16 risposte a questa discussione

[Silvio Renesto]

Scorrendo le novità di NOC, mi sembra che si moltiplichino le presenze non solo delle pellicole tipo polaroid-impossible a sviluppo istantaneo, ma anche dei vecchi rullini, riportati come "prodotto nuovo", Ilford FP4 Plus, Agfa APX 100,Kodak Tri X...

Non so se poi si vendano, però NOC li propone. Prima non se ne vedevano se non fondi di magazzino.

Io sono sorpreso. 

E' un ritorno (parziale immagino, sviluppo chimico e scannerizzazione?) al chimico? 

Pensieri in proposito?

[Lieve]

Si, un solo pensiero : NOC deve presto ristrutturare il suo negozio di ecommerce.

Non ha senso che debbano inserire una riga per ogni prodotto nuovo in vendita, per l'usato ha un altro senso. Ogni usato ha una storia propria. Ma un modello nuovo deve essere del tutto identico ad altri 100 modelli nuovi identici tra loro.

 

E' solo per questo che quelle pellicole sembrano tante ... un rullino da 7 euro, una riga del database.

Un dorso Phase One da 23.000 euro, una riga di database.

 

In qualsiasi altro negozio c'è una sola riga nel database per un dato prodotto e di fianco il numero di pezzi disponibili che si possono acquistare.

 

[Paolo Mudu]

Sta tornando tutto ciò che inquina: vinili, musicassette, pellicole...tutto ciò però è tangibile, materiale, si può toccare!

[Lieve]

Sta tornando tutto ciò che inquina: vinili, musicassette, pellicole...tutto ciò però è tangibile, materiale, si può toccare!

 

 

in una sola parola, pittoresco

[Fab Cortesi]

Non sono un fervido usuario della pellicola, pero devo riconoscere che ancora (sporadicamente) utilizzo i processi chimici affiancandoli a quelli digitali.

 

Il perche?

 

"All those moments will be lost in time, like tears in rain"

[effe]

Per alcuni la pellicola non ha mai perso i suo fascino; altri utilizzano sia pellicola, sia digitale con grande disinvoltura. Altri ancora (io) di pellicole, chimici e camere oscure non ne voglio mai più sentir parlare. Ma, per favore, non toccatemi i vinili.

[Roby C]

Quanto ha fatto notare Silvio, lo avevo visto e, di getto mi era venuta subito una domanda..  ma chi produce?  tutta staà roba? e con che processi?

io ero fermo a quando Agfa Ilford e Kodak, chiusero i battenti, chi più e chi meno bene; ma tutte le linee di produzione a quanto ne sapevo, solo Kodak aveva venduto ad un gruppo cinese alcune linee di pellicola neppure poi nuova..  ma il resto?

 

Poi, non meno importante, ma i laboratori? sono rinati nella stessa identica maniera?  non mi pare..  e... se non volessi scansionare, ma volessi ingrandire con lo strumento idoneo, hanno riesumato pure Durst e famiglia?

 

Io tanto tempo fa ho stampato, attenzione.. non dico poi bene, ma stampato sì.. e ancora mi ricordo il traffico in bagno, e qui mi fermo..  ed appunto con il passato che ancora ricordo, mai e poi mai ricomincerei.. a meno che..  non esita nient'altro..  ma allora faremmo un salto indietro e non di poco..

[Max Aquila]

Sta tornando tutto ciò che inquina: vinili, musicassette, pellicole...tutto ciò però è tangibile, materiale, si può toccare!

i figli delle stelle...sui tuoi sedili in pelle..

In sostanza i venti/trentenni odierni incapaci di comprendere la forma mentis dei cinquanta/sessantenni tentano di impadronirsi della loro anima (che vedono) attraverso gli oggetti dei loro desideri passati.

E' la prima volta nella storia che si opera archeologicamente su individui non ancora defunti.
Mi sento cmq a disagio... ;-)

[Lieve]

Specialmente per il fatto che i più di noi, possono ancora testimoniare a voce, quanto le conquiste tecnologiche di oggi siano incomparabilmente più comode ed immediate

[Roby C]

Brutalmente... ma brutalmente proprio.. facciamo un esempio:

 

mi vado a comperate 10 rotolini di pellicola, per bontà di ragionamento.. quella che vende NOC a 7 € il pezzo, poi con la mia macchina fotografica che, ho trovato da qualche parte..  mi vado a fare un po' di scatti.

Ora, a prescindere che quello che scatto lo faccio di fatto al buio..  devo conoscere abbastanza bene  bene l'uso dell'esposimetro e cosa voglio dal contesto inquadrato.

Ora fare da un rotolino 36 scatti è facilissimo, mettiamo che utilizzo 5 rotoli, ho fatto teoricamente 180 scatti, se la matematica non è un'opinione; ora vado dal fido laboratorio sotto casa ( ma quanto mai ora come ora..  ) gli snocciolo i rotoli e tra tre giorni vado a ritirare quanto ho lasciato, e qui si apre una prima parentesi, ho fatto fare solo lo sviluppo? ho fatto fare dei provini a contatto? ho fatto fare delle stampe in striscia ?  ( non quella della tivvù, un'altra striscia ) secondo la variabile ho dei costi e delle rese..  non che il trattamento sia differente, solo che : con il solo negativo in mano sono capace di capire cosa e come stampare, nel caso lo faccio io?  ma in questo caso.. tanto vale non far sviluppare ad altri nemmeno il negativo..  ( beh.. il filo del ragionamento mi è arrivato mentre scrivo )

 

Torniamo un passo indietro allora, ho ritirato dal laboratorio il mio materiale stampato in striscia e, da lì devo decidere cosa far fare come ingrandimento..  ma a questo punto facciamo i conti,

7 x 5 = 35 €   pellicola vergine

7 x 5 = 35 €   sviluppo negativi

7 x 5 = 35 €   provini in striscia 

..........................

105 €   questa è la spesa, ora la soddisfazione sarà variabile a seconda che, il laboratorio abbia fatto le cose per bene ( cosa che senza cattiveria credo poco )  ho in mano una serie di stampine e su 180 di base  ( anche qui mi sento buono..  ne abbiamo 90 +/- valide.. ) tempo trascorso.. etc..  etc..  ma lascia perdere... che ti conviene...

 

PS di certo vi sono solo i primi come costi, gli altri.. facile che siano in difetto...  

 

ma con una digitale discreta...    sti soldi non li spendevo di certo... e, vedevo il quanto di fatto subito..

[Bernardo Gattabrìa]

Ma è assurdo che compro dei rullini e poi me li faccio sviluppare e stampare. A questo punto utilizzo il digitale, totalmente. 

[Gabriele Castelli]

Eppure, come ho già avuto occasione di dire, ha il suo fascino e piace pure

 

E' un po' come il fritto. Rende buono tutto a palati non troppo esigenti.

[Max Aquila]

Eppure, come ho già avuto occasione di dire, ha il suo fascino e piace pure

 

E' un po' come il fritto. Rende buono tutto a palati non troppo esigenti.

Dai, Gabriele, questo no:

 

chi oggi usa pellicola DEVE farlo solo per ottenere feeling e opportunita' diverse dall' all included del digitale.

 

A meno che non lo si faccia solo per far finta di essere fighi.

 

Come piu' volte scritto su Nikonland, chi usi pellicola in BN deve (DEVE) provvedere in proprio e nel migliore dei modi a sviluppare e stampare da se', altrimenti fa ancora meno dell'operativita' richiesta in digitale e senza alcun risultato di rilievo se non farsi ridere alle spalle dal laboratorio di turno, che difficilmente sara' in grado di scegliere chimici e carte adeguate ai (non dichiarati) desideri del fotografo

 

Chi usi pellicole a colori sa di usare materiale gia' scaduto da tempo e quindi degradato rispetto i parametri originari del fabbricante: pertanto sta facendo solamente l'originale, perche' non ha nessun modo di prevedere quale sara' il risultato cromatico che otterra'.

 

Che soggetti deve scegliere il fotografo che oggi seriamente utilizzi pellicola per fotografare?

Quelli congeniali ai risultati che stia meditando di ottenere.

E i costi (contabilizzati da Roby) non lo spaventano e nemmeno lo scoraggiano: vuole ottenere quel risultato!

 

Per quanto mi riguarda, non c'e' storia! Definitivamente tramontato quell'orizzonte.

 

Didatticamente (con un maestro accanto cioe') utilizzare pellicola in B/N e processarla, fino alla stampa del fotogramma selezionato, puo' ancora avere un significato importante e formativo per imparare ancora meglio ad esporre selettivamente, valutando luci ed ombre, densita' e latitudine di posa, gia' durante la ripresa in funzione delle fasi successive.

Molta dell'attuale incapacita' valutativa della luce in fotografia deriva proprio da questa mancata palestra di chi, come te, alla fotografia e' arrivato solamente in fase digitale.

 

 

Eh no, il tuo fritto misto e' fuori di luogo: per quello basta un discreto telefonino

[Gabriele Castelli]

Max, quel che dici è corretto, e non volevo certo "mancare di rispetto" al mezzo. Capisco anche l'idea del 'o si fa bene o tanto vale non farlo', ma a quei livelli (inteso come sviluppo e stampa casalinga) non ci arriverò mai, credo. Non lo so.

 

Con le Ilford sto muovendo ancora i primi passi, sto sperimentando, e mi ci sto divertendo. Avrò consumato si e no 8 rullini finora, quindi non so ancora se è una strada che vorrei percorrere fino in fondo oppure se resto al livello di un Instagram analogico.

 

Le due uniche stampe fine art che ho fatto finora sono in b/n, e sono state scattate in digitale, qualche cosa vorrà pur dire.

[Max Aquila]

Max, quel che dici è corretto, e non volevo certo "mancare di rispetto" al mezzo. Capisco anche l'idea del 'o si fa bene o tanto vale non farlo', ma a quei livelli (inteso come sviluppo e stampa casalinga) non ci arriverò mai, credo. Non lo so.
 
Con le Ilford sto muovendo ancora i primi passi, sto sperimentando, e mi ci sto divertendo. Avrò consumato si e no 8 rullini finora, quindi non so ancora se è una strada che vorrei percorrere fino in fondo oppure se resto al livello di un Instagram analogico.
 
Le due uniche stampe fine art che ho fatto finora sono in b/n, e sono state scattate in digitale, qualche cosa vorrà pur dire.

vuol dire solo che la stampa  e lo sviluppo sono state condotte da persona differente dal fotografo, che ha deciso per suo gusto personale: ringrazialo.
 
Il mezzo in questione si piega alle esigenze di tutti: la soddisfazione che deriveresti da sviluppo e stampa (anche se...) pessimi e inguardabili condotti da te medesimo sarebbe pari a quella di dirigere l'impostazione del set di luci prima di una ripresa in studio: indipendentemente dal risultato che ne deriverebbe.
 
Col tempo miglioreresti.  Un giorno potresti quindi dirti finalmente orgoglioso autore/fautore di quelle immagini

[effe]

Specialmente per il fatto che i più di noi, possono ancora testimoniare a voce, quanto le conquiste tecnologiche di oggi siano incomparabilmente più comode ed immediate

 

Se ci penso già sto male. E io ero fortunato non essendo costretto ad accamparmi nel bagno, lavoravo in una vera camera oscura attrezzata di tutto punto, compreso tavolo di asciugatura con due smaltatrici. Devo essere sincero: era divertente "giocare" con i chimici: inventare tabelle di diluizione usando le temperature più disparate, sperimentare qualsiasi cosa. Ma la vera verità è che il digitale MI HA RESO LIBERO 

[Bernardo Gattabrìa]

Max, quel che dici è corretto, e non volevo certo "mancare di rispetto" al mezzo. Capisco anche l'idea del 'o si fa bene o tanto vale non farlo', ma a quei livelli (inteso come sviluppo e stampa casalinga) non ci arriverò mai, credo. Non lo so.

 

Con le Ilford sto muovendo ancora i primi passi, sto sperimentando, e mi ci sto divertendo. Avrò consumato si e no 8 rullini finora, quindi non so ancora se è una strada che vorrei percorrere fino in fondo oppure se resto al livello di un Instagram analogico.

 

Le due uniche stampe fine art che ho fatto finora sono in b/n, e sono state scattate in digitale, qualche cosa vorrà pur dire.

 

 

Gabriele se ti piace il b/n analogico e per te non è quello che era per i tantissimi che portavano dal fotografo a far cambiare il rullino perchè era finito, e perchè il rullino B/N era solo l'unico mezzo economico che permetteva di avere dei ricordi, beh allora non puoi esimerti dal cimentarti nello sviluppo e nella stampa, perchè altrimenti di quali sperimentazioni parli? Hai solo scattato foto per otto rullini, ma la cui utilità è zero carbonella.

 

Poi chiaramente a meno di non essere dei nostalgici, non si puo' preferire l'analogico sia nella fotografia, che nella musica. Le differenze sono baratrali.