6 risposte a questa discussione

[Adriano Max]

Ieri tornando a casa, attendendo un treno, ho avuto tempo per recarmi a vedere una libreria che ha una sezione fortemente orientata alla fotografia.

 

 

E' un luogo piacevole, silenzioso, alle cui pareti si possono anche godere alcune stampe di lavori di una certa qualità: decisamente un posto che può ispirare un fotografo e di cui non mi risulta si sia parlato molto su Nikonland: http://www.10corsoco...istory&lang=eng

 

 

 

Nella stessa struttura , che è stata creata grazie a Carla Sozzani, sono inoltre integrati un caffè, negozi e una Galleria che ospita spesso mostre fotografiche o d'arte, con un taglio mai banale e senz'altro ricercato.

 

 

Un posto insomma che consiglio di visitare e in cui cercare cultura e libri altrimenti di non facile reperibilità.

La libreria e la Galleria si trovano al primo piano, i negozi e il caffè sono accessibili subito dopo l'ingresso che è un portone di una casa milanese,

in Corso Como n°10.

 

Ciao,

Adriano.

[Valerio Brùstia]

Adri è un bel posto,

             molto chic,

                      molto fashion,

                              molto Milano da bere

 

Detta tutta Adriano: se la tirano così tanto che quando soffia un po' di vento, SUONA!

 

 

Sono un inguaribile provinciale e me ne vanto!

 

ciao

[Mullah]

E' un pò OT, ma i ragazzi di Milano non si offenderanno...

 

http://www.leggilo.n...-di-milano.html

[Valerio Brùstia]

Letto,

ci sarebbe da aprire un Assoluto Off Topic.

Ma Milano è così. Poi però si dimentica che se è Grande è per i provinciali che ci si sono riversati.

Vale per tutte le grandi capitali, ma qui hanno perso un po' il senso delle cose. E questo non è da ieri, ma dalla fine dei '70.

 

ciao 

[Adriano Max]

E' certamente un ambiente diverso da altri, con un'estrazione non proletaria, ma io non sono uso a buttar via qualcosa del maiale o vedere il bicchiere mezzo vuoto ... per me è sempre tutto pieno: la metà col vino fa buon sangue, la metà fatta di aria trovo sempre il modo di guardarci attraverso e vedere solo il buono: del resto non rimarrà nulla comunque. Se fosse stata tutta aria non mi sarei preso la briga di fare questa nota.

 

Insisto sul fatto che le foto che espongono hanno spesso molto da dire, i libri - qualcuno anche usato, anche se a prezzi non popolari - sono interessanti (anche se non ho visto molte piubblicazioni orientate alle Scienze Naturali, che forse a te interesserebbero di più ) e nel complesso anche solo osservare gli allestimenti e la 'confezione' dei vari oggetti e foto lì esposti può dare numerosi spunti a chi ha passione per l'immagine e la fotografia.

 

Se il taglio fosse stato diverso - e qui l'ispirazione e ascendenza è quella di Vogue - probabilmente questa galleria avrebbe chiuso o avrebbe dovuto ridimensionarsi come è successo ad altre a Milano; trovare un legame tra la Fotografia e un sistema consumistico non è mai facile e io premio comunque chi ci è riuscito, anche se poi chi è satellite (non promotore) di questa 'industria' ha la puzza sotto il naso.

 

Ce l'ha lui/lei, non io. Io scatto.

 

Ciao,

Adri.

[Valerio Brùstia]

Ma ci mancherebbe Adriano!!

io però ci andavo a vedere il WPP. Un anno due anni tre anni, poi quando ho colto che il valore della fotografia di un uomo sfigurato dal machete (sai a cosa mi riferisco) ha lo stesso peso di una valchiria in vista come mamma ll'ha fatta (e non è questione di moralismo) ho smesso di andare a vedere il WPP, almeno in quella sede.

 

Poi per carità onore e merito alla Sozzani per il lavoro solitario, la fiducia e il voler crederci a tutti i costi, sulla fotografia e per la fotografia.

 

Non lo so, io sono più rozzo, più terra a terra. In quel posto non sono mai stato a mio agio ... come a Milano centro del resto.

 

ciao

[Mullah]

Comunque, battute a parte, ce ne fossero di più di questi locali.

Magari differenziati su diversi generi fotografici.