- Visualizza Nuovi Contenuti
- Nikonland
- Sezioni
- Test
- Guide agli acquisti
- Indice Articoli
- Blog
- Forum
-
Fotografie
- Novitą dalle Gallerie Fotografiche di Nikonland
- Una foto soltanto : Consigli & Critiche
- Ultime Immagini Caricate
- Ultimi Commenti
- _____________________________
- Contest e occasioni speciali di Nikonland
- Natura
- Fiori
- Ritratto
- Nudo
- Street
- Motori (auto e moto)
- Paesaggi e Panorami
- Architetture
- Viaggi e reportage di viaggio
- Sport (no motori)
- Vendo e Compro
- Downloads
- Altro
Una domanda sulla profondit? di campo
Iniziato da
Ospite_sorpurce_*
, giu 16 2008 21:15
7 risposte a questa discussione
#1 Ospite_sorpurce_*
Inviato 16 giugno 2008 - 21:15
La gestione del parco ottiche (per fortuna limitato quello reale, purtroppo infinito quello desiderato) tra corpi digitali e analogici mi ha fatto sorgere un paio di domande. Partiamo dal presupposto che la scarsit? di pecunia aguzza l'ingegno e che si cerca di avere il massimo con il minimo delle risorse, il che si traduce con l'avere delle ottiche che, compatibilmente con le mie necessit?, vadano bene sia sulla D200 che sulla F90X. Faccio prevalentemente foto di paesaggio e di architettura, il che mi porta a cercare obiettivi che abbiano poca distorsione e una buona nitidezza ai diaframmi pi? elevati.
A questo proposito mi son posto la domanda: ma la profondit? di campo che un obiettivo ha sulla pellicola, ? la stessa che da sul digitale? Secondo i miei ragionamenti si, per? alle volte si ha il bisogno sia di smentite che di conferme!
A questo proposito mi son posto la domanda: ma la profondit? di campo che un obiettivo ha sulla pellicola, ? la stessa che da sul digitale? Secondo i miei ragionamenti si, per? alle volte si ha il bisogno sia di smentite che di conferme!
#2
Inviato 16 giugno 2008 - 21:20
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#3 Ospite_sorpurce_*
Inviato 17 giugno 2008 - 00:12
Oddio, mi devo riprendere dalle risate post-Guzzanti!
Tornando seri (ma non troppo), direi che i miei ragionamenti iniziali erano giusti. Visto che le due formule per calcolare l'estensione della zona di massima nitidezza
PDC davanti = s*(H - f) / (H + s - 2*f)
PDC dietro = s*(H - f) / (H - s)
dipendono anche dalla lunghezza focale dell'obiettivo f e che questo valore rimane praticamente invariato montando l'obiettivo sia sulla analogica (i francesi la chiamano argentique...quanto s? pi? poetici) che sulla digitale, la profondit? di campo a parit? di condizioni rimane la stessa.
Il dubbio mi era venuto per il fatto che la lunghezza focale "nominale" degli obiettivi nati per essere usati su pellicola debba essere moltiplicata per 1,5 se considerata su corpi digitali non FF; pensandoci bene per?, questa variazione influisce solo sulla dimensione effettiva dell'immagine catturata dal supporto sensibile, mentre tutti i parametri geometrici della prospettiva rimangono invariati. Alla fine ? lo stesso scherzo che mi succede quando uso il 90mm del banco ottico prima sulla lastra 4x5" e poi sul 6x7: taglio solamente, il resto rimane uguale.
Risolto no? Meno male, ero gi? pronto a prendermi la D300 per evitare tutti sti ragionamenti
Tornando seri (ma non troppo), direi che i miei ragionamenti iniziali erano giusti. Visto che le due formule per calcolare l'estensione della zona di massima nitidezza
PDC davanti = s*(H - f) / (H + s - 2*f)
PDC dietro = s*(H - f) / (H - s)
dipendono anche dalla lunghezza focale dell'obiettivo f e che questo valore rimane praticamente invariato montando l'obiettivo sia sulla analogica (i francesi la chiamano argentique...quanto s? pi? poetici) che sulla digitale, la profondit? di campo a parit? di condizioni rimane la stessa.
Il dubbio mi era venuto per il fatto che la lunghezza focale "nominale" degli obiettivi nati per essere usati su pellicola debba essere moltiplicata per 1,5 se considerata su corpi digitali non FF; pensandoci bene per?, questa variazione influisce solo sulla dimensione effettiva dell'immagine catturata dal supporto sensibile, mentre tutti i parametri geometrici della prospettiva rimangono invariati. Alla fine ? lo stesso scherzo che mi succede quando uso il 90mm del banco ottico prima sulla lastra 4x5" e poi sul 6x7: taglio solamente, il resto rimane uguale.
Risolto no? Meno male, ero gi? pronto a prendermi la D300 per evitare tutti sti ragionamenti
#4
Inviato 17 giugno 2008 - 00:37
...
Tornando seri (ma non troppo), direi che i miei ragionamenti iniziali erano giusti. Visto che le due formule per calcolare l'estensione della zona di massima nitidezza
PDC davanti = s*(H - f) / (H + s - 2*f)
PDC dietro = s*(H - f) / (H - s)
dipendono anche dalla lunghezza focale dell'obiettivo f e che questo valore rimane praticamente invariato montando l'obiettivo sia sulla analogica (i francesi la chiamano argentique...quanto s? pi? poetici) che sulla digitale, la profondit? di campo a parit? di condizioni rimane la stessa.
....
Attento ... non stai considerando ...
[... omissis ...]
Il "circolo di confusione" ? definito come un'area la cui sfocatura passerebbe inosservata se guardassimo un immagine stampata su un formato 20 x 25 cm. (8 pollici x 10 pollici) da una distanza di circa 30 cm. (1 piede).
A tale distanza di visione e di dimensioni di stampa, il "circolo di confusione" ? trascurabile se non ? pi? grande di 0,2 mm (questo perch? un normale occhio umano distingue 5 linee per millimetro alla distanza di 25 centimetri quindi il "circolo di confusione" corrisponde circa a 0,2 mm.).
Partendo da quest'ultimo valore facilmente si possono calcolare i valori anche per le altre dimensioni (es. per i 24 x 36 mm. della pellicola), rapportandoli all'immagine 20 x 25 cm.
Un fotogramma 35 mm. (24 x 36 mm.) deve essere ingrandito 7,06 volte per raggiungere le dimensioni di 20 x 25 cm. (che abbiamo definito come riferimento) quindi, il "circolo di confusione", sar? calcolato come (0,20 mm. / 7,06) = 0,028 mm. Al diminuire o all'aumentare di questo valore l'immagine risulter? rispettivamente pi? o meno nitida.
[... omissis ...]
Il tuo "circolo di confusione" in realt? varia, variando varia H (distanza iperfocale) e quindi ... varia il risultato delle due, da te citate, formule.
Usa _questo_ strumento per i calcoli !
Guglielmo
---
#5
Inviato 17 giugno 2008 - 07:57
In effetti come ricorda Guglielmo la questione andrebbe posta analizzando due stampe, possibilmente a pari ingrandimento, e non limitandoci al solo ragionamento numerico. La fotografia ? eminentemente un fatto concreto, materiale, al di l? di tutti i ragionamenti tecnici.
Peraltro il web ? pieno di discussioni sull'argomento e, in particolare da quanto ? uscita la D3, della presunta minore o maggiore profondit? di campo delle macchine DX rispetto a quelle FX.
Prove empiriche e occhio hanno dimostrato che in campo vicino non c'? tutta questa differenza salvo che a raffrontare i risultati di ottiche con lunghezza focale molto distante tra loro, utilizzate con due corpi di diverso formato.
Peraltro bisogna avere occhi proprio buoni per verificare differenze di pdc con ottiche che ci danno un campo nitido a 5 metri di 4 centimetri avanti e indietro al piano di messa a fuoco.
Insomma, alla fin fine, stiamo comunque parlando di piccolo formato, in 6x7 (pollici) la pdc ? realmente superiore.
Ricordiamoci che purtroppo, uno dei sottoprodotti negativi del digitale rispetto all'analogico ? la tendenza ancora non molto mitigata di porre in piena evidenza il soggetto su cui abbiamo fatto la messa a fuoco con una chiara differenza rispetto allo sfuocato che non ? progressivo e morbido come si vede con la pellicola. Questo porta ulteriormente ad aumentare la confusione su questo versante (a prescindere dal circolo omonimo )
Peraltro il web ? pieno di discussioni sull'argomento e, in particolare da quanto ? uscita la D3, della presunta minore o maggiore profondit? di campo delle macchine DX rispetto a quelle FX.
Prove empiriche e occhio hanno dimostrato che in campo vicino non c'? tutta questa differenza salvo che a raffrontare i risultati di ottiche con lunghezza focale molto distante tra loro, utilizzate con due corpi di diverso formato.
Peraltro bisogna avere occhi proprio buoni per verificare differenze di pdc con ottiche che ci danno un campo nitido a 5 metri di 4 centimetri avanti e indietro al piano di messa a fuoco.
Insomma, alla fin fine, stiamo comunque parlando di piccolo formato, in 6x7 (pollici) la pdc ? realmente superiore.
Ricordiamoci che purtroppo, uno dei sottoprodotti negativi del digitale rispetto all'analogico ? la tendenza ancora non molto mitigata di porre in piena evidenza il soggetto su cui abbiamo fatto la messa a fuoco con una chiara differenza rispetto allo sfuocato che non ? progressivo e morbido come si vede con la pellicola. Questo porta ulteriormente ad aumentare la confusione su questo versante (a prescindere dal circolo omonimo )
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#6
Inviato 17 giugno 2008 - 08:53
Ricordiamoci che purtroppo, uno dei sottoprodotti negativi del digitale rispetto all'analogico ? la tendenza ancora non molto mitigata di porre in piena evidenza il soggetto su cui abbiamo fatto la messa a fuoco con una chiara differenza rispetto allo sfuocato che non ? progressivo e morbido come si vede con la pellicola. Questo porta ulteriormente ad aumentare la confusione su questo versante (a prescindere dal circolo omonimo )
...Da qui l'enorme differenza tra la resa di una macchina "Pro" come la D2 ed una media come ad esempio D80.
Sempre la stessa "sensazione di maggiore nitidezza" delle macchine meno costose che altro non ? che il risvolto pratico di quanto appena scritto da Mauro.
Se si vuole giocare con la PdC non c'? verso, o si lavora in RAW o si mitigano i controlli di nitidezza interni.
Dimenticando le varie maschere di contrasto in PP se non le si padroneggia davvero bene!
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#7 Ospite_sorpurce_*
Inviato 17 giugno 2008 - 08:58
Diciamo che essendo la variazione della dimensione del circolo di confusione nell'ordine del decimo di millimetro, nel calcolo di H (distanza iperfocale) l'ho considerata praticamente costante e di conseguenza fatto dipendere il valore della PDC solo dalla lunghezza focale. Cercando nella rete qualcosa sull'argomento ho letto che la focale equivalente ? pari alla focale originale aumentata di
1.5 volte, ad es. un 50 mm diventa un 75 mm. Si noti che la prospettiva, nonch? la profondit? di campo, resta quella della focale originale, cambia solo il campo inquadrato, ridotto di un fattore 1.5.
A far dei confronti con i risultati ottenuti con il software di dofmaster.com invece le cose cambiano: nell'immagine qua sotto ho raggruppato i risultati relativi all'utilizzo di un 28mm a diverse aperture e con il soggetto a distanze diverse. I valori dell'iperfocale variano notevolmente; quelli dell'estensione della PDC invece sono meno consistenti e, come dice rudolf, bisogna avere gli occhi proprio buoni per notare queste differenze!
Se trovo il tempo, faccio le stesse tabelle anche per un obiettivo da 50mm per vedere cosa succede all'aumentare della focale.
1.5 volte, ad es. un 50 mm diventa un 75 mm. Si noti che la prospettiva, nonch? la profondit? di campo, resta quella della focale originale, cambia solo il campo inquadrato, ridotto di un fattore 1.5.
A far dei confronti con i risultati ottenuti con il software di dofmaster.com invece le cose cambiano: nell'immagine qua sotto ho raggruppato i risultati relativi all'utilizzo di un 28mm a diverse aperture e con il soggetto a distanze diverse. I valori dell'iperfocale variano notevolmente; quelli dell'estensione della PDC invece sono meno consistenti e, come dice rudolf, bisogna avere gli occhi proprio buoni per notare queste differenze!
Se trovo il tempo, faccio le stesse tabelle anche per un obiettivo da 50mm per vedere cosa succede all'aumentare della focale.
#8 Ospite_sorpurce_*
Topic simili
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi