Visa Pour L’image
Come ogni anno e da 25 anni a Perpignan (Francia), dal 31 agosto fino al 15 di settembre, viene offerta l’opportunita a tutti gli interessati di fotogiornalismo europeo e non, appunto viene offerta l’opportunita di scambi culturali con meeting e workshop di visualizzare e ascoltare i dipattiti e i lavori dei migliori nomi di questo settore sempre piu a rischio, quello del fotogiornalismo.
Come da molti, moltissimi anni e sebben mi costa scriverlo soprattutto in queste pagine di Nikonland, lo sponsor ufficiale e’ Canon.....nevermind!
Tutta la cittá e’ una esplosione di esposizioni fotografiche. Viene offrerto un percorso ufficiale chiamato appunto “Visa Pour L’image” ripartito nei vari centri culturali governativi o ex chiese sconsacrate e uno meno ufficiale chiamato “OFF” che offre l’opportunita a vari fotogiornalisti o espositori non molto conosciuti o ultrapriemiati di esporre i propri lavori presso i vari esercizi o negozi che vanno dalle panetterie ai negozi di abbigliamento, passando per parrucchieri ai negozi di articoli fotografici.
Insomma una citta dedicata al fotogiornalismo.
La parte piu golosa delle esposizioni si trova nell Couvent Des Minimes e tra queste il progetto per me più toccante è quello di Don McCullin (un nome che non ha bisogno di presentazione)
Don McCullin
e quello di Andrea Star Reese una fotogiornalista che con il suo lavoro pluriannuale ci porta, con toccanti e scioccanti immagini, dentro i manicomi Indonesiani.
Andrea Star Reese
C'e' anche l'intero lavoro di Michael Nichols (se ne e' parlato qui ) che con i suoi leoni e il suo Serengheti ci lascia letteralmente a bocca aperta.
Michael Nichols
Logicamente uno dei temi piu' in voga di questi anni e’ la situazione dell'Afghanistan
Saeedi (Afghanistan)
Nonche il conflitto che quotidianamente vivono gli abitanti di un medioriente (ex) culla delle origini della civilta mediterránea.
Immancabile come sempre l’esposizione World Press Photo ove molti dei premiati di quest’anno sono Italiani.
Quest’anno mia compagna ufficiale di questa gita culturale e’ stata la piccola, ma non per questo meno performante, Nikon One serie V1.
Ottima per questo tipo di lavoro perche copatta, silenziosa e discreta.
Si, dico la verita, lo scopo oltre a quello di visitare la citta e di arricchirmi di questo mio insaziabile desiderio culturale di questo settore che da anni mi affascina e tiene attivo e' stato quello di vedere i lavori ma anche quello di fare contatti per una potenziale esposizione personale…lógicamente non ufficiale.
No, non credo di avere tutti i requisiti giusti per una ufficiale (sebben non demorda e la mia filosofía e’ sempre quella di …. mai dire mai….) ma l’importante sarebbe portare le mie foto al di fuori di una fotocamera o uno schermo.
Insomma esporre su carta e agli occhi e ai commenti della critica.
Ma questa e’ un’altra storia