ottiche sia su Kodachrome sia su Velvia per gli stessi soggetti ed ammetto di faticare non poco a riconoscere lo stesso "timbro" delle ottiche citate. Da quasi un anno sto scannando tutto l'archivio 4" x 5", appena arrivo al 35 mm. poster? alcuni esempi.
Grazie della partecipazione!
"Se non fosse per la Fotografia sarei solo un uomo."

#10 Andrea M

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Inviato 20 agosto 2010 - 18:18

Ragazzi!......Siete un pozzo di scienza.
E' proprio un bel forum, davvero! Mi state colmando delle lacune tecniche, in particolar modo sul digitale ma anche sulle ottiche. Riconosco le caratteristiche del 20/2,8 del 180/2,8 e del 35-70/ 2,8 avendoli utilizzati molto su pellicola. Una postilla: ho usato le stesse ottiche sia su Kodachrome sia su Velvia per gli stessi soggetti ed ammetto di faticare non poco a riconoscere lo stesso "timbro" delle ottiche citate. Da quasi un anno sto scannando tutto l'archivio 4" x 5", appena arrivo al 35 mm. poster? alcuni esempi.
Grazie della partecipazione!


guarda che il 4x5 non ci schifa affatto, anzi......
mandaci un assaggino assaggino...dai....

#11 Paolo Mudu

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Inviato 20 agosto 2010 - 18:42

OK! "Un'abbuffata" di Large Format:
Immagine inserita

Nessun filtro! Solo Velvia e....... Rodenstock "Grandagon-N" 90 mm f: 6,8

Miniature Allegate

  • Lake Powell.jpg

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