Spesso si discute se fotografare a TA (tutta apertura) o chiudendo un poco il diaframma.
E l'oggetto del contendere é sempre la definizione, o al limite la caduta di luce ai bordi.
Poche volte, troppo poche, si parla del bokeh, la qualitá dello sfocato, che spesso cambia radicalmente.
Ma le differenze sono molte altre: contrasto, resa generale e delle ombre… Tutte cose chiudendo di un solo diaframma rispetto a tutta apertura non sono le stesse.
Ci sono poi casi in cui sembra di usare due lenti differenti.
Di seguito un esempio, che penso valga piú di mille parole.
L'obbiettivo é il fantastico Nikkor 105mm f2 DC (ma il "DC" non l'ho mai toccato).
L'occasione é il Jazz festival qui a Copenhagen, in uno tei tantissimi giorni di sole di questa estate (diciamo pure "tutti"…).
La prima foto é ad f2, tutta apertura.
La seconda é ad f2.8, un solo diaframma di differenza.
Un secondo o poco piú tra le due, il tempo di esposizione dá la stessa esposizione (1/800sec ed 1/400sec), il Bianco é il medesimo.
Mi stavo muovendo insieme ai suonatori, per cui l'inquadratura non é identica, ma le condizioni sono le stesse (un secondo tra le due!).
Beh, la prima foto (f2) ha una ricchezza di mezzi toni invidiabile, con dei dettagli incredibilmente definiti, neri ed ombre morbide e perfettamente lavorabili.
La seconda é piú contrastata, come se fosse scattata con un Contax, i neri piú profondi ed il contrasto generale decisamente piú elevato.
L'impatto é un ordine di grandezza piú alto.
Eppure c'é un solo diaframma, ed un solo secondo.
a_
P.S. Come sempre, le immagini vanno aperte.