9 risposte a questa discussione

[robertoelle]

Ciao ragazzi,

 

mi sembra strano che questo tema non sia stato affrotato o sviluppato prima ma con la ricerca non trovo nulla di analogo.

 

spero di non aver sbagliato..

 

 

sabato prossimo ho appuntamento in un laboratorio di pasticceria per realizzare un servizio che racconti l'arte pasticcera.

 

prima d'oggi non ho mai chiesto la liberatoria ai miei soggettti ma non vorrei precludermi la possibilià di pubblicare qualche scatto se venisse qualcosa di decente.decente.

 

se avete suggerimenti son o molto ben graditi,  riguardo la liberatoria ho alcune domande, Spero mi vogliate dare una mano a trovare risporte.

 

quale testo è opportuno utilizzare per la liberatoria ?

 

qual'è la migliore modalità per chiedere alle persone ritratte di firmarci la liberatoria ?

 

come vi comportate se pensate di aver fatto una buona foto ma il soggetto si rifiuta di firmare il documento ?

 

 

grziew molte per il supporto e consigli che mi vorrete dare

[giannizadra]

Per il testo, puoi adattare alle tue esigenze uno di quelli del sito TAU-Visual.
Per il resto, forse trovi qualche risposta qui:
"http://www.nikonland...-di-strada-r452"
"http://www.nikonland....html?record=40"

[robertoelle]

Grazie Gianni

 

il tuo articolo sulla fotografia di stradaè interessantissimo e l'ho riletto due volte.

 

Riguardo la liberatoria avevo già dato un'occhiata al sito Tau Visual ma pur essendo registrato non posso scaricare i modelli di liberatoria perchè occorre essere soci ovvero pro con patita iva.

 

 

Max,

 

grazie mille anche a te dei suggerimenti e del file che quindi prenderei a modello.

 

 

se avete ancora un po' di pazienza avrei però alcune domande.

 

va bene essere chiari, trasparenti e chiedere fin da subito la firma della liberatoria.

 

Il testo è chiarissimo di per se ma mi viene il dubbio che possa spaventare un po' il nostro soggetto.

 

Per esempio si parla di compenso economico quando i nostro accordo è a titolo gratuito.

si esplicita la cessione di tutti i diritti al fotografo e l'irrevocabilità dell'accordo.

 

vi sarà capitato che qualcuno cambiasse idea a causa della forma della liberatoria e che avesse timore di ficarsi nei guai?  come avete gestito queste situazioni ?

 

basta la trasparenza ed il sorriso ?

 

scusate se insito ma devo superare questo scoglio.

 

GRazie molte  ciao

 

 

rob

[robertoelle]

Ciao Rob,

 

in effetti si, è finora sempre bastata chiarezza, sorriso e un po' di fare... è vero c'è scritto compenso economico ma è specificato che può essere anche solo 1 USD$.... magari in cambio dai una foto al soggetto ripreso per ricordo e quella ne vale ben di più... Di solito però lo chiarisco prima che lo leggano questo punto, proprio nell'ottica di detta trasparenza e per evitare che la mia spiegazione sembri una frettolosa "riparazione in corsa" ad un aspetto che invece sembrava volessi lasciare "tra le righe"...

E ripeto una regola fondamentale, la liberatoria sempre prima di fare le foto: oltre all'ovvio motivo di non lavorare per nulla trovo sia anche psicologicamente più facile convincerli prima che non dopo a scatti già fatti. In qualche modo è sempre un gesto volto alla massima chiarezza/trasparenza, parlare prima per non pentirsi poi (e non far sembrare la richiesta la classica clausola finale con fregatura annessa...).

Sull'esplicita cessione di tutti i dritti è vero, è così e diversamente non possiamo raccontarla... è però anche scritto che l'uso sarà fatto nel rispetto della dignità del soggetto ripreso e che quindi stiano tranquilli al riguardo....

 

Buone foto!

 

 

Ciao Max

 

avendo chiesto ai soggetti di farsi fotografare durante il loro lavoro, almeno 3 settimane fa, avrei fatto bene a chiarire il concetto di liberatoria in quel momento, ma non avevo con me il documento.

 

Riguardo l'uso, in quel momento non pensavo neppure lontanamente allo scopo commerciale per cui ho parlato loro di possibile mostra, concorso fotografico, sito web specializzato, per rappresentare loro il massimo della pubblicazione.

 

vedrò di chiarire meglio prima di incominciare.

 

grazie ancora del sostegno e consigli vi farò sapere com'è andata.

 

rob

[Lieve]

Abbiamo parlato forse un milione di volte di liberatorie su Nikonland. Basta fare le ricerche adeguate e si trovano sia articoli (questo, ad esempio) che discussioni sul forum (con questa ricerca da formulare nel campo ricerca nella pagina principale del forum, a destra, che produce con la sola parola liberatoria ben 236 risposte)

 

Francamente non capisco perchè utilizzare il modulo di liberatoria che prevede un compenso. Quello è adatto solo quando il soggetto posa professionalmente (quale che sia il compenso : 1 dollaro, un milione di dollari, una cena per due) e lo scopo è commerciale.

 

Lo scopo della liberatoria è autorizzare il fotografo a certe cose escludendo tutte le altre. Si può tranquillamente fare una scrittura privata concordata tra le parti ed ha lo stesso valore. Anzi, in fondo non ha nessun valore se ci pensi bene.

Ogni altra cosa va invece contrattualizzata specificando bene ogni aspetto.

 

In caso di giudizio, gli avvocati su queste cose possono ballare giga, polka e contraddanza

 

Attenzione poi che le liberatorie di Getty sono pensate per Getty e in particolare alla vendita delle immagini.

 

Tu hai intenzione di vendere quelle immagini o soltanto a pubblicarle ? E se si dove ? E a quale scopo ?

Bisogna avere bene in mente prima quale sia la destinazione delle foto, chiarirlo a parole ai soggetti, specificare bene cosa succederà alla loro immagine dopo la pubblicazione delle immagini. Solo allora parlare della necessità di firmare una liberatoria.

Che può essere, lo ripeto, molto ma molto più semplice.

 

Io, personalmente, la liberatoria di Getty non la firmerei mai, nemmeno con vicino i miei legali (che non ho)

 

Le cose che devono essere riportate in una liberatoria non commerciale sono :

 

- generalità del soggetto fotografato in modo che sia ben identificabile.

- data e luogo delle foto riprese

- generalità del fotografo

- autorizzazione specifica all'uso delle immagini (ad esempio : portfolio personale, pubblicazione sul proprio sito/web o su siti web ai soli fini divulgativi, didattici, accademici) escludendo lo sfruttamento commerciale delle fotografie che potrà eventualmente essere oggetto di successivo accordo.

 

Dicendo che l'intento è solo quello di tutelare l'immagine delle persone riprese, generalmente si arriva tranquillamente alla firma. Ovviamente proponendo tutto nel modo più easy e meno cavilloso possibile.

 

Ma se il soggetto si rifiuta di firmare ne ha la piena facoltà e libertà. E quindi ogni altra azione è a mio avviso da considerare violenza. Meglio salutarsi con un sorriso e cercare un'altra occasione.

[Lieve]

Ma ti chiedo, giusto per capire e prepararmi nel caso dovessi trovarmi un giorno "il Mauro della situazione" .... cosa c'è che ti preoccupa di quel testo? Cioè cos'è che ti spaventa al punto d anon firmarla nemmeno con un legale al fianco? 

 

Semplice : non sono disposto a firmare una sorta di "cambiale in bianco" senza un giusto compenso.

Lo faccio per lavoro o quando acquisto una cosa che mi interessa.

Diversamente non firmo nemmeno le clausole per la privacy.

 

Ma per fare un piacere ad uno sconosciuto ... no Anzi, io non gradisco proprio che qualcuno mi fotografi e faccia circolare la foto, salvo che su Nikonland

[robertoelle]

Abbiamo parlato forse un milione di volte di liberatorie su Nikonland. Basta fare le ricerche adeguate e si trovano sia articoli (questo, ad esempio) che discussioni sul forum (con questa ricerca da formulare nel campo ricerca nella pagina principale del forum, a destra, che produce con la sola parola liberatoria ben 236 risposte)

 

Francamente non capisco perchè utilizzare il modulo di liberatoria che prevede un compenso. Quello è adatto solo quando il soggetto posa professionalmente (quale che sia il compenso : 1 dollaro, un milione di dollari, una cena per due) e lo scopo è commerciale.

 

Lo scopo della liberatoria è autorizzare il fotografo a certe cose escludendo tutte le altre. Si può tranquillamente fare una scrittura privata concordata tra le parti ed ha lo stesso valore. Anzi, in fondo non ha nessun valore se ci pensi bene.

Ogni altra cosa va invece contrattualizzata specificando bene ogni aspetto.

 

In caso di giudizio, gli avvocati su queste cose possono ballare giga, polka e contraddanza

 

Attenzione poi che le liberatorie di Getty sono pensate per Getty e in particolare alla vendita delle immagini.

 

Tu hai intenzione di vendere quelle immagini o soltanto a pubblicarle ? E se si dove ? E a quale scopo ?

Bisogna avere bene in mente prima quale sia la destinazione delle foto, chiarirlo a parole ai soggetti, specificare bene cosa succederà alla loro immagine dopo la pubblicazione delle immagini. Solo allora parlare della necessità di firmare una liberatoria.

Che può essere, lo ripeto, molto ma molto più semplice.

 

Io, personalmente, la liberatoria di Getty non la firmerei mai, nemmeno con vicino i miei legali (che non ho)

 

Le cose che devono essere riportate in una liberatoria non commerciale sono :

 

- generalità del soggetto fotografato in modo che sia ben identificabile.

- data e luogo delle foto riprese

- generalità del fotografo

- autorizzazione specifica all'uso delle immagini (ad esempio : portfolio personale, pubblicazione sul proprio sito/web o su siti web ai soli fini divulgativi, didattici, accademici) escludendo lo sfruttamento commerciale delle fotografie che potrà eventualmente essere oggetto di successivo accordo.

 

Dicendo che l'intento è solo quello di tutelare l'immagine delle persone riprese, generalmente si arriva tranquillamente alla firma. Ovviamente proponendo tutto nel modo più easy e meno cavilloso possibile.

 

Ma se il soggetto si rifiuta di firmare ne ha la piena facoltà e libertà. E quindi ogni altra azione è a mio avviso da considerare violenza. Meglio salutarsi con un sorriso e cercare un'altra occasione.

Sono certo che se ne sia parlato un milione di volte ma una volta in più non credo sia stato un danno e per me è stato utilissimo.

 

Infine ho tratto spunto dai documenti di Max e di Agostino, l'ho adattato alle mi eesigenze e l'ho semplificato perchè son convinto che troppe ridondanze siano inutili e possono intimorire.

 

Adesso ho il mio documento pronto per dopodomani. Poi con un po di calma cercherò di limarlo ulteriormente perchè si puà ulteriormente semplificare.

 

grazie a tutti

 

rob

[Lieve]

Sono certo che se ne sia parlato un milione di volte ma una volta in più non credo sia stato un danno e per me è stato utilissimo.

 

 

Si, certo ma tu hai iniziato la conversazione stupendoti che non se ne fosse mai parlato

 

 

mi sembra strano che questo tema non sia stato affrotato o sviluppato prima ma con la ricerca non trovo nulla di analogo.

 

 

mentre è uno degli argomenti clou della fotografia di reportage e di street su Nikonland periodicamente ogni 6 mesi qualcuno fa la domanda e le risposte che riceve sono sempre queste.

 

Perciò la mia precisazione a ... futura memoria

[robertoelle]

 

Si, certo ma tu hai iniziato la conversazione stupendoti che non se ne fosse mai parlato

 

 

 

mentre è uno degli argomenti clou della fotografia di reportage e di street su Nikonland periodicamente ogni 6 mesi qualcuno fa la domanda e le risposte che riceve sono sempre queste.

 

Perciò la mia precisazione a ... futura memoria

 

secondo me si può concedere di fare in buona fede una domanda su un argomento del quale sia è già dibattuto e discusso o che affronti un argomento che per altri può essere banale. 

 

Non è il mio caso, ma può succedere che le persone non scrivano per paura di sbagliare e questo, secondo me, non fa bene né al forum né al sito.

 

ciao  rob