Tempo fa avevo provato la versione trial di due settimane di un servizio di backup in remoto con più o meno le solite cose: backup distribuito in caso di disastro naturale, file criptati, capienza sufficiente a gestire il mio intero archivio fotografico di allora.
L'ho lasciato perdere perché con la mia banda in upload non mi sarebbe bastato l'intero periodi di trial per caricarlo. ...]
Infatti il problema - per ora - è proprio la banda in upload, almeno per chi ha qualche decina (o centinaia) di migliaia di file da mettere al sicuro.
Ma certamente le cose sono destinate a cambiare.
In quel caso il canone mensile può essere conveniente rispetto alla manutenzione e sostituzione dei dischi fissi aggiuntivi in casa.
Però io raccomanderei questa soluzione al posto del secondo backup. Il primo 1:1 deve essere (dentro) allo stesso PC.
A scanso di equivoci e ad integrazione del mio articolo (che è un editoriale, non un tutorial/guida) :
- io ho solo voluto sensibilizzare i presenti su quanto queste problematiche non debbano essere sottovalutate
- non ho presentato soluzioni definitive, ho solo dato dei consigli, ci sono tante soluzioni di protezione dei dati, ognuno valuterà quella che fa per se
- ho raccomandato di usare sempre la cautela e il buon senso (specie per quanto attiene a soluzioni di tipo "aziendale" come i NAS in RAID e i RAID in generale)
- generalmente più è semplice una cosa più semplicemente ci si possono mettere le mani
- ma soprattutto NON E' SU QUESTO VERSANTE CHE E' IL CASO DI RISPARMIARE
un fotografo non dovrebbe mai risparmiare su :
- schede di memoria
- hard disk
- monitor
(l'ordine di priorità stabilitelo voi).