Come interpretare questa foto senza didascalia?
spencer-platt-world-press-photo-2006.jpg 280,05K 7 Numero di downloads
© Spencer Platt, foto dell’anno World Press Photo 2006.
Come scrivere è importante anche saper leggere.
Inviato 29 agosto 2014 - 21:21
Come interpretare questa foto senza didascalia?
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© Spencer Platt, foto dell’anno World Press Photo 2006.
Come scrivere è importante anche saper leggere.
Inviato 30 agosto 2014 - 19:25
Quanto possono essere ambigue le foto?
Sembrano giovani dell’alta borghesia di Beirut in visita “turistica” tra le rovine dei bombardamenti, invece stavano visitando il loro stesso quartiere dopo il cessate il fuoco per valutare l’entità dei danni.
Inviato 30 agosto 2014 - 19:33
Come interpretare questa foto senza didascalia?
...
© Spencer Platt, foto dell’anno World Press Photo 2006.
Come scrivere è importante anche saper leggere.
Infatti credo che il premio sia in buona parte dovuta ai preconcetti dell'osservatore, piú ancora che alla bontá della foto.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
Inviato 30 agosto 2014 - 19:43
Quanto può distorcere la realtà una foto anche non postprodotta?
thomas-hoepker.jpg 353,55K 9 Numero di downloads
Brooklyn, New York, 11 settembre 2001, © Thomas Hoepker/Magnum Photos
Quanta insensibilità al dramma trasmette questa scena. Uno dei soggetti ritratti spiegò in un'intervista che parlavano sconvolti della tragedia con alcune persone che stavano passando.
Facile confonderlo col cinismo giovanile americano. Basta una bella giornata di sole estivo con fiori e cipressi in primo piano. Abituati come siamo ad associare la tragedia con ambientazioni cupe. (Visto su: pinna-national-geographic.blogautore)
Inviato 31 agosto 2014 - 13:17
Spesso in una foto non si sa quel che c'era prima e quel che è successo poi, lasciando il lettore alla più svariate interpretazioni. Se una foto è vera, non per questo racconta la verità che, in questi casi, per essere compresa necessita di un qualche aiuto ad esempio nel titolo. O con una spiegazione che contestualizzi lo scatto. Penso poi che questa "complicazione" si presenti nel caso in cui si voglia documentare un qualcosa fotograficamente per renderne correttamente la lettura.
Tema molto interessante.
Inviato 31 agosto 2014 - 17:03
Aggiungo che la cultura e le esperienze personali sono fondamentali nella lettura lettura di una foto.
Questi elementi possono estrarre concetti e sentimenti anche diametralmente opposti senza passare necessariamente tramite manipolazioni, tagli, ecc.
Inviato 01 settembre 2014 - 10:41
Il preconcetto primo è credere che la fotografia sia (la fotografia del)la realtà: è solo un ritaglio e per giunta di un attimo.
http://www.adrianomax.it
http://adrianomax.blogspot.com/
http://twitter.com/#!/AxNaird
Flickr
"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
Inviato 01 settembre 2014 - 11:08
Inviato 01 settembre 2014 - 13:03
Il preconcetto primo è credere che la fotografia sia (la fotografia del)la realtà: è solo un ritaglio e per giunta di un attimo.
E difatti quella foto va vista nel contesto del reportage: http://www.reportage...-platt/lebanon/ e il premio acquista molto più senso.
Ogni modo di usare la macchina fotografica ha una sua lingua, grammatica e regole diverse ...
Ciao,
Adri.
http://www.adrianomax.it
http://adrianomax.blogspot.com/
http://twitter.com/#!/AxNaird
Flickr
"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
Inviato 01 settembre 2014 - 13:22
...Tutte e due le foto mi sembrano dei fotomontaggi e le etichetto come strane. Se fossero spontanee, mi chiedo solo cosa avesse in mente il fotografo….
Questo perché i tuoi preconcetti non ti permettono di accettare quelle immagini, e le scindi in due parti guardandole.
Sono stato presente alle operazioni di soccorso in due incidenti importanti: l'aereo contro il pirellone nel 2002 e l'incidente del volo SAS a Linate nel 2001 (ero soccorritore professionista).
In entrambi i casi dopo poche decine di minuti c'erano scene come quelle delle foto qui sopra: gente che parlava al cellulare di lavoro, o litigava con la moglie mentre scansava i vetri sotto il grattacielo, ghisa e poliziotti che fumavano e ridevano a cinquanta metri dai cento morti (che poi sono stati molti di piú) in aeroporto.
Altro che le espressioni preoccupare e serie di queste due foto.
Probabilmente esistono anche delle altre immagini, con persone che magari non ridono e scherzano ma comunque sono "poco adatte" alle occasioni, perusare un eufemismo.
Ma quelle sarebbero state inaccettabili da troppe persone, e non sono nemmeno state messe in concorso (ne accettate dalle agenzie di stampa).
Se non fossi stato troppo occupato ad aiutare pompieri, colleghi e soldati a Linate, magari una foto a quelli che ridacchiavano l'avrei pure fatta (ma non avevo una camera con me, a spanne).
Molto probabilmente sarei ancora in ballo col processo per diffamazione, se le avessi fatte e rese pubbliche.
Ma sarebbero state una descrizione non alterata della realtá.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
Inviato 01 settembre 2014 - 14:10
Non do' valore simbolico alle foto, ne' mi permetto di valutare la validità di un premio o meno. Tutte e due le foto mi sembrano dei fotomontaggi e le etichetto come strane. Se fossero spontanee, mi chiedo solo cosa avesse in mente il fotografo. Dovrei rispondere pigne, ma forse ha pensato solo a scattare una istantanea senza pensare all'inquadratura e le foto sono venute così. Poi qualcuno decide di attribuirgli un premio o meno
Non sono riuscito a trovarla sul web, ma quando la foto di Platt fu premiata ricordo che tempo dopo l'autore o chi per esso - forse per fugare dubbi come i tuoi o mitigare l'irritazione dei protagonisti, o non so per quale altro motivo - mostrò l'immagine intera non ritagliata, nella quale quella che sembra essere una bella macchina scoperta appare come una piccola utilitaria (Mini?), e la scena inquadrata in modo più esteso cambiava il contesto - e il significato - di quella che era stata l'immagine premiata.
Ha ragione Paolo a parlare di menzogna della verità, perché - nella realtà dei fatti - non si può parlare di questo come un documento che testimonia gli esiti di un bombardamento, ma di uno scatto che agli occhi di una giuria può essere premiato come un'immagine vincente ad un concorso fotografico.
"Quando faccio fotografie non chiedo mai il permesso. Perché mai si dovrebbe chiedere il permesso, in fondo? Sarebbe semplicemente come ficcare qualcuno davanti ad una macchina fotografica e dirgli "Guarda qui!" e poi fare "click, click, click". Ma questa non è fotografia. Almeno, non come la intendo io." (Elliott Erwitt)
Le mie foto su flickr aggiornate a dicembre 2016.
Inviato 01 settembre 2014 - 17:12
Concordo nella miriade di foto davanti a un evento catastrofico, ci sono anche quelle che descrivo una realtà .... atipica nel contesto che diamo all'evento e e mi viene in mente Verdone che a un certo punto diceva alla sua morosa. ... dai facciamolo strano. E forse la stranezza e la cosa che si ricerca in un concorso.Questo perché i tuoi preconcetti non ti permettono di accettare quelle immagini, e le scindi in due parti guardandole.
Sono stato presente alle operazioni di soccorso in due incidenti importanti: l'aereo contro il pirellone nel 2002 e l'incidente del volo SAS a Linate nel 2001 (ero soccorritore professionista).
In entrambi i casi dopo poche decine di minuti c'erano scene come quelle delle foto qui sopra: gente che parlava al cellulare di lavoro, o litigava con la moglie mentre scansava i vetri sotto il grattacielo, ghisa e poliziotti che fumavano e ridevano a cinquanta metri dai cento morti (che poi sono stati molti di piú) in aeroporto.
Altro che le espressioni preoccupare e serie di queste due foto.
Probabilmente esistono anche delle altre immagini, con persone che magari non ridono e scherzano ma comunque sono "poco adatte" alle occasioni, perusare un eufemismo.
Ma quelle sarebbero state inaccettabili da troppe persone, e non sono nemmeno state messe in concorso (ne accettate dalle agenzie di stampa).
Se non fossi stato troppo occupato ad aiutare pompieri, colleghi e soldati a Linate, magari una foto a quelli che ridacchiavano l'avrei pure fatta (ma non avevo una camera con me, a spanne).
Molto probabilmente sarei ancora in ballo col processo per diffamazione, se le avessi fatte e rese pubbliche.
Ma sarebbero state una descrizione non alterata della realtá.
a_
Inviato 01 settembre 2014 - 17:15
In riferimento alla prima foto, si vede chiaramente che l'auto è una mini... proprio dal volante, ma una persona sana di mente non porta certo in zona di guerra una mini nuova e pulita, a meno di essere miliardario. Ecco perché al di la del premio e del reportage, tutto può essere costruito e artefatto sin dal progetto pensato a tavolino.Non sono riuscito a trovarla sul web, ma quando la foto di Platt fu premiata ricordo che tempo dopo l'autore o chi per esso - forse per fugare dubbi come i tuoi o mitigare l'irritazione dei protagonisti, o non so per quale altro motivo - mostrò l'immagine intera non ritagliata, nella quale quella che sembra essere una bella macchina scoperta appare come una piccola utilitaria (Mini?), e la scena inquadrata in modo più esteso cambiava il contesto - e il significato - di quella che era stata l'immagine premiata.
Ha ragione Paolo a parlare di menzogna della verità, perché - nella realtà dei fatti - non si può parlare di questo come un documento che testimonia gli esiti di un bombardamento, ma di uno scatto che agli occhi di una giuria può essere premiato come un'immagine vincente ad un concorso fotografico.
Inviato 23 aprile 2016 - 15:18
Un altro esempio di realtà "selettiva". Non che manchi di drammaticità ma, come dimostra il video di Euronews ( http://www.ilgiornal...er-1250218.html ) la realtà è più complessa.
1461398301-lapresse-20160418225442-18643793.jpg 435,55K 14 Numero di downloads
© Laszlo Balogh Reuters
Premio Pulitzer
Inviato 23 aprile 2016 - 18:00
Un altro esempio di realtà "selettiva". Non che manchi di drammaticità ma, come dimostra il video di Euronews ( http://www.ilgiornal...er-1250218.html ) la realtà è più complessa.
1461398301-lapresse-20160418225442-18643793.jpg
© Laszlo Balogh Reuters
Premio Pulitzer
Estrapolare dal contesto è sempre stata una mistificazione. Sempre.
Inviato 23 aprile 2016 - 19:44
Un altro esempio di realtà "selettiva". Non che manchi di drammaticità ma, come dimostra il video di Euronews ( http://www.ilgiornal...er-1250218.html ) la realtà è più complessa.
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© Laszlo Balogh Reuters
Premio Pulitzer
E la foto o meglio la famiglia si butta sui binari perchè c'è il fotografo, altrimenti non si sarebbe buttata. Forse i premi andrebbero dati con criteri completamente opposti, per foto forse più banali, meno drammatiche, ma non certo costruite.
Inviato 23 aprile 2016 - 21:26
Il preconcetto primo è credere che la fotografia sia (la fotografia del)la realtà: è solo un ritaglio e per giunta di un attimo.
Quoto!
Inviato 23 aprile 2016 - 22:14
Diciamo che un premio Pulitzer che se ne infischia delle regole deontologiche va cacciato a pedate...
Inviato 24 aprile 2016 - 09:43
Aggiungo che, più che fotografia della realtà, è più fotografia della menzogna e forse, più la foto è mistificazione , e più una foto riceve premi volendo far credere che sia una realta drammatica da accettare
Inviato 24 aprile 2016 - 15:06
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