Allora,
vediamo di agire proattivamente, per utilizzare al meglio questo scambio di opinioni, senza fare categorie (infondate, perche' tra noi due, Alberto, non so chi sia piu' contadino).
Partiamo dal sillogismo espresso:
credo che il freno maggiore alla partecipazione sia proprio il disagio nel presentare foto normalmente in tema quando poi vengono scelte ( non solo in questo contest) foto che saranno anche altamente artistiche, ma che secondo il mio modestissimo parere non esprimono la freschezza dell'aria di primavera.
= questa giuria di Nikonland (intellettualoide, pretenziosa, "a-normale") non corrisponde al mio modo di vedere la fotografia, quindi... non partecipo.
Se cosi' fosse, Max Aquila si chiede:
ma se quando Nikonland giudica una foto pubblicata in modo anomalo/eversivo/sconveniente non ci si rivede, perche' quando invece si parla (con lo stesso modo di vedere le cose) di attrezzature/politica commerciale/indirizzo all'acquisto, invece poi diventa "so different"? E viene condivisa e seguita?
Forse perche' Nikonland is so different? e quindi rappresenta un modo alternativo di considerare il mondo della fotografia contemporanea? Oppure anche in questo ambito....rifiutiamo di partecipare?
Non si direbbe, dato l'elevato numero di letture, prevalentemente esterne al gruppo degli abituali frequentatori, i quali invece, sembra che si ostinino ad aspettarsi da Nikonland, anche in un contest dal titolo "aria di primavera", il contrario (anzi l'esatto opposto) di quanto ben riassunto nella prima pagina di questa discussione:
Quindi le foto non dovranno necessariamente proporre fiorellini di campo o teneri agnellini che si abbeverano ignari della sorte che attenderà molti di loro il 16 aprile (giorno di Pasqua, sempre per chi non segue le vite dei Santi).
L'aria è qualche cosa che si avverte, si respira. Non necessariamente si stringe in un pugno.
E' l'attesa, l'aspettativa, la speranza. Anche solo la voglia ! Un segnale del suo arrivo. O del fatto che è già arrivata a dispetto del calendario.
Agnellini e fiorellini, tanto quanto praticelli e anatrelle, ovviamente.
Alberi in fiore, farfalle et similia, gia' esclusi in partenza dagli esempi postati dal sottoscritto, appositamente, a cassare quant'altro di similare: per aiutare a comprendere la direzione da non intraprendere!
Ed allora, senza neppure la necessita' di confrontarsi via web, autonomamente, prima della decisione unanime, ognuno di noi tre, Giovanni, Fabrizio ed io, abbiamo espresso una rosa di immagini candidate, tra le quali anche foto a colori, ovviamente, escludendo quindi quelle che per i difetti tecnici od espressivi ci portavano a ritenere che, per la prima volta nel mondo,
solamente qui su Nikonland, un contest fotografico intitolato alla primavera, premiasse due scatti in B/N per i quali, rispettivamente:
- in relazione ad Andrea Zampieron, ci lusingava il fatto che fosse uscito dal facile concetto del suo spot preferito (il laghetto) fiorito in primavera e si fosse cimentato in un difficile approccio con esemplari appartenenti al genere umano (scusa lo scherzo Andrea)
- per quanto riguarda Adriano Max, che, mantenendo il suo "imprinting" di B/N ipersaturi e densi, fosse riuscito stavolta in maniera eminente ad abbassare il suo sguardo al suolo, invece che dedicarlo (come spesso fa) alla chioma di un albero, di un palo, di un cartello: accorgendosi dell'avvento della (sua) Primavera.
Questo non comporta che in selezione non siano stati considerati anche scatti (in ordine sparso) di Nikolas, Egidio65, Gianni54, rispetto ai quali le foto vincitrici ci sono piaciute di piu', una per l'estemporaneita' del gesto del soggetto ritratto (che ci rappresenta, peraltro), l'altra per la correttezza formale e la trasposizione concettuale del tema.
Paroloni che io, Giovanni e Fabrizio non abbiamo avuto bisogno di dirci: ci e' bastato comprendere.