Ci sono due concetti, in questa lunga intervista, che mi fanno sperare che la storia sia stata molto romanzata per renderla rocambolesca ed interessante (e non sto parlando dell'ottima versione di Mauro, dichiaratamente "romanzata" ed estremamente interessante).
Ed in ogni caso ai miei occhi Nikon non ci fa affatto una bella figura, tutt'altro.
Il primo sono i tempi, estremamene lunghi e dilatati, che ci sono voluti per partorire quella che non é ne carne ne pesce.
Segno che in Nikon non c'era una idea forte, in grado di imporsi, di come dovesse essere una macchina retro style.
La mancanza di uno stigmometro ne é l'esempio piú lampante, direi quasi un pugno in un occhio.
Il secondo concetto é direttamente legato al primo: l'esempio di Fuji.
Posso capire che in Nikon non si siano mai guardati i prodotti di Leica con un qualche interesse, liquidandoli (secondo me a torto) come oggetti per appassionati nostalgici, molto lontani da qualsiasi prodotto "Nikon".
Ma dopo le realizzazioni di Fuji e l'estremo interesse che le ha accolte fin dal primo momento, ogni incertezza su quel fronte é colpevolmente ingiustificabile.
Nell'intervista si dice che tre anni dopo la Fuji X100 Nikon se ne esce con una macchina che vorrebbe avere la stessa anima (o una molto simile), ma che al contrario di Fuji é piena zeppa di comandi ricalcati esattamente su altri comandi giá esistenti (il dorso), con alcune ghiere "á la F4" nella parte superiore ma anche con quelle a portata di dita davanti e dietro.
La sensazione che i progettisti di questa Df siano stati chiusi in una grotta e costantemente aggiornati da un cieco é forte...
Ripeto: a mio parere questa macchina é molto valida e risponde piú o meno esattamente alle richieste che giornalmente su questo e mille altri siti venivano fatte, di una macchina cioé che producesse files piú leggeri di una D800 e che avesse i comandi "classici" che mancano da quando é cessata la produzione della F4.
Mi piacerebbe tanto che buona parte dei detrattori di questa DSLR se ne accorgesse, e la considerasse con il rispetto che meritano l'oggetto e le proprie opinioni.
Ma il marketing e gli ingenieri Nikon (entrambi i rami, perché qui parlano in prima persona i progettisti) no, a mio parere l'hanno fatta davvero brutta.
I primi nel non avere avuto la capacitá di vedere cosa realmente interessa nelle Fuji, e di mostrare cosí platealmente la mancanza di leadership ed inventiva. Manco sono stati capaci di copiare... Perché non si sono nemmeno accorti di cosa avrebbero dovuto copiare.
I secondi per avere ormai standardizzato l'enfasi con cui propongono ogni cavolatina esce dalle fabbriche Nikon.
Paroloni esagerati, paragoni del tutto fuori luogo ed enfasi su particolari che non interessano davvero a nessuno.
Non mi interessa sapere se il mercato giapponese accoglie con sicero favore queste cose o sono semplicemente dei pecoroni.
Non mi interessa proprio, perché il mercato é globale e lo sanno anche i sassi, e questa mancanza di attenzione per quello che giornalmente viene detto (in lingua inglese, a loro comprensibile) suona davvero come una mancanza di rispetto ed una scarsissima considerazione della clientela, vista solo come un ostacolo alla magniloquenza con cui un progetto senza capo ne coda viene presentato.
La macchina é ottima, ma non é quello che viene descritto dal marketing, mentre il processo che ha portato allo sviluppo di questo oggetto secondo me avrebbero fatto meglio a tenerlo per sé.
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