Allora
ringrazio tutti i partecipanti al raduno minimalista di domenica
Chi non è venuto (a parte chi ha sfighe contingenti ed è scusato di default) non si è perso una mostra , si è perso un bollito misto che erano anni che non ne gustavo uno così ...
solo una nota:
Allora Mauro, va ben che non sono una di quelle bellezze a cui tu sei abituato però, diamine, ma è noto che tra un'espressione e l'altra (quando uno parla) ci sono dei movimenti "morti" orcoggiuda SOLO QUELLI HAI CUZZATO!
la prossima volta tutti senza fotocamera: ve la requisisco all'ingresso, al più carta e penna.
Comunque per chi non può e però l'è curioso
queste sono le due salette
sul perchè il percome e soprattutto il come tempo al tempo vi racconterò due bischerate sul blog Nikonland
Per quanto riguarda i commilitoni invece:
sì oltre a parlare (tanto e fa bene) abbiamo fatto uno scambio di vedute molto materiale. Il 24/1.4 Sigma ha convinto tutti quanti. Piccolo e leggero nonostante i dati di targa, si rivela un vero martello per ogni occasione. Allo stesso modo chi non lo aveva ancora visto è rimasto stordito dalla minutezza e fenomenale resa nonchè velocità di AF del Nikon 300/4E. Un 150-600 Sigma Sport ha cambiato proprietario e tutti mi hanno dato del matto soppesando una spettacolare Arca Swiss B2 oltre che lo scafandro MDx-D800 in assetto wide e super strong strobe (YS250).
Infine la minuscola testa a sfera Sunwayfoto XB44 ha dimostrato di poter reggere anche notevoli pesi, ma di questo parleremo più avanti.
Per concludere abbiamo anche imparato qualcosa. Grazie alla mia amica Flavia siamo tornati a casa con un paio di nozioni su cui riflettere relative sì ad un paesino della bassa risicola, ma con una storia che si lega a luoghi ed eventi che vanno parecchio lontano nello spazio e nel tempo.
Grazie a tutti voi che avete fatto partecipazione attiva. Ve ne sono grato.