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[Commenti] Questo mondo è meno bello che in fotografia!


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46 risposte a questa discussione

#41 Valerio Brùstia

Valerio Brùstia

    Veterano di Nikonland

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Inviato 04 marzo 2015 - 23:12

 

mi hai ricordato quando trovai i pastelli a cera che mia madre mi nascondeva obbligandomi ad usare le matite colorate, avevo quattro anni...

 

hai idea di cosa pote' succedere in un'ora di pomeriggio a casa mia?

 

:bigemo_harabe_net-143:

 

Fasi...

 

:blink:  :o  :o  :blink:

 

 

 

NdR:

ricordati di quotare, se no se passi la pagina non si capisce una carpa...

 

hoibo' ci hai ragione


Valerio Brustia


#42 Fab Cortesi

Fab Cortesi

    Sir.

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Inviato 05 marzo 2015 - 11:59

io no...

 

perche' nulla di cio' che riguarda la fotografia puo' mai essere considerato oggettivamente valido.

Diversamente sarebbe la macchina fotografica a dovere essere premiata per il suo lavoro, non il fotografo.

 

...che invece piega la realta' al suo modo di concepirla.

 

Ma questo e' un dibattito attivo dalla seconda meta' dell'Ottocento, ai primordi della storia della fotografia.

 

Ogni tanto qualche giuria o qualche Berengo Gardin lo riesuma per rifare l'autopsia.

 

Cadaveri eccellenti...

 

 

Max permettimi,

non passiamo da un'estremo all'altro.

La fotocamera non è un aerografo o un pennello, la fotocamera (con tutti i limiti del caso) cattura quello che OGGETTIVAMENTE passa nella pupilla dell'obiettivo. Che questo flusso di fotoni, poi, lo si interpreti già solo abbassandosi di mezzo metro, cambiando angolazione e punto di ripresa fino crearlo ad arte disponendo a regia i soggetti di interesse, è un fatto non in discussione, ma la fotocamera (strumento) cattura quello che le si para davanti. E' il bello della fotografia, ci si relaziona con il mondo, l'esistente. 

Del resto il fatto stesso che ci sveniamo inseguendo le ottiche più incise, che trasferiscono il massimo dettaglio, contiene in sè il desiderio di importare (nello strumento) la maggior quantità possibile di informazione di qualcosa di reale, concreto, tangibile.

 

L'interpretazione, lo dico a Osmium - Mirko, ci sta sempre e comunque. Nello stesso luogo, nello stesso istante, io e te faremo foto diverse... almeno così dovrebbe essere ( e qui si apre un altro capitolo che è quello degli strumenti culturali, ma io sono solo un ingegnere elettronico e nulla so di comunicazione visiva e comunicazione in genere) ed in effetti a Bassano eravamo una bella mandria in giro per la città, e ho visto poche foto simili. 

Tradurre ciò che vediamo in un'immagine fotografica è estremamente intrigante, non mi sbaglio a definire divertente. Osservarne il risultato ritratto (stampato, proiettato, a monitor vale tutto, è indifferente Aldo) è sì evocativo di una situazione reale, ma non necessariamente è realmente accaduto quanto illustrato nell'immagine. In tutto ciò non ci trovo nulla di male, di deviato o di esecrabile. Però per quanto si possa interpretare se in piazza SE MENANO si vede, e se invece cantano e ballano salterà pur fuori (poi ci sono le fonti multiple .. non basta una foto per cacciare una palla)

 

Ora il tarlo che mi ha fatto scrivere, del falso Pudore che Mauro mi accredita, ha a che vedere con il fotogiornalismo solo di sbieco, di sguincio.

Io fotografo e condivido un po' di foto che faccio, non è fotogiornalismo il mio, ma comunicazione, pur rozza ed elementare, ma si cavolo è comunicazione.

Mi confronto con il resto del mondo (il web è fantastico) e nel farlo mi domando come sia possibile mai che la lingua che parlano i fotografi digitali (quasi tutti) del terzo millennio è quella che li fa puntare  IN MASSA a descrivere le loro fantasie LISERGICHE e nulla più di questo.

E' anche comprensibile, gli strumenti per fare questo sono a portata di dito: il massimo dell'easy. Ciò accade perchè non c'è progettualità a priori? Sarà anche vero che, avendo in mano quasi niente, almeno si imbelletta, tanto da far saltar fuori qualcosa. Purtroppo talvolta salta fuori anche Gigiiltroione, perchè a furia di fondotinta e rossetto non si riesce a coprire proprio tutto.

 

Sbaglio? che mi dite dei software di auto miglioramento dei portali di condivisione?  Quelle cacche di G+ me lo hanno inserito una bella mattina di default. Ci ho messo 4 o 5 post ad accorgermi che le mie foto avevano qualcosa di strano, non erano quelle che avevo caricato, erano diverse. Pork Giud! Quando mi son reso conto mi è venuto male: ma come si permettono! Ma saran ben fatti miei produrre una foto con ombre aperte o chiuse, verdi saturi o slavati, o no!

Vabbè, ma stai un po' a vedere: questi software altro non fanno che "ottimizzare" l'immagine, dicono loro, in realtà spingono verso  quella descrizione  del mondo degna delle scenografie di "Avatar" di Cameron. 

 

E allora io vi dico questo: fermo in coda alla rotonda di Gaggiano, sotto un cielo grigio grigio dell'inverno lombardo, tra stoppie secche e alberi morti (e qualche coloratissima mignotta) possibile che per vedere un mondo migliore sia costretto a ricorrere ai filtri di Instagram (o come diamine si scrive) ?? 

No diavolo, NO! 

 

 

Max, Andre_ e altri,

riferendomi quindi alla recondita (e no sto scherzando o meglio no lo sto prendendo per il posteriore) riflessione di Valerio mi viene una domanda profonda visto che il tema mi sta molto a cuore:

Non credi o credete che la fotografia documentale o foto giornalistica sta in severa CRISI se si deve ricorrere a certe strategie di "alterazione forzata"?

Per questo che continuo a incentrarmi sulla frase di: Dove sta il limite!


 

 

fabcortesi.com    flickr Gallery

 

"Faber est suae quisque fortunae"


#43 Lieve

Lieve

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Inviato 05 marzo 2015 - 12:08

Fab, tutta la fotografia professionale sta in severissima crisi.

 

Quello che però non capisco è questo accanirsi sul WPP e simili quando Valerio nel suo articolo ha messo sue foto, tra cui un bosco di betulle da cui io mi aspetto di vedere volare da un momento all'altro gli assaltatori di Star Wars con le speeder bikes ;)

 

Il discorso della fotocronaca, peraltro in grande decadenza con televisioni, satelliti e droni in ogni dove, credo sia un ambito estremamente specialistico che oramai riguarda un ristrettissimo numero di persone. E quasi nessuno qui dentro.

 

Sappiamo poi che basta dare un taglio diverso alle inquadrature ed ecco che il Brasile appare povero o ricco, bello o sporco, Cuba un paradiso o un lerciaio, Gaza un immondezzaio o un giardino di pompelmi etc. etc. etc. ;) senza nemmeno dover scomodare Photoshop ... o l'iMac di Valerio :) ogni "cronista" può artefare la realtà omettendo qualche dettaglio a seconda di quanto vuole raccontare, senza dire nemmeno una bugia :)

 

E' nella foto di tutti i giorni che c'è la tendenza, generalizzata, ad esacerbare contrasti, nitidezza e vividezza delle immagini, perchè probabilmente la realtà reale ci sta stretta, è brutta o non ci soddisfa più.

 

E' corretto porsi dei limiti ? E' sensato parlarne in era digitale ? E' giusto o non è giusto darci dentro in PP ?

E un fotomontaggio creato ad arte senza fini disonesti è lecito o no ? E perchè ?


Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017


#44 andre_

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Inviato 05 marzo 2015 - 12:22

...

Quello che però non capisco è questo accanirsi sul WPP e simili quando Valerio nel suo articolo ha messo sue foto, tra cui un bosco di betulle da cui io mi aspetto di vedere volare da un momento all'altro gli assaltatori di Star Wars con le speeder bikes ;)

...

Proprio per provare a spostare la "questione WPP" in un posto piú consono, ho risposto a Fab QUI.

 

In questo topic continuiamo con il tema principale. :)

a_


andrea landi
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Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...


#45 danighost

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Inviato 05 marzo 2015 - 21:44

E io mi chiedo: ma dov'è la luce?

 

Sì perché senza di quella ...


Più che scrivere con la luce, mi piace giocare con la luce. Lens sana in photocamera sana
Daniele Andreoli
 
 

#46 Paolo Mudu

Paolo Mudu

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Inviato 06 marzo 2015 - 23:07

Non possiamo mettere limiti a strumenti che cambiano continuamente le loro potenzialità e non possiamo neppure porre limiti alla nostra fantasia.

Oggi la fotografia non è più quella di trent'anni fa, mettiamoci in pace. Il mio modo di fotografare non è cambiato così in fretta e così radicalmente perché sono figlio di un tempo in cui si discuteva se era vera fotografia scattare in Automatico o in Manuale, se ci penso mi viene da ridere. A parte i dettagli, la fotografia per me è ancora scrivere con la luce. Si parte da qui. Quello che viene dopo mi interessa sempre meno, purché sia riconoscibile, sia onesto e di buon gusto.


"Se non fosse per la Fotografia sarei solo un uomo."

#47 Locutus

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Inviato 24 marzo 2015 - 12:47

Credo che il bello del mondo digitale sia il fatto che ogni fotografo può avere - se lo vuole - il pieno controllo su ogni fase fotografica, dalla ripresa alla stampa.

 

Lo può fare con il suo gusto e secondo quale che siano le sue aspettative o i suoi scopi.

 

E' bellissimo - per me - scoprire che finalmente una compesanzione di 1/3 o di 2/3 di EV ha un senso compituo, visto che prima venivano comunque livellati dallo stampatore.

 

E le infinite sfumature che si possono introdurre via software di sviluppo e post-elaborazione garantiscono la compiuta soddisfazione di ogni fotografo.

 

Almeno di quelli dotati di immaginazione e che hanno le idee chiare.

 

Ancora più bello poter riprendere una foto di qualche anno fa e scombinarla del tutto, perchè intanto è cambiato il software, il gusto, abbiamo imparato cose nuove, scoperte magari in un tutorial online.

 

Io spero di avere abbastanza tempo davanti da godermi del tutto questo momento beato (fotograficamente parlando) ;)






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