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Ci ha lasciato Ando Gilardi
Iniziato da
Valerio Brùstia
, apr 05 2012 11:04
meglio ladro che fotografo
9 risposte a questa discussione
#1
Inviato 05 aprile 2012 - 11:04
Se ne è andato all'inizio di Marzo (il 5) il grande vecchio della fotografi Italiana, unica firma che amavo leggere sulla rivista TuttiFotografi.
La notizia è stata tenuta segreta per quanto sia stato possibile.
Graffiante e disincantato uomo di altri tempi, non avrei voluto incontrarlo onde evitare di venir schiacciato da tanta personalità.
Fotografo Lavoratore, per i giornali, ha ritratto quell'Italia che oggi non c'è più, ma che rimane nei sogni di tanti fotografi che si sentono un po' Seymour e un po' Bresson (e tanto sempre di quelli si parla). Ma non aveva, dalle poche, chiedo venia, foto che ho visto, il piglio rapito dei grandi autori del bianco.nero del '900. No il suo taglio era più rude, più giornalistico e semplice. Un taglio da lavoratore della fotografia del dopoguerra, senza gli acuti di Pinna (e sempre di quelli...), quasi al limite del "fotografatore" più che del fotografo (in apparenza, ma solo in apparenza).
Consiglio, a tutti quelli che conservano memoria cartacea nelle loro case, di andarsi a rileggere le belle recensioni da lui firmate per Editrice Progresso.
Inoltre invito alla lettura del libello "Meglio ladro che fotografo" ancora disponibile in quasi tutte le librerie.
Un saluto al grande Ando.
Valerio
La notizia è stata tenuta segreta per quanto sia stato possibile.
Graffiante e disincantato uomo di altri tempi, non avrei voluto incontrarlo onde evitare di venir schiacciato da tanta personalità.
Fotografo Lavoratore, per i giornali, ha ritratto quell'Italia che oggi non c'è più, ma che rimane nei sogni di tanti fotografi che si sentono un po' Seymour e un po' Bresson (e tanto sempre di quelli si parla). Ma non aveva, dalle poche, chiedo venia, foto che ho visto, il piglio rapito dei grandi autori del bianco.nero del '900. No il suo taglio era più rude, più giornalistico e semplice. Un taglio da lavoratore della fotografia del dopoguerra, senza gli acuti di Pinna (e sempre di quelli...), quasi al limite del "fotografatore" più che del fotografo (in apparenza, ma solo in apparenza).
Consiglio, a tutti quelli che conservano memoria cartacea nelle loro case, di andarsi a rileggere le belle recensioni da lui firmate per Editrice Progresso.
Inoltre invito alla lettura del libello "Meglio ladro che fotografo" ancora disponibile in quasi tutte le librerie.
Un saluto al grande Ando.
Valerio
Valerio Brustia
#2
Inviato 05 aprile 2012 - 11:08
Un nome che non conoscevo, da neofita della fotografia, ed un titolo che cercherò, grazie della segnalazione.
Giuliano
Il mio blog: Lettura di luce
...e qui su Nikonland: Profondità di campo...bis
La mia alternativa a Facebook: Non solo Facebook
La trasmissione radio che conduco sulla fotografia: Kodachrome Radio Barrio
#3
Inviato 05 aprile 2012 - 11:22
Giuliano, okkio
Ando era una voce fuori dal coro, un libero pensatore. Ne avevo un rispetto sconfinato. Più che delle sue foto, sarebbe da fare eredità del suo modo molto disincantato di approcciarsi al'immagine fotografica. Pur avendone un amore sconfinato, che traspare impetuoso da tutti i suoi testi, non ne aveva reverenza. Non la vedeva (e come non condividere diamine!) come un'arte sacra, ma come un modo per fare pensiero. Va bè questa è l'interpretazione che gli do io, che alla fin fine ne ho letto troppo poco, ma vale la pena di indagare perché l'uomo lo meritava (e questo lo dico a "pelle")
ciao
Ando era una voce fuori dal coro, un libero pensatore. Ne avevo un rispetto sconfinato. Più che delle sue foto, sarebbe da fare eredità del suo modo molto disincantato di approcciarsi al'immagine fotografica. Pur avendone un amore sconfinato, che traspare impetuoso da tutti i suoi testi, non ne aveva reverenza. Non la vedeva (e come non condividere diamine!) come un'arte sacra, ma come un modo per fare pensiero. Va bè questa è l'interpretazione che gli do io, che alla fin fine ne ho letto troppo poco, ma vale la pena di indagare perché l'uomo lo meritava (e questo lo dico a "pelle")
ciao
Valerio Brustia
#4
Inviato 05 aprile 2012 - 11:25
Generalmente mi incuriosiscono i giudizi "a pelle".
Se era uno che non considerava la fotografia come un'arte, allora va a nozze con la mia visione
Io amo la fotografia perchè può raccontare qualcosa, il resto non fa parte di me.
Se era uno che non considerava la fotografia come un'arte, allora va a nozze con la mia visione
Io amo la fotografia perchè può raccontare qualcosa, il resto non fa parte di me.
Giuliano
Il mio blog: Lettura di luce
...e qui su Nikonland: Profondità di campo...bis
La mia alternativa a Facebook: Non solo Facebook
La trasmissione radio che conduco sulla fotografia: Kodachrome Radio Barrio
#5
Inviato 05 aprile 2012 - 11:36
E allora devi leggere qualcosa di Ando.
Era tremendo ne aveva per tutti, ma soprattutto per i sedicenti artisti.
Ricordo, 20 anni fa forse, su un numero di tuttifotografi rispondeva a non so a quale lettore. Insomma tirò fuori che lui aveva un fiorino (ricordo rosso, ma sarà poi così?) tutto scassato che era molto pratico, ci caricava di tutto e senza essere un land rover gli consentiva di andare ovunque. La metafora era sull'attrezzatura, argomento di infinito dibattimento (come avrai notato).
ciao
Era tremendo ne aveva per tutti, ma soprattutto per i sedicenti artisti.
Ricordo, 20 anni fa forse, su un numero di tuttifotografi rispondeva a non so a quale lettore. Insomma tirò fuori che lui aveva un fiorino (ricordo rosso, ma sarà poi così?) tutto scassato che era molto pratico, ci caricava di tutto e senza essere un land rover gli consentiva di andare ovunque. La metafora era sull'attrezzatura, argomento di infinito dibattimento (come avrai notato).
ciao
Valerio Brustia
#6
Inviato 05 aprile 2012 - 14:34
http://www.nikonland...-visto-in-giro/
chiedevo proprio al link sopra lumi su questo libro che non ho avuto il piacere di leggere e volevo capire cosa dicesse in sintesi...
chiedevo proprio al link sopra lumi su questo libro che non ho avuto il piacere di leggere e volevo capire cosa dicesse in sintesi...
Tiziano Manzoni
www.fototm.com
Vedere tra le righe le giornate odierne comporta una selezione continua e non sono dietro le sbarre
#7
Inviato 05 aprile 2012 - 14:41
A me è venuta la curiosità e quindi l'ho messo nella wish-list ...
http://www.adrianomax.it
http://adrianomax.blogspot.com/
http://twitter.com/#!/AxNaird
Flickr
"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
-- Andreas Feininger --
"Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà COME?, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno PERCHE'?."
-- Man Ray --
"La Fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire."
-- Mario Giacomelli --
"L'istante genera la forma e la forma fa vedere l'attimo."
-- Paul Valery --
"L'astratto è quindi anche questo saper suggerire qualcosa alla propria fantasia: rendere privato qualcosa di universale."
-- Adriano Max --
#8
Inviato 05 aprile 2012 - 15:25
prometto ulteriori dettagli.
l'ho letto un paio di anni fa, è passato un po' di tempo e ho svuotato la LIFO del cervello.
Ma il ricordo, le sensazioni, che mi ha lasciato confermano il personaggio che ricordavo.
ciao
l'ho letto un paio di anni fa, è passato un po' di tempo e ho svuotato la LIFO del cervello.
Ma il ricordo, le sensazioni, che mi ha lasciato confermano il personaggio che ricordavo.
ciao
Valerio Brustia
#9
Inviato 06 aprile 2012 - 07:25
prometto ulteriori dettagli...
Eccomi.
e' un libro intervista. Ando rispondeva, sagacemente e puntutamente, alle domande di un'amica. E parla del sua rapporto con la fotografia, con l'immagine in genere in ogni sua forma. Parla del mondo della fotografia e riflette (ed è questo il dunque) sul Fotografo, cioè di chi è, come è visto, o meglio, come NON è visto (nel senso della considerazione di cui gode soprattutto nel panorama italiano).
Valerio Brustia
#10
Inviato 06 aprile 2012 - 07:39
Ma la parte più significativa, almeno per me, è dove commenta foto e didascalie relative.
qui ogni scatto, ogni immagine, acquista profondità storica, evocativa quindi emotiva.Tutto questo grazie a tre parole di didascalia e al commento di Ando.
Suggerisco a TUTTi di riflettere su quanto sia importante contestualizzare un'immagine. La piccola frase che accompagna una foto aiuta il lettore ad interpretarla, e vabè. Ma non solo, ne amplifica l'impatto visivo! Perché induce il lettore a elaborare, attraverso il proprio bagaglio di esperienze umane, quanto sta osservando. E questo solitamente ha un effetto emozionale ben significativo.
Guardate l'immagine di Di Vittorio ripreso mentre parla dal palco. Non è quel granchè. Poi si legge il commento del Fotografo e quella Foto non la si scorda più.
ciao buona Pasqua e lettura.
PS
sarebbe bello se EP raccogliesse gli scritti più significativi di Gilardi in una unica pubblicazione!
mah, se qualcuno è in ascolto sappia che almeno un lettore ce l'ha
qui ogni scatto, ogni immagine, acquista profondità storica, evocativa quindi emotiva.Tutto questo grazie a tre parole di didascalia e al commento di Ando.
Suggerisco a TUTTi di riflettere su quanto sia importante contestualizzare un'immagine. La piccola frase che accompagna una foto aiuta il lettore ad interpretarla, e vabè. Ma non solo, ne amplifica l'impatto visivo! Perché induce il lettore a elaborare, attraverso il proprio bagaglio di esperienze umane, quanto sta osservando. E questo solitamente ha un effetto emozionale ben significativo.
Guardate l'immagine di Di Vittorio ripreso mentre parla dal palco. Non è quel granchè. Poi si legge il commento del Fotografo e quella Foto non la si scorda più.
ciao buona Pasqua e lettura.
PS
sarebbe bello se EP raccogliesse gli scritti più significativi di Gilardi in una unica pubblicazione!
mah, se qualcuno è in ascolto sappia che almeno un lettore ce l'ha
Valerio Brustia
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