Mi ripresento in quanto la mia presentazione è sparita e seppur in molti sanno chi sono i nuovi magari no, non che faccia la differenza ma solo per capire con chi si ha a che fare! Sono Tiziano Manzoni, un fotografo di professione, opero su Bergamo e provincia, sono un fotografo in forza all’agenzia “fotogramma Milano” e uno dei fotografi rcs/corriere della sera, sono nikonista dal lontano 1986, nella mia carriera fotografica ho spaziato su diversi fronti. Dopo aver fatto l’assistente per un fotografo editoriale, mi butto nel commerciale per capire subito che non fa per me, io voglio scattare, non fare il commesso, e lascio i matrimoni per le redazioni dei giornali, cosa che ho sempre tenuto come collaborazione. Nel 1989 a 19 anni apro partita iva, e firmo il mio primo contratto per un quotidiano locale che mi permette di avere le notizie, da lì divento fotografo della Associated Press, come corrispondente da Bergamo e Provincia, lavoro in bn e trasmetto con le telefoto…
Nel 92/93 parto come inviato, mi faccio: Bosnia, Sudan, e Somalia, quest’ultima al seguito del generale Carmine Fiore che subentrò al generale Bruno Loi, al comando della missione Ibis e di Italfor, il contingente italiano impegnato in Somalia nell' ambito diella missione di pace dell' Onu 'Restore hope’
Al mio rientro, dopo un po’ di sedute in analisi, decido che la morte mi ha stufato e ritorno nelle redazione locale del giornale che mi ha tenuto a battesimo, il tempo di capire cosa fare e investo un po di soldi per formarmi nella fotografia di studio, comincio a fare test e a cercare di emulare i grandi della moda da Avedon a Gian Paolo Barbieri a Gastel, che ho la fortuna di conoscere, ho investito quasi un anno facendo test e provando e riprovando per essere pronto per il mercato. Il mio maestro nelle luci è un certo Facchinetti Forlani Luigi, un guro del banco ottico, dove la foto più banale per lui aveva 20 punti luce!
Inizio a scandagliare il mondo della moda, più precisamente il sottobosco della moda, e comincio a realizzare editoriali per intimità allora diretto da Bice Biagi, per Vera, di Marina Bigi, passando per donna moderna e Grand Hotel.
Sono gli anni 90 gli anni che mi hanno permesso una formazione non indifferente che ha creato un background che mi permette di guardare sotto diversi punti di vista, attraverso comunicare una notizia e capire il buongusto, ne faccio un cruccio e inizio una serie di corsi allo Ied e alla scuola Cfp Bauer, che parlano di semiotica per capire chi come e perché qualcosa appare piacevole e altro no…
Nel 2000 arriva il digitale e inizia la crisi del settore, si smette di sviluppare e stampare e complice la mia categoria che ingloba fotonegozianti e improvvisati fotografi scattini di paese inizia il declino…
Non ci sappiamo difendere del resto la massa è composta di ex operai bravini con la reflex e pur di arrivare alla agognata pensione calano braghe e alcuni si mettono pure a novanta pur di tenere apero il loro negozio ormai in declino in quanto il fatturato fatto da sviluppo e stampa.
Passa il messaggio che il fotografo non serve più, il grafico fa le foto con alcune compatte digitali…
Tengo duro, faccio alcuni giri di boa, i guadagni calano, prima del 40, poi il 50, poi 70 %
Ma continuo… nel 2007/2008 si stabilizza, gli scattini sono spariti, rimangono solo chi è capace e un’ordata di foto-dilettanti sempre più bravi, la rete la fa da padrone e mi alleo, la studio, la capisco!
Siamo ad oggi, i miei crediti tornano buoni, strappo un ennesimo buon contratto, sono finiti gli anni d’oro e chi ha messo qualcosa sul portico passa bene l’inverno… Io potevo metterne di più… ma sono ancora qua, come dice Vasco Rossi… è già, Io sono ancora qua…
Detta questa filippica che spero venga smembrata e messa come presentazione
Ora posso dirvi cosa penso del mondo mirroles…
Un fotografo professionista come me che di fatto usa i corpi per mangiare e per lavoro cosa cerca?
Siamo passati in 15 anni a fare foto con mezzi che fino a due anni fa, non erano performanti… fino alla d3 d700 la pellicola aveva ancora alcuni vantaggi…
Ora, finalmente siamo arrivati ad avere cose che l’hanno abbondantemente superata, e a breve avremo una d5 che permette di fotografare quello che non si vede…
Questo significa che finalmente ho finito di tribolare, di capire di scervellarmi.
Perché dovrei prendere una ML?
Io la guardo storto la mirroles, ma non perché io sia nostalgico, anzi, ma perché per me un sistema simile deve avere un senso, e cerco di spiegarmi meglio. Io da una mirroles pretendo che:
1 faccia le foto come o meglio di quanto ho già e fanno le macchine che ho in borsa.
2 pesi la meta di quello che ho attualmente, se no, non si spiega perché dovrei avere una cosa che fa le stesse foto.
3 costi, anche tanto, ma non cambi nel tempo in meno di sei mesi svalutandosi in modo esponenziale, perché diciamocelo ho già dato con il sistema reflex…
Quindi se ogni tre per due esce un formato di sensore, esce un attacco diverso e non risolve i miei problemi perché escono con zoom che pesano quanto quelli che ho in borsa non mi interessa!!!
Come ai tempi della pellicola, mi doto di una buona compatta e continuo a con il mio sistema reflex. Quindi ora cambio la canon g11 obsoleta e appena rudolf testa la mini canon, mi metto una gx5 e vado avanti altri tre anni…
Perché dovrei prendere una sony ff che ha vetri e corpo che pesano come la mia nikon? Come non mi interessa una fuji xpro1, o xt10 che nonostante strizzino l’occhio, le trovo inutili in quanto di fatto alla luce dei file, fanno quello che fanno le mie nikon e lo fanno peggio e non guadagno in peso, e perdo in grandangolo producendo bestemmie quando l’ff non esisteva!!
Intendiamoci, le decantate mirrorles, sono poi acqua calda!!!
Non sono certamente quelle che scriveranno la storia della fotografia…
Io quando ho iniziato cera il 35 mm reflx e il 135 mm leica che poi lo ha inventato lei il 24x36, il formato oggi denominato FF
All’epoca aveva un senso, io da inviato ho visto gente fare cose che io non riuscivo, in quanto usavano ottiche grandi come un pacchetto di sigarette e avevano la mia stessa matrice… con la differenza che un Summilux-M 1,4/28 prendeva il doppio del mio 28f2,8…
Quindi fino a che il mercato non si stabilizza, i formati non si accorpano scegliendo il migliore e producendo 2/4 fissi super luminosi io non mi interesso al mondo mirroles se pur li tengo d’occhio…
Oggi con il lavoro che faccio se avessi i guadagni di allora avrei già comperato il sistema leica, con la sua FF anche se ammetto che mancano ottiche al pari di quelle di una volta, perché tutti puntano allo zoom che inevitabilmente pesa e non è quello che cerco, io cerco un sistema che sia affidabile leggero e che mi faccia fare immagini migliori di quello che ho attualmente!
Detto questo, io qui su nikoland cero un po’ di anni fa quando l’ff non esisteva e tutti a dire, però il sensore grande, però non ho grandangolo...vi ricordate quando cerano i mirini piccini e cerano solo quelli? O stavi con la d1x? E li tutti a dire ma cribbio voglio il mirino grande… e poi il rumore vogliamo parlare del rumore? Dato dal sensore piccino? Ok, la tecnologia ha fatto passi da giganti, il rumore è sparito ma i sensori piccini sono sensori piccini…
Quindi, sperimentate, provate divertitevi fino a che il sistema non sarà una raltà vera e testata il fototm
Scatta con nikon 35 mm digital!!!