Vi ringrazio per l'incoraggiamento (metterei una faccina che ride, ma con l'ipad non mi e' possibile)!!!
In realta' le cose sono un po' piu' semplici di come appaiono: mio nipote sa bene che cosa puo' aspettarsi e, come dicevo, se fosse per lui le foto non le farebbe nemmeno. La chiesa e' quella della mia parrocchia, la conosco bene e per quanto riguarda il parroco piu' volte lui stesso mi ha chiesto di fare delle foto a qualche evento/celebrazione particolare. Poi certo tutto puo' accadere, ma sono abbastanza sereno (qualcuno dira' incoscente!) e non posso tirarmi indietro.
Mi interessava invece veramente avere qualche vostra valutazione tecnica sui diversi modi di predisporre l'album, fermo che saranno gli sposi a decidere, ma certo chiederanno un suggerimento.
Cercando una buona qualità, a vostro giudizio quale è l'alternativa migliore per immagini indicativamente 20x30 - 25x25:
1) stampe fotografiche incollate al classico album;
2) "fotolibro";
3) album realizzato direttamente dal laboratorio con stampe fotografiche incollate su pagine in cartoncino spesso.
lasciando da parte ogni discorso sull'opportunita' di chiamare un parente a fare le foto (lavoro in questo ambito e mi rode molto... )
riguardo la composizione dell'album ritengo che con una quantita' cosi' limitata di scatti come quella che dici la migliore soluzione sia la piu' tradizionale, quella dell'album su cui incollare le stampe.
Perche' il fotolibro ti darebbe piu' problemi degli scatti in chiesa per l'organizzazione grafica del layout, se dovessi improvvisare anche in questo ambito...
Se invece fossi un grafico smaliziato, bene, ti rendi conto da solo che trenta,quaranta scatti ti porterebbero a comporre appena una decina, dozzina di facciate, massimo una quindicina... un 'opuscolo piu' che un album di matrimonio.
Sai, io sono meridionale quindi abituato ad album di matrimonio con una media di centocinquanta scatti dentro.
Per quanto riguarda la terza soluzione, idem come per la seconda per la quantita', in piu' a mio parere poco valida esteticamente.
Ritengo che in ordine di importanza sia la qualita' finale di stampa ad influenzare la piacevolezza di insieme del servizio commissionato, quindi continuo a privilegiare i servizi fotografici in cui mi venga richiesto l'album tradizionale.
Reputo il fotolibro invece, un pretesto per creare qualcosa di appariscente che rischia di sconfinare spesso nel...pacchiano e che comunque e' frutto del gusto del layout scelto via software o della capacita' grafica dell'operatore, anche in dettagli per nulla trascurabili come i tagli delle cornici, le ombreggiuature e gli spessori di intersezione tra le immagini.
Esistono sul web moltissimi programmi di creazione di fotolibri, ma continuo a pensare che sia un lavoro da grafici pubblicitari e non da fotografi di cerimonia.
Ma non tutti la pensano come me...
Dammi retta...scegli la strada piu' semplice!