Modalità spiritosa on: Come fotonaturalista da una formazione purista legata alla virilità dell'acquisizione della preda a mani nude anzichè con armi da fuoco.Traduco, agli inizi del digitale c'erano gruppi di fotocacciatori puristi per i quali croppare o clonare qualcosa che non fossero i granelli di polvere era inammissibile, ammesso solo ritocchino ai livelli. Anche fotografare animali in cattività od addirittura nelle riserve non era da veri uomini.
Poi la selezione naturale ne ha fatto dei fossili viventi. Modalità spiritosa off.
Escludendo il ritocco assimilabile allo sviluppo (livelli, contrasti, bilanciamenti, filtri ecc.) sulla cui liceità penso nessuno si faccia più domande, nemmeno i veri uomini di cui sopra, , per il resto a mio parere la liceità del ritocco è legata all'intensità del ritocco, alla destinazione della foto, allo scopo della stessa. A seconda di queste tre variabili il ritocco è accettabile, utile o da evitare. Se devo documentare non dovrei falsificare, se voglio creare faccio quello che mi serve per seguire la mia creatività.
Documentare poi è un concetto ampio, se attenuo lo sfondo alle mie libellule non lo ritengo un alterare eccessivamente il documento, se aggiungo un soldato dove non c'è allora magari è un altro discorso.
Insomma dichiarare l'intenzione e non barare, poi si fa quel che si deve fare.
Credo di essere stato piuttosto ovvio, ma la natura della domanda, oggi più di quando è stata posta, si presta a ovvietà, oppure a rari residui di manicheismi, meglio la prima, tutto sommato.
PS Concordo con quanto scritto da Tiziano anni fa in questo contesto, che ritoccare pesantemente per salvare in extremis una brutta immagine non è cosa buona, anche perchè non si riesce .