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Teniamo le distanze
Iniziato da
Silvio Renesto
, nov 11 2012 13:54
5 risposte a questa discussione
#1
Inviato 11 novembre 2012 - 13:54
Ormai avrò "lacerato i pendenti", per citare il fondatore di questo sito, con le mie storie macro, ma visto che c'è quest'angolo per dare ogni tanto dei numeri, ecco qui.
Il nuovo 180 macro OS Sigma è una vera tentazione, HSM, duplicabile, otticamente valido... più pratico sul campo del 200 micro grazie alla correzione continua AF/MF impossibile col 200 micro. Però...
Nella macro sul campo però non bisogna trascurare un fattore importante: che i soggetti reagiscono, normalmente fuggendo, raramente attaccando.
In ogni caso, più si è distanti meglio è, se confrontiamo le distanze di messa fuoco di 150 Sigma, 180 Sigma e 200 Nikon vediamo che sono (arrotondando i mm) rispettivamente 38, 47 e 50cm. 3cm sembrano pochi, ma la distanza di messa a fuoco non è la più importante.
La distanza che conta di più è la distanza di lavoro, ossia quella fra soggetto e lente frontale. Se ho un obiettivo che alla minima distanza si allunga enormemente (es 70-180 micro nikkor o i vari 105 Sigma pre OS e 90 Tamron), non importa se la focale è lunga, perchè sarò comunque troppo vicino.
Le distanze di lavoro si ottengono sommando la lunghezza dell'obiettivo al tiraggio (distanza baionetta-sensore) e sottarendo il valore ottenuto alla distanza minima di messa a fuoco.
La distanza di lavoro risulta essere di 18,5 cm per il 150 sigma OS, 22 cm per il 180 OS e 26 cm per il 200 micro nikkor (tutti senza paraluce) . 7, 5cm di differenza fra 150 e 200 micro, non c 'è storia. Solo 4 cm di differenza tra 180 e 200 micro AfD. Teniamo presente che 4 cm rappresentano comunque una differenza del 20% in più rispetto al 180 Sigma, non è proprio un'inezia.
Da una parte quindi abbiamo la praticità d'uso, dall'altra si può stare un po' più lontani... scelta non facile.
Ciao,
Silvio
PS Niente di preoccupante, è solo una riflessione numerica. non spostatemi nell'angolo dei matti.
Il nuovo 180 macro OS Sigma è una vera tentazione, HSM, duplicabile, otticamente valido... più pratico sul campo del 200 micro grazie alla correzione continua AF/MF impossibile col 200 micro. Però...
Nella macro sul campo però non bisogna trascurare un fattore importante: che i soggetti reagiscono, normalmente fuggendo, raramente attaccando.
In ogni caso, più si è distanti meglio è, se confrontiamo le distanze di messa fuoco di 150 Sigma, 180 Sigma e 200 Nikon vediamo che sono (arrotondando i mm) rispettivamente 38, 47 e 50cm. 3cm sembrano pochi, ma la distanza di messa a fuoco non è la più importante.
La distanza che conta di più è la distanza di lavoro, ossia quella fra soggetto e lente frontale. Se ho un obiettivo che alla minima distanza si allunga enormemente (es 70-180 micro nikkor o i vari 105 Sigma pre OS e 90 Tamron), non importa se la focale è lunga, perchè sarò comunque troppo vicino.
Le distanze di lavoro si ottengono sommando la lunghezza dell'obiettivo al tiraggio (distanza baionetta-sensore) e sottarendo il valore ottenuto alla distanza minima di messa a fuoco.
La distanza di lavoro risulta essere di 18,5 cm per il 150 sigma OS, 22 cm per il 180 OS e 26 cm per il 200 micro nikkor (tutti senza paraluce) . 7, 5cm di differenza fra 150 e 200 micro, non c 'è storia. Solo 4 cm di differenza tra 180 e 200 micro AfD. Teniamo presente che 4 cm rappresentano comunque una differenza del 20% in più rispetto al 180 Sigma, non è proprio un'inezia.
Da una parte quindi abbiamo la praticità d'uso, dall'altra si può stare un po' più lontani... scelta non facile.
Ciao,
Silvio
PS Niente di preoccupante, è solo una riflessione numerica. non spostatemi nell'angolo dei matti.
#2
Inviato 11 novembre 2012 - 14:03
No, no, perfino io trovo ragionevoli questi ... ragionamenti.
Trovavo del tutto imbarazzante l'allungamento a 1:1 del vecchio Sigma 105/2.8 "liscio".
E' un peccato che nessuno si senta di fare l'obiettivo definitivo in questo comparto.
Sarà perchè avrebbe numeri di vendita bassissimi e per questo motivo tentano di fare obiettivi polivalenti che vendono di più ?
Trovavo del tutto imbarazzante l'allungamento a 1:1 del vecchio Sigma 105/2.8 "liscio".
E' un peccato che nessuno si senta di fare l'obiettivo definitivo in questo comparto.
Sarà perchè avrebbe numeri di vendita bassissimi e per questo motivo tentano di fare obiettivi polivalenti che vendono di più ?
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#3
Inviato 11 novembre 2012 - 14:35
7.5 sono un delta mostruoso quando ti serve "non schiacciare lo scarafaggio", ed ad ogni modo (a parità di ingrandimento) essere a 18.5 o 26 cm. fa una grandissima differenza anche in termini di facilità di illuminazione
#4
Inviato 12 novembre 2012 - 20:31
Fai bene a citare i vecchi Sigma.
Definirli imbarazzanti é troppo poco. L'altrimenti ottimo 50mm Macro aveva una distanza di lavoro di meno di 5cm, a memoria. Il 105 aveva la stessa distanza di lavoro del 60mm Nikkor AF.
Ma sinceramente non mi porrei cosí tanti problemi per quel 20% che passa tra il nuovo Sigma 180 ed il Nikkor 200.
La concezione che ha portato ai nuovi Macro consente di ridurre i tempi di preparazione in maniera decisamente significativa.
Quanto tempo risparmi nel posizionarti con un HSM, pure stabilizzato, rispetto al vecchio AFD?
Per non parlare del comodissimo crop 1.2X della D800, che consente stampe chilometriche recuperando la distanza di lavoro del 200mm Nikon ed a conti fatti aggiungendo ancora qualcosa.
Credo possa essere usata senza porsi nessun problema, perché mi pare porti solo vantaggi.
Tra l'altro, é vero che una maggiore distanza di lavoro consente di organizzare in maniera ottimale l'illuminazione.
Ma a mio parere tra 22 e 26 cm non ci sono differenze nella pratica.
Differenze che si, diventano piú che fondamentali tra i 4.5 cm del 50 Sigma ed il doppio del 60 Micro Nikon (o tra il 105 Nikon AFD ed il nuovo VR ).
a_
P.S. Il 150 Sigma continuo a pensarlo come una delle migliori lenti "tuttofare", da usare per macro pura solo sporadicamente (come faccio io, ottenendo risultati molto piú che dignitosi).
Il vero confronto é tra il 180 Sigma ed il 200 Nikon, non altro.
Definirli imbarazzanti é troppo poco. L'altrimenti ottimo 50mm Macro aveva una distanza di lavoro di meno di 5cm, a memoria. Il 105 aveva la stessa distanza di lavoro del 60mm Nikkor AF.
Ma sinceramente non mi porrei cosí tanti problemi per quel 20% che passa tra il nuovo Sigma 180 ed il Nikkor 200.
La concezione che ha portato ai nuovi Macro consente di ridurre i tempi di preparazione in maniera decisamente significativa.
Quanto tempo risparmi nel posizionarti con un HSM, pure stabilizzato, rispetto al vecchio AFD?
Per non parlare del comodissimo crop 1.2X della D800, che consente stampe chilometriche recuperando la distanza di lavoro del 200mm Nikon ed a conti fatti aggiungendo ancora qualcosa.
Credo possa essere usata senza porsi nessun problema, perché mi pare porti solo vantaggi.
Tra l'altro, é vero che una maggiore distanza di lavoro consente di organizzare in maniera ottimale l'illuminazione.
Ma a mio parere tra 22 e 26 cm non ci sono differenze nella pratica.
Differenze che si, diventano piú che fondamentali tra i 4.5 cm del 50 Sigma ed il doppio del 60 Micro Nikon (o tra il 105 Nikon AFD ed il nuovo VR ).
a_
P.S. Il 150 Sigma continuo a pensarlo come una delle migliori lenti "tuttofare", da usare per macro pura solo sporadicamente (come faccio io, ottenendo risultati molto piú che dignitosi).
Il vero confronto é tra il 180 Sigma ed il 200 Nikon, non altro.
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#5
Inviato 12 novembre 2012 - 21:16
No, sto parlando del crop 1.2X (invece del 1.5X del formato DX, pure presente sulla D800). Registra un'area di 30x20mm (al posto dei 36x24 del pieno formato), per 6144x4080 pixel.Scusa la domanda forse stupida
??? Stai parlando del 200AIS??? Ovvero visto che raggiunge il rapporto 1:2, la D800 con relativo crop lo porterebbe a 1:1???
Il concetto non mi è chiaro
Permette di sfruttare parte della comoditá del crop, mantenendo un numero di pixel sufficiente per qualsiasi uso.
E con il crop ci si possono permettere un po' di centimetri di distanza in piú, perché per avere le stesse dimensioni del soggetto del pieno formato si fotografa stando un po' piú indietro.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#6
Inviato 12 novembre 2012 - 22:48
Fai bene a citare i vecchi Sigma.
Definirli imbarazzanti é troppo poco. L'altrimenti ottimo 50mm Macro aveva una distanza di lavoro di meno di 5cm, a memoria. Il 105 aveva la stessa distanza di lavoro del 60mm Nikkor AF.
Ma sinceramente non mi porrei cosí tanti problemi per quel 20% che passa tra il nuovo Sigma 180 ed il Nikkor 200.
La concezione che ha portato ai nuovi Macro consente di ridurre i tempi di preparazione in maniera decisamente significativa.
Quanto tempo risparmi nel posizionarti con un HSM, pure stabilizzato, rispetto al vecchio AFD?
Per non parlare del comodissimo crop 1.2X della D800, che consente stampe chilometriche recuperando la distanza di lavoro del 200mm Nikon ed a conti fatti aggiungendo ancora qualcosa.
Credo possa essere usata senza porsi nessun problema, perché mi pare porti solo vantaggi.
Tra l'altro, é vero che una maggiore distanza di lavoro consente di organizzare in maniera ottimale l'illuminazione.
Ma a mio parere tra 22 e 26 cm non ci sono differenze nella pratica.
Differenze che si, diventano piú che fondamentali tra i 4.5 cm del 50 Sigma ed il doppio del 60 Micro Nikon (o tra il 105 Nikon AFD ed il nuovo VR ).
a_
P.S. Il 150 Sigma continuo a pensarlo come una delle migliori lenti "tuttofare", da usare per macro pura solo sporadicamente (come faccio io, ottenendo risultati molto piú che dignitosi).
Il vero confronto é tra il 180 Sigma ed il 200 Nikon, non altro.
Ma sai che la pensiamo allo stesso modo?
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