25 risposte a questa discussione

[Lieve]

Continuo a non capire lo scopo di salvare il NEF in fomrato Tiff.
E nemmeno i motivi di utilizzare un programma di sviluppo (quale che sia) come becero convertitore in batch.

Prendendo a prestito le parole di Andrea, non credo che qualcuno possa facilmente distinguere tra un jpg convertito con i parametri di default da Capture da quello creato in-camera da una macchina dell'ultima generazione.

Peraltro le meraviglie dei programmi di sviluppo attuali si estrinsecano tutte nella possibilit? di regolazione foto per foto.
La possibilit? di regolare ogni singolo parametro (non solo WB e contrasto ma anche brillantezza, esposizione, saturazione, vignettatura etc. etc.) direttamente nello sviluppo di ogni singolo fotogramma ? uno dei vantaggi del digitale.

Con la pellicola si era costretti a trattare tutto il rullino allo stesso modo (spesso bagno, stesso tempo di sviluppo, stesso lavaggio).

Cos? ci ostiniamo a lavorare alla vecchia maniera con strumenti che invece parlano da soli !

[PS : io invece non riesco ad apprezzare nemmeno differenze sostanziali tra la "conversione" RAW fatta tra programmi diversi, quindi mi ostino ad usare Photoshop+ACR, lavorando le foto una per una quando mi servono per la stampa, diversamente un'estrazione del jpg alla buona ? pi? che sufficiente]

[andre_]

Per ispondere a Rudolf ed Andre_:
...

Niente da dire, di certo in questo modo preservi il preservabile e lavori con uno strumento potente e flessibile.
...E difficile.

Sono assolutamente d'accordo con Mauro nell'ultimo suo intervento qui sopra.
Mi rendo conto che ? difficile cambiare un metodo di lavoro collaudato e soddisfacente, ma i vari Ligthroom, Capture, BibblePro, Aperture esistono proprio per semplificare la vita al fotografo.

Dopo un periodo di apprendistato (davvero breve, per le interfacce davvero user-friendly) i risultati sono sempre migliori di un metodo come quello che usi tu.
Non tanto per la bont? o meno del metodo in s?, quanto per la velocit? di esecuzione delle regolazioni "base", che lascia pi? tempo - quando necessario - per tirare fuori tutta la potenza di Photoshop.

Non dirmi che non ti sei mai rotto le scatole di lavorare "lentamente" su una foto!
Ci sono scatti che meritano un sacco di attenzione, di tempo e di cure... che a volte viene voglia di fermarsi in un punto qualunque della PP perch? non ce la si fa pi?.
Ed a volte sono proprio gli scatti migliori!
a_

[Lieve]

[...]Non dirmi che non ti sei mai rotto le scatole di lavorare "lentamente" su una foto!
Ci sono scatti che meritano un sacco di attenzione, di tempo e di cure... che a volte viene voglia di fermarsi in un punto qualunque della PP perch? non ce la si fa pi?.

Non saprei.

Io separo completamente lo "sviluppo" dalla PP.

E in ogni caso lavoro artigianalmente foto per foto,senza alcuna fretta, provando e riprovando, in generale molto tempo dopo aver fatto lo scatto.

Ecco perch? non trovo nessun vantaggio nell'avere un'infrastruttura (Lightroom alla fine ? un connubio tra Bridge e Camera Raw con l'aggiunta di qualche altra stanza) evoluta per trattare "industrialmente" insieme tante foto.
Io non ne alcun bisogno, perch? non tratto le foto allo stesso modo.
Spesso ho bisogno di variare la temepratura colore anche di pochi gradi tra una foto e un'altra della stessa sessione.

Il NEF salvato con le mie regolazioni di "sviluppo" mi consente la massima libert?.
Andando poi in Photoshop per il resto (formato .PSD con tutte le sue potenzialit?, ovviamente).

[maxbunny]

Anch'io lavoro foto per foto con tutta calma ( io mi diverto sia mentre scatto che dopo sul pc ). Per accelerare un p? pi? i tempi ho provato le varie soluzioni, lightroom, Bibles, oppure il CR di Photoshop per lo sviluppo effettuando la PP poi con Photoshop. Ma purtroppo, sembrer? strano, il mioglior risultato, ai miei occhi, con minore regolazioni, lo ottengo con il metodo descritto prima.