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[Commenti] Daniele Pellegrini
Iniziato da
Adriano Max
, gen 31 2013 11:22
35 risposte a questa discussione
#1
Inviato 31 gennaio 2013 - 11:22
La sua biografia inizia così:
Daniele Pellegrini, fotogiornalista documentarista specializzato in reportage geografico, naturalistico, etnografico, archeologico, é nato a Crespano del Grappa (Treviso) nel 1945. Laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica di Milano con una tesi in etnologia dedicata all'etnia afghana dei Kafiri, é considerato senz'altro un figlio d'arte, in quanto i suoi genitori, Lino ed Elena Pellegrini, per oltre cinquant'anni hanno realizzato reportages fotogiornalistici in tutto il mondo.
Poco più che ventenne...
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Daniele Pellegrini, fotogiornalista documentarista specializzato in reportage geografico, naturalistico, etnografico, archeologico, é nato a Crespano del Grappa (Treviso) nel 1945. Laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica di Milano con una tesi in etnologia dedicata all'etnia afghana dei Kafiri, é considerato senz'altro un figlio d'arte, in quanto i suoi genitori, Lino ed Elena Pellegrini, per oltre cinquant'anni hanno realizzato reportages fotogiornalistici in tutto il mondo.
Poco più che ventenne...
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http://www.adrianomax.it
http://adrianomax.blogspot.com/
http://twitter.com/#!/AxNaird
Flickr
"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#2
Inviato 31 gennaio 2013 - 14:42
Davvero un grande fotografo, a mio avviso poco conosciuto, che ha sfornato un archivio poderoso di immagini ...
Ciao,
Adri.
Ciao,
Adri.
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"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
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"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#3
Inviato 31 gennaio 2013 - 14:47
Davvero un grande fotografo, a mio avviso poco conosciuto, che ha sfornato un archivio poderoso di immagini ...
Ciao,
Adri.
Valeva la pena che tu ... graziosamente ci riproponessi l'articolo nella nuova frontpage
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#4
Inviato 31 gennaio 2013 - 16:08
Valeva la pena che tu ... graziosamente ci riproponessi l'articolo nella nuova frontpage
Hehe, certamente, anche se in questi gg sono immerso nel lavoro, non manco di dare segnali (grazie Mauro ) !
.
Io spero vivamente che Daniele riesca a produrre delle monografie o dei portfolio del suo lavoro: oltre ad essere belle immagini si inseriscono in un 'tempo intermedio' vicino e lontano che ha molto da raccontare.
Ciao,
A.
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-- Man Ray --
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-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#5
Inviato 31 gennaio 2013 - 16:13
ma.. questo daniele pellegrini non è quello che fece moolto tempo prima di Overlad, un giro mi pare del mondo con un mezzo, che chiamò sempre se ricordo bene.. marco polo?.. se è lo stesso.. il libro l'ho in cantina..
avevo visto giusto.. è lui.. vedrò di recuperarlo, e metteremo qualche scatto molto old.
avevo visto giusto.. è lui.. vedrò di recuperarlo, e metteremo qualche scatto molto old.
Roby C 4
#6
Inviato 31 gennaio 2013 - 16:33
ma.. questo daniele pellegrini non è quello che fece moolto tempo prima di Overlad, un giro mi pare del mondo con un mezzo, che chiamò sempre se ricordo bene.. marco polo?.. se è lo stesso.. il libro l'ho in cantina..
avevo visto giusto.. è lui.. vedrò di recuperarlo, e metteremo qualche scatto molto old.
E' lui.
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"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#7
Inviato 31 gennaio 2013 - 16:48
Certo che è lui Roby!!! E l'altro alla guida era Cesare Gerolimetto, suo amico di infanzia, anche lui famoso fotografo.
Quando entri in Pravo, in via Jacopo della Quercia, attaccato al muro c'è una foto autografata dell'Iveco del giro del mondo.
Pellegrini è anche nel Guinness dei Primati per quella gita lì!! Ma erano altri tempi, il gasolio costava meno.
Comunque l'ho conosciuto di persona.
In quel di Busto Arsizio, un po' di anni fa, organizzavano delle belle serate e per ben due volte Pellegrini è stato ospite. Ebbi modo di vedere proiettate dal suo bel Carousel, gli originali Kodachrome del suo speciale sul Sinai. Tra l'altro erano diapositive orrendamente rovinate, rigate all'inverosimile. Ricordo che si scusò per il bel servizietto che gli aveva reso la tipografia (!!!!).
Ricordo che gli feci i miei complimenti da lettore : <lei è uno di quei fotografi che parla poco ma pubblica un casino ... > rimase un po' lì e disse < sì in effetti da fare ne ho .... .> .
Ricordo poi che un ragazzo gli chiese del digitale e lui : <no, non ne so niente, e per adesso non ne voglio sapere nulla..>
Poi però uscì la D2x e dovette informarsi. Lo fece con entusiasmo, come noi tutti.
Con grande tristezza il nuovo corso di Airone con Cairo editore ha deciso di fare a meno della sua valente collaborazione, come di quella di molti altri storici nomi di quella rivista.
Quindi hanno perso un lettore: IO. E mi sa che sono in nutrita compagnia.
ciao
Valerio
Quando entri in Pravo, in via Jacopo della Quercia, attaccato al muro c'è una foto autografata dell'Iveco del giro del mondo.
Pellegrini è anche nel Guinness dei Primati per quella gita lì!! Ma erano altri tempi, il gasolio costava meno.
Comunque l'ho conosciuto di persona.
In quel di Busto Arsizio, un po' di anni fa, organizzavano delle belle serate e per ben due volte Pellegrini è stato ospite. Ebbi modo di vedere proiettate dal suo bel Carousel, gli originali Kodachrome del suo speciale sul Sinai. Tra l'altro erano diapositive orrendamente rovinate, rigate all'inverosimile. Ricordo che si scusò per il bel servizietto che gli aveva reso la tipografia (!!!!).
Ricordo che gli feci i miei complimenti da lettore : <lei è uno di quei fotografi che parla poco ma pubblica un casino ... > rimase un po' lì e disse < sì in effetti da fare ne ho .... .> .
Ricordo poi che un ragazzo gli chiese del digitale e lui : <no, non ne so niente, e per adesso non ne voglio sapere nulla..>
Poi però uscì la D2x e dovette informarsi. Lo fece con entusiasmo, come noi tutti.
Con grande tristezza il nuovo corso di Airone con Cairo editore ha deciso di fare a meno della sua valente collaborazione, come di quella di molti altri storici nomi di quella rivista.
Quindi hanno perso un lettore: IO. E mi sa che sono in nutrita compagnia.
ciao
Valerio
Valerio Brustia
#8
Inviato 31 gennaio 2013 - 16:53
Scusate, nella foga dimenticavo:
Il Pellegrini è stato il mio primo riferimento fotografico. Un grande Maestro, poliedrico e metodico. Mi sarebbe piaciuto tantissimo fargli da assistente per vederlo all'opera sul campo, dal vero. Un rimpianto dei miei vent'anni.
ariciao
Valerio
Il Pellegrini è stato il mio primo riferimento fotografico. Un grande Maestro, poliedrico e metodico. Mi sarebbe piaciuto tantissimo fargli da assistente per vederlo all'opera sul campo, dal vero. Un rimpianto dei miei vent'anni.
ariciao
Valerio
Valerio Brustia
#9
Inviato 31 gennaio 2013 - 17:11
[...]
Con grande tristezza il nuovo corso di Airone con Cairo editore ha deciso di fare a meno della sua valente collaborazione, come di quella di molti altri storici nomi di quella rivista.
Quindi hanno perso un lettore: IO. E mi sa che sono in nutrita compagnia.
[...]
Il nuovo Airone in edicola ora non ha NULLA a che fare con quello dei tempi di Daniele pellegrini: diversa linea editoriale, diverso direttore, diverso Editore ... ai tempi era una rivista che competeva con le migliori riviste mondiali di Natura.
Ciao,
A.
http://www.adrianomax.it
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"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#10
Inviato 31 gennaio 2013 - 20:19
Certo che è lui Roby!!! E l'altro alla guida era Cesare Gerolimetto, suo amico di infanzia, anche lui famoso fotografo.
Quando entri in Pravo, in via Jacopo della Quercia, attaccato al muro c'è una foto autografata dell'Iveco del giro del mondo.
Pellegrini è anche nel Guinness dei Primati per quella gita lì!! Ma erano altri tempi, il gasolio costava meno.
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Con grande tristezza il nuovo corso di Airone con Cairo editore ha deciso di fare a meno della sua valente collaborazione, come di quella di molti altri storici nomi di quella rivista.
Quindi hanno perso un lettore: IO. E mi sa che sono in nutrita compagnia.
ciao
Valerio
la foto in Pravo la ricordo.. ma ricordo ancor meglio il Libro che, non sò quante volte lo guardato... anzi, domani lo recupero...
il nuovo airone non ha a mio avviso, nulla del precedente.. e visto che cis ono ci aggiungo pure Oasis..
quello stampato e fatto a Quart, era altra roba... anzi, dirò pure che di Oasis prima maniera ho pure il numero zero..
Roby C 4
#11
Inviato 31 gennaio 2013 - 20:47
Il libro edito da Mondadori è del 1980, quindi a poco meno di 33 anni, il viaggio durò 2 anni 8 mesi e 2 giorni.. a seguito tre riproduzioni..
molti anni dopo Il Beppe Tenti, senza togliere nulla a lui.. fece tesoro di quanto fece il Pellegrini..
Errata corrige..
il truk era stato battezzato Antonio Pigafetta e non Marco Polo.. scusate.
molti anni dopo Il Beppe Tenti, senza togliere nulla a lui.. fece tesoro di quanto fece il Pellegrini..
Errata corrige..
il truk era stato battezzato Antonio Pigafetta e non Marco Polo.. scusate.
Roby C 4
#12
Inviato 01 febbraio 2013 - 12:38
Roberto....... e lo tenevi in garage.......ma dai cacchio!
Altri tempi, e che storie.
Concordo su tutta la linea con te, e con Adriano, anche su Oasis.
Sarebbe bello sapere se qui nel nord ovest vengono organizzati ancora incontri e serate come quelli a cui ebbi il piacere di assistere molti anni fa. cercherò e faccio sapere
ciao
Valerio
off topic
Vuoi leggere un bellissimo giornale?
BBC Wildlife !!! è in inglese ma che roba ragazzi
Altri tempi, e che storie.
Concordo su tutta la linea con te, e con Adriano, anche su Oasis.
Sarebbe bello sapere se qui nel nord ovest vengono organizzati ancora incontri e serate come quelli a cui ebbi il piacere di assistere molti anni fa. cercherò e faccio sapere
ciao
Valerio
off topic
Vuoi leggere un bellissimo giornale?
BBC Wildlife !!! è in inglese ma che roba ragazzi
Valerio Brustia
#13
Inviato 01 febbraio 2013 - 14:16
A quei tempi Oasis era diretto da Paolo Fioratti, fotografo divenuto famoso soprattutto all'estero per le sue foto al Martin Pescatore, poi si è convertito al video e oggi fa cose del genere:
http://youtu.be/zdQH9LAuz4c
Ciao,
Adri.
http://youtu.be/zdQH9LAuz4c
Ciao,
Adri.
http://www.adrianomax.it
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http://twitter.com/#!/AxNaird
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"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#14
Inviato 01 febbraio 2013 - 19:57
adriano grazie per il contributo.. subito salvato il filmato del Paolo Fioratti.
Roby C 4
#15
Inviato 02 febbraio 2013 - 12:33
Sì bello, Fioratti è il fondatore e mi pare che sia ancora il direttore di Itinerari e Luoghi, ma non citiamo altri, citiamo il Pellegrini.
Lo scatto a mezza'acqua che Adriano ha riportato è del servizio sulle isole Dalak della fine anni '90. F801 e 16mm in scafandro Subal Miniflex e oblò in vetro ottico da 6" perchè era il più grosso disponibile al tempo per Subal (adesso fanno anche loro un 8" in cristallo che costa un occhio, come le Subal del resto).
Pellegrini ha sempre utilizzato tantissimo il grandangolo, non solo, ha puntato molto sull'uso del fisheye. Ricordo una foto di gruppo , ben illuminata da luci flash, di una tavolata di famiglia di agricoltori italiani in cascina, ripresa con il 16mm. Nonostante la distorsione, era ben equilibrata e composta. Ci vuole occhio e anche un po' di coraggio a mettere insieme un ambaradam del genere e scegliere di riprenderlo con il fisheye.
E le riprese Open Flash? Mamma mia quante ne ha fatte! Mi sembra, vado a memoria, che si trattasse di un servizio sugli scavi di Pompei : intorno ai 200 lampi di Metz CT60 e un risultato veramente notevole.
Qui Adriano ci ha riportato un esempio sopraffino di lunghissima esposizione e lampi in open flasch: non è semplice fare quelle cose lì
Poi le tecniche di doppia esposizione (se non di sanwdict). Nella sua collaborazione con gli archeologhi italiani che lavoravano nell'alto Sinai Pellegrini ha realizzato forse i suoi scatti più importanti, in termini di valore di forma e contenuto. Le pietre scolpite da uomini dell'era megalitica le ha immortalate in doppie esposizioni fantastiche. Le rocce in primo piano ed il deserto tutto intorno rosso fuoco, dominato da un cielo nero nero in cui hanno strisciato per alcune ore le stelle. Quando aprii quello speciale e vidi quel lavoro rimasi a bocca aperta.
Pellegrini è un fotografo poliedrico, che sa usare bene tutto dal 16 al 1000/11 (l'Ai ne ha uno), in aria, in acqua, sulla neve, nel deserto ... dove capita. In verità è un fotografo completo che sa fare bene il mestiere del cantastorie per immagini, cosa tutt'altro che banale.
Lello Piazza, storico foto editor di Airone dei bei tempi andati, diceva di Pellegrini che era una Garanzia. Qualsiasi incarico gli fosse assegnato, era certo che le foto da scegliere c'erano, sempre e in gran numero e la storia c'era (secondo me anche più d'una). Fu una grande scuola di giornalismo geografico quella in cui pote' lavorare ed esprimersi Pellegrini, fu quello il tempo in cui c'era spazio per la lettura e la riflessione, una rivista esisteva per un mese e con lei le sue immagini.
Oggi dobbiamo ammettere che non si può tornare indietro, i tempi di fruizione di un'immagine sono diventati brevissimi, le foto le guardiamo su internet e solo alcuni insistono a comperare libri e riviste, forse per retaggio generazionale più che vera necessità.
Però il modo, il metodo, e il contenuto prodotto da quei fotografi come Pellegrini non è obsoleto, anzi!
Pellegrini mi ha raccontato il mondo in un modo che colpisce la fantasia di un ragazzo, e adesso che purtroppo ragazzo non lo sono +, stimola ancora quella parte curiosona che c'è in me.
Non so adesso dove pubblichi, se lavori di stock o che altro. Certo mi manca molto l'appuntamento mensile in edicola dove mi recavo con premura per scoprire quali orizzonti il Pellegrini avesse inquadrato con il suo 18/3.5 Ais.
ciao
Valerio
PS
Roby adesso che è in casa sto libro, porta giù qualcosa d'altro.
Oppure me lo vendi
Lo scatto a mezza'acqua che Adriano ha riportato è del servizio sulle isole Dalak della fine anni '90. F801 e 16mm in scafandro Subal Miniflex e oblò in vetro ottico da 6" perchè era il più grosso disponibile al tempo per Subal (adesso fanno anche loro un 8" in cristallo che costa un occhio, come le Subal del resto).
Pellegrini ha sempre utilizzato tantissimo il grandangolo, non solo, ha puntato molto sull'uso del fisheye. Ricordo una foto di gruppo , ben illuminata da luci flash, di una tavolata di famiglia di agricoltori italiani in cascina, ripresa con il 16mm. Nonostante la distorsione, era ben equilibrata e composta. Ci vuole occhio e anche un po' di coraggio a mettere insieme un ambaradam del genere e scegliere di riprenderlo con il fisheye.
E le riprese Open Flash? Mamma mia quante ne ha fatte! Mi sembra, vado a memoria, che si trattasse di un servizio sugli scavi di Pompei : intorno ai 200 lampi di Metz CT60 e un risultato veramente notevole.
Qui Adriano ci ha riportato un esempio sopraffino di lunghissima esposizione e lampi in open flasch: non è semplice fare quelle cose lì
Poi le tecniche di doppia esposizione (se non di sanwdict). Nella sua collaborazione con gli archeologhi italiani che lavoravano nell'alto Sinai Pellegrini ha realizzato forse i suoi scatti più importanti, in termini di valore di forma e contenuto. Le pietre scolpite da uomini dell'era megalitica le ha immortalate in doppie esposizioni fantastiche. Le rocce in primo piano ed il deserto tutto intorno rosso fuoco, dominato da un cielo nero nero in cui hanno strisciato per alcune ore le stelle. Quando aprii quello speciale e vidi quel lavoro rimasi a bocca aperta.
Pellegrini è un fotografo poliedrico, che sa usare bene tutto dal 16 al 1000/11 (l'Ai ne ha uno), in aria, in acqua, sulla neve, nel deserto ... dove capita. In verità è un fotografo completo che sa fare bene il mestiere del cantastorie per immagini, cosa tutt'altro che banale.
Lello Piazza, storico foto editor di Airone dei bei tempi andati, diceva di Pellegrini che era una Garanzia. Qualsiasi incarico gli fosse assegnato, era certo che le foto da scegliere c'erano, sempre e in gran numero e la storia c'era (secondo me anche più d'una). Fu una grande scuola di giornalismo geografico quella in cui pote' lavorare ed esprimersi Pellegrini, fu quello il tempo in cui c'era spazio per la lettura e la riflessione, una rivista esisteva per un mese e con lei le sue immagini.
Oggi dobbiamo ammettere che non si può tornare indietro, i tempi di fruizione di un'immagine sono diventati brevissimi, le foto le guardiamo su internet e solo alcuni insistono a comperare libri e riviste, forse per retaggio generazionale più che vera necessità.
Però il modo, il metodo, e il contenuto prodotto da quei fotografi come Pellegrini non è obsoleto, anzi!
Pellegrini mi ha raccontato il mondo in un modo che colpisce la fantasia di un ragazzo, e adesso che purtroppo ragazzo non lo sono +, stimola ancora quella parte curiosona che c'è in me.
Non so adesso dove pubblichi, se lavori di stock o che altro. Certo mi manca molto l'appuntamento mensile in edicola dove mi recavo con premura per scoprire quali orizzonti il Pellegrini avesse inquadrato con il suo 18/3.5 Ais.
ciao
Valerio
PS
Roby adesso che è in casa sto libro, porta giù qualcosa d'altro.
Oppure me lo vendi
Valerio Brustia
#16
Inviato 02 febbraio 2013 - 18:34
di venderti il libro... non dico di no, ma dipende sempre dal suo costo.. e, in queste cxose.. io stò alto.. quindi.. ti conviene: o trovarne uno.. o pazientare che tiro le quoia.. e lo recuperiaggratis.. dalla vedova che lo vorrebbe bruciare... insieme ad altri ( libri.. ) è chiaro..
ma torniamo in questo periodo..
certamente posso mettere altre immagini.. ma se non creo problemi di sorta.. anzi, ti dirò.. che oggi me lo sono rivisto.. pagian per pagina.. e anche parzialmente riletto..
la loro avventura venne pensata nei 1976.. e poco dopo.. partirono..
mamma mia.. una vita fà...
ma torniamo in questo periodo..
certamente posso mettere altre immagini.. ma se non creo problemi di sorta.. anzi, ti dirò.. che oggi me lo sono rivisto.. pagian per pagina.. e anche parzialmente riletto..
la loro avventura venne pensata nei 1976.. e poco dopo.. partirono..
mamma mia.. una vita fà...
Roby C 4
#17
Inviato 02 febbraio 2013 - 20:43
Checculo MCPHOTO !!! Tutta la mia invidia.
Uè ma organizzare una bella serata dalla vostre parti con loro come ospiti?? Di cose da raccontare ne hanno per un paio di settimane non stop.
Che magari s'approfitta per conoscere di persona un po' di Nikonald veneti tanto attivi e agguerriti??
Io ci vengo, e magari passando da Milano tiro in macchina qualche Adriano o Roberto ! (ho una panda a metano che fa schifo a Rudolf, ma a me fa risparmiare un vagone di soldi ogni anno)
Che bello che sarebbe.
ciao
Valerio
Uè ma organizzare una bella serata dalla vostre parti con loro come ospiti?? Di cose da raccontare ne hanno per un paio di settimane non stop.
Che magari s'approfitta per conoscere di persona un po' di Nikonald veneti tanto attivi e agguerriti??
Io ci vengo, e magari passando da Milano tiro in macchina qualche Adriano o Roberto ! (ho una panda a metano che fa schifo a Rudolf, ma a me fa risparmiare un vagone di soldi ogni anno)
Che bello che sarebbe.
ciao
Valerio
Valerio Brustia
#18
Inviato 03 febbraio 2013 - 10:17
Splendido! Penso di avere tutte le vecchie riviste Airone di quegli anni, me le sfoglierò volentieri :-)
Così ho imparato a fotografare scoprendo quello che mi piaceva e basandomi su ciò che avevo.
#19
Inviato 04 febbraio 2013 - 10:24
certo..che non sarebbe male.. poterli trovare e vedere a milano e dintorni, la prima cosa che potre fare con quei due tipi.. è farmi autografare il mio libro...
dopo oltre trentanni...
dopo oltre trentanni...
Roby C 4
#20
Inviato 06 febbraio 2013 - 16:17
Bisogna tenere le antenne sintonizzate, perchè talvolta, su per la valle del Ticino lato lombardo, organizzano dei bellissimi incontri.
Una nota.
Ma lo sapete come fotografa Daniele Pellegrini? Nel senso di come utilizza le sue macchine:
IN PROGRAM. Non sto scherzando. Lo fa dai tempi della F90. Ovviamente utilizza il program "intelligente" nel senso che partendo dalla coppia tempo/diaframma proposta dal Program, è lui Pellegrini a scegliere quale coppia usare. Lo fa semplicemente girando la rotella principale. E, ovviamente ricorrendo allo staratore + - dell'exp.
Dice che è molto pratico questo modo di sfruttare gli automatismi delle fotocamere moderne, e non riesce a spiegars perche' quasi nessuno prenda in considerazione questa metodologia.
Io ci ho provato. Ho resistito 60 secondi ... poi ho rimesso in manuale.
Non sono mai stato molto elastico.
ciao
Una nota.
Ma lo sapete come fotografa Daniele Pellegrini? Nel senso di come utilizza le sue macchine:
IN PROGRAM. Non sto scherzando. Lo fa dai tempi della F90. Ovviamente utilizza il program "intelligente" nel senso che partendo dalla coppia tempo/diaframma proposta dal Program, è lui Pellegrini a scegliere quale coppia usare. Lo fa semplicemente girando la rotella principale. E, ovviamente ricorrendo allo staratore + - dell'exp.
Dice che è molto pratico questo modo di sfruttare gli automatismi delle fotocamere moderne, e non riesce a spiegars perche' quasi nessuno prenda in considerazione questa metodologia.
Io ci ho provato. Ho resistito 60 secondi ... poi ho rimesso in manuale.
Non sono mai stato molto elastico.
ciao
Valerio Brustia
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