Ho usato il correttore di vignettatura al massimo e ho schiarito le ombre poi, visto che l'immagine era diventata tutta più chiara ho compensato l'esposizione e ho aumentato un pò la saturazione colore. Ecco, l'ho detto! Mi vergogno! Non so usare queste cose, anche se pian piano credo che imparerò!
Comunque mi sembra che il risultato non sia da buttare. Da tenere presente che si tratta di un'immagine a TA e che quindi, chiudendo il diaframma a f8, il difetto diventa quasi accettabile e quindi anche più corregibile!
Il mio scopo è duplice, da una parte ho voluto mettere a disposizione della comunità, uno scatto del 18mm AI-S su sensore FF, visto che in giro c'è poco e niente, dall'altra, mi aspetto che qualcuno si impietosisca di me e mi dia qualche dritta per correggere meglio i file prodotti da questo meraviglioso obiettivo, dal quale non mi voglio assolutamente separare.
Grazie, Filippo, per aver condiviso il tuo file.
Conferma (purtroppo) ciò che ha scritto Rorslett e che più modestamente ho potuto verificare io.
La correzione che hai apportato è il massimo che fosse possibile fare, e più del massimo compatibile con una accettabile qualità dei bordi.
Se lo sfondo fosse stato più uniforme, ti saresti accorto che il cerchio scuro è molto più marcato di come sembra.
Se fosse stato più dettagliato, avresti potuto constatare che la correzione-vignettatura a fondo scala induce una considerevole perdita di definizione nel dettaglio fine.
Puoi utilizzare il 18/3,5 AIS sulla D3 a partire da f/8 (più tranquillamente da f/11).
Oppure riservarlo alle SRL a pellicola che sicuramente hai ancora.
Non separartene: in fondo, il celeberrimo Hologon-Zeiss causa/vignettatura era utilizzabile (su pellicola!) solo con un filtro scuro al centro, che portava la luminosità max. di lavoro "effettiva" a f/16. Vero che non era retrofocus (ed era più "corto"), ma ci si fotografava egualmente... e a chiunque piacerebbe averlo in casa.
Ciao !