9 risposte a questa discussione

[mark77]

Salve a tutti.

Ultimamente sto facendo diverse foto paesaggistiche e volevo un parere da chi di sicuro ne sa più di me.

Per il momento per questo genere di foto ( con D610 ) sto utilizzando il mio Nikon 17-35 ma, si sa, l'appetito vien mangiando e i mm non sono mai sufficienti. Inoltre quella è un'ottica spettacolare per Street e reportage, ma a mio avviso non così performante nei paesaggi.

Volendo avere qualcosa di più estremo ho dato un'occhiata in casa nikon: il 14mm è difficile da reperire usato e costa tanto: vale la pena spendere più del triplo rispetto ad un Samyang usato? Tra l'altro su Dxo il nikkor perde...La serie D è nata per la pellicola e se per certe tipologie di foto è a mio avviso migliore dei nikkor ultima generazione ( vedi 17-35 Af_s e 80-200 Af_s), per motivi tecnici è normale che ai bordi perda qualità e questo tanto più evidente quanto più si scende di focale.

Volevo sapere le opinioni del nikon 14mm, come si comporta in generale ed in particolare come lavora ai bordi ( spero non li spappoli..).

Il Sigma 12-24 sarebbe un'ulteriore (ancora più estrema) ottima alternativa ? In più può montare i filtri..

Grazie a tutti

 

[Lieve]

Il Sigma 12-24 è un obiettivo "pessimo", esiste peraltro un brevetto per un Sigma Art su queste focali, direi di attendere quello.

 

Il Nikon 14/2.8 AF-D è un obiettivo del secolo scorso. Non vale quei soldi.

 

Del Samyang abbiamo parlato in un articolo su Nikonland, io non l'ho mai provato.

 

04/05/2015 - Samyang 14mm f/2.8 UMC (test/prova) - letture (1139) - autore : MB 1942

 

Personalmente, per quanto questo possa valere, non credo che il paesaggio vada fatto con ottiche supergrandangolari.

Decisamente meglio lo stitch di più scatti con ottiche più lunghe (anche teleobiettivi) per arrivare a densità di informazioni superiori se la destinazione è la stampa.

I supergrandangolari estremi sono fatti per il reportage a distanze ravvicinate o in ambienti chiusi e l'architettura.

[mark77]

Il Sigma 12-24 è un obiettivo "pessimo", esiste peraltro un brevetto per un Sigma Art su queste focali, direi di attendere quello.

 

Il Nikon 14/2.8 AF-D è un obiettivo del secolo scorso. Non vale quei soldi.

 

Del Samyang abbiamo parlato in un articolo su Nikonland, io non l'ho mai provato.

 

04/05/2015 - Samyang 14mm f/2.8 UMC (test/prova) - letture (1139) - autore : MB 1942

 

Personalmente, per quanto questo possa valere, non credo che il paesaggio vada fatto con ottiche supergrandangolari.

Decisamente meglio lo stitch di più scatti con ottiche più lunghe (anche teleobiettivi) per arrivare a densità di informazioni superiori se la destinazione è la stampa.

I supergrandangolari estremi sono fatti per il reportage a distanze ravvicinate o in ambienti chiusi e l'architettura.

Grazie della risposta.

Non concordo però la seconda parte; a mio avviso la foto DEVE essere effettuata con un solo fotogramma. Artefici come lo stitch sono eticamente inaccettabili e da evitare. Hanno i loro vantaggi ma, a mio avviso, sminuiscono il senso della fotografia. Detto questo ovviamente il paesaggio non deve essere sempre fatto con un supergrandangolare, dipende dal luogo stesso, ma molto spesso, dalla spiaggia o sugli scogli il 17 va stretto.

Grazie

[Lieve]

Bum !

 

Fotografia è solo stampa a contatto di lastra in vetro trattata con materiale sensibile a pennello ?

 

Secondo me è poco etica la matrice di Bayer. Anzi, per nulla etica perchè trasforma artatamente il monocromatico in colore : evviva il Foveon

 

Wiliam Turner un giorno decise di farsi ritrarre con il nuovo sistema denominato fotografia.

Andò nell'atelier del fotografo e mentre quello preparava la lastra e sistemava la camera gli chiese :

"vedo da questi ritratti appesi che lavorate solo in bianco e nero. E' un limite di natura insormontabile ?".

Quello, evidentemente poco avvezzo alla materia tecnica gli rispose : "Non so dirle, caro Signore ma certamente un giorno avremo anche la fotografia a colori".

E William Turner esclamò : "quel giorno sarò finito !".

 

Due giorni dopo Turner tornò dal fotografo a farsi ritrarre insieme alla sua compagna.

 

 

Joseph Mallord William Turner "La confluenza del fiume Medway nel Tamigi", 1808, dipinto ad olio e sputi con giallo imperiale cinese importato di contrabbando e pestato a mano e blu oltremare proveniente dall'Afganistan.

In primo piano, a sinistra, una boa di salvataggio.

[mark77]

Bum !

 

Fotografia è solo stampa a contatto di lastra in vetro trattata con materiale sensibile a pennello ?

 

Secondo me è poco etica la matrice di Bayer. Anzi, per nulla etica perchè trasforma artatamente il monocromatico in colore : evviva il Foveon

 

Wiliam Turner un giorno decise di farsi ritrarre con il nuovo sistema denominato fotografia.

Andò nell'atelier del fotografo e mentre quello preparava la lastra e sistemava la camera gli chiese :

"vedo da questi ritratti appesi che lavorate solo in bianco e nero. E' un limite di natura insormontabile ?".

Quello, evidentemente poco avvezzo alla materia tecnica gli rispose : "Non so dirle, caro Signore ma certamente un giorno avremo anche la fotografia a colori".

E William Turner esclamò : "quel giorno sarò finito !".

 

Due giorni dopo Turner tornò dal fotografo a farsi ritrarre insieme alla sua compagna.

 

 

T03874_10.jpg

Joseph Mallord William Turner "La confluenza del fiume Medway nel Tamigi", 1808, dipinto ad olio e sputi con giallo imperiale cinese importato di contrabbando e pestato a mano e blu oltremare proveniente dall'Afganistan.

In primo piano, a sinistra, una boa di salvataggio.

Sapevo di correre il rischio di risposte del genere.

Non voglio ovviamente fare polemica, il tema è ovviamente delicato e non facile da trattare.

Ogni "arte" per essere tale deve utilizzare tutto ( e solo ) quello che i mezzi atti a produrla gli permettono di fare. Quindi, da questo punto di vista, le enormi possibilità date dal digitale ( postproduzione e artefici vari ) sono "eticamente" valide. Anche nell'era analogica si univano parti di più foto, si smanettava anche allora... Il bianconero è la più grossa falsificazione della realtà...

C'era però anche chi lasciava il bordo del negativo per dimostrare che quella era la foto che aveva voluto...

Il digitale ha ovviamente semplificato tutto...

Quello che però non ho approvato è che un sito di fotografia, tra l'altro di questa levatura, mi indicasse quella che reputo una scappatoia. Occorre spendere tempo a cercare la giusta inquadratura, la giusta focale, il giusto punto di vista. Una volta fatte queste scelte si scatta.

Questo un sito, così come un circolo fotografico, dovrebbero insegnare.

[Leonardo Visentìn]

Più che altro si dovrebbe cercare qualcosa da dire, dopo di che non conta molto come.

[Aldo Del Favero]

Ho preso il 14-24 Nikon e dopo l'entusiasmo iniziale mi sono reso conto che i paesaggi  con il 14mm non mi piacciono e il suddetto dorme da molto tempo nello zaino nullafacente, preferisco lo stitching dove si può fare, ovviamente in certe occasioni può andar bene il supergrandangolare, ma sono rare...

[Paolo Iacopini]

Che bello il mondo variato !

Vado in montagna e faccio molti panorami con il Sigma 8/16 che uso quasi esclusivamente a 8 mm (su Nikon D7200 diventano 12)

Forse è l'unico obiettivo che non lascio mai a casa.

[Max Aquila]

Che bello il mondo variato !

Vado in montagna e faccio molti panorami con il Sigma 8/16 che uso quasi esclusivamente a 8 mm (su Nikon D7200 diventano 12)

Forse è l'unico obiettivo che non lascioDSC_1348m (FILEminimizer).jpg mai a casa.

Australia?

 

William Turner jr.?

 

A proposito di etica...in postproduzione...

 

Ma se al posto di stilare decaloghi uscissimo a fotografare? Senza  "si deve..." oppure "IMHO" ?

 

A me piace scattare con tutti gli obiettivi di cui posso disporre, anche quelli che ogni tanto qualcUNO mi presta...

 

E cerco di comprendere come utilizzarli al meglio.

 

Certo che questi zoom grandangolari che citate sono tutti (per esperienza) devastanti a bordo immagine rispetto all'esaltazione del centro.

 

Tanto varrebbe appunto (eliminando i bordi) tornare ad utilizzare un 50mm (magari un 35?... no ... IO esigo un 24!... Chennedici di questo 20?...etc)

[Lieve]

Ecco. E peraltro é devastante cercare di far contenere in ... fossero anche 50 megapixel 120* di realtà tutti insieme con quello che succede, di irreale ai bordi e ai lati in termini di distorsioni e stiracchiamenti.

Fare paesaggio con il teleobiettivo (o il normale) significa avere una riproduzione perfetta di ogni dettaglio, moltiplicando le informazioni per il numero di scatti.

Io ho un ... panorama del monumento Campari al Monumentale di Milano fatto con V1 e 105/2.8 con 8 scatti in verticale.
Sono circa 24.000 punti di lato di perfezione stampabili in ogni formato.

Se c'é una cosa che si impegna a fare questo sito é invogliare ad esplorare tutte le enormi possibilità che abbiamo con i nostri mezzi, senza dover ricorrere come si doveva fare un secolo fa ... per esempio a lastre da 20x28 cm per avere il dettaglio che potevano avere Ansel Adams nel paesaggio o Arturo Ghergo nel ritratto.

Si può e si deve andare oltre anche nel controllo della profondità di campo, nella dinamica locale e in tutte le componenti dell'immagine finalizzate nel risultato.

Lasciando possibilmente in Sinagoga le tavole della legge e l'arca dell'alleanza

Non é onesto fare cronaca con immagini false. Ma guardando alla fotografia come un mezzo di espressione della nostra capacità artistica, considerazioni di purezza etica e rispetto della realtà se non stiamo facendo un catalogo, sono parole scritte nel vento ...