Sono sempre stato colpito dalle definizioni a cui ricorrono i leader politici per sintetizzare le loro idee coniando vari slogan.
Uno di questi venne proposto da Aldo Moro, le “convergenze parallele”, ai tempi del compromesso storico tra DC e PCI (anni ’70) e significava l’intesa su alcuni temi di fondo tra due parti politiche che, molto diverse tra loro, volevano comunque conservare la loro identità.
Oggi si chiamerebbe immediatamente “inciucio” scordando che la mediazione politica presuppone una capacità di dialogo e ricerca di punti di incontro che i “duri e puri” non sono in grado di praticare e, forse per questo, sbrigativamente non ne sopportano la fatica. Ma questo è un altro discorso.
Bene, mi sono chiesto se si poteva rappresentare efficacemente questo slogan. Ecco dunque il motivo della foto. Può essere anche interpretata come un lontano punto di convergenza che però svanisce a mano a mano che ci si avvicina. Cioè una illusione. Oppure beh, si può fare della strada assieme, intanto camminiamo poi vedremo. Metafore delle relazioni amorose?