Un piccolo appunto va fatto a questa frase:
Alcuni programmi proprietari (ovvero forniti dal produttore del RAW), come può essere Nikon Capture NX, sono in grado di salvare la sequenza delle modifiche effettuate all'interno dello stesso file RAW (.NEF nel caso specifico), in un apposito spazio a ciò riservato, ma sempre e comunque senza alterare il "negativo digitale" in esso contenuto.
Ovviamente, in questo caso, il .NEF risulterà modificato, ma, come dovrebbe ora essere chiaro, questo non dovrà far supporre a modifiche dell'originale in esso contenuto che rimarrà sempre intatto.
Oggi in realtá ci sono macchine che in qualche modo "alterano" il RAW direttamente on-camera. Non macchine Nikon, che io sappia, ma certamente Sony e Leica.
Sony in qualche caso inserisce informazioni sull'obbiettivo usato nel suo ARW (il RAW Sony), che servono a correggere la resa del colore ed anche la distorsione.
Esattamente come ormai tutte le macchine fanno per i JPG (le DSLR Nikon lo fanno almeno dalla D90), solo che qui si parla di RAW.
Anche Leica lo fa, in particolare se la macchina conosce che obbiettivo ha davanti (se lo si imposta nel menu, o lo legge dal 6-bit code sulla baionetta). Questa informazione completa la struttura del sensore (che ha le microlenti orientate ai bordi) e contribuisce ad eliminare quasi totalmente le aberrazioni cromatiche residue (ed anche alcune ottiche, ma non la distorsione).
Il fatto che il RAW di Leica sia il DNG di Adobe fa si che le correzioni siano lette direttamente dai software di sviluppo che sono completamente compatibili con lo "standard" DNG (non é uno standard, ma le info sono pubbliche).
In entrambi i casi le informazioni all'interno del RAW sono le stesse, ma la "descrizione" del RAW stesso non puó essere bypassata.
Probabilmente il motore di dcRAW é ancora in grado di permettere la lettura del RAW "grezzo" (si, é ridondante ), ma ne Lightroom ne Capture One lo possono fare.
...Ammesso che la cosa abbia un qualche interesse. E non mi pare lo abbia per il grande pubblico.
E non é dato di sapere se altre marche abbiano il formato RAW proprietario in qualche modo "corretto in maniera invisibile" come Leica e Sony, o no.
Insomma, negli ultimi tempi si sta andando sempre piú verso delle correzioni on-camera pesanti, che riescono ad ovviare a certe carenze degli obbiettivi, restituendo files sempre "migliori" una volta aperti prima di qualsiasi intervento di sviluppo.
E sempre meno RAW "grezzi" e mere riproduzioni di quello che ha visto il sensore.
Per noi fotografi e sviluppatori é solo una buona notizia, ma concettualmente la frase "RAW inalterato" ha un significato un poco differente.
Per avere il meglio, oggi, non solo si scatta in RAW, ma é il caso di dire alla macchina che obbiettivo sta usando in maniera corretta, in modo da avere il meglio.
...Si intravedono tempi piú duri per i produttori di terze parti (ed in parte il trend é giá iniziato, ma per ostracismo da parte delle case madri, e non per mlimiti tecnici ).
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