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scatti a pellicola


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30 risposte a questa discussione

#21 Max Aquila

Max Aquila

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Inviato 11 settembre 2008 - 16:14

...
Adams parla giustamente di dinamica utile, ma non si riferisce ad una pellicola in particolare (e ci mancherebbe che te lo caratterizza per ogni negativo in giro). Io per? vorrei sapere in quale modi ci vede la mia pellicola per poter sapere in quali zone, per quella pellicola, ? possibile porre le luminanze.
Per questo volevo avere indicazioni sugli articoli in commercio...

anche perch? molte delle emulsioni oggi disponibili incorporano (se possibile) nella propria formulazione molte delle "regole di procedura" del vecchio maestro (del quale ti consiglio anche di leggere l'autobiografia: io lo sto facendo proprio in questi giorni), di fatto rendendo meno tassative determinate cautele: penso, mentre scrivo, in particolare ai "tabular grain films" di Kodak e Ilford...

Max Aquila RFSP ©


#22 Ospite_16ale16_*

Ospite_16ale16_*
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Inviato 12 settembre 2008 - 17:00

Visto che ho preso la cosa di petto :D , ieri sera mi sono letto attentamente il capitolo della sensitometria di Adams e successivamente mi sono scaricato le curve caratteristiche delle pellicole PANF, HP5, DELTA 400.
Seguendo le indicazioni mi sono ricavato, abbastanza sperimentalmente che:

PANF: vede 8 zone (utili, parlo di gamma utili) e non ha chiusura delle luci
HP5: vede 9 zone e non ha chiusura delle luci
DELTA 400: vede fino alla X, quasi fino alla XI, ha chiusura delle luci e ha un valore di velo pi? elevato.

Poi per curiosit? mi sono dato un'occhiata anche alla FP4 che mi ha spaventato per la BRUTTA curva caratteristica che ha...

Ora aspetto i provini di un Delta 100 e ho le stampe della FP4, con tutti i valori di zone registrate. Mi metter? a studiare le curve e gli scatti, per vedere se ho ottenuto risultati reali!

Mamma mia quanto mi sto divertendo!!!!!! :D :D :D

#23 Max Aquila

Max Aquila

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Inviato 13 settembre 2008 - 12:18

Visto che ho preso la cosa di petto :D , ieri sera mi sono letto attentamente il capitolo della sensitometria di Adams e successivamente mi sono scaricato le curve caratteristiche delle pellicole PANF, HP5, DELTA 400.
Seguendo le indicazioni mi sono ricavato, abbastanza sperimentalmente che:

PANF: vede 8 zone (utili, parlo di gamma utili) e non ha chiusura delle luci
HP5: vede 9 zone e non ha chiusura delle luci
DELTA 400: vede fino alla X, quasi fino alla XI, ha chiusura delle luci e ha un valore di velo pi? elevato.

Poi per curiosit? mi sono dato un'occhiata anche alla FP4 che mi ha spaventato per la BRUTTA curva caratteristica che ha...

Ora aspetto i provini di un Delta 100 e ho le stampe della FP4, con tutti i valori di zone registrate. Mi metter? a studiare le curve e gli scatti, per vedere se ho ottenuto risultati reali!

Mamma mia quanto mi sto divertendo!!!!!! :D :D :D

visto che differenze?
Ti mancano all'appello le Kodak T-Max: a mio avviso le pi? stupefacenti!!!

La FP4 ha caratteristiche del tutto difformi da quelle che hai preso ad osservare: giudicala per nitidezza ed IE, ma tra le sue concorrenti coeve...

La HP5 che osservi ha quindici anni di sviluppo prodotto in pi? della FP4....che dopo l'entrata in scena delle pellicole a grani tabulari ? stata ...lasciata al palo un p? troppo...!

Max Aquila RFSP ©


#24 Ospite_16ale16_*

Ospite_16ale16_*
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Inviato 15 settembre 2008 - 09:24

Con la FP4 ho fatto un rullo ma onestamente ? un po' anonima come pellicola. Almeno per i miei gusti non mi ha entusiasmato per contrasto, ma sicuramente per nitidezza. Molto liscia.
Per me sar? importante fare il confronto con la Delta 100, che mi sono sparato questa estate. Sto aspettando la raccoandata dal laboratorio con i provini. Infatti voglio innanzi tutto partire dai provini, ottenuti entrambi con sviluppo normale e poi il giudizio sulle stampe.
Insomma, PANF a parte, mi pare di aver capito che per ILFORD la linea PLUS (PANF, FP4, HP5) ? inferiore alla Delta.
Sono curioso di fare poi il confronto tra Delta 400 e HP5 sul campo e la Delta ce l'ho nel magazzino ora.

Per le Kodak onestamente ho visto le caratteristiche ma per ora non li ho mai usati. Li prover? ;)

Ah, una cosa non riesco a capire. Se una pellicola ha o non ha la spalla, ovvero la chiusura delle luci, all'atto pratico cosa cambia? Io mi aspetto che ad una densit? massima ci si arriva lo stesso...

#25 Max Aquila

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Inviato 15 settembre 2008 - 11:02

Con la FP4 ho fatto un rullo ma onestamente ? un po' anonima come pellicola. Almeno per i miei gusti non mi ha entusiasmato per contrasto, ma sicuramente per nitidezza. Molto liscia.
Per me sar? importante fare il confronto con la Delta 100, che mi sono sparato questa estate. Sto aspettando la raccoandata dal laboratorio con i provini. Infatti voglio innanzi tutto partire dai provini, ottenuti entrambi con sviluppo normale e poi il giudizio sulle stampe.
Insomma, PANF a parte, mi pare di aver capito che per ILFORD la linea PLUS (PANF, FP4, HP5) ? inferiore alla Delta.
Sono curioso di fare poi il confronto tra Delta 400 e HP5 sul campo e la Delta ce l'ho nel magazzino ora.

Per le Kodak onestamente ho visto le caratteristiche ma per ora non li ho mai usati. Li prover? ;)

Ah, una cosa non riesco a capire. Se una pellicola ha o non ha la spalla, ovvero la chiusura delle luci, all'atto pratico cosa cambia? Io mi aspetto che ad una densit? massima ci si arriva lo stesso...

ribadisco...
delta Ilford e T-Max Kodak sono pellicole T-Grain: significa che la forma dei grani di argento ? molto pi? regolare che nelle HP5/FP4/Trix/PanF etc...
NON SONO PARAGONABILI in termini assoluti, ma solo di preferenza soggettiva, per granulosit?, nitidezza, IC e regolarit? di saturazione

Ci sono persone che non saprebbero fare a meno di una Kodak TriX da sottoesporre e sovrasviluppare per esaltare forma e dimensione dei grani (tradizionali) come altri che dalla prima introduzione delle T-Max 100, 400 e 3200 non cercano pi? altro (io sono tra questi)

Quale pellicola..."non avrebbe spalla"?
Casomai...di pi? o di meno di un'altra: il mio consiglio ? di non fare troppi "test a confronto" finch? non si sia deciso cosa cercare da un'emulsione: casomai testarne una (ma una solamente) con tutti i rivelatori a nostra disposizione...
ecco che allora...si riuscirebbe a capirne veramente qualcosa.

Fino a quando non rinuncerai all'aiuto del laboratorio...questa fondamentale componente creativa ti risulter? ovviamente ....oscura!

Max Aquila RFSP ©


#26 Ospite_16ale16_*

Ospite_16ale16_*
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Inviato 15 settembre 2008 - 12:54

La pellicola con curva senza spalla ? ad esempio la HP5, guarda qui
A pagina 5 si vede la caratteristica senza spalla appunto.

Forse nella distinzione tra le pellicole hai ragione, faccio del mio parere personale (ovvero preferisco poca grana) un criterio di classificazione universale. Sono diverse, basta. Non necessariamente migliori o peggiori... me lo devo ficcare in testa :D :D

Aspetto di vedere la Delta 100 con i suoi provini e di confrontarla con la FP4 ma a sto punto anche con la PANF... vediamo sta T-Grain con 50 ISO di pi? come se la cava!

#27 Ospite_16ale16_*

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Inviato 19 settembre 2008 - 09:18

Ho preso i provini della Delta 100 e onestamente ? davvero con grana molto molto ridotta. Mi piace proprio! Ora ho la Delta 400 in magazzino... :P

Vorrei per? riprendere questa discussione per parlare della pre-esposizione. L'ho letta sta mattina sul libro di Adams e mi ? rimasto qualche dubbio.
Da quello che ho capito bisogna prendere una superficie liscia, dice ad esempio una parete, misurare la sua esposizione e piazzarla in zona II. facciamo quindi il caso che su questa parete io legga 1/30 - 8. Scatter? le foto col relativo tempo in zona V, ovvero 1/250 - 8.
Altra cosa, devo completamente sfocare.
Si tratta sostanzialmente di una polarizzazione, di una sorta di bias di densit?, che sulle ombre ha un effetto sensibile, sulle luci quasi neutro.

I dubbi:
1. la preesposizione pu? essere fatta da quello che ho capito anche dentro casa? Quindi io impressiono tutto il rullino e poi esco?
2. nel caso di un rullino, dovrei riavvolgerlo e quindi rimetterlo, una volta preesposto. Non c'? il rischio che rimettendo il rullino i fotogrammi non siano centrati con quelli preesposti prima?

#28 Max Aquila

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Inviato 19 settembre 2008 - 12:42

Ho preso i provini della Delta 100 e onestamente ? davvero con grana molto molto ridotta. Mi piace proprio! Ora ho la Delta 400 in magazzino... :P

Vorrei per? riprendere questa discussione per parlare della pre-esposizione. L'ho letta sta mattina sul libro di Adams e mi ? rimasto qualche dubbio.
Da quello che ho capito bisogna prendere una superficie liscia, dice ad esempio una parete, misurare la sua esposizione e piazzarla in zona II. facciamo quindi il caso che su questa parete io legga 1/30 - 8. Scatter? le foto col relativo tempo in zona V, ovvero 1/250 - 8.
Altra cosa, devo completamente sfocare.
Si tratta sostanzialmente di una polarizzazione, di una sorta di bias di densit?, che sulle ombre ha un effetto sensibile, sulle luci quasi neutro.

I dubbi:
1. la preesposizione pu? essere fatta da quello che ho capito anche dentro casa? Quindi io impressiono tutto il rullino e poi esco?
2. nel caso di un rullino, dovrei riavvolgerlo e quindi rimetterlo, una volta preesposto. Non c'? il rischio che rimettendo il rullino i fotogrammi non siano centrati con quelli preesposti prima?

francamente non credo che una pellicola reattiva come la Delta 100 sia molto indicata per la tecnica della pre-velatura descritta da Adams...il quale (ti ricordo) descrive un sistema in uso con pellicole degli anni settanta ...al pi? tardi...!

Idem per il problema del centraggio: a questo riguardo c'era la tecnica della messa a registro del negativo (complessa e che necessitava di torchietti specifici) o dell'utilizzo di lastre singole (quelle usate da Adams) per annullare definitivamente il problema...

Max Aquila RFSP ©


#29 Ospite_16ale16_*

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Inviato 19 settembre 2008 - 13:21

e infatti a me sta preesposizione non ha convinto. Non la vedo facile da applicare con un rullino... Vabb?, cultura generale :D :D

#30 Ospite_16ale16_*

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Inviato 23 settembre 2008 - 09:57

Io nel frattempo continuo sempre a leggere e non vorrei essere arrivato ad una soluzione drastica... ma forse da perseguire.
Infatti alla fine de "Il negativo" di Adams, ci sono i procedimenti di camera oscura (sviluppo e stampa). Porca miseria ? un altro mondo che ruota attorno alla pellicola, cos? come mi avevate pi? volte anticipato (ma sai com'?, fino a quando non ti scotti, non ci credi che il fuoco ? caldo).

Allora stavo pensando appunto a questa soluzione drastica, che si chiama COOLSCAN. Eh gi? perch? io a questo punto potrei quanto meno poter intervenire digitalmente. Capisco che lo sviluppo sarebbe sempre fuori controllo, per? magari potrei pensare di adottare uno sviluppo normale e poi me la giocherei con photoshop.

Mi resta tuttavia un dubbio: poi una foto del genere, come la stampo? Sicuramente i laboratori che stampano da file digitale non usano la carta in b/n... che dite?

#31 Max Aquila

Max Aquila

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Inviato 23 settembre 2008 - 12:28

Io nel frattempo continuo sempre a leggere e non vorrei essere arrivato ad una soluzione drastica... ma forse da perseguire.
Infatti alla fine de "Il negativo" di Adams, ci sono i procedimenti di camera oscura (sviluppo e stampa). Porca miseria ? un altro mondo che ruota attorno alla pellicola, cos? come mi avevate pi? volte anticipato (ma sai com'?, fino a quando non ti scotti, non ci credi che il fuoco ? caldo).

Allora stavo pensando appunto a questa soluzione drastica, che si chiama COOLSCAN. Eh gi? perch? io a questo punto potrei quanto meno poter intervenire digitalmente. Capisco che lo sviluppo sarebbe sempre fuori controllo, per? magari potrei pensare di adottare uno sviluppo normale e poi me la giocherei con photoshop.

Mi resta tuttavia un dubbio: poi una foto del genere, come la stampo? Sicuramente i laboratori che stampano da file digitale non usano la carta in b/n... che dite?

esiste la carta Ektamax della Kodak pensata per stampare digitalmente il BN

Max Aquila RFSP ©




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