Buonasera Mauro, cos'è che li rende meno "per tutti"? l'esigua profondità di campo a ta ed in campo ravviciinato?
la focale 85mm (non necessariamente il Sigma Art) corrisponde giusto un normale allungato senza un eccessivo schiacciamento dei piani ma con giusto quel tanto che basta a non indurre deformazioni nei volti.
Adatta al ritratto ambientato, al mezzo busto, alla figura intera, non mette il fotografo direttamente in contatto con il soggetto in modo ravvicinato proprio perchè tutti i progettisti limitano la distanza minima di messa a fuoco intorno ai 90cm ( a differenza dei normali che vanno verso i 50 cm o anche meno) che permette più o meno di riprendere metà del busto di una persona normale.
Anche a tutta apertura é abbastanza agevole da controllare sul piano della messa a fuoco.
Non è una focale strettamente legata al ritratto, per decenni è stato uno dei due obiettivi del corredo minimo (insieme al 35mm), specie alle aperture massime più moderate (F2, F2.8).
Il 135mm è un obiettivo nato per il ritratto stretto, la testa o anche solo la maschera del viso.
Lo schiacciamento diventa più importante, necessita grande controlla ma soprattutto un fotografo che abbia la personalità per imporsi sul soggetto.
Alla stessa distanza minima del 85mm ha un rapporto di ingrandimento superiore e mette davanti ad ogni possibile problematica inerenti gli ... inevitabili difetti del soggetto.
Non ha molto senso in altri generi che non siano il ritratto, in quanto ottica specializzata, diventa cedente rispetto ad un più flessibile 70-200 per tutto il resto.
Per questo motivo, se un tempo era uno degli obiettivi principe del corredo, negli ultimi decenni è diventato MOLTO desueto e solo ultimamente viene riscoperto, più che altro per merito di Zeiss che ha sempre fatto di questa focale il suo cavallo di battaglia.
Il 105mm molto luminoso è un obiettivo intermedio tra i due, pensato per il ritratto testa-e-spalle, spesso anche usato a teatro e in tante altre situazioni, non necessariamente per il ritratto, sfuoca in maniera morbida permettendo di ambientare i soggetti in un contesto che ancora conserva i connotati della realtà, meno onirica di 135mm, 180 e 200mm.
A mio gusto, il 105 ha qualcosa in più degli altri. Certo, una focale che comincia ad essere già più "specialistica", anche se meno del 135. Però quello sfocato, una morbidezza che ha solo il 200/2.
Si, come ho avuto modo di scrivere più volte, il Nikon 105/1.4E è un obiettivo unico che va apprezzato con la propria sensibilità di fotografo, questo ben al di là dei dati di targa, delle specifiche tecniche e del prezzo imposto.
Ma sia il 105/1.4E che il 135/1.8 Art sono obiettivi da specialisti, non da generalisti.
Un vero spreco se non utilizzati per le loro peculiarità e possibilità espressivi.
Per tutti gli altri io continuo a consigliare l'85mm (meglio F1.8) e il 70-200mm (anche F4).
Mentre a me il solo 85mm non può bastare, alla fine mi annoia e mi limita, in questo senso capisco benissimo quanto ha scritto Dario (tanto che, quando ho scoperto che aveva comprato l'85/1.4G non ho proprio capito il senso del suo acquisto, conoscendolo ..................).