Combattuti tra i 36 megapixel dell'ultima generazione di fotocamere e i 54 megapixel della prossima, possono non suscitare sensazione le fotografie di Josef Sudek, un nome che probabilmente ai più non dice granchè.
Ma se per un volta astraiamo dal maledetto aspetto tecnico - il dio minore che stritola tutta l'umanità dell'umanità dei giorni nostri - e ci permettiamo di guardare le fotografie di Josef Sudek con gli occhi del cuore, allora - senza comprendere, forse nemmeno lui realmnte comprendeva - ci renderemo conto che Sudek è la fotografia. Che le riprese dalla finestra del suo studio durante l'occupazione nazista di Praga dicono tanto di più del nostro ultimo viaggio in Birmania alla ricerca di mondi lontani. Che in fondo non è necessario andare tanto lontano per trovare la via giusta.
[...]
Clicca qui per leggere l'article